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Autore: Betty    18/05/2004    3 recensioni
Lord Diamond chiama presso il suo castello il dottor Averstone, per curare il mutismo della sorella Rose. Cosa farà quando si ritrova davanti la figlia del dottore, deceduto per una bronchite non curata? Sarà costretto ad assumerla sia per sua sorella, che per se stesso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru Izawa/Paul Diamond
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Eccovi il nuovo capitolo, ringrazio Luxy e Rossy per i loro commenti positivi

Eccovi il nuovo capitolo, ringrazio Luxy e Rossy per i loro commenti positivi. Devo prostarmi ai piedi di Luxy che mi ha dato un consiglio utilissimo, sei una grande!!!

Grazie ancora a tutti! Un bacio Betty

CAPITOLO 2

Alexandra si diresse verso la sala dove si sarebbe svolta la colazione, fortunatamente una cameriera le aveva spiegato la strada, altrimenti si sarebbe persa. Il castello era enorme bastava un attimo di distrazione per sbagliare corridoio o piano e perdersi.

Quando finalmente giunse a destinazione, Lord Diamond era già seduto a capotavola.

"Buongiorno milord." Esclamò la ragazza sedendosi all'altro capo dell'enorme e massiccio tavolo.

"Miss Averstone, vedo che siete puntuale. Sa io odio i ritardatari. Si accomodi"

"Su questo punto, milord, abbiamo la stessa opinione." Rispose Alex sedendosi.

"La stanza è di vostro gradimento?"

"E' fin troppo oltre le mie aspettative, siete stato molto generoso nei miei confronti"

"Generoso? Nessuno mi aveva mai detto questo. Comunque quella era la stanza della vecchia istitutrice. Mi è sembrato giusto che venisse assegnata a voi."

Alexandra penso che quella camera fosse comunque troppo lussuosa per una istitutrice comune, avrebbe voluto saperne di più ma decise di non indagare oltre, suo padre l'aveva sempre rimproverata per la sua eccessiva curiosità.

"Oggi vi porterò da Rose, vi devo avvisare però che avrà paura di voi. Non è abituata a stare con gli estranei" la sguardo di Lord Diamond era più freddo del ghiaccio.

"Milord ieri sera mi avete detto che vostra sorella ha sempre avuto l'uso della parola, ma dopo la morte dei vostri genitori si è chiusa in un mutismo da cui non è più uscita. Dovreste chiarirmi meglio come sono andate le cose, così che io possa aiutare vostra sorella senza commettere errori."

"Miss Averstone, non vorrei rivelarvi questa storia ma avete ragione, anche voi dovete sapere la disgrazia che è accaduta in questo castello."

Alexandra si strinse nelle spalle, le parole di Lord Diamond le avevano quasi messo paura.

"Mia sorella ha sedici anni, quando nostra madre morì aveva solo due anni. Nostro padre decise di assumere una donna che si occupasse di noi, la nostra prima istitutrice: Lucille Foster. Era una lontana cugina di mia madre, una donna cattiva che anelava solo a diventare la nuova Lady Diamond. Fece di tutto perché mio padre cadesse nella sua trappola e la sposasse e così successe. - lo sguardo di Diamond era perso nel vuoto come se rivivesse quei momenti - diciamo che non era quella moglie devota che faceva credere a mio padre. Un giorno la scoprii nelle stalle con il capo stalliere, penso che immagini cosa stessero facendo. La minacciai di dire tutto a mio padre, ma lui non mi credette.

Quella donna gli disse che avevo cercato di violentarla così lui mi diseredò, fui costretto ad andarmene dal castello, mi recai a Londra lasciando qui la piccola Rose, aveva poco più di sette anni. Era una bambina piena di vita, felice, non pensavo che Lucille le avrebbe fatto del male, purtroppo mi sono sbagliato. Quando due anni fa mia padre e quella donna sono morti in un tragico incidente, mi sono piombati addosso, i soldi, il titolo e mia sorella che aveva smesso di parlare. Non pensavo che sarei entrato in possesso del titolo ma mio padre nel testamento mi aveva designato come erede."

Alexandra era rimasta sconvolta da quella storia, povera bambina con una donna che la maltrattava, anche Lord Diamond aveva sofferto, soffriva tuttora. Osservò quel viso così bello che però sembrava non sorridere mai, sempre serio, gli occhi severi. Cosa nascondevano quegli occhi?

