Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: supraman    05/07/2012    7 recensioni
Beth è un'adolescente come le altre: testa piena di sogni, amici, nemici, lacrime pianti e poi il suo migliore amico, della quale era perdutamente innamorata, ma nessuno lo sapeva e avrebbe dovuto saperlo, tranne lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4.


Justin strinse a se Beth, così forte quasi da stritolarla.
''Avevo questo peso sullo stomaco da più di un anno-disse ad un tratto il ragazzo dalla chioma bionda-e ora che ti ho detto tutto mi sento molto meglio.'' 
Risero, tutti e due.
''Siamo due idioti-intervenne lei ridendo-siamo proprio due idioti.''
''Tu dici?'' chiese lui sarcasticamente.
''Si,-disse lei guardandolo dritto negli occhi-ma ora sbrighiamoci, altrimenti facciamo tardi a scuola, muovi quel culo moscio, Bieber.'' gli rispose lei, sghignazzando sotto i denti e guardandolo in modo malizioso.
''Ai suoi ordini Beth NONHOTETTE Harvey.'' lui la guardò con sguardo provocatorio, sicuro che non avrebbe avuto nulla con cui ribattere.
''La tua stronzaggine non si smentisce mai.'' gli disse di rimando Beth con fare scherzoso, e così lo zittì.


''Come farai con Camille?''
''Mica stiamo insieme io e lei eh, era solo un'uscita per conoscerci.'' rispose il ragazzo dalla chioma bionda tenendo le mani ben impugnate al volante della sua range rover nera.
''Okay, come vuoi.'' rispose Beth, che gli sorrise, e lui ricambiò.
''Justin, dove cazzo stai andando?-chiese la ragazza con tono alterato, vedendo che il proprio ragazzo, piuttosto che imboccare la via che gli avrebbe portati a scuola, aveva tirato dritto-Non posso perdere scuola, lo sai.'' la ragazza sbuffò e si mise a braccia conserte.
''Ti porto in un posto speciale, vedrai, ti piacerà.'' e le sorrise.
Quei sorrisi erano l'unica cosa capace di far sciolere completamente il cuore freddo di Beth.

Il viaggio durò ben due ore.


''BENVENUTA A TOROOOONTO!'' urlò Justin aprendo la portiera dalla parte in cui si trovava Beth.
Lei lo guardò con occhi sognanti. Aveva sempre sognato di andare a Toronto, ma la scuola e lo studio non le lasciavano tempo nemmeno per respirare. E anche se distava solo due ore da Stratford, beh, non aveva mai avuto la possibilità di andarci.
''Oddio mi ci hai portata davvero?'' scese dalla macchina abbracciandolo.
''Si.''
Justin chiuse a chiave la macchina e prima che potesse girarsi per incamminarsi verso dovunque, Beth lo prese per mano e cominciarono a correre.
''BEEEETH, CHE CAZZO FAAAI? SEI UNA FOLLEEEEE! AHHAHHAHA.'
Corsero per vie intasate dal traffico, per poco non venivano investiti da un autobus e alla fine Beth si fermò davanti ad un parco enorme, con mille alberi e panchine sulle quali sedersi e tavoli in cui mangiare.
Una specie di paradiso, almeno per lei.
''E questo sarebbe..?'' chiese Justin con tono tra il disgustato e il perplesso, ma sforzandosi comunque di essere entusiasta.
''Il Phoenix park.'' rispose Beth, tenendolo per mano e guardando con ammirazione la bellezza di quell'immenso paradiso naturale.
''E' carino, dai.'' rispose il ragazzo, cercando di sembrare, almeno un pò, interessato quanto Beth nel poterlo visitare.
''Si, ma io non voglio andare qui.'' rispose con sorpresa Beth.
Justin fece un sospiro di sollievo.
''E dove volevi andare allora piccola peste senza tette?'' chiese lui.
''Non lo so, dove vuole lei signorino Bieber dal culo mollo.''
''Non sembriamo idioti e mongospastici a parlarci così? Voglio dire 'culo mollo' 'senza tette'..''
''Bieber, sono dimostrazioni d'affetto queste.''
''Comunque, ti va se andiamo a mangiare qualcosa dal Mc Donald's?'' chiese lui.
''Per me è okay. Anche se sono solo le dieci del mattino. HAAH.''
''Vieni, andiamo.''


Il suono della sveglia rimbombò nelle orecchie di Beth, aprì gli occhi e si ritrovò sdraiata, sul suo letto.
''Non può essere, no.'' disse tra se e se. 
Poi, si volto alla sua destra e vide il volto angelico del migliore amico, ancora nel bel mezzo di quello che Beth avrebbe previsto come un sonno lungo e profondo. Lo conosceva bene, meglio di se stessa.
''Era solo un sogno Beth. Era tutto irreale, tutto frutto della tua fantasia, finiscila di essere così stupida.'' 
Le lacrime le rigarono e il volto e, prima che qualcuno avrebbe potuto vederla o sentirla piangere, si chiuse a chiave dentro il bagno, si guardò allo specchio.
Non era abbastanza carina.
Non era abbastanza magra.
Non era abbastanza intelligente.
Non era abbastanza per lui.
Era una nullità.
Si era ripromessa di non rifarlo mai più, ma quella volta, ancora, scavò a fondo, perforando ogni centimetro di carne, ogni centimetro di polso, senza tralasciare nemmeno un centimetro di pelle.
Si sedette a terra, contro il muro aspettando che qualcuno l'avesse salvata da se stessa.
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ayeeeee.
allora, capitolo un pò traumatico e drammatico soprattutto, lo so, ma volevo dare l'effetto sorpresa.
eeeh belle gioie, quanto ancora ci vorrà prima che Bieber sappia tutto quello che Beth prova nei suoi confronti..
Comunque, come avete visto, Beth anche se è quella sempre sorridente, nasconde delle cose orribili.
Spero di non avervi annoiata e di avervi fatto scoprire una Beth che non vi stareste mai aspettati.
ah, recensite, mi raccomando, voglio sapere cosa ne pensate. dfkjghfg.
-eleonora.



 

  
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