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Autore: BJ foREVer    04/07/2012    0 recensioni
“Accomodati pure, come ti chiami?”
“Juls, ho vent’anni e sono di Phoneix” mi sedetti davanti al tavolo dove si trovavano quei cinque ragazzi, tutti sulla trentina.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Portiamo Mike con noi?” Al mi parlava dalla porta, mentre io mi preparavo per il mio primo giorno di lavoro con gli Avenged Sevenfold.
“Per forza, oggi l’asilo è chiuso, non saprei a chi lasciarlo” sospirai infilando un paio di shorts e una canottiera larga, poi mi chinai per infilare gli stivaletti.
“Mh, lo terrò io mentre lavori” la mia migliore amica, già pronta, si allontanò per vestire il mio bimbo mentre io mi truccavo e sistemavo i capelli in una coda di cavallo.
“Pronta!” esclamai entrando nel salotto dove mi aspettavano Allison e Mike “Andiamo, per arrivare a Huntington Beach ci vuole una mezz’oretta” presi la borsa e li aspettai vicino alla macchina. Io, Al e il piccolo avevamo una piccola casetta a Orange, che era a circa 30 chilometri da HB.
Come avevo previsto, dopo più o meno mezz’ora eravamo a Huntington. Erano le otto e mezza, quindi eravamo un po’ in anticipo e decidemmo di trovare uno Starbucks per fare colazione.
Alle nove meno dieci iniziammo a dirigerci verso il molo, dove i ragazzi della band ci stavano già aspettando.
Allison si bloccò improvvisamente alla vista dei cinque uomini.
“J-juls! Dimmi che non sto sognando!” risi.
“Non stai sognando, ora comportati da manager!” presi in braccio Mike e mi avvicinai a loro.
“Juls!” riconobbi Matt, il ragazzo degli occhiali da sole. La sera prima Al mi aveva fatto una lezione completa su di loro per non fare figuracce.
“Salve!” li salutai sorridendo, e arrossii nel notare che Brian mi fissava esattamente come il giorno prima.
“Questa è Allison, la mia manager” la presentai spingendola un po’ in avanti, e lei strinse la mano a ognuno di loro.
“E’ una vostra fan” sorrisi quando le presentazioni furono fatte.
“E questo dev’essere tuo figlio, dico bene?” Zacky, il più in carne di loro, si avvicinò a me per guardare Mike, che fissava tutti timidamente.
“Esatto, lui è Michael” sorrisi posandolo a terra per lasciarlo camminare. Il piccolo barcollò verso Baker, che gli sorrise incoraggiante prima di accarezzargli la testa.
“Be’, gli piaci, di solito non è così spavaldo” risi e Matt mi fece cenno di avvicinarmi.
“Allora, tra poco arriveranno le altre ballerine e andremo alla sala prove per farvi imparare le mosse, anche se per lo più dovrete improvvisare” annuii alla spiegazione di quel gigante tatuato. Intanto vedevo la mia migliore amica parlottare con Johnny, che a quanto avevo capito doveva essere il suo preferito. Be, non si poteva certo dire che non si sciogliesse velocemente. Sorrisi al pensiero, e vidi che Brian mi si stava avvicinando.
“Ciao, dolcezza” aveva un sorriso sghembo dipinto sulle labbra.
“Ciao” arrossii di colpo senza guardarlo.
“Senti, ti va…” tossicchiò, sembrava agitato “Ti va un cocktail o che so io dopo il lavoro?” mi guardò, speranzoso.
“Oh… Ehm” guardai Al, che aveva sentito la richiesta e annuì sorridente “Be, perché no?” sorrisi a Brian, che sorrise di rimando.

“Ragazzi, andiamo!” annunciò Matt, che aveva accolto altre tre ragazze bellissime.
Mentre lo seguivamo per le strade di Huntington verso la sala prove, guardai le altre giovani. Erano stupende, e mi sentii un po’ inferiore. Pur essendo molto giovane ero già mamma ed ero molto più matura, o almeno mi sembrava di esserlo.
Arrivate lì incontrammo Jane, la coreografa, che ci mostrò un paio di passi, mentre la band, Allison e Mike stavano a guardare.
Ogni volta che guardavo il gruppetto seduto in disparte, mi sembrava che fossero molto divertiti da qualcosa. Forse eravamo ridicole, e in effetti un po’ mi ci sentivo.
Finite le prove Matt ci disse di tornare il giorno dopo alla stessa ora, questa volta direttamente alla sala ora che sapevamo dov’era.
Mi avvicinai a Brian e mi schiarii la voce, aspettando che mi notasse.
“Ehi, Juls! Siete state molto brave” sorrise incoraggiante e io deglutii.
“Be, grazie. Senti, a che ora facciamo?”
“Ti va bene per le nove? Ho un po’ di cose da sbrigare” diede un’occhiata all’orologio e annuì confermando quanto appena detto.
“Perfetto, allora ci vediamo alle nove al molo” sorrisi e mi allontanai con Al e Mike.

Appena tornata a casa mi feci una doccia. Erano solo le quattro del pomeriggio e Al mi propose di fare un po’ di shopping.
“Allora, come pensi di vestirti stasera?”
“Mh? Come dovrei vestirmi?” guardai Allison incuriosita.
“Oh Juls, avanti! Hai un appuntamento!” roteai gli occhi.
“Non è un appuntamento è solo…” non trovai la parola adatta.
“Un appuntamento” concluse Al ridendo, e contagiando anche me.



Ecco il secondo capitolo, non mi soddisfa molto ma vabbè. Una recensioncina farebbe piacere c.c
Ah, dimenticavo ALLISON, QUESTA E' PER TE. TUA, JULS.

_BJ foREVer_
  
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