Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |       
Autore: Kekkafox    05/07/2012    2 recensioni
Blaine è un uccello particolare, che deve controllare la vita di Kurt. Improvvisamente, Blaine decide di aiutare Kurt, che è sempre triste.
E chissà cosa succederà dopo.
Dal Capitolo II
- Ciao. – esordì Blaine, facendo sobbalzare Kurt. Il ragazzo si allontanò in preda allo spavento e crollò sul letto, senza accorgersene.
- Non aver paura, Kurt. – continuò Blaine, con una tranquillità disarmante, come se fosse normale che un uccello parlasse. Kurt si alzò dal letto e si avvicinò lentamente a Blaine.
- Io sono Blaine. – disse Blaine. Kurt pensò che forse aveva delle allucinazioni molto reali, ma da come parlava quell’uccello non sembravano per niente allucinazioni. L’aveva perfino chiamato per nome.
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao

Salve a tutti. Questa è la mia nuova storia, nata un po’ per caso. Ero fuori il balcone di casa mia, ad ascoltare le canzoni di Glee e osservare gli uccelli liberi nel cielo. Così, mi sono immaginata come sarebbe la vita di Kurt e Blaine se fossero uccelli. Poi, però la mia immaginazione ha pensato a questa storia. Spero vi piaccia.
Verso la fine c’è una canzone: Man In The Mirror. Questa è la versione del Glee Club:
http://www.youtube.com/watch?v=gLfM8LDjTSw (ascoltatela al momento opportuno)
Ora vi lascio alla lettura.
Kekka Fox
:)

 

 

Nessuno conosce questa teoria, ma sembra proprio che sia vera. Nel lato oscuro della luna, si rifugiano tutti gli uccelli di notte. Tutti gli uccelli del mondo, in realtà, sono uccelli controllori. Quando nasce un uccello, gli viene affidato un uomo da controllare. L’uccello controllore deve, per tutta la sua vita, controllare la persona che gli viene affidata. Quando questa persona muore, l’uccello dovrà riferire al re degli uccelli (un uccello enorme) come si è comportata nella sua vita. Se si è comportata bene, la persona andrà in Paradiso, in caso contrario andrà all’Inferno. Dopo aver deciso dove mandare la persona, l’uccello muore per far nascere un nuovo controllore.

Gli uccelli controllori, quando arrivano nel lato oscuro della luna, si trasformano in esseri umani. Se durante il giorno, uno degli uccelli si trasformasse in uomo, il re degli uccelli lo trasformerebbe in un inutile buco nero.

Questa storia parla di un particolare uccello: Blaine. Blaine era un uccello bellissimo, che cantava in modo stupendo. Tanto, da far appassionare chiunque lo ascoltava. Blaine doveva controllare un ragazzo: Kurt Hummel.

Da quando era nato, Blaine controllava Kurt sempre e solo dall’alto. Da come lui vedeva, Kurt era un ragazzo molto gentile e premuroso e anche molto forte, considerando come aveva affrontato la morte della madre. Però, era sempre triste.

Una mattina, appena sveglio, Kurt iniziò a canticchiare sotto la doccia. Blaine rimase incantato da quella voce. Era una voce stupenda, anche se femminile ma Blaine sapeva che Kurt era gay.

 Blaine smise di volare e andò ad appoggiarsi sul davanzale della finestra, della camera di Kurt. Il ragazzo uscì dalla doccia, ancora canticchiando. Si fermò solo, quando vide Blaine sul davanzale della finestra.

Per Kurt, quello era l’uccello più bello che avesse mai visto. Aveva delle penne bellissime, di colore olivastro e aveva la testa nera, con occhi indefiniti. Kurt non riusciva a capire qual era il vero colore di quegli occhi.

Il ragazzo fu distratto dallo squillare del cellulare.

Blaine, dall’alto, non aveva mai notato la bellezza di Kurt. Era un ragazzo bellissimo, con una pelle candida come la neve e con degli occhi che avevano rubato il colore al cielo. E lui il colore del cielo, lo conosceva più di chiunque altro.

