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Autore: Rey_    05/07/2012    9 recensioni
DAL CAPITOLO 16.
Non riuscii a fargli la domanda, perché un tuono squarciò il cielo, facendoci sobbalzare.
Portammo tutti e due lo sguardo verso i nuvoloni neri sopra di noi e in quel momento una pioggerella fitta cominciò a bagnarci.
-Non ci posso credere!- esclamai, allargando le braccia. Lui scoppiò a ridere di gusto, avvicinandomi a se.
-Che dicevi a proposito che siamo a Luglio e che…-
-Oh, zitto.- lo interruppi con una risata. Lui si scostò i capelli bagnati dalla fronte e si chinò su di me.
-Non provare a baciarmi, Payne. Sarebbe troppo da film.- gli dissi divertita. Lui fece una smorfia.
-Così rovini l’atmosfera.- si lamentò. Io scoppiai a ridere e mi allontanai da lui.
Lui non mi lasciò andare tanto lontano, mi afferrò per i fianchi e mi riavvicinò a se, stringendomi forte.
-Dai, è sempre stato il mio sogno.- piagnucolò. Scoppiai di nuovo a ridere e vidi un sorriso spuntare all’angolo delle sue labbra imbronciate.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
 
 
Cher.
 
 
Dopo aver pulito accuratamente la cucina e aver accompagnato la sorella a piedi a casa dell’amica, Cheryl era rientrata in casa, si era infilata il pigiama, ovvero un paio di pantaloncini e una vecchia canottiera, ed era sprofondata nel divano, pronta a passare la serata con il suo fedele libro.
Dopo una decina di pagine, si era estraniata dal mondo reale, entrando a far parte di quello narrato nel libro.
Finché una musica assordante, proveniente dalla casa di fronte, invase la sua mente, deconcentrandola e riportandola alla realtà. Sbatté gli occhi, confusa e poi sbruffò.
L’estate era appena ricominciata, logico che il suo paesino si sarebbe popolato di persone irrispettose, giunte lì solo per divertirsi.
Era così tutti gli anni.
E lei ogni volta, per quei tre mesi d’estate, era costretta a litigare e litigare con i suoi nuovi vicini di casa, che la ricordavano come unico difetto di un’estate storica trascorsa in quel luogo spettacolare.
Soffocò un grido di frustrazione e si preparò ad andare a litigare anche quella sera.
A passo spedito uscì di casa, fregandosene che era praticamente mezza nuda, e si diresse direttamente alla casa di fronte alla sua, dalla quale provenivano urla e musica assordante.
Bussò con foga alla porta, finché questa non si spalancò mostrando un ragazzo moro con gli occhi azzurro cielo.
Cheryl sospirò e decise di provarci prima con le buone.
-Ciao. Io abito lì di fronte e…- fece per dire, ma il ragazzo la ignorò, girandosi verso l’interno della casa.
-Harry! E’ una ragazza, la lascio a te!- urlò, prima di rivolgerle un sorrisetto e sparire, lasciandola lì come un idiota, a bocca aperta. Stava per invadere la casa, quando un ragazzo riccio, dagli occhi di un incredibile verde smeraldo comparì sulla porta.
Le sorrise e la inchiodò con lo sguardo.