"Adesso che sapete tutto, cosa ne dice di andare da Rose. Dovrebbe essersi svegliata a quest'ora"

Le parole di Lord Diamond la riscossero dai suoi pensieri e si accorse di non aver toccato cibo, osservò Diamond alzarsi e lo seguì come un cagnolino segue il padrone.

 

Appena lo porta si aprì Alexandra vide subito Rose, seduta accanto alla finestra, era una bellissima ragazza, capelli neri come la pece, occhi verdi, il corpo formato di donna, era bellissima.

Lei e Lord Diamond non si assomigliavano per niente "Rose, ti presento Miss Averstone" disse Diamond con voce dolce, Alexandra vide la ragazza alzare gli occhi verso di lei, questi si riempirono subito di terrore.

"Ciao Rose, io sono Alexandra." Disse Alex inginocchiandosi accanto a Rose, vide l'espressione impaurita della ragazza e si domando cosa le fosse stato fatto.

"Rose, Miss Averstone, si occuperà di te, non devi aver paura di lei, non è Lucille" disse Diamond cercando di calmare la sorella, avrebbe voluto prenderla tra le braccia e cullarla, stava male a vederla così. Si sentiva in colpa, se solo fosse rimasto al castello…

"Ascolta, è una bella giornata, andiamo a fare una passeggiata in giardino? Verrà anche Lord Diamond." Propose Alexandra, sperando di riuscire a farsi accettare inizialmente aiutata dalla presenza di Diamond.

Vide Rose sorridere d accennare un sì con la testa, si alzò e corse verso il fratello felice "andiamo?" chiese Diamond ad Alexandra, insieme si diressero verso il giardino, Rose correva avanti e indietro portando al fratello alcuni fiori che non erano ancora morti a causa dell'autunno che stava per sopraggiungere.

"Vede è ancora una bambina" disse Diamond guardando la sorella.

"E' bellissima" esclamò soltanto Alexandra.

"E' la copia identica di nostra madre, ogni volta che la guardo mi sembra di rivedere lei." Alexandra rimase in silenzio, nelle parole del duca si poteva notare una nota di affetto verso la madre.

"Vostra sorella ha mai imparato a suonare uno strumento?" chiese all'improvviso Alexandra, decisa più che mai a far guarire quella ragazza.

"Aveva imparato a suonare il pianoforte, ma da quando sono tornato ho notato che non osa neanche avvicinarsi a quello strumento."

"Solitamente con la musica cerco di stabilire un primo contatto, volevo provare anche con Rose, ma suppongo che alcuni suoi ricordi dolorosi siano legati a quello strumento."

"Segua pure i suoi metodi, forse facendo affrontare a Rose le sue paure, potrebbe liberarsene."

"Anche questo è vero, se permettete vorrei iniziare subito dopo pranzo. Quella ragazza ha già perso troppo tempo nella sua vita per colpa di una donna crudele."

Paul osservò Alexandra aveva detto quelle parole con un impeto che lo lasciò sorpreso, si era preso veramente a cuore la sorte di sua sorella.

"Per me va benissimo, adesso se mi vuole scusare ho degli affari da seguire. Rose, adesso devo tornare al castello, starai qui con Miss Averstone, va bene?"

La ragazza scosse la testa e prese la mano del fratello "Piccola, miss Averstone non ti farà niente. Ti fidi di me?" la ragazza annuì "Bene, ti assicuro che lei è molto brava, ricordati che non è Lucille, Lucille se ne andata."

All'improvviso negli occhi di Rose passò un lampo i consapevolezza e guardò Alexandra come se la vedesse per la prima volta. Paul notando quel cambiamento , si sentì rassicurato.

"Miss Averstone, le affido Rose, ci rivediamo per pranzo" così dicendo Paul si allontanò, a dire la verità non aveva niente da fare ma lo stare vicino ad Alexandra lo metteva in agitazione. Com'era possibile che una donna insignificante come lei lo mettesse tanto in subbuglio? Era meglio starle lontano, non poteva permettersi di provare un qualsiasi sentimento verso una donna.

Alex osservò Lord Diamond allontanarsi poi rivolse il suo sguardo verso Rose, la ragazza la guardava con i suoi grandi occhi verdi incerta se fidarsi o meno della donna.

