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Autore: Dolcemaia    03/07/2003    5 recensioni
Ciao, spero proprio che non decidiate di farmi fuori perché ho deciso di torturarvi con un’altra fanfic. A dir la verità avevo deciso di tralasciare per un po’ Sailor Moon, per scrivere altro (non sto facendo pubblicità occulta, giuro), ma leggendo i vostri commenti ho deciso di riprovare, sperando che il risultato vi sia gradito!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Errori Fatali di Dolcemaia

 

Amore (Capitolo 9)

Sentì un improvviso calore sulla sua guancia... Probabilmente era il sole che filtrava dalle tendine abbassate di quella lugubre stanza d'ospedale, era una sensazione piacevole, quasi come una carezza...

Chissà da quanto tempo si era addormentata sul corpicino immobile di Chibiusa. Aprì appena gli occhi e scorgendo la figura della bambina, ancora lì e sentendo la sua piccola manina tra le sue, tirò un sospiro di sollievo e riabbassò le palpebre, forse inconsciamente, per l'eccessiva stanchezza, o per tornare nel mondo dei sogni... un mondo in cui tutto era come lei lo desiderava... in cui lui era ancora al suo fianco...

Di nuovo quel calore... e questa volta non era il sole... era diverso... le sembrava che una nuvola le stesse sfiorando il viso....

Dopo qualche secondo si alzò, era evidente che non stava sognando e qualcuno le stava davvero accarezzando il volto. Appena si girò per vedere di chi si trattasse, rimase a bocca aperta...

"Marzio..." Ebbe la forza di pronunciare.

Non poteva crederci, aveva tanto pregato perchè lui tornasse, ma quella benedetta porta, che isolava quella stanzetta era sempre rimasta chiusa, le uniche volte che qualcuno aveva bussato e il cuore le era salito in gola, una profonda delusione compariva sul suo viso, perchè non si trattava mai della persona che sperava.

Ed ora era lì, in piedi, davanti a lei, con un timido sorriso, ma era evidente che era preoccupato per la situazione.

Bunny, non sapeva né che dire, né che fare, le sembrava così lontana la possibilità di rivederlo ancora, in quell'ospedale le ore erano passate così lentamente da farle sembrare un'eternità il tempo che avevano trascorso l'uno lontana dall'altra e vederselo in carne ed ossa, non le sembrava vero. Avrebbe voluto dirgli tante cose, ma a cosa sarebbe servito? Non era lì per lei, lo sapeva bene e quando lui le si sedette al suo fianco e strinse forte le mani di madre e figlia, la sua convinzione stoltamente si radicò ancora di più, ma che importava? Era felice che fosse lì, tutte le volte in cui ne aveva avuto disperatamente bisogno, lui era accorso in suo soccorso, sempre, il resto non contava più ormai.

"Sydia dice che presto si dissolverà...." Gli accennò senza riuscire a guardarlo negli occhi. Si sentiva tanto colpevole, se forse si fosse resa conto dei suoi errori, non sarebbe mai accaduto nulla...

"Hai una faccia sbattuta... Quand'è stata l'ultima volta che hai messo qualcosa sotto i denti..."

"Sai quanto me ne frega ora di mangiare..."

"Ed invece te ne dovrebbe fregare, perché così non sei d'aiuto a nessuno!! Basta già un'ammalata nella nostra famiglia, due sarebbero troppe..."

"Famiglia... Quale famiglia?? Quale??" Iniziò a dire con un tono sempre più alto, presa da un attacco isterico. Era troppo pesante quella situazione, per poter affrontare tutto da sola, e Marzio sapeva di aver sbagliato andandosene via e tornando solo ora, che la sua piccola Bunny era così scossa e così provata da tutto quel dolore da non riuscire più a ragionare.

"La nostra, Bunny,..... io, tu, Chibiusa e Robbie, siamo una famiglia!"

"Ma che dici? Marzio, io sono davvero troppo stanca, non ce la faccio più, qualsiasi cosa mi sembra nera, sporca, dovunque mi giri vedo solo dolore e sento solo dolore, è come se il mio cuore fosse in una morsa che ogni minuto si stringe sempre di più! Sto qui, immobile, impassibile, come un'ameba, in attesa che mia figlia svanisca nel nulla, senza che io possa muovere un dito, perché ne sono l'inconsapevole causa ... Chibiusa è mia figlia, non l'ho partorita, non so nemmeno se mai nascerà, ma è una parte di me, tanto quanto lo è quel povero bambino, che ormai vedo talmente poco, che non credo che mi riconoscerà più come sua madre... Vedi quanto dolore? Lo vedi... E' inutile poi dirti come mi sento per quello che è successo tra noi, perchè ormai si tratta di qualcosa di irrecuperabile..."

"Non fare così, cerca di combattere, nulla è perduto! Se vogliamo tutto può tornare come prima, anzi meglio di prima!"