Quando vide che Kurt stava per scendere dai suoi genitori, iniziò a cantare. Voleva intrattenerlo nella stanza ancora per un po’. Ogni volta che cantava, i suoi amici rimanevano incantati e pensò che forse avrebbe fatto lo stesso effetto su Kurt. Infatti, quando iniziò a cantare Kurt, rimase incantato sulla soglia della porta.
Il ragazzo si mosse, solo quando il padre lo richiamò di nuovo. Blaine ritornò in cielo, come suo dovere e seguì Kurt a scuola.

Blaine non poteva entrare nella scuola di Kurt, così per tutto il tempo volava sull’edificio e qualche  volta sbirciava dalle finestre. Però, vedeva sempre Kurt triste, con la testa sui libri. Nei momenti che lui non poteva seguirlo, ci pensava il re a controllare il ragazzo.

Kurt stava per entrare a scuola, ma vide che un ragazzo enorme lo stava spintonando. Non era mai successo prima, o almeno Blaine non l’aveva mai visto. L’uccello scese subito in picchiata e iniziò a beccare quel ragazzo enorme. Agli uccelli non era permesso far del male agli umani ma Blaine non era riuscito a resistere.

Kurt riconobbe l’uccello che lo stava difendendo. Era lo stesso che stava cantando nella sua stanza.

Il ragazzo enorme cercava di liberarsi, ma Blaine non lo lasciava. Kurt scappò via e solo quando il ragazzo era al sicuro, Blaine lasciò libero l’altro.

A un tratto, Blaine fu richiamato all’ordine del re degli uccelli e Blaine sapeva anche il perché.
Si ritrovò davanti al grande uccello immortale che li governava. Il re era arrabbiato.

- Perché hai aggredito quel ragazzo? Lo sai, che non è permesso. – lo rimproverò il re. Blaine, che si era già trasformato in uomo, non sapeva cosa rispondere. Sapeva di aver trasgredito una regola, ma aveva le sue buone motivazioni.

- Quel ragazzo stava facendo del male a Kurt! – provò a difendersi Blaine, ma non era una scusa buona.

- Dovrei sospenderti per quello che hai fatto, ma avevi delle buone motivazioni. Puoi andare, ma ti vieto di stargli troppo vicino, per una settimana. – Blaine si ritenne fortunato. Quando si trasgrediva una regola, il re non era mai così buono. Lo ringraziò a dovere, poi si trasformò in uccello e volò di nuovo sulla terra.

Si nascose in un cespuglio e dormì, aspettando Kurt, come faceva di solito. Prima di addormentarsi, rivide il ragazzo enorme che aveva aggredito Kurt, con un bicchiere in mano. Riusciva a vedere della roba rossa fuoriuscire dal bicchiere. Avrebbe tanto voluto seguirlo, ma lui non controllava quel ragazzo e non poteva seguirlo.

Finalmente, Kurt aveva finito scuola e quando Blaine sentì l’ultima campanella, volò in cielo per non stare troppo vicino a Kurt. Ogni giorno, Blaine notava che il ragazzo aveva sempre vestiti diversi dalla mattina. Diverse volte, si era chiesto il perché, ma non sapeva come scoprirlo.

Blaine ascoltò Kurt cantare di nuovo, quella sera e quando il ragazzo andò a dormire, l’uccello volò nel lato oscuro della luna.

Si trasformò in uomo e andò al banchetto. Aveva una fame da lupi. A un tratto, gli si avvicinò il suo amico Wes. Wes era il suo migliore amico, gli diceva qualsiasi cosa e quando aveva qualche problema, non si faceva scrupoli e glielo raccontava.

- Amico, ho saputo che il re ti ha rimproverato, stamattina. – esordì Wes, prendendo un mucchio di cibo. Wes adorava mangiare. Si riempiva piatti enormi e mangiava tutto in un sol boccone. Blaine si chiedeva come faceva a mangiare così tanto.

- Come lo sai?

- Le notizie girano in fretta, tra noi. – rispose Wes ed era vero. Soprattutto, quando si veniva rimproverati dal re, le notizie giravano in un lampo.

- Ho difeso Kurt. Un ragazzo lo stava spingendo. Non potevo sopportarlo. – rispose Blaine, sapendo già qual era la prossima domanda di Wes.

