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Autore: Dolcemaia    03/07/2003    1 recensioni
Ciao, spero proprio che non decidiate di farmi fuori perché ho deciso di torturarvi con un’altra fanfic. A dir la verità avevo deciso di tralasciare per un po’ Sailor Moon, per scrivere altro (non sto facendo pubblicità occulta, giuro), ma leggendo i vostri commenti ho deciso di riprovare, sperando che il risultato vi sia gradito!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Errori Fatali di Dolcemaia

Il Caso (Capitolo 6)

 

Bunny decise di non dire nulla dell'incontro con Marzio, per non rovinare la festa ad Ubaldo, ma era evidente che era successo qualcosa; era stranamente silenziosa e assente.

 

Quella notte non riusciva proprio a dormire, si girava e rigirava nel letto...

 

Marzio a quell'ora doveva già essere partito...

 

Le era già mancato tanto, ma saperlo così lontano aumentava la sua nostalgia di lui! Stava consumandosi il cervello a pensare e ripensare alle sue parole, ai bei momenti vissuti insieme, al distacco e al bambino...

Alla fine si rese conto che non aveva senso rovinarsi così la vita, il destino, come aveva sempre fatto, avrebbe deciso per loro.

 

< Non posso farci nulla, non posso oppormi all'evolversi delle cose, l'unica cosa che devo fare è vivere la mia vita al meglio e rendere felice mio figlio!> Sentì qualcosa muoversi dentro di sè e capì che si trattava del bambino, e le stava dando conferma che era quello il modo giusto per affrontare la situazione...

Dopo poco si addormentò.

 

I mesi passarono in fretta e il pancione di Bunny si era fatto evidente, nonostante tutto le sue amiche la facevano uscire il più possibile, presentandole ragazzi sufficientemente interessanti, che non s'intimorissero davanti ad una ragazza-madre.

Persino i suoi genitori, con la scusa di qualche invito a cena, le avevano fatto conoscere alcuni ragazzi di buona famiglia con cui < sistemarsi, perché al giorno d'oggi tirare su un figlio da sola é difficile! >

Ma Bunny si era sempre rifiutata di approfondire quelle conoscenze, sia perché non sentiva di potersi di nuovo innamorare e sia perché non era affatto sola, aveva le sue amiche, la sua famiglia e sarebbero bastati a suo figlio come bastavano a lei!

E poi non aveva bisogno di trovare un padre perché il suo bambino ne aveva già uno e sarebbe stato presente nella sua vita in un modo o nell'altro!

 

****

 

"Come sta?"

 

"Bene, anche se un pò affaticata, è sempre la solita, la conosci..."

 

"Si... la conosco...quanto manca?"

 

"Poco, tra una settimana scadono i nove mesi..."

 

"E' il caso che torni subito?

 

"Non so, potrebbe volerci una settimana, o un giorno, nessuno lo dovrebbe sapere meglio di te! Comunque ti consiglierei di venire il prima possibile!"

 

"D'accordo!"

 

****

 

Quella mattina Rea presa dalla smania di comprare dei nuovi bavaglini per il nascituro, trascinò Bunny al nuovo centro commerciale. La ragazza non ne era entusiasta, quel pancione non era proprio il massimo della praticità da portare in giro, ma l'entusiasmo dell'amica l'aveva spinta a seguirla.

 

In compenso la povera Rea scappava da un chiosco all'altro per soddisfare tutte le voglie strane che vengono ad una donna incinta e proprio in quel momento era impelagata in una coda chilometrica ad un bar alla ricerca di una granita al Ribes.

Non voleva che il suo nipotino nascesse con una voglia violacea di Ribes proprio sulla fronte, proprio per colpa sua!!

 

Nel frattempo Bunny affaticata, si sedette su una panchina vicino la grande fontana del centro commerciale.

 

All'improvviso un uomo si sedette accanto a lei.... Era Marzio... Era leggermente cambiato, i capelli erano più corti, la pelle abbronzata e il velo di barba incolta sul vis gli dava un aspetto molto affascinante e misterioso, non sembrava la stessa persona che aveva amato e sposato, ma il cambiamento era piuttosto gradevole agli occhi.

 

"Come stai?" Persino la sua voce era leggermente cambiata... decisamente più calda e matura...

 

"Abbastanza bene, anche se portarmi dietro questa palla da basket non è facile... sembro una balena!" Gli rispose sorridendo. Forse doveva essere più dura, ma non ci riusciva. Dall'ultima volta che si erano incontrati anche lei era molto cambiata, ora si sentiva più serena, tranquilla e non temeva di infuriarsi solo a vederlo, anzi aveva un'aria così rilassata, che chi la conosceva avrebbe stentato a riconoscere la solita Bunny.