"Non sai quanto lo vorrei, ma ormai mi sento vuota, debole, incapace di reagire!! Quanto mi piacerebbe andare a prendere i nostri bambini, tornarcene a casa e addormentarci, in un sonno profondo, e poi svegliarmi e scoprire che quest'incubo non è mai iniziato, che Robbie è ancora nella sua culletta, Chibiusa è nel suo lettino stretta al suo pupazzo preferito, e tu sei acanto a me e mi stringi forte... Guarda come sono stupida... In questa situazione non faccio che sognare, ma sognare cosa? Non vedo più nulla davanti a me, non c'è più un futuro, non c'è più niente..."

"Non sopporto di vederti così, ma che diavolo ti è successo!!!!! Che fine ha fatto la ragazzina che ha rischiato la vita tante volte sempre con il sorriso sulle labbra, quella che trasmetteva gioia anche nei momenti più neri... Quella di cui mi sono innamorato..."

"Non c'è più, la vita l'ha uccisa..."

"Non è vero!! Io lo so che è dentro di te, sacrificata in chissà quale misero angolino della tua anima, solo perché ti sei imposta di non essere più così!!! Lo vedi che non riesci a vivere così!! Non mi angoscia tanto questo ospedale, in cui centinaia di persone stanno soffrendo, compresa mia figlia quanto te... Guardati ti prego, hai perso ogni tipo di vitalità, sembra che tu stia diventando dello stesso colore della pare... bianca!! Datti una mossa, Bunny, così non aiuti Chibiusa, anzi non le dai una ragione per tornare qui da noi!! Non posso fare tutto da solo!!"

"Ma io non ce la faccio, sono troppo debole..."

"Io non ti riconosco proprio più... Davvero non so più chi sei..."

"Marzio ma lo vuoi capire che io ho bisogno di te!!! Io proprio non riesco a guardare avanti, se tu non ci sei!!"

"Ma adesso sono qui!"

"Non per me..."

"E per chi? Per Chibiusa? Si, è vero sono qui per lei, ma non è una parte di te? Bunny io per te ci sarò sempre, anche quando tu non mi vorrai, anche quando mi odierai, io sarò sempre lì, ad aspettarti..."

"Non è vero!!! Allora perchè te ne sei andato?"

"Perché non avevi bisogno di me! Prima c'erano le altre con te ed Heles mi diceva tutto, poi perché avevi bisogno di stare da sola e capire!! "

"Io avevo solo bisogno di te... di te e nessun altro..."

"Bunny..." E le si avvicinò per baciarla, quando le loro mani vennero smosse dalla piccola Chibiusa, che pian piano stava riprendendo conoscenza e il primo nome che pronunciò fu quello di Marzio.

La magia del momento si era spezzata, stava per accadere qualcosa che, probabilmente, entrambi aspettavano da ormai troppo tempo, ma la bambina aveva la priorità e il fatto di sapere che si stava riprendendo era anche sintomo, che forse quel qualcosa che tra di loro si era rotto, finalmente si stava rinsaldando, anche se sarebbe stato difficile, ce l'avrebbero fatto per i loro figli e soprattutto per loro stessi.

I giorni passarono piuttosto velocemente, Chibiusa stava sempre meglio, aveva ripreso a mangiare e anche a sorridere, la presenza del padre, la rendeva così raggiante che si rimise prestissimo. E anche Bunny sembrava diversa, decisamente più felice, sia per la bambina, sia perché anche questa volta lui era con lei...

Non avevano avuto più modo di parlare, né di stare anche soltanto 2 minuti da soli, ma in fondo non avevano troppo da dirsi, forse se Chibi, non fosse stata così tempestiva nel svegliarsi, la ragazza si sarebbe sentita più tranquilla circa il loro rapporto e su come dovevano comportarsi, ma non le dispiaceva poi tanto.

Si sentiva come un'adolescente innamorata, intenta ad accaparrarsi ogni suo sguardo, ogni sua attenzione e quando le sorrideva si sentiva il cuore battere a mille.. Quanto tempo era passato dall'ultima volta che le era successo!! Non se lo ricordava nemmeno più, doveva essere quando si era accorta di essere innamorata di lui e non certa dei suoi sentimenti tentava di essere sempre al centro dell'attenzione... Se solo non fosse cambiato mai nulla...

Finalmente Bunny si sentiva felice, il cielo era tornato azzurro, i fiori multicolori e profumati, si era rialzata da quella profonda crisi che le aveva impedito anche solo di immaginare vagamente un futuro ed ora sprizzava gioia da tutti i pori. Gli occhi avevano ripreso ad illuminarsi ogni volta che Marzio le appariva danti e lui lo sapeva, la amava proprio per questo.

 

Come al solito per il ritorno a casa della piccola Chibiusa fu organizzata una festa nell’appartamento di Bunny. Sebbene ci stessero tutti un po’ stretti, si divertirono tanto, soprattutto la bambina, felice di rivedere tutte le sue amiche e anche il piccolo Robbie, sembrava contento di tutto quel trambusto, perché continuava dalle braccia di sua madre a battere le mani e sorridere.

