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Autore: Out_Ofocus    03/07/2012    5 recensioni
Zoe, si svegliò quella mattina in camera sua, beh la cosa era normale, tutti si svegliano nella propria camera. Si mise a sedere sul letto stiracchiandosi e appena riuscì a mettere a fuoco il biglietto che c'era attaccato sulla televisione, sul comodino accanto al letto, allungò una mano e lo prese.
“Giorno diciotto, vestiti, ti aspetto giù! Oggi è la giornata del desiderio numero diciotto e sono curioso di sapere qual'è … ah, giusto, Auguri Stordita!”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Wish Five

 

 

- Quindi fra te e Zoe non c'è niente? - chiese Nate guardandolo. 
La sera prima alla fine Nate si era fermato a dormire da Jay e quella mattina erano entrambi un po' rincoglioniti, sia per il fatto che erano tornati veramente tardi sia per il fatto che forse avevano bevuto un po' troppo. Jay lo guardò e prima di parlare riempì due tazze con il caffè appena fatto. 
- No, non c'è niente! - disse poi guardandolo.
- Ieri sera sembravate … non so come definirvi … molto intimi forse! - disse bevendo un sorso di caffè. 
- Cosa intendi con intimi? - chiese guardando non capendo. 
- Non so Jay, siete arrivati tenendovi per mano, al falò vi siete ripresi per mano e poi siete finiti abbracciati … sembrava che ci fosse qualcosa sotto! - disse sorridendo.
- No, siamo solo amici! - disse guardandolo. 
- Seriamente perchè l'aiuti con questa cosa dei desideri? - chiese guardandolo. - A me puoi dirlo! - 
- Non lo so, davvero, mi è sembrata una cosa divertente da fare, poi voglio bene a Zoe e mi fa piacere aiutarla! - 
- Non hai secondi fini? - 
- Intendi portarmela a letto? - chiese guardandolo, Nate sorrise e annuì. - No, Zoe non si merita uno stronzo che la usi e basta, a quello ci ha già pensato Josh! - disse guardandolo.
- Non ti è andata giù la storia di Josh eh? - 
- Glielo presentai io, cioè era mio amico e si sono conosciuti ad una festa qua, quindi è come se glielo presentai io … e mi sono sentito terribilmente in colpa quando il coglione l'ha tradita! - disse guardando l'amico. 
- Non è stata certo colpa tua! - disse Nate sorridendo. 
- Lo so … ma non lo so mi sento in colpa lo stesso! - disse serio. 
 
La sera prima Zoe al ritorno era tornata in macchina con Max, Tom e l'amichetta di Tom. Durante tutto il viaggio di ritorno Tom e Sonny, seduti sul sedile posteriore, non avevano fatto altro che scambiarsi baci anche troppo rumorosi. Avevano riaccompagnato a casa la ragazza che viveva in un quartiere di Londra non troppo lontano da casa di Max e Zoe e avevano assistito ad una delle solite scene alla Tom Parker, l'aveva salutata con qualche bacio, dicendole che era stato bene in quella giornata e che l'avrebbe richiamata lui, quando era chiaro come il sole che non l'avrebbe mai fatto e poi dopo averla guardata entrare in casa era risalito in macchina e aveva tirato un sospiro di sollievo. Al che tutti e tre erano andati a casa George a dormire. 
Zoe era sveglia da una decida di minuti e con Faith in collo si era strascinata in cucina per una tazza di caffè. Sbadigliando mise il cane a terra, che andò a rannicchiarsi nella piccola cuccia vicino alla porta della cucina, e poi andò a versarsi del caffè. 
- Buongiorno!- disse Tom stiracchiandosi entrando in cucina solo con un paio di boxer addosso. 
- Giorno! - disse Zoe senza nemmeno guardarlo. 
- Posso averne un po' anche io? - chiese mettendosi a sedere su uno degli sgabelli. 
Zoe non rispose, prese un altra tazza dal mobile e versò un po' di caffè anche al ragazzo. 
- Non la chiamerai mai vero? - chiese mettendosi a sedere accanto al ragazzo, dopo avergli passato la tazza- 
- Ti interessa davvero? - chiese sorridendo beffardo. 
- No era solo per non stare in silenzio! - disse lei guardandolo, forse per la prima volta da quando era entrato in cucina. 
- Davvero? - chiese guardandola di rimando. - Secondo me sei gelosa? - 
- Gelosa di cosa? Di come ieri sera gli risucchiavi anche le tonsille a quella povera ragazza? - Tom si limitò a sorridere. - Tom, mettiamo in chiaro una cosa, è stata una notte, è stato un errore, sono passati sei mesi, cresci e smetti di comportarti da bambino! - disse alzandosi, prendendo di nuovo il cane in collo e salendo in camera sua. 
Una volta in camera aprì l'armadio e prese la prima cosa che trovò, si levò maglietta e pantaloncini del pigiama stava per cominciare a vestirsi quando la porta si aprì. 
- Non si bussa più? - chiese convinta che fosse il fratello. 
Tom richiuse la porta alle sue spalle e poi senza di dire niente si avvicinò a lei. Zoe sorpresa prese una maglietta appoggiandosela al petto cercando di coprirsi, ma fu inutile le mani di Tom l'afferrarono prima di lei facendo ricadere sul letto. Prima che potesse dire o fare qualcosa, le labbra di Tom erano sulle sue, e le loro lingue avevano cominciato a giocare insieme. Dopo qualche secondo Zoe riuscì a staccarsi e rimase a fissarlo. 
- Che c'è bacio troppo bene e ti ho lasciato senza parole? - chiese di nuovo avvicinandosi, Zoe cominciò a camminare all'indietro andando a  finire addosso alla scrivania. 
- Non hai via di fuga! - disse sorridendo beffardo. 
- Tom, la vuoi smettere, cosa vuoi? Vuoi ancora sesso? Beh mi dispiace non sono una delle tue amichette, non verrò di nuovo a letto con te, fattelo entrare in quella testa dura. Cos'è tutto questo interesse eh? Non te n'è mai fregato nulla fino all'altro giorno e ora che passo un po' di tempo in più con un amico, tu perdi la testa! Se vuoi scoparti qualcuno, richiama la tua amichetta di ieri sera! - disse quasi urlando, poi abbassando la voce ricordandosi di Max nella camera accanto. - Ah no scusa tu non chiami le ragazze per una seconda volta! Allora sai che ti dico, trovatene un'altra ma sappi che io non verrò di nuovo a letto con te, chiaro? E' stato uno sbaglio che non si ripeterà, non sono una usa e getta! -  disse prendendo il vestito che aveva preso precedentemente dall'armadio e andando a cambiarsi in bagno, lasciando Tom in camera sua al quanto nervoso. Succedeva poche volte che una ragazza gli dicesse di no, non era abituato ad andare in bianco. Non sapeva cosa gli stava succedendo sapeva solo che voleva Zoe almeno un'altra volta e non si sarebbe arreso finché non l'avesse ottenuta, Jay o non Jay. 
Zoe una volta pronta, tornò in camera, Tom per fortuna era tornato in camera del fratello. Prese la borsa, guardò Faith, acciambellato sul letto, lo prese in collo, ancora era un po' scoordinato nel camminare, e decise di uscire, sapere che Tom era nella camera accanto le faceva salire il nervoso. Sapeva benissimo dove andare. 
 
