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Autore: Dolcemaia    03/07/2003    1 recensioni
Ciao, spero proprio che non decidiate di farmi fuori perché ho deciso di torturarvi con un’altra fanfic. A dir la verità avevo deciso di tralasciare per un po’ Sailor Moon, per scrivere altro (non sto facendo pubblicità occulta, giuro), ma leggendo i vostri commenti ho deciso di riprovare, sperando che il risultato vi sia gradito!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Errori fatali di Dolcemaia

Errori fatali di Dolcemaia

Il Distacco

Bunny era disperata, nel giro di un'ora aveva sfiorato la felicità con un dito e poi era caduta in un tunnel di cui non riusciva a vedere la fine, nemmeno sforzandosi.

Era già un pò da quando aveva chiuso, furiosa, la porta in faccia a Marzio, dopo la discussione al bar.

Voleva chiarire... e che cosa c'era ancora da chiarire? Quando era cominciata? Dove, come e perché? Quando si incontravano? No!

Bunny era ferita, oltre che nel cuore, per aver visto l'uomo della sua vita comportarsi così meschinamente, nel suo orgoglio di donna! Aveva dato tutto a Marzio, si era concessa anima e corpo svelandogli ogni suo più piccolo segreto e l'aveva ripagata così!!

La rabbia e l'amarezza della ragazza aumentarono ancora di più quando ripensò al bambino... il loro bambino... ciò che l'avrebbe sempre legata a lui inscindibilmente.

Come avrebbero fatto con lui?? Anche se aveva minacciato di farlo, non avrebbe mai impedito a Marzio di vederlo e soprattutto non sarebbe mai riuscita a trovargli un sostituto…

Spesso aveva visto le sue amiche soffrire per amore, e le aveva sempre consolate dicendo che non tutti gli uomini erano così, ma ora si stava rendendo conto di essersi sbagliata!!!

Quante volte aveva idealizzato Marzo, come unico esempio di fedeltà, come un uomo dai sani principi, colui che l'aveva fatta diventare donna e aveva fatto crescere la bambina che viveva in lei!

Cosa avrebbe raccontato a suo figlio di suo padre?? Cosa gli avrebbe risposto se mai le avesse chiesto perché si erano separati?? Era giusto mettere al mondo una creatura che avrebbe dovuto vivere in una situazione già così difficile per degli adulti??

Bunny si sorprese nel fare questi pensieri... aborto... che parola spregevole, che azione orribile... subito si pentì di aver anche pensato di togliere al suo bambino la possibilità di esistere, anche se lui l'avrebbe per sempre legata a Marzio, il suo unico ed eterno amore.

Era accaduto tutto troppo velocemente, l’incidente, il matrimonio, il bambino, il tradimento… Bunny si riproverò più e più volte di non essersi mai fermata a pensare alle cause dell’incidente, troppo presa, com’era dai preparativi di un matrimonio basato sulla menzogna, sull’inganno, sul tradimento…

Si era comportata come una bambina, aveva davanti un obbiettivo, le nozze, e aveva dato loro la priorità assoluta, aveva persino saltato le lezioni a cui teneva tanto… aveva sacrificato tutto per Marzio, aveva rinunciato ad andare a Parigi per due anni per un corso che avrebbe molto agevolato la sua carriera!!!

Quante rinunce e ora??? Che cosa le era rimasto??

Un pugno di mosche e tanta amarezza, oltre che una piccola vita che cresceva in lei, a cui avrebbe dovuto dare un mucchio di spiegazioni e che avrebbe dovuto tirare su da sola…. Sola … non era mai stata sola, nel bene e nel male le erano sempre stati accanto i si genitori e le sue amiche, ma ora che avrebbero pensato di lei??

Le sembrava già di sentire i suoi genitori:

< C’è un bimbo di mezzo e devi tornare con lui, anche se ciò ti renderà infelice!! Il bambino viene prima di tutto e ha bisogno e il diritto di avere un padre!! >

Erano le persone più disponibili del mondo, ma in fatto di matrimoni, divorzi e separazioni erano sempre stati piuttosto bigotti.

Separazione… divorzio… era così poco che era sposata e già pensava al divorzio.

