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Autore: SickOfLoveSong    03/07/2012    3 recensioni
Questa è la mia prima storia sui The Wanted, spero vi piaccia e buon divertimento a tutti.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo per l’ennesima volta su un aereo, questa volta la destinazione era la Malvarrosa in Spagna, la mia adorata Spagna; stavano tutti dormendo o quasi per questo indossai le cuffie e cercai di immaginare una possibile riappacificazione con Jay; mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo quando la sera prima di addormentarmi ascoltavo la musica ed immaginavo ogni tipo di incontro con il ricciolino fino a quando tutto ciò non si fu avverato, adesso mi toccava rimediare.
……
Mi assicurai che tutti dormissero prima di avvicinarmi a Sofia, che in quel momento aveva uno sguardo vuoto come se fosse nell’aereo fisicamente ma mentalmente si trovasse in qualche strano posto.
“Sofia??” la chiamai prima di occupare il posto vuoto che tecnicamente spettava a Jay, la ragazza sussultò dopo essersi resa conto che la stavo chiamando e non mi diede il tempo di parlare che subito partì in quarta.
……..
Tom si era appena seduto affianco a me e siccome dormivano tutti e non c’era nemmeno un testimone partii in quarta esponendo quelli che erano i miei pensieri.
“Tom ieri è stato un errore e lo sappiamo entrambi; il punto adesso è come dobbiamo comportarci con Kelsey e Jay?? Secondo me dovremmo essere sinceri e raccontare loro tutto, almeno non so cosa farai tu ma è quello che farò io” dissi osservando ogni suo singolo movimento per riuscire a capire cosa stesse pensando, “Seguirò il tuo comportameno, per questo sono venuto a parlarti, volevo dirti esattamente le stesse cose” rispose abbracciandomi, “Scusa non volevo crearti tanti problemi, non volevo scombussolare la vita a tutti voi” continuai a parlare ancora tra le sue braccia; nonostante tutto quello era successo la sera precedente tra di noi non era cambito assolutamente niente e continuava ad essere il mio migliore amico.
“Credo dovresti chiamare Jay” disse all’improvviso Tom, “E’ quello che farò appena atterrati” risposi sorridendo.
……..
Puntualmente ogni volta che salivamo su un aereo cadevo nel mondo dei sogni; solo che questa volta non mi svegliò la voce del comandante che ci avvisava dell’atterraggio, ma fu la voce di Sara:”Nath svegliati!!! Sofia e Tom stanno vedendo come risolvere la situazione, dovresti ascoltarli”  mi disse a bassa voce ed ascoltai il suo consiglio fino a quando non furono interrotti dalla voce molesta di Kelsey:”Tom dove sei?? Mi hai fatto spaventare non ti trovavo più” e Parker fu costretto a tornare al suo posto lasciando il discorso in sospeso.
Se solo avessero saputo chi li aspettava all’aereoporto, se solo Jay avesse ascoltato il mio consiglio.
……..
Finalmente eravamo appena atterrati: Nath e Sara avevano già prelevato i bagagli e si stavano dirigendo verso l’uscita del gate, Max e Michelle stavano aspettando Seev e Nareesha per poter uscire anche loro mentre di Tom e Kelsey si erano perse le traccie.
Trovai anche io i miei bagagli e seguii la strada degli altri, mi stavano aspettando tutti davanti il pulmino che avevano affittato, “Che peccato che Jay non sia qui a godersi la Spagna con noi” disse Max continuando probabilmente un discorso iniziato prima, “Già” risposi senza rendermene conto e all’improvviso all’unanimità tutti presero a guardare un punto preciso dietro di me, le loro faccie erano così attonite che spinta dalla curiosità seguii i loro sguardi fino a ritrovarmi davanti James Mcguiness.
Stava camminando verso di noi come l’attore protagonsta di qualche film importante, indossava la sua famosa giacca di pelle nera con un jeans nero e una maglia bianca con uno stamp disegnato sopra.
Forse avevo dimenticato di respirare o forse semplicemente stavo andando in panico e tutte le cose che vedevo iniziarono a ruotare, i polmoni mi scoppiavano così come la testa e mi accasciai a terra obbligandomi a fare dei respiri lunghi e regolari.
……..