- Aspetti qualcuno?- chiese guardando il riccio seduto, o meglio sbracato, accanto a lui sul divano. 
- A dire il vero no! - disse alzandosi contro voglia ed andando alla porta. - Zoe! - disse sorpreso sorridendo. (outfits)
- Disturbo? - chiese guardandolo. 
- No, certo che no … vieni entra pure! - disse sorridendole e spostandosi in modo da farla passare. 
- Grazie! - disse sorridendo entrando. 
- Ciao Zoe! - disse Nate sorridendole. 
- Ehi ciao Nate! - disse guardando il ragazzo e stupendosi un po', non sapeva che fosse lì. 
- Oh ma lui è il cucciolo che diceva Max ieri sera! - disse sorridendo guardando il cane. - E' piccolissimo! - 
- Zoe ti posso offrire qualcosa? - chiese Jay sorridendo. 
- No grazie sono apposto! - 
- Che ore sono? - chiese Nate, alzandosi dal divano. 
- Le undici! - 
- Sarà meglio che vada, o mia mamma si innervosirà, oggi pranzo di famiglia! - disse alzando gli occhi al cielo. 
- Ti accompagno a prendere le tue cose! - disse sorridendo Jay. 
- Tranquillo, so dov'è camera tua! - disse sorridendo. 
 
Dopo che Nate se ne era andato, Zoe e Jay si erano messi comodamente seduti sul divano, guardando un po' di tv. 
- Davvero non ti ha dato noia, insomma ti sono piombata in casa senza avvertire! - 
- Davvero Zoe, tranquilla, non c'è problemi, i miei tanto sono a fare la spesa e mio fratello non so dove sia! - disse sorridendo. - Ti fermi a pranzo? - 
- No davvero, non voglio disturbare più del dovuto! - disse sorridendo. - Poi mamma a papà lavorano anche oggi, mi scoccia lasciare Max solo! - disse guardandolo. - Vuoi venire tu da me? - chiese sorridendogli. 
- Oh, per me va bene! - disse sorridendo. - Mi salvi da un pranzo con i miei! - disse sorridendo. - Che dici andiamo già da te? - chiese alzandosi dal divano. 
- Per me va bene! - disse sorridendo alzandosi a sua volta. 
- Per il quinto desiderio tanto dobbiamo aspettare stasera! - disse guardandola. 
- Lo so! - disse prendendo in collo Faith e seguendo il ragazzo alla porta. Jay prese portafogli, cellulare e chiavi, dal tavolino all'ingresso e insieme uscirono. 
 
