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Autore: DeaEris    03/07/2012    2 recensioni
Il mio punto di vista sulle coppie più belle di tutte...piccoli stralci di vita quotidiana degli Zweilt..come si preparano, come si vestono, come si amano!
E' una storia a vari capitoli, ogni capitolo affronterà una coppia. Ci sono anche le coppie etero.
Primo Capitolo: Tsukumo/Tohko
Secondo Capitolo: Hotsuma/Shusei
Terzo Capitolo: Senshiro/Kuroto
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti. Questa non è la mia prima fanfiction, ma è la prima su questo manga che ho scoperto nel momento in cui è uscito il primo numero in Italia. Lasciando perdere il perché mi ha attirata (Luka in copertina, identico fino all’ultimo più piccolo dettaglio ad un personaggio che avevo creato in un gdr), mi son subito innamorata dei personaggi. Devo dire che per me è molto difficile trovarne un preferito, come è difficile non affezionarmi a una coppia o ad un personaggio…devo ammettere che tra le mie coppie favorite..c’è…tutte. Le adoro tutte quante, anche se forse la mia prediletta è Hotsuma e Shusei…però devo ammettere che anche Senshiro e Kuroto mi piacciono da impazzire. Lo ammetto mi piacciono anche le coppie etero, il che è strano, visto che io sono una yaoi fan convinta. Ora dirò un’altra cosa..il mio personaggio preferito è in assoluto Tohko..l’avverto simile a me e mi piace molto quel suo essere una guerriera, ma anche una fanciulla normale, innamorata, modaiola e perché no un pochino superficiale..alla fine le è pure concesso, no? Con tutto quello che deve affrontare, affronta la vita come viene. Avendo però la passione per tutti i personaggi ho deciso che fare una fanfiction per un personaggio solo sarebbe stato ingiusto nei confronti degli altri, così ho optato per fare una fanfiction che racchiudesse tutti i personaggi…divisa a capitoli. Spero che vi piacerà ed inizierò da Tohko *^* e Tsukumo *^*! Mi piacciono assieme, anche se son fratelli..se non vi piace l’incest…beh non leggete.

 

Era una fresca mattina di primavera. Il mondo era in un misterioso periodo di pace e Tohko stava ancora riposando. Era sdraiata nel suo letto, stranamente da sola. Non aveva cercato la compagnia di Tsukumo, la cosa era molto strana. Dormire con suo fratello le piaceva..non c’era nulla da fare: loro si amavano. Non c’erano parole per descrivere il loro rapporto, se non quelle usate da Tsukumo stesso. Avevano anche smesso di dormire sempre assieme perché Kuroto-Kun li avrebbe di nuovo svegliati in malo modo se li avesse ribeccati a dormire abbracciati nello stesso letto, lei coperta alla ben e meglio e con le braccia di Tsukumo ad avvolgerla protettiva. Lei adorava il suo dolce fratellino. Aveva un carattere meraviglioso, così dolce, amorevole, sensibile. Era un ragazzo eccezionale e la viziava e coccolava come non faceva nessun altro. Tohko dormiva, ma il suo pensiero era rivolto a Tsukumo. Gli occhi chiari della dolce ragazza si aprirono. Si guardò allo specchio al muro messo nella sua stanza. I suoi lunghi capelli d’oro erano spettinati in un modo ridicolo, ma che la rendevano adorabile. Si alzò con un sorriso. Non c’erano problemi. Ci avrebbe pensato Tsukumo a pettinarla, come faceva tutte le mattine. Tsukumo stesso le aveva chiesto di potersi prendere cura dei capelli della sua sorellona, guardandola con i magnifici occhioni d’oro, così simili ai suoi. Tsukumo lo aveva chiesto con il suo faccino dolce, aggiungendo anche il “per favore, sorellona. Ti prego” e lei come sempre aveva ceduto. Non poteva resistere alle tentazioni e Tsukumo era una forte tentazione. Era così dolce, così buono, così sensibile e lei aveva un debole per le persone così…che avvertiva diverse da lei stessa. Se solo avesse potuto vedersi con occhi esterni, si sarebbe resa conto di essere dolce, sensibile e buona anche lei, ma lei si vedeva come una ragazzina viziata ed amante della moda e dei negozi, amante dei dolci e del fratello. Non capiva in realtà il suo vero valore, quel valore che spingeva Tsukumo a combattere per lei e la faceva guardare con occhi tristi, quando lei non guardava. Tsukumo sapeva che presto qualcuno l’avrebbe portata via. Lei si sarebbe di sicuro innamorata di un ragazzo e quest’ultimo l’avrebbe allontanata. Tohko si stava ancora specchiando, indecisa se truccarsi o meno quando una strana sensazione la pervase. C’era musica. Una musica dolce si sprigionava nell’aria e non era nella sua stanza. Veniva dalla stanza accanto alla sua..era la camera di Tsukumo. Si alzò e senza neanche vestirsi andò nella camera del fratellino. Bussò e senza attendere risposta entrò. Trovò il fratello con gli occhi chiusi, ma seduto sul letto. Quando lei entrò, il dolce viso di Tsukumo si distese ulteriormente ed un sorriso dolcissimo si delineò sulle sue labbra. Tohko entrò e si mise seduta sul suo letto, prendendo una mano di Tsukumo. Tsukumo aprì gli occhi d’oro e Tohko riuscì a specchiarsi in quell’estrema bellezza e beatitudine. Tsukumo..dolce..sereno…calmo..Tsukumo. Era lui. Non c’erano modi per descrivere Tsukumo. Era un ragazzo amabile, un guerriero, eppure possedeva quella dolcezza, che piaceva a tutti. Persino Luka non si permetteva di colpirlo, ma lo guardava solo con un pizzico di rabbia, quando si avvicinava a Yuki.