Quella notte le sembrò interminabile, i ricordi le si accavallavano nella mente, ogni singolo momento della sua vita, da quando era diventata adolescente era stata caratterizzata dalla presenza di Marzio, prima il misterioso cavaliere della notte che la salvava con le sue rose rosse, poi il cavaliere della luna così attraente e seducente in quella bianca divisa e infine il suo grande principe, futuro re di Crystal City e del suo cuore……e Chibiusa??

Probabilmente il Marzio del passato, così innamorato e così puro non avrebbe mai tradito Bunny, ma quello del presente lo aveva fatto provocando un cambiamento degli avvenimenti, Bunny era rimasta incinta con ben quattro anni d’anticipo e c’erano buone possibilità che quella creaturina non fosse nemmeno Chibiusa…

Il mattino seguente, molto presto, Bunny corse a casa di Heles e Milena. Le due avevano una casa al mare, in un posto isolato dove nessuno l’avrebbe mai trovata. Erano ancora a letto e anche se contro voglia si alzarono per capire chi stesse bussando alla loro porta così presto. La ragazza entrò, lasciando di sasso le due che tutti si aspettavano, tranne che lei.

Bunny, i cui occhi erano così rossi e stanchi che a malapena erano distinguibili in quel dolce volto così stravolto e turbato, raccontò alle amiche ciò che era accaduto, dall’inizio alla fine, chiedendo loro di darle ospitalità, almeno fino a quando non avesse terminato la gravidanza, perché solo lì sarebbe stata al sicuro, dove Marzio non l’avrebbe mai trovata.

Heles e Milena si guardarono un po’ stupite per la richiesta e soprattutto per l’assurdità della situazione, ma non considerarono minimamente la possibilità di rifiutare alla loro principessa ospitalità, visto che era l’unica cosa che potessero fare per aiutarla.

Heles si offrì di andare nell’appartamento di Bunny per prenderle almeno qualche vestito, poi avrebbero pensato al resto, ma in realtà ferveva dal desiderio di incontrare Marzio e piazzargli un bel pugno sul viso!

Mostrata a Bunny la stanza in cui avrebbe vissuto fino a quando lo avesse ritenuto più opportuno, e accertatesi che tutto fosse a posto, Heles e Milena si rifugiarono in cucina per discutere dell’accaduto.

"Mi dispiace dirlo, ma avevi ragione tu, Heles, Marzio si è comportato in modo davvero terribile."

"Terribile?? Io direi disgustoso… Sapevo che c’era qualcosa che non andava ed era mio compito scoprire di cosa si trattava, ma ormai è troppo tardi… ormai è incinta…"

"Ma perché lo dici con quel tono, è una cosa bella che Bunny aspetti un bambino, magari l’aiuterà a pensare un po’ meno a lui!"

"Ma scherzi?? E’ esattamente il contrario!!! Cosa penserà ogni volta che guardando suo figlio vedrà farsi sempre più accentuati i tratti di Marzio, ogni volta che guardando i suoi occhi, rivedrà quelli di quel bastardo??? Quel bambino sarà la prova costante del fallimento del suo matrimonio, come il pessimo ricordino di una terribile avventura!"

"Smettila Heles!!!! Non ho voglia di ascoltare queste tue disquisizioni inutili!! Quel bambino è solo una vittima inconsapevole della debolezza e della meschinità di Marzio! Non c’entra assolutamente niente in questa faccenda!! E’ una piccola anima innocente e Bunny lo sa".

"Certo che lo sa e non farà mai nulla per nuocergli, anzi, farà di quel bambino la sua unica ragione di vita, eliminando ogni speranza di costruirsi un proprio avvenire indipendente da Marzio, perché vivrà nel ricordo di quello che è stato e non potrà più essere!"

"A questo non avevo pensato, ma credo che se le staremo accanto, riuscirà a farcela e chissà, magari a costruirsi una nuova vita, altrimenti a che servono le amiche!"

"Ti concedo il beneficio del dubbio, soprattutto perché credo sia prematuro parlare di una nuova vita per lei ora! Il vero problema adesso sono le altre... Che facciamo? Bunny ci ha chiesto di non parlare con nessuno di ciò che le è accaduto, ma loro hanno diritto di sapere e poi comunque credo che Marzio non si farà attendere e se non glielo dice lei, lo dirà lui…."

"Ancora una volta hai ragione, ma non possiamo che assecondare il suo volere! Adesso lasciamola in pace per alcuni giorni, deciderà da sola e se nel frattempo le altre lo verranno a sapere, dovranno capirla!"