 

"Non è vero che sei una balena, anzi sei ancora più bella dall'ultima volta che ti ho visto..."

 

La ragazza sorrise appena, arrossendo. Era passato tanto tempo da quando un ragazzo le aveva fatto un complimento, però sapeva che stavano addentrandosi in un territorio pericoloso, quindi decise di cambiare argomento.

 

"Mi sbuchi sempre alle spalle all'improvviso, non è che sta diventando un vizio?"

 

"Non ci sarebbe attrazione senza mistero e non c'è mistero senza imprevedibilità!"

 

"Ma non è necessario tutto questo mistero, anche perché un giorno potrei reagire male a queste improvvisate!"

 

"Non reagirai mai male, perché anche se tu non vuoi ammetterlo, sei felice quando mi vedi!"

 

"Marzio, il fatto che oggi non ti abbia accolto strillando e urlando, non ti autorizza a farti certe illusioni! Non ho dimenticato tutto, è che per il bene di nostro figlio sarebbe giusto avere un rapporto perlomeno civile!"

 

"Lo capisco benissimo, ma sappi che io ti amo e anche tu mi ami ancora, te lo si legge negli occhi, e non ho la minima intenzione arrendermi, senza lottare!"

 

"Ti ripeto che ti stai facendo false illusioni, le nostre vite, ormai si sono inesorabilmente divise; e poi chi ti dice che io non sia innamorata di un'altra persona?"

 

"Me lo dice il tuo cuore! Noi siamo legati da un qualcosa di inspiegabile, che né tu, né io, né nessun altro sarà in grado mai di distruggere e questo bambino ne è la prova!"

 

"Ti stai sbagliando....AHIIII!!!!!!!" La ragazza si ripiegò su se stessa, abbracciando, quasi, le ginocchia. Un dolore lancinante, le aveva impedito di continuare il discorso e le stava togliendo il respiro.

 

"Bunny che hai?" Disse Marzio, concitato, tentando di far assumere alla ragazza una posizione più consona al suo stato.

 

"Non so... oddio il bambino... Marzio... il bambino....AHIIII!!!!"

 

"Non preoccuparti, amore, dovremmo esserci... In fondo hai finito da 3 giorni i nove mesi di gestazione..."

 

"E tu come lo sai?" Chiese Bunny sorpresa dalla precisione della risposta di Marzio.

 

"Bunny che ti è successo?? E tu che ci fai qui??" Rea era appena arrivata, distogliendo l'attenzione della ragazza dall'argomento. La coda era stata davvero lunga, ma era evidente che a quel punto la granita non serviva più.

 

"Si sono rotte le acque, il bambino sta per nascere e a giudicare dalla frequenza delle contrazioni, se non ci sbrighiamo, verrà al mondo qui!!"

 

"NOOO, non voglio che mio figlio nasca in un centro commerciale..."

 

"Non preoccuparti, ci sono io qui con te! Ti prometto che non nascerà in questo posto!" E le baciò la fronte sudata.

 

"Rea presto va a prendere l'auto e con il cellulare avvisa l'ospedale che stiamo arrivando con una donna in pieno travaglio!! Sono un medico, ma non posso fare tutto senza gli attrezzi necessari!!"

 

"D'accordo, la macchina è qui vicino, ci metterò un secondo voi , però cominciate ad avviarvi all'uscita!" E corse via.

 

"Marzio ho paura...."

 

"Andrà tutto bene...ce la faremo anche  questa volta, stai tranquilla e respira!Fai un passettino per volta, anche se ha fretta di uscire, lui o lei che sia, dovrà aspettare che tu arrivi alla macchina, no??"

 

"Si... non so...ecco lì Rea....AHIIIII!!!"

 

Marzio abbassò i sedili posteriori della station wagon di Rea e fece stendere Bunny, in modo da farla stare più comoda e rendere meno doloroso per lei il travaglio, nei limiti del possibile.

 

"Vai Rea, puoi partire!"

 

"Marzio non per allarmarti, ma l'ospedale è piuttosto lontano da qui, in più il traffico a quest'ora di punta avrà bloccato ogni via possibile!"

 

"Tu pensa a guidare e a portarci in ospedale, sono un medico, in un modo o nell'altro saprò cavarmela, non è mica il primo parto!"