-Ciao, bellezza. Posso esserti utile?- le chiese con tono strascicato, probabilmente per sembrare seducente o qualcosa di simile.
Ma con lei queste cose non avevano mai avuto effetto.
E in quel momento tutta la sua pazienza era già sfumata via. Lo guardò e cercò di non urlare.
-Si. Potresti smetterla di fissarmi come se fossi una bambolina e potresti abbassare il volume della musica, stavo cercando di leggere.- disse tutto d’un fiato, cercando di mostrarsi calma, senza riuscirci.
Il riccio fece un sorrisetto.
-Mh, interessante. E cosa stavi leggendo?- le chiese. Cher spalancò la bocca, incredula.
-Non sono cose che ti riguardano. Devi solo abbassare il volume.- gli disse, cercando di non mettersi ad urlare. Lui scoppiò a ridere.
-Mi dispiace, dolcezza. Ma non è possibile. A me e ai miei amici piace ascoltare la musica a volume alto. Spiacente, ma non posso accontentarti.- disse facendo spallucce, fintamente dispiaciuto. Cher lo fulminò con lo sguardo.
-Beh, si da il caso che a me piace leggere in silenzio. Come la mettiamo?- ribatté lei. Il ragazzo rise di nuovo.
-Mettila come ti pare. Ora scusa, devo andare. Buona lettura.- le disse frettolosamente, prima di richiuderle la porta in faccia. Lei rimase a bocca aperta, imbambolata per alcuni minuti.
Poi si rese conto che non poteva dargliela vinta e si attaccò al campanello, finché la porta non si riaprì.
-Brutto idiota, ti conviene…- partì minacciando, con un dito rivolto verso il ragazzo. Poi si accorse che però non era lo stesso di prima.
-Oh.- riuscì solo a dire, imbarazzata.
Aveva davanti a se un ragazzo alto, ben piazzato, con i capelli biondo scuro e un sorriso dolce che aleggiava sul suo viso. Ma gli occhi furono la cosa che la colpì di più.
Erano color cioccolato.
E a lei piaceva il cioccolato.
Una vaga sensazione di fastidio, come se non riuscisse a ricordare qualcosa, la invase, finché il ragazzo parlò.
-Ciao. Devi essere la nostra vicina di casa. Io sono Liam.- si presentò, porgendole la mano.
Lei rimase a scrutarlo per un po’, sempre con quella vaga sensazione fastidiosa nello stomaco.
Lui dopo un po’ abbassò la mano e arrossì imbarazzato.
-Ehm, scusa per la musica. Proverò a fargli abbassare il volume.- mormorò lui passandosi una mano tra i capelli. Lei si riprese e annuì.
-Si, sarebbe il caso.- biascicò. Lui annuì e lei fece per andarsene.
-Ehi.- la richiamò lui. Lei si voltò e lo trovò a sorridere, di nuovo con quel suo sorriso incredibilmente dolce.
-Non so come ti chiami.- le disse. Lei sorrise, beffarda.
-Oh, lo so. Non te l’ho detto.- gli disse facendo spallucce, per poi girarsi e tornarsene in casa, sbattendo la porta. Attese qualche minuto e sentì il volume della musica abbassarsi, fino a quasi sparire.
Molto meglio.
Tornò tra le pagine del suo libro, senza però riuscire a coinvolgersi come prima.
Quel ragazzo le aveva ricordato qualcosa. O meglio, qualcuno.
Però non riusciva a capire chi.
 