Pochi giorni trascorsero da quando Bunny si era trasferita e già le altre si stavano preoccupano per la prolungata assenza della ragazza, Milena ed Heles volevano che la ragazza parlasse, ma Bunny era come in un altro mondo, ormai era il fantasma di se stessa, sempre vicina alla finestra della sua stanza, con lo sguardo fisso fuori come in attesa di qualcosa che avrebbe finalmente sistemato i pezzi della sua vita come un grande puzzle.

Milena provò più volte a tirare su la sua amica, ma senza grandi risultati, Bunny sembrava non ricordarsi più cosa fosse un sorriso e non voleva nemmeno parlare con nessuno, sfogarsi o anche solo avere una spalla su cui piangere. Alla fina Heles spazientita da quell’insopportabile apatia entrò prepotentemente nella stanza di Bunny.

"Adesso basta!!! Non è giusto che tu ti riduca in una larva umana per colpa di un uomo e soprattutto non è giusto che le tue amiche, quelle che ti sono state vicine fin dall’adolescenza, che hanno rischiato la loro esistenza per te e per il tuo regno innumerevoli volte, ora siano tagliate fuori dalla tua vita e tenuto all’oscuro di tutto solo perché non hai il coraggio di riprenderti da un tradimento…"

"Heles non ti permetto di parlarmi in questo modo!! Non hai il minimo rispetto di me e dei miei sentimenti…"

"No, mi permetto eccome!!! Probabilmente ho molto più rispetto io di te in questo momento di te stessa!!! Ti ha tradito, ti ha ferito, ti ha straziato il cuore, ma certo non cambierai le cose rimanendo seduta su quella sedia a rimuginare e a rimpiangere!!! Ricorda che oltre ad essere una donna con dei sentimenti, sei una guerriera e le battaglie non si combattono necessariamente con le armi, ma con la forza di volontà!!! Quindi per te stessa, per le tue amiche e soprattutto per tuo figlio ricomincia a vivere, Bunny…"

"E’ difficile e non sapete quanto!! Pensare a quello che è stato non mi aiuterà, ma è meglio che pensare e ciò che sarà, al padre che non potrò dare a mio figlio, alle domande a cui non potrò dare risposta.."

"Bunny, ma non sarai sola, qui con te ci siamo noi!"

"Hai ragione, Milena, in fondo non sono sola. Per lo meno questo bambino avrà un esercito di zie ed è il caso di prepararle all’arrivo del nipotino!" Bunny concludendo la frase abbassando il tono di voce, forse per il senso di colpa verso le sue amiche, guardò le sue mani incrociate sul ventre e la fede ancora lucida… Doveva riprendersi e ci sarebbe riuscita solo sfilandosi quell’anello e circondandosi dell’affetto delle sue compagne.

"Vuoi che le chiami?"

"Si, ho aspettato fin troppo!"

Nel giro di poco tutte le amiche di Bunny furono radunate a casa di Heles e Milena e subito fu loro rivelato tutto l’accaduto. Aldilà dell’incredulità e lo stupore che colse le ragazze, tutte furono immediatamente d’accordo sul fatto che quel bambino sarebbe stato amato come nessuno, tranne forse sua madre, lo era mai stato.

Da quel giorno in poi il viavai di zie preoccupate per la futura mamma e il nascituro fu incredibile, tanto che Heles e Milena erano state tentate di aprire un albergo, e nonostante le prime difficoltà avute con i genitori di Bunny, che proprio non si rassegnavano a quella separazione, la provvidenziale scomparsa di Marzio dalla circolazione, aiutò Bunny a riprendere la sua vita e gli studi.

Era già al quarto mese di gravidanza, ma il ventre di Bunny non era ancora evidente, finalmente l’Università andava bene, era addirittura riuscita a dare due esami a tempo di record, diceva sempre che ormai aveva energie per due persone e la sua iper - attività era dovuta anche alla continua presenza delle sue amiche attorno a lei.

Morea controllava che mangiasse cibi sani e ricchi di vitamine, Rea si preoccupava di farle fare movimento fisico, Amy l’aiutava con lo studio, Marta le faceva compagnia nel vedere film strappalacrime e leggere stupidi fumetti comici, Milena andava a fare spese con lei e Heles era diventata la sua confidente e autista speciale.

Con questa schiera di amiche nessuno avrebbe avuto tempo di pensare ad altro, ma il pensiero di Marzio era ancora fisso nella mente di Bunny e la ferita era troppo fresca per poter mantenere il giusto distacco da quella spiacevole situazione.