“Ciao, Tsukumo.” Disse Tohko con il suo viso dolce, sorridendo al suo amato fratello. La mano del ragazzo si allungò sui capelli della sorella, prendendo una ciocca di essi e passandoci attraverso, sciogliendo con dolce delicatezza i nodi presenti. La mano portò quella stessa ciocca al naso, annusando quell’odore dolce, di miele, che Tohko emanava sempre e comunque. Era un buonissimo odore. Tsukumo chiuse per un momento gli occhi, godendosi quel momento..chi poteva saperlo? Forse era uno degli ultimi momenti con la sua amata…sorella. Non voleva perderla, ma allo stesso tempo non poteva chiederle di non combattere, perché Tohko era l’altra parte di sé stesso e senza di lei non avrebbe potuto lottare. Però, non voleva perderla in battaglia.

“Sei spettinata, Tohko-Chan. Non va bene così.” Disse con il viso dolce, misto ad un delicato rimprovero. Vide la sorella chiudere gli occhi, con un’espressione di beatitudine sullo splendido visetto infantile. Il cuore stesso di Tohko aveva perso un battito a causa di quella dolcezza. Solo Tsukumo era in grado di toglierle i battiti cardiaci con quella facilità. Lui e Yuki, ma con Yuki era diverso. Insomma Yuki era Yuki e lei era una Zweilt. Era un suo compito amarlo, ma per Tsukumo non c’erano compiti o obblighi. C’era solo l’immenso amore che lei provava per lui. La ragazza sorrise e poi rispose.

“Me li pettini tu, mio caro fratello?” Domandò con viso innocente. Tsukumo sorrise e sbuffò leggermente, come a reprimere una risata. Tsukumo sorrideva, ma non rideva mai. Prese la spazzola d’argento ed iniziò a passarla sui capelli lunghi e biondi della sorella. Non usava forza. Era delicato e le scioglieva con un’autentica venerazione i nodi dai lunghi e liscissimi capelli. Sentiva quel dolce profumo e se ne beava. Tsukumo amava sua sorella. La amava ed era il motivo per cui a volte il suo sguardo si faceva triste. Aveva gran paura di perderla. Si sentiva egoista per quel pensiero. Non voleva che la sorella rimanesse zitella per sempre, ma non voleva lasciarla, non voleva esser lasciato egoisticamente solo. Lui non avrebbe mai potuto amare nessuna come amava Tohko. La guardò e la sua espressione si rattristò subito. Tohko non se ne avvide, totalmente vinta da quel momento di coccole. Gli occhioni dolci di Tsukumo erano tristi. Se ne sarebbero accorti tutti, ma non Tohko, pur avendo con lui un rapporto speciale, di amore, non riusciva a vedere quello sguardo…forse perché Tsukumo era bravo a celarlo. Non le mostrava mai quello sguardo per non turbarla. Tohko era sensibile, ben più sensibile di quanto appariva. Era anche tanto altruista. Lo aveva dimostrato quando si era rifiutata di andare a tifare per lui a tennis e solo per colpa delle sue ammiratrici. Tohko pensava ai sentimenti altrui, ancora prima dei suoi e questa era la sua forza. Era la persona più buona per Tsukumo. Era come Yuki, ma Yuki era Yuki. Sorrise subito dopo, perché Tohko aveva aperto gli occhi.

“Sai, sorella mia, ti amo tanto. Amo i tuoi morbidi capelli. Sono così belli. Nessuno li ha come li hai tu.” Disse, come al solito all’improvviso e con sincerità. Quella frase fece avvampare Tohko ed agli occhi di Tsukumo la rese ancora più carina. Sua sorella, la sua amatissima sorella, era già bella, ma quando diventava rossa..allora diventava la cosa più bella del mondo. Era simile ad un dolce angioletto. Sorrise nuovamente e socchiuse gli occhi, chinandosi davanti alla sorella e sorridendo come solo lui sapeva fare. Tohko gli rispose sorridendo ed avvicinando il viso a quello di Tsukumo. Ora erano alla stessa altezza. Sul viso avevano la stessa espressione di dolce affetto e di reciproca e felice compagnia. Si adoravano ed adoravano la reciproca compagnia. Non c’era nulla di più bello che stare lì..insieme. Non esistevano i Duras in quel momento. Non esisteva missione. Non esisteva Takashiro o Yuki. Esistevano loro due e basta. Non c’era altro. C’erano loro due, in una nube di silenzio e di amore fraterno..o forse era un amore ancora più complicato e più difficile da spiegare.