 
 
 




Liam.
 
 
 


Liam la guardò allontanarsi, osservando attentamente quella camminata dritta e decisa e poi sentì sbattere la porta. Senza sapere perché, sorrise.
-Liam? Che cosa stai facendo?- gli chiese Niall, che stava passando di lì. Liam ebbe un sussulto e chiuse la porta.
-Niente.- rispose frettolosamente. Il biondino lo guardò.
-Tutto bene?- gli chiese. Liam annuì.
-Si.- rispose. Poi si riprese del tutto. –Che ne dici di abbassare un po’ il volume?- gli chiese. Niall fece spallucce.
-Non parlare con me. Prenditela con Louis, è lui che fa i casini.- si tirò subito indietro il ragazzo. Liam sbruffò.
Neanche un giorno che erano arrivati e già si facevano riconoscere. Raggiunse i ragazzi nel salone e spense lo stereo.
-Ma che fai?- esclamò Louis sorpreso. Liam lo guardò male.
-Siete una cosa assurda. Siamo arrivati si e no da due ore e già facciamo lamentare i vicini.- disse serio.
-E che vicini.- mormorò Harry maliziosamente. Liam alzò gli occhi al cielo.
-Contenetevi, per favore. O volete che ci sbattano fuori?- chiese Liam. Louis alzò gli occhi al cielo.
-Non sarebbe una cattiva cosa…- mormorò.
-Lou, piantala. Se proprio non volevi venire, potevi rimanertene a Londra.- intervenne Zayn, stanco dei continui lamenti dell’amico. Lui fece una smorfia.
-Ok, faccio il bravo. Posso riaccenderlo? Tengo il volume basso.- chiese Louis facendo gli occhi dolci. Liam alzò di nuovo gli occhi al cielo ma non poté fare a meno di sorridere.
-Va bene, va bene.- acconsentì. Louis illuminò la stanza con un sorriso e corse a riaccendere lo stereo, tenendolo a volume basso.
Liam scosse la testa e si chiuse in camera a disfare le sue valigie.
Louis quando ci si metteva sembrava un bambino. Era il più grande tra di loro, quello che avrebbe dovuto essere il più responsabile.
Ma era tutto meno che responsabile. Quel ruolo ormai era stato affibbiato a Liam, era lui quello che si doveva prendere cura della casa e doveva assicurarsi che i ragazzi non si cacciassero nei guai.
Era una cosa piuttosto faticosa, ma lui non si lamentava.
Avrebbe fatto tutto per i suoi amici.
Quando finì di sistemare la sua nuova stanza, scese al piano di sotto e raggiunse i ragazzi buttandosi sul divano accanto a Zayn.
-Allora, domani che si fa?- chiese Harry. Liam fece spallucce.
-Io direi di andare al mare.- propose Niall con un sorrisone.
-Oh, si. Sono d’accordo.- si aggiunse Louis. Dal suo sguardo, si poteva capire che aveva in mente di fare qualche sua solita pazzia.
Bisognava solo aspettare il giorno dopo per scoprire quale.
-Si, mi piace il mare.- acconsentì Harry. –Pieno di ragazze in bikini…- continuò. Zayn alzò gli occhi al cielo.
-Hazza, possibile che tu non riesca a pensare ad altro?- gli chiese. Harry fece un sorrisetto.
-Sono un ragazzo, è normale che pensi queste cose.- si giustificò. Liam scosse la testa.
-Anche noi siamo ragazzi, Harry. Sei tu che sei troppo esagerato.- gli disse. Lui gli fece una smorfia.
-Bene, quindi si va al mare?- chiese conferma Niall. I ragazzi annuirono, tutti in sincrono.
-Si, Niall. Ma tu vedi di portarti la crema, o la sera assomiglierai a un peperone.- scherzò Louis. Niall gli fece una linguaccia.
-Si, si. Tranquillo.- mormorò, prima di chiudere gli occhi e rilassarsi sul divano. Liam si alzò con uno sbadiglio.
-Io vado a dormire, ragazzi. Buonanotte.- mormorò.
-Buonanotte.- risposero tutti in coro, mentre lui si dileguava nella sua stanza.
Nonostante le continue lamentele di Louis, era contento di averli portati lì.
Sapeva che si sarebbero divertiti e che sarebbe stata un’ estate magnifica.
Di nuovo, la sensazione che gli mancasse qualcosa gli invase lo stomaco.
Cercò di ignorarla il più possibile, senza ottenere buoni risultati.
Era come se si fosse dimenticato di qualcosa di importante.
Non riusciva a venirne a capo.
Viaggiò tra i ricordi che gli procurava quel posto, ma, a parte incredibile giornate soleggiate, la risata della madre e la felicità del padre, non ricordava nient’altro.
Alla fine si addormentò, con un’ espressione frustrata stampata sul viso.










HOLA C:
Bene, bene.
Ecco il nuovo capitolo :D
Ok, lo so che è un po' corto, perdonatemi, ma anche il mio cervellino è andato in vacanza.
E l'ispirazione non torna a farmi visita da ormai un bel po' ç.ç
Comunque, SI INCONTRANO! :DD
Anche se non nel modo migliore, scoprono che esistono (?) e qualche barlume di ricordo comincia ad affiorare...
*si sfrega le mani*
Bene, se arriva qualche recensione, avrei già il continuo pronto.
Comunque, GRAZIE  a chi legge/ricorda/ segue/ preferisce.
E soprattutto a chi RECENSISCE *.*
Siamo ancora pochine, ma è già un buon inizio.
Ok, ora sparisco.
Spero vi piaccia ç.ç
#With love.
-S.
 
  
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