"Rose, lo conosci bene il parco del castello?" al gesto di assenso di Rose, Alex le chiese se l'avrebbe portata a fare un giro. Rose ci pensò un attimo poi la prese per mano e la condusse verso un punto ben preciso, varcarono un piccolo cancello e si ritrovarono in un giardino bellissimo, era ancora in fiore, molto tempo prima doveva essere stato curato da mani esperte, ma in quel momento si notava l'incuria ma era comunque bellissimo.

"Rose, ma è un posto bellissimo" esclamò Alex, la ragazza sorrise poi spostò delle erbacce per mettere alla luce una lapide finemente lavorata, con una iscrizione molto elegante.

Qui giace Corrinna Diamond, nona duchessa di Criancross, moglie devota e amata, madre insostituibile. Qui posero il marito e i figli.

"E' la tomba di tua madre!" esclamò Alexandra, scioccata dal fatto che fosse così maltenuta.

Rose accarezzò la lapide poi una lacrima solcò il suo volto, Alex avrebbe voluto abbracciarla ma aveva paura di spaventarla.

"Ti manca molto?" la ragazza annuì, poi cercò di strappare alcune erbacce con le mani.

"Rose, cosa ne dici se dopo pranzo veniamo qui a pulire il giardino. Chiederemo gli attrezzi a qualcuno e ci mettiamo al lavoro"

Il sorriso della ragazza la rincuorò, poverina non aveva ricordo di sua madre e nessuno sembrava rendersi conto di quanto valesse per lei quel pezzo di pietra che rappresentava la madre. A pranzo avrebbe detto a Lord Diamond quanto fosse stato insensibile verso i sentimenti della povera Rose.

 

"Finalmente!" esclamò Diamond irritato.

"Milord scusi il ritardo, ma Rose mi ha mostrato ogni angolo del vostro stupendo parco" si giustificò Alexandra.

Paul osservò la donna, le guance arrossate e il fiato grosso, anche sua sorella non era da meno, sorrideva ed era cosa rara. Decise che quel sorriso valeva l'attesa per il pranzo. "Lasciamo stare, vi siete divertite?" chiese a Rose, mentre si accomodavano.

La ragazza annuì poi iniziò a mangiare con gusto "E' qui da un meno di un giorno è Rose già sorride, forse non ha fatto male a tenervi qui" disse Paul cercando di non sembrare troppo entusiasta, la strada per la guarigione di Rose era molto lunga.

Alexandra sorrise, era forse un ammissione che lei aveva ragione? Iniziò a mangiare anche lei era affamata.

"Milord, a chi potrei chiedere degli attrezzi di giardinaggio?" chiese Alexandra all'improvviso.

"Cosa ne volete fare?"

"Rose mi ha mostrato un bellissimo giardino e la tomba di vostra madre, ma è completamente coperta da erbacce, allora io e Rose volevamo darle una pulita, vero?" disse rivolta alla ragazza, che annui e poi guardò il fratello in attesa della sua risposta.

"Darò ordine che verrà sistemata" disse, il suo tono diventò improvvisamente duro.

"Milord, ma volevano farlo io e Rose!" protestò Alex.

"No è il caso che vi sporchiate"

"Lord Diamond potrei parlare un attimo in privato?" chiese Alex poi si abbassò verso Rose "Vedrai che riuscirò a convincerlo!"

Paul alzò un sopracciglio, poi si diresse verso la parte opposta del salone. "Mi dica"

"Forse lei non capisce l'importanza che ha per Rose quella lapide."

"Io non capisco?" chiese Paul , quella donna aveva una gran faccia tosta.

"Rose, non ha ricordi di vostra madre, me lo ha detto lei stesso, per lei quella lapide rappresenta qualcosa di più che un pezzo di sasso!"

"Va bene, vi farò avere tutto il necessario, ma vorrei chiarire una cosa quel giardino è sempre stato curato con amore per volere di mio padre ed ero convinto che negli anni fosse sempre stato così, chiarirò il motivo di tutti questa incuria, adesso torniamo al tavolo e diamo la bella notizia a Rose."

Paul si girò e sorridendo disse alla sorella "Vi farò dare il materiale necessario, però non affaticarti troppo."

"Milord, magari più tardi potreste venire a vedere come procede il lavoro."

Rose si girò speranzosa verso il fratello, Paul vedendo quello sguardo si sentì stringere il cuore "Certo che verrò, però adesso vorrei finire di pranzare"

Alexandra sorrise felice, aveva vinto un'altra piccola battaglia con il duca, invece Paul scosse la testa, quella donna gli faceva fare tutto quello che voleva.

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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