La paura di incontrarlo ad ogni angolo di strada aveva preoccupato Bunny e ancor di più le sue amiche fino a quando non avevano saputo da Moran, che Marzio aveva deciso di partire per un po’ e stare lontano dalla città e da lei, ma era chiaro che prima o poi sarebbe tornato…

Era già piuttosto tardi e Bunny stava uscendo dall’Università, sapeva che Heles e Milena la stavano già aspettando da un po’ per andare ad una cena organizzata da Nina per il compleanno di Ubaldo e come al solito era in ritardo, ma questa volta era ben pronta a discolparsi, visto che era stato il professore a dilungarsi troppo nella spiegazione.

Stava per cominciare a correre per la fretta, quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla…

Qualcun altro avrebbe avuto paura, ma lei forse guidata dal suo sesto senso o forse perché se lo aspettava, si limitò a fermarsi. Immediatamente riconobbe il profumo così intenso e così piacevole allo stesso momento…

"Bunny…" Era la calda voce di Marzio. Solo sussurrando il suo nome avevo scosso in lei un turbinio di sentimenti tale che la ragazza rimase paralizzata, senza riuscire a guardare negli occhi l’uomo, che prendendole il braccio la voltò lentamente verso di sé.

"Non toccarmi!!" Urlò appena nella sua mente apparvero alcuni flash relativi all’incidente e all’incontro con quella donna. L’apatia e il rimpianto erano mutati in un forte desiderio di riscatto verso la vita, che le aveva tolto il suo grande amore e nei confronti di quell’uomo, che ormai non le sembrava più il suo adorato principe.

"Bunny ti prego lasciami parlare non sono qui per darti spiegazioni inutili!"

"Hai ragione le tue sarebbero solo spiegazioni inutili, non voglio più vederti, non c’è altro da dire!" Bunny si era già voltata, per andare via ed evitare una discussione con lui, non era ancora pronta per affrontarlo, ma lui l’afferrò con violenza per le braccia e la fissò negli occhi

"Parto…"

"Cosa vuoi che ti dica?? Buon viaggio??" La ragazza era troppo accecata dalle rabbia e dal desiderio di sfuggire da quella morsa deleteria per i suoi sentimenti, per comprendere bene il significato di quella parola.

"Bunny non fare la sarcastica, non ti si addice! Mi sono arruolato nell’aeronautica e l’addestramento si tiene nella base militare di Berlino! Ho sbrigato tutte le pratiche e il mio aereo parte tra tre ore!"

"E ora cosa ti aspetti da me, che mi metta a piangere e ti implori di rimanere qui?? No, Marzio ti sbagli!! Ora sono un’altra, tu non fai più parte dei miei progetti e onestamente se potessi ti cancellerei da tutti i miei ricordi!" Non sapeva se stesse mentendo o no, ormai suo fragile auto-controllo era crollato e il risentimento stava trovando libero sfogo nelle sue parole.

"Non puoi parlare seriamente!! Tra di noi ci sono stati tanti momenti belli e non è possibile che un mio errore abbia distrutto tutto!"

"Quel che è stato, ormai non m’interessa più, ora devo occuparmi solo del futuro e di mio figlio…"

"Tuo figlio… Bunny ho sbagliato con te, ma ti prego, non farmi sbagliare anche con lui.. Non togliermi mio figlio!" Il tono di Marzio era così umile e dolce che avrebbe sciolto anche il cuore più insensibile, ma dopo il tradimento Bunny non riusciva più nemmeno a capire se avesse ancora un cuore, se sarebbe mai riuscita nuovamente ad amare o magari, chissà… a perdonare…

"Non ho la minima intenzione di parlare di questo argomento con te adesso!!! Mi hai fatto troppo male e mi auguro davvero di non rivederti più!! Non c’è più posto per te nella mia vita e in quella di mio figlio!"

"Spero che il tempo lenisca le tue ferite! Non ci sono scuse per il mio comportamento, ma quello è anche mio figlio e che tu lo voglia o no ci unirà per sempre……"

"Addio Marzio, spero davvero di non vederti più!" E corse via il più in fretta possibile.

"Arrivederci, mia piccola Bunny!" Sussurrò lui, vedendo l’esile figura svanire all’orizzonte.

Continua…

  
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