Capitolo 1 – Rivalutare le amicizie..

Ah, l'estate. Il periodo più bello dell'anno, quello in cui si fanno più pazzie e Rachel e Quinn ne sapevano qualcosa...

"Dai, Quinn! Solo per questa sera, smettiamola con le lotte!".
"Levati Barry, non mi fai vedere i ragazzi che giocano a football!".
"Ascoltami. Io e te non siamo mai andate molto d'accordo, ma facciamo una sosta con le nostre battaglie. Solo per stasera!".
Quinn accese una sigaretta e guardò il fumo uscirle da bocca, formando piccoli cerchi. "Barry, ho detto di levarti!".
Rachel prese la sigaretta e la spense, schiacciandola con il piede. "Smetti di fumare, fa male!".
"Barry, la smetti di rompermi le palle?". Quinn cominciava a spazientirsi, "Se decido di fare pace con te, ti levi dalla mia visuale?".
"Sì. Devi solo dirmi di sì. Per favore.", disse Rachel con il suo solito sorriso a trentadue denti.
"Va bene.", Quinn girò la testa, guardando i ragazzi muscolosi e sudati con un sorriso compiaciuto, "Per stasera va bene. Pace!".
Rachel si avvicinò per abbracciarla ma si accorse di ciò che stava facendo e si fermò. "Grazie!", si limitò a dire e se ne andò, scendendo le scalinate e attraversando il campo di football.
Mentre si avvicinava al cancello Finn la fermò.
"Hei Rachel!".
"Ciao, Finn.".
"Allora, stasera ci sei per il falò?", la sua voce era un po' tremolante, per colpa dell'emozione, dato che Rachel gli piaceva molto.
"Certo, non preoccuparti, ci sarò!".
"Ah, bene. Per caso vuoi un passaggio?".
"No, non preoccuparti, vengo con Kurt e Blaine!".
"Ah, allora a stasera", si allontanò correndo per il campo intento ad intercettare la palla.
Rachel uscì dal complesso della scuola e si diresse verso casa. Non era molto lontana dalla scuola e ci arrivava a piedi, ma le piaceva.
Camminare l'aiutava a pensare, a riflettere. E oggi voleva riflettere sul suo rapporto con Quinn: non era mai stato perfetto, e spesso, se non riuscivano ad essere amiche era per colpa dei ragazzi, Finn, soprattutto.
Però, a causa sua erano legate da una sorta di "gelosia reciproca". L'UNICA COSA CHE LE UNIVA.
Dopo di che, erano diverse come il giorno e la notte. Specialmente dopo l'entrata della "nuova Quinn", quella punk, trasgressiva, con il suo fascino che attraeva tutti. Ma erano legate anche da un'altra cosa: l'invidia, sempre reciproca.
Infatti, Rachel aveva sempre invidiato il corpo perfetto di Quinn, quel corpo che la faceva sembrare una Barbie, che la rendeva perfetta. Mentre Quinn invidiava il talento di Rachel, nonostante fosse anche lei brava con il canto. Rachel si fermò, nel giardino di casa e si guardò intorno prima di aprire la porta.
Entrò in casa e i genitori non c'erano, quindi mando un messaggio ad uno di loro, Leroy: "Io sono a casa. Ci vediamo dopo, vi voglio bene. Rach". Prese un bicchiere e versò dentro del tè alla pesca, bevve un sorso e guardò il telefono. Un nuovo messaggio. Pensava che fosse Leroy, ma rimase sorpresa quando notò che sullo schermo c'era scritto un altro nome: QUINN.
Aprì il messaggio e lo lesse tutto d'un fiato. Diceva: "Hei Barry, stasera evitiamo di pensare ai ragazzi. Voglio solo ubriacarmi e divertirmi, spero che tu sia con me, dato che Puck mi ha già chiesto se 'sta sera sarei andata al falò. Il che, mi preoccupa! Penso che abbia voglia di fare qualcosa, se sai cosa intendo! Ma non voglio piu' fare cose del genere (per ora...)! Quindi facciamo un altro accordo: niente Finn e niente Puck. SOLO NOI E TANTO ALCOOL. OK?".
"OK!", rispose Rachel e, soddisfatta finì il suo bicchiere di tè.