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Autore: LaMusaIspiratrice162    03/07/2012    2 recensioni
Non tutti i fiori fioriscono per essere visti,alcuni sono destinati a disperdere la loro fragranza nel deserto.Finchè qualcuno non li raccoglie e ne apprezza il profumo.
(Northanger Abbey-Jane Austen)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E i mesi passarono velocemente. Man mano che le settimane volavano, io e Pierre ci affezionavamo sempre di più l’uno all’altro e per me era sempre più dura pensare che tutto ciò sarebbe terminato presto. Sì, perchè sapevo che prima o poi avrei dovuto ucciderlo e non facevo che rimandare quell’istante di giorno in giorno. Mentivo a me stessa, cercando di ignorare il fatto che non avrei mai avuto il coraggio di ucciderlo. Frequentavo la sua casa sempre più spesso e mi ero affezionata a tutti coloro che vivevano lì. Ero diventata amica della dolce Vanilla, avevo imparato a rispondere per le rime ad Houx e persino il loro “zio” Robin si era affezionato a me. Diceva, infatti ,che gli ricordavo una sua compagna di infanzia, mentre per me era diventato il ritratto del padre perfetto.*
Ormai ero una di loro…lo sentivo. E fu per questo che quando scoprirono la mia identità si sentirono traditi.
[POV PIERRE ]
Era arrivata la primavera. Ero appena tornato da una passeggiata per i prati con Chocola. Avevamo camminato, beandoci del calore del sole che finalmente riscaldava l’aria. O meglio a me era piaciuto,mentre la mia ragazza mi aveva confessato di odiare il caldo in quanto aveva vissuto per anni in un luogo molto freddo. Mi ero seduto sul divano e stavo parlando con Houx, quando Robin entrò nella sala. Il suo sguardo allarmato mi sorprese,ma non ebbi il tempo di chiedergli cosa fosse accaduto in quanto me lo spiegò lui con voce ansiosa:
-Pierre,hanno trovato un oggetto che potrebbe identificare l’omicida dell’Orco che avevamo interrogato…-
Non fu necessario che dicesse altro : ero già in piedi,pronto a seguirlo su Extramondo. Ed infatti dopo pochi minuti ero nell’ umida cella, aspettando che mi portassero l’oggetto così importante.
Appena lo vidi,mi venne un brivido. Era un medaglione d’oro,troppo simile a quello di Chocola…
Tuttavia nella mia testa una frase si ripeteva con insistenza: -Non può essere-
Afferrai con mani tremanti il ciondolo e lo girai, pregando che non vi fossero scritte quelle parole.
Ma a quanto pare il fato era contro di me, perché la frase “Sii il cambiamento” era incisa sul retro.
-Che cosa c’è?Sai a chi appartiene?-mi chiese Robin, avendo notato la mia agitazione.
-E’ di Chocola-
-Pierre,è possibile che gli Orchi glielo abbiano rubato e messo qui apposta…-sussurrò
-E allora perché io non ci ho pensato?Perchè io l’ho considerata già colpevole?-lo interruppi furioso
Buttai a terra quella catenella furioso e dopo aver gridato “Che dovevo sapere” volai via.
Mentre attraversavo il cielo scuro di Extramondo, sembrava che ogni tassello stesse andando al suo posto. Parole,a cui non avevo mai dato un significato, ora mi sembravano delle prove inconfutabili.
Più metri percorrevo, più convincevo che Chocola era la regina degli Orchi e che io ero stato un vero idiota a non accorgermene. Mi immersi nell’oscurità della Foresta Zenzero e camminai lentamente nei sentieri. Cosa cercavo? Una prova della sua innocenza?Speravo di vederla inginocchiarsi ai miei piedi per chiedermi perdono? E in quel caso cosa avrei fatto?
Camminavo stravolto,facendomi strada tra gli alberi che erano tutti uguali. Quando realizzai di essermi perso,mi sedetti ai piedi di un albero con le mani davanti al volto. Ero disperato, quando udii la sua voce. Non era l’unica a parlare e sembrava che stessero discutendo. Mi alzai di scatto e corsi nel luogo da cui provenivano quelle voci. Camminavo veloce,mentre gli animali al mio passaggio fuggivano veloci. Mi fermai solo quando fui a qualche metro di distanza da loro. Mi nascosi dietro un cespuglio in modo che riuscissi a vederle ed ad udirle,senza che loro potessero fare lo stesso con me. Osservai Chocola discutere con due ragazze molto eleganti : una aveva i capelli corti viola, l’altra aveva una chioma più lunga fucsia.
-Chocola…noi ci siamo scocciate-dissero-quando hai intenzione di mettere in atto il tuo piano?-
-Ho bisogno di un altro po’ di tempo…insomma è impegnativo uccidere una persona-si giustificò lei con lo sguardo basso.
-Sei la principessa degli Orchi…dovresti esserci abituata-
Stranamente quelle parole non mi fecero alcuno effetto,forse perché per me quella era una certezza.
Furono le seguenti a colpirmi e a ferirmi tanto da costringermi ad odiarla.
-Solitamente è Saule che fa il lavoro sporco…-
-Mentre tu cosa fai?Ti porti a letto il principe?-chiese una delle due con tono provocatorio.
-Ma lui non è una persona come le altre,giusto?-aggiunse l’altra con maggiore enfasi.
-La smettete?Io non lo amo-gridò stringendo i pugni-non lo amo adesso,non lo amavo prima e non lo amerò mai!Non è altro che uno stupido ragazzo snob idiota-
Come avrei mai potuto non offendermi?Mi alzai ed uscii dal mio nascondiglio. Quando Chocola mi vide sbiancò e le altre due ragazze scapparono.


* = padre perfetto?Ma scherziamo? Come si vede che l’unico padre che ha conosciuto è stato Glace.
  
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