Avevo seguito i ragazzi dal momento in cui erano atterrati fino a quando non si erano riuniti davanti il furgoncino che li avrebbe trasportati fino all’hotel; quando vidi Sofia il  mio cuore perse un battito, ma non era la ragazza che avevo lasciato una settimana prima, era diversa, più adulta come se quell’esperienza l’avesse fatta crescere.
Decisi di farmi notare e iniziai a camminare verso di loro, non appena Sofia mi vide iniziò a sbiancare fino a sentirsi male e si accasciò a terra; preso dal panico corsi verso di lei ma aveva già perso conoscenza.
...................

Un po’ alla volta ripresi conoscenza, ma ancora non avevo il coraggio di aprire gli occhi; speravo che tutto ciò osse solo un brutto sogno e che fossi ancora in aereo e convinta di ciò riaprii gli occhi.
“Finalmente si è svegliata”.
Ero coricata su un letto in una stanza dall’albergo, i miei piedi erano appoggiati su dei cuscini, segno che qualcuno aveva una minima conoscenza di pronto soccorso e che ero davvero svenuta e che avevano cercato di farmi riprendere.
Non so di cosa avevano parlato durante il mio stato di incoscienza e avevo una paura tramenda di guardare Jay negli occhi.
…….
Eravamo appena arrivati nel parcheggio e con Sara stavamo aspettando gli altri per avvisarli che Jay si era di nuovo riunito a noi per le vacanze e Max non appena vide arrivare Sofia lo nominò, quello che nesuno di noi si apettò era la reazione della ragazza che in un primo momento si sedette a terra e poi svenne.
……..
Appena mi resi conto che Sofia era svenuta feci tutto il possibile per farla riprendere, “Jay dovremmo chiamare un ambulanza?” mi disse Tom preoccupato tanto quanto lo ero io, “Non dobbiamo creare casini, la portiamo in albergo e se tra una mezz’oretta non si sveglia la portiamo in ospedale” risposi determinato.
……..
Eravamo tutti nella stanza di Jay e Sofia, che ancora non aveva ripreso conoscenza e per far passare il tempo il ricciolino ci raccontò tutto quello che aveva fatto in quella settimana; fino a quando Sofia non si svegliò e ci guardò con un’aria terrorizzata.
Sapevamo tutti quello che stava per succedere e ognuno di noi inventò una scusa diversa per lasciarli soli; “Seev dovremmo sistemare i bagagli” disse Nareesha e alzandomi dalla sedia le aprii la porta;
“Nath io ancora non ho visto la stanza, andiamo” disse Sara implorando con lo sguardo Nathan di sbrigarsi; “Io ho bisogno di una doccia” disse Kelsey, “E io ti seguo” rispose Tom.
“Michelle ti va di fare una passeggiata?” chiese Max e dopo aver ricevuto una risposta positiva ci dileguammo.
…….
Avevamo appena lasciato la stanza in cui si trovavano Jay e Sofia che sapevo cosa aveva intenzione di fare, dovevo solo seguire il suo esempio.
“Kelsey aspetta ti devo parlare” dissi bloccandola prima che si chiudesse nel bagno per farsi una di quelle doccie che non finivano mai e mi guardò con aria interrogativa.
“Non so da dove iniziare ma è giusto che io sia sincero con te, quella sera quando non mi hai trovato in stanza…. Ecco non stavo dormendo con Sofia….Mi dispiace” dissi senza staccare i miei occhi dalla mia ragazza.
E quando aprì bocca disse qualcosa che mai mi sarei aspettato di sentir dire:”Lo sapevo, mi ero accorta di tutto, devo ammettere che anche io non sono una santa; non sono arrabbiata né con te né con Sofia. Però mi piacerebbe cancellare tutto quello che è successo fino ad adesso e ricominciare tutto dall’inizio, va bene?”.
Sgranai gli occhi aspettando un qualche urlo ma non successe niente e vedendomi bloccato e incerto per quella reazione Kelsey venne ad abbracciarmi e per sancire la nostra pace quella notte fu mia.
……..
Li odiavo tutti quanti, avevano trovato una scusa per laciarmi sola con Jay e non sapevo assolutamente che dire; sicuramente il ricciolino si era accorto del mio imbarazzo e si avvicinò fino a sedersi su letto dove ero ancora sdraiata e cercò di baciarmi ma mi spostai leggermente e l’unica bacio che riuscì a strapparmi fu sull’angolo della bocca.
 
  
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