- È questo il problema di noi uccelli: dobbiamo osservare, ma non dobbiamo toccare. Rachel è così piena di problemi d’amore. A volte, vorrei aiutarla, ma non posso fare nulla. – spiegò Wes. Anche lui diceva tutto a Blaine. Gli aveva parlato diverse volte di Rachel, la ragazza che doveva controllare. Gli diceva che cantava bene come lui e gli raccontava tutti i suoi problemi.

- Che schifo di vita. – commentò Blaine, sedendosi al tavolo con gli altri uccelli e mangiò la sua cena.

- Kurt ne ha passate tante. Non è giusto che non possa aiutarlo.

- Potresti chiedere un consiglio al re. Lui saprà cosa dirti. – gli consigliò Wes. Blaine ci pensò un po’ su. Poi si convinse. Prese Wes per un braccio e lo trascinò con lui mormorando un “ho bisogno di te”.

Si presentò alla corte del re. Il re era molto gentile con tutti gli uccelli, ma quando si arrabbiava, diventava intrattabile. Però, sapeva anche dare ottimi consigli e aiutava chiunque si presentasse alla sua corte.

- Blaine, di nuovo qui? Come posso esserti utile? – chiese gentilmente il re. Blaine pensò un po’ alle parole da dire, senza sembrare inadeguato, ma poi preferì ciò che gli suggeriva il cuore.

I’m gonna make a change, for once in my life
It’s gonna feel real good, gonna make a difference

Gonna make it right…                     

As I, turn up the collar on my favorite winter coat
This wind is blowin’ my mind

I see the kids in the street, with not enough to eat
Who am I, to be blind?
Pretending not to see their needs

A summer’s disregard, a broken bottle top
And a one man’s soul

They follow each other on the wind ya’ know

 ‘Cause they got no where to go

That’s why I want you to know

I’m starting with the man in the mirror
I’m asking him to change his ways
And no message could have been any clearer
If you wanna make the world a better place
Take a look at yourself, and then make that change

I’m starting with the man in the mirror ([Wes:] Oh yeah)
I’m asking him to change his ways (change his ways)
And no message could have been any clearer (Ooh ooh)
If you wanna make the world a better place
Take a look at yourself, and then make a change (Come on!)

You got to get it right, when you got the time
‘Cause when you close your (You can’t), then you close your
(Your) mind!

I’m starting with the man in the mirror (Oh yeah)
I’m asking him to change his ways
And no message could have been any clearer (Ooh ooh)
If you wanna make the world a better place
Take a look at yourself, and then make that change

Stand up!
Stand up! (Make a change!)
Stand up!
Stand up!

Left, yourself now!

Man in the mirror!
(Ooh!)
(Ooh!) Ah aaah
(Ooh!) ah aaah
Make that change! (Stand up! Stand up!)
You know!
You Know!
You Know! (Man in the mirror!)
You Know!

Change!

Make that change.

 

Il re li applaudì entusiasta. Blaine era un ottimo cantante ed era bello se fosse andato lì solo per cantargli quella canzone, ma lui sapeva che non era lì per quello.

- Blaine, con questa canzone mi fai capire che vuoi aiutare qualcuno. – disse il re, guardando bene negli occhi Blaine. Era come se gli stesse urlando: cosa vuoi da me?

- Beh, ecco… Io vorrei aiutare Kurt. È un ragazzo fantastico, ma è sempre triste. Io voglio aiutarlo. – spiegò Blaine, tenendo lo sguardo basso. Aveva paura di incontrare lo sguardo del re.

- Sai, che non puoi farlo – iniziò il re e Blaine aveva già perso le speranze – ma tu sei un grand’uomo. Dopo che avrei scontato la tua punizione, ti permetterò di parlargli. Potrai dirgli qualsiasi cosa, ma non una parola sul nostro mondo. Potrai spiegargli chi sei, ma non potrei dirgli dove vivi. – spiegò il re. Blaine e Wes si scambiarono un’occhiata e si sorrisero.

- Grazie, signore. Le prometto, che renderò felice Kurt. – disse Blaine, saltellando via con Wes, mentre il re stava già osservando il futuro di Blaine.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Kekkafox