“Secondo tua sorella, anche tu sei bellissimo. Il tuo sorriso allieta le giornate di tutti quanti. È per questo che sei tanto amato ed hai tante ammiratrici. Non mi meraviglia che Yuki ti adori e ti consideri un amico insostituibile. Voi vi somigliate con la vostra dolcezza.” Rispose Tohko con la voce melodiosa che aveva sempre quando si rivolgeva al fratello minore. Tsukumo, però, la guardò confuso. Lui aveva ammiratrici? Non se ne era mai reso conto. Tuttavia, nessuna era come Tohko e forse era per quello che non se ne era mai reso conto. Non ti importavano le persone, quando al tuo fianco avevi Tohko. Era l’unica che per lui avesse importanza ed ecco perché non gli importava quante persone fossero con lui o quante ammiratrici lo guardassero da lontano. A lui importava di Tohko, poi certo la sua naturale gentilezza e sensibilità gli impediva di allontanare quelle ragazze, ma non sapeva che lo stessero guardando. Non se ne era mai reso conto, causa della sua ingenuità. Tsukumo vide lo sguardo di Tohko. Nel parlare aveva avuto per un momento, mentre parlava di tutte quelle ragazze, un’espressione triste. Era come se a lei spiacesse che lui fosse tanto corteggiato. Come se anche lei condividesse quel suo timore…il timore di perdere la persona amata. Non era per le battaglie. Erano Zweilt, la morte, salvo rare eccezioni, li prendeva nello stesso istante. Era il timore del dopo la battaglia. Il timore di non essere più necessario al proprio compagno..insomma era il timore di perderlo. Fu così che Tsukumo avvicinò il viso a quello di Tohko, ancora di più. Le labbra di Tsukumo, morbide, dal profumo delicato di fragola, impattarono con una dolcezza squisita contro quelle di Tohko al profumo di miele e di vaniglia. Un bacio dolce, un bacio delicato. Era un bacio strano per i possenti fratelli, ma era il bacio che ad entrambi serviva. Ora le loro anime si sentivano molto meglio. Avevano condiviso il momento più importante e si sentivano più sereni, come se le imminenti battaglie non avrebbero avuto importanza. Ora sapevano che nulla li avrebbe ancora divisi. Non ci sarebbero state ragazze o ragazzi a mettersi tra loro. Si guardarono e sorrisero assieme. Erano felici, come non lo erano mai stati prima d’ora. Fu in quel momento che Kuroto entrò nella stanza di Tsukumo.

“Insomma..siete ancora assieme? Non siete dei marmocchi, maledizione! Muovetevi, tutti e due. È ora di colazione ed è obbligatorio presenziare. Quante volte ve lo devo ricordare?!” Esclamò, irritato. Tsukumo sorrise. Tohko sorrise, poi entrambi si alzarono. Tsukumo allungò la mano e prese quella della cara sorella nella sua, grande e forte, nonostante fosse lui il più piccolo. Tohko contava su di lui, come se fosse stato lui il maggiore della loro coppia. In realtà era Tohko. Alle spalle di Kuroto c’era Yuki. Entrambi sorrisero alla Luce di Dio, poi si avvicinarono, sempre tenendosi per mano. Nessuno fece caso alla comparsa di Tohko e Tsukumo che si tenevano per mano. Era un’abitudine dei fratelli stare appiccicati. Tachibana diceva sempre che il loro sentimento era di unione ancora maggiore rispetto ai normali Zweilt, perché erano fratelli ed anche Zweilt. I due ragazzi presero posto, l’uno accanto all’altra. Tohko iniziò a chiacchierare con Ria, ma non lasciò mai la mano di Tsukumo. Era una promessa. Uniti ora e per sempre!

 

Note dell’Autrice:

Ed ecco qua. La prima storia. Non ci posso far nulla..io adoro Tohko e Tsukumo. Sono così dolci. E poi Tsukumo è troppo tenero per non amarlo. Mi piace molto. Spero che vi sia piaciuta. Personalmente a me piace molto questa coppia, per il rapporto ambiguo e proibito che hanno. Mi piacciono. Non credo ci sia nulla di male. Diciamo che se non fosse Uragiri mi farebbe schifo l’incest, ma l’autrice è stata brava a rappresentarlo ed io apprezzo entrambi gli Zweilt. Spero che questa storia vi sia piaciuta. Anche se non scrivo per ricevere recensioni, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate ^^ grazie!!! Non è molto lunga, ma è solo un momento di vita..prima della colazione. Mi sembrava assurdo che dovesse esser lunga ^^!

  
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