- Siamo a casa! - 
- Ehi, allora ci sei a pranzo! - disse Max affacciandosi dalla porta di cucina. 
- Si c'è anche Jay! - disse sorridendo appoggiando la borsa all'ingresso. 
- Salve! - disse sorridendo. 
- Che si mangia? - 
- Mamma ha lasciato le lasagne pronte, dobbiamo solo scaldarle! - disse sorridendo Max tornando in cucina. 
- Max, hai visto il mio cellulare? - chiese Tom scendendo le scale e entrando in cucina. - Oh ciao Jay! - disse sforzando un sorriso. 
- E' lì rincoglionito! - disse indicando il bancone della cucina. 
- Non mi ricordavo dove l'avevo messo! - disse sorridendo. 
- Ti fermi a pranzo? - chiese Zoe aprendo lo sportello per prendere i piatti. 
- Si, poi dopo andiamo a prendere Siva e andiamo in palestra! - disse Tom guardandola.
- Bene! - disse prendendo quattro piatti. - Jay mi dai una mano ad apparecchiare? - chiese guardandolo. 
- Certo! - disse sorridendo. 
Tom li guardò prendere la roba e andare in sala da pranzo, Jay nascondeva qualcosa, non lo convinceva, forse anche lui era interessato a Zoe e forse lei aveva ragione doveva smetterla di comportarsi da bambino e capire davvero cosa gli stava succedendo. Guardò Max che lo stava guardando, aveva capito che c'era qualcosa che gli frullava per la testa, Max lo capiva sempre anche se lui non voleva che succedesse, lo guardò e alzò le spalle sorridendo. 
 
Zoe e Jay passarono tutto il pomeriggio in casa della ragazza. Cenarono insieme a tutti gli altri a casa di Siva, serata pizza, e poi verso le dieci uscirono, era l'ora del quinto desiderio.
- Vorrei intrufolarmi in una piscina di notte e fare il bagno! - disse lei salendo in macchina del ragazzo. - A quale piscina andiamo? - 
- Lo vedrai! - 
Jay, aveva pensato a tutto, uno degli amici del padre aveva un villa con piscina, così Jay l'aveva fatto chiamare dal padre chiedendogli se poteva usarla e lui aveva detto che siccome era via per le vacanze poteva andare tranquillamente. Jay però non aveva detto a Zoe che avevano il permesso, avrebbe fatto finta di non sapere di chi fosse la casa e si sarebbero intrufolati per andare a farsi un tuffo in piscina. Jay guidò fino alla casa, parcheggiando un po' lontano dal cancello principale. Poi scese prese i due asciugamani e prendendo per mano Zoe si avviò in una parte del giardino dove sapeva che la recensione era particolarmente bassa. 
- Lo stiamo facendo sul serio? - chiese guardandolo. (outfits)
- Spetta tutto a te, se te la senti lo facciamo sennò niente desiderio numero cinque! - disse sorridendo. 
- Facciamolo! - disse sorridendo. Jay l'aiutò a salire sul muretto e poi la guardò mentre scavalcava al quanto agilmente. Sorrise, lanciò gli asciugamani dall'altra parte e poi fece per scavalcare. 
- Jay? - 
- Che c'è? - chiese guardandola attraverso la recensione 
- Sta attento a non fare una delle tue solite cadute! - disse scoppiando a ridere. 
- Quanta fiducia! - disse cominciando a scavalcare. - Tutto intero visto? - disse sorridendo. 
- Un occasione più unica che rara! - disse ridendo. 
- Andiamo a farci questo bagno! - disse ridendo, intrecciando nuovamente le sue dita con quelle della ragazza. Zoe sorrise e poi cominciò a correre verso la piscina, cominciando a levarsi maglietta e pantaloni. Jay la guardò sorridendo quando una volta arrivati alla piscina si tuffò e poi riemerse sorridendo guardandolo. 
- Signor Mcguiness lei non si butta? - disse sorridendo. 
Jay sorrise e si tuffò anche lui per poi riemergere vicino alla ragazza che non riusciva a smettere di sorridere. 
- Che hai da sorridere così tanto? - chiese guardandola. 
- Hai i capelli tutti spiaccicati sulla fronte! - disse avvicinandosi e facendo per spostarglieli. 
- I miei capelli bagnati perdono tutto il loro fascino! - disse sorridendole. Poi successe tutto velocemente gli occhi di Jay incontrarono quelli di lei, le sue mani automaticamente cercarono il corpo di lei, posizionandosi sui fianchi e poi dolcemente la tirò verso di se. I loro visi erano a pochi centimetri. Zoe aveva capito cosa stava succedendo e non si mosse neanche di un centimetro, quando il naso di Jay era ormai a pochi centimetri da quello di lei, il cellulare del ragazzo cominciò a squillare facendo svanire l'atmosfera che si era creata. Zoe indietreggiò automaticamente e lo guardò nuotare verso il bordo per andare a rispondere al telefono. 





 
My Space* 
Alla fine il desiderio mi è venuto in mente ed quindi ecco qua un nuovo capitolo! :D
Allora che ne pensate? Qui le cose si smuovono un po'! Cosa succederà adesso?
Eheh aspettate per vedere cosa la mia testolina bacata a creato! 


Peace&Love El 

 

   
 
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