"Marzio guarda quanto si sta divertendo questo monellaccio!!" Disse riferendosi al bambino, che continuava a ridere.

"Gli brillano gli occhi quando è felice, proprio come te in questo momento…"

"In effetti posso definirmi felice, anche se pensando a quando dovrò ripulire la casa, mi verrebbe voglia di buttarmi giù dal balcone!"

"A proposito di balcone, lascia un attimo Robbie e vieni un attimo di là perché vorrei parlarti…"

"D’accordo!" Bunny lasciò il bimbo tra le braccia sicure di Milena e seguì il ragazzo sul balcone.

Finalmente poteva respirare un po’ d’aria fresca, in realtà si sentiva un po’ in imbarazzo, era tanto che no stavano soli, ma era contenta di poterlo guardare negli occhi senza temere di arrossire.

"Da quanto tempo non guardiamo il cielo stellato assieme…"

"Si…l’ultima volta è stata quando uscì dall’ospedale e mi chiedesti di sposarti…."

"Mi dispiace.. Non volevo ricordati certe cose!" Le disse abbassando lo sguardo verso il basso, sembrava davvero tenero.

"Non dire così, io sono stata felicissima quando l’hai fatto, anzi, ero praticamente al settimo cielo e quelle erano emozioni pure, che non potevano, e non potranno mai, essere rovinate dal male!"

"Dici sul serio?"

"Marzio io ti amavo, come non potevo essere felice di sposarti? Quello è stato il giorno più bello della mia vita e credimi se ti dico che non me ne sono mai pentita…mai!"

"Di motivi ne avresti certo avuti molti! Sono stato uno stupido e anche se so che a te non va di parlarne, io sento di averne bisogno, perché… perché Bunny io voglio riprovarci con te, perché ti amo ancora più di prima, se è possibile, e non voglio che un vecchio alone resistente, macchi il nostro rapporto.. non voglio più bugie, voglio essere sincere in tutto e per tutto con te!"E l’abbracciò forte.

"Lo so, Marzio, lo so, non sarà facile, ma assieme potremo farcela per noi e i nostri bambini!"

"Questo vuol dire che anche tu, vuoi riprovare?"

"Testone, lo vuoi capire che ti amo!!!" Alzò il viso dalla sua spalla, dove l’aveva poggiato prima e lo baciò.

I loro cuori battevano all’unisono, dopo tanto tempo, due anime vaganti in cerca del proprio amor perduto, si ritrovarono, lì, sotto quel cielo stellato, benedetti dal desiderio d’amore che covavano in loro.

"Bunny devo chiederti una cosa, però…."

"Cosa?"

"Mi vuoi sposare?" Le disse porgendole un cofanetto color mogano, al cui interno era custodito uno stupendo anello d’oro bianco e diamanti.

"Certo che lo voglio!!!!" E gli saltò al collo, ricoprendogli il viso di baci. Non era certo la prima volta che vivevano quella scena, ma questa volta era diverto, totalmente…

Dopo qualche minuto, giusto per metabolizzare la notizia, Bunny aprì bocca:

"Ma perché hai comprato un altro anello, ho ancora quello vecchio!"

"L’altra volta non è andata proprio bene! E poi stavolta è diverso! La prima volta ti chiesi di sposarmi perché aveva paura di perderti e volevo tenerti legata a me in qualche modo, ora invece, è solo ed esclusivamente perché ti amo e voglio passare ogni secondo della mia vita accanto a te, mio dolce angelo!!"

"Oh, Marzio, non hai idea di quanto tu mi faccia felice con queste parole!"

Marzio e Bunny erano di nuovo insieme e stavolta per sempre, perché l’amore non è qualcosa che si può dimentica, né che il tempo può cancellare, è sempre lì, magari si cerca di soffocarlo o nasconderlo, ma non svanisce mai nel nulla, resta sempre in un angolino, fino a quando non coglie l’attimo giusto e prende il sopravvento facendoti scordare di tutto il resto.

Logicamente pochi giorni dopo Chibiusa dovette far ritorno nel futuro, perché i suoi genitori, Serenity ed Endimion, avevano bisogno di lei, e non solo perché era loro figlia, ma per ricordargli cosa era stato capace di fare il sentimento che provavano l’uno per l’altra, mentre Marzio e Bunny, con il piccolo Robbie, cominciarono una felice vita insieme.

E vissero tutti felici e contenti!

^_^

Fine

E’ finita… è stata dura, ma ce l’abbiamo fatta!!! Forse il finale è un po’ scontato, ma chi si azzardava a dividere una coppia così… Onestamente non avevo programmato che terminasse in questo modo, a dir la verità non avevo programmato proprio niente, i capitoli mi venivano fuori, senza una logica ben precisa, forse è anche questo il motivo per cui sono stata un po’ lenta nel pubblicarli, ma alla fine il cerchi si è chiuso e i due sono tornati insieme…

Vabbè è inutile perdermi in chiacchiere, spero solo vi sia piaciuta l’intera fic!

Ciao e alla prossima!! (^____^)

  
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