 

"Marzio Aiuto...AAAAHIIII!!!!!!AHIIIII!!"

 

La situazione era sempre più concitata, Bunny soffriva da morire per le contrazioni,ormai vicinissime l'una all'altra, Rea era troppo preoccupata per l'amica e si girava ogni dieci secondi per vedere come andasse, e Marzio era piuttosto in tensione... era vero che aveva assistito ad altri parti, ma mai sul sedile posteriore di un'auto.

 

"Diamine..."

 

"Che c'è? Che c'è?"Disse Rea voltandosi dietro e distogliendo lo sguardo dalla strada, provocando una forte frenata.

 

"Rea PENSA A GUIDARE!!! Comunque credo che non faremo in tempo ad arrivare all'ospedale, quindi alla prima piazzola di sosta fermati perché ho bisogno che tu mi aiuti!"

 

"Come??? Marzio, non possiamo far nascere nostro figlio qui.....ti prego!"

 

"Bunny, non posso fare altrimenti, preferisco farti partorire qui, che arrivare in ospedale con il bambino in crisi respiratoria!! Se non riesce ad uscire, potrebbe cominciare a muoversi, attorcigliandosi al collo il cordone ombelicale e allora io non potrò più fare niente per aiutarlo! Fidati di me, questa volta non sbaglierò!"

 

"D'accordo, mi fido di te!Salva il nostro bambino!"

 

Rea accostò la macchina in una zona sicura e raggiunse Marzio e Bunny nella parte posteriore dell'auto, in effetti stavano piuttosto strettini, ma la sua amica aveva bisogno di lei.

 

"Rea mettiti dietro Bunny in modo da bloccarle la testa e tenerle le mani!"

 

"Ok!"

 

"Bunny ora tocca a te, alla prossima contrazione, spingi più che puoi, aiutati stringendo le mani di Rea, dai piccola ce la farai!"

 

Bunny annuì. Aveva frequentato i corsi preparto, ma tutto sembrava cosi semplice in quelle lezioni ed ora era tutto così complicato e maledettamente doloroso!

Non avrebbe mai immaginato che avrebbe dato alla luce il suo bambino in un'auto, ma era stata fortunata... con lei c'era Marzio ed era felice che lui fosse lì con lei. In quel momento, non avrebbe voluto nessun altro al suo fianco che non fosse stato lui.

 

Ci volle un pò di tempo e fatica, ma alla fine un bel pargoletto rosa comparve tra le braccia del ragazzo.

 

"E' maschio... un bellissimo maschietto perfetto e in salute... ed è mio figlio... non riesco a crederci!!" Disse esultando, con gli occhi stracolmi di felicità, mentre adagiava il bimbo tra le braccia della madre.

 

"Oh, Dio è bellissimo il mio nipotino, Bunny!"

 

"Hai ragione... è un bellissimo nostro Miracolo!" Disse guardando Marzio.

 

Il ragazzo era commosso, non sapeva se quelle sensazioni erano dovute al fatto di essere diventato padre o di aver fatto nascere suo figlio con le sue mani. Era talmente emozionato, che un lacrima gli scese dal viso e l'unica cosa che fece fu di mettersi alle spalle di Bunny, al posto di Rea e stringere madre e figlio in un dolce abbraccio.

 

"Rea per favore potresti mettere in moto la macchina e portarci all'ospedale?? Sia Bunny che il piccolo devo essere assolutamente visitati!"

 

"Certo!"

 

Era diventata madre. Aveva tra le sue braccia il suo piccolo bambino, e quanto amava quel fagottino! E' vero che era l'unica cosa che la legava al Marzio che l'aveva tradita, ma in quel momento non poteva che vedere in lui, l'uomo che aveva fatto nascere la sua creatura, anzi la loro....

 

"Hai pensato ad un nome?" Sussurrò Bunny all'orecchio del ragazzo, che la stringeva.

 

"Onestamente no, però mi piacerebbe molto Robert...come diminutivo potremmo utilizzare Robbie... è carino per un bambino!"

 

"Uhmm... si, mi piace Robert è un nome importante e il diminutivo Robbie è davvero bello! Allora Robbie ti piace il tuo nome?"

 

Il bambino ignorando, logicamente cosa gli era stato detto, sorrise sentendo una voce a lui familiare.

 

"Visto?? Piace anche a lui!"

 

I due si scambiarono un'occhiata d'intesa, dopo di che Bunny crollò addormentata, mentre Marzio vigilava su di lei e il piccolo Robbie.

 

Continua...

  
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