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Autore: AbigailLuna    05/07/2012    0 recensioni
Pansy è malata, e forse non guarirà mai. "Da anni, la mia battaglia senza pause contro il sangue della mia famiglia, contro il sangue di un prestigio guadagnato sul sangue di uomini e donne innocenti, mi ha portata ad un punto di non-ritorno. Ti prego, aiutami. Due parti differenti di me stanno decidendo il mio futuro, ma io non riesco a capire quale delle due ha torto e quale ha ragione. Chi devo ascoltare? La voce che mi prospetta una vita agiata ma sempre imbavagliata da valori cui non crede? O quella che mi prospetta una vita da donna libera e quasi felice, ma che deve temere per ogni passo che fa, con aguzzini di entrambe le fazioni pronti ad uccidersi per avere la sua pelle?"
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Blaise Zabini, Luna Lovegood, Pansy Parkinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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E così, Edgar era gay. Malorie e Pansy non sapevano esattamente cosa pensare, non erano esattamente disgustate, ma contemporaneamente non erano, per così dire, totalmente pronte ad accettarlo, e soprattutto, a causa del contesto in cui erano cresciute, erano terribilmente disinformate: sapevano che gli omosessuali esistevano, ma non avevano la minima idea di cosa dovessero pensare al riguardo, e il risultato era che si era installato un grande imbarazzo nei confronti di Edgar. Millicent, al contrario, aveva le idee perfettamente chiare al riguardo: era una cosa sbagliata, inopportuna e contro natura. Malorie non condivideva il punto di vista dell’amica: disapprovava questo modo totalitario di vedere la questione.
 
- Insomma, aveva detto a Millicent, tu non sai veramente come sia essere omosessuali, non puoi sapere come ci si sente, no?
- Ma non c’entra nulla! Aveva risposto, è sbagliato e basta! Voglio dire, è contrario al buon costume! Se tu sai di essere gay, stringi i denti e vai avanti come se non lo fossi, basta avere un po’ di ritegno.
 
Malorie aveva mormorato che Millicent non aveva nessuna idea di cosa stesse dicendo, ma la discussione era finita lì, e avevano ricominciato a fare i compiti. Ad un certo punto, Pansy si bloccò con la penna a mezz’aria, guardò Malorie e disse:
 
- Calì!
- No, replicò lei perplessa, io sono Malorie. Calì è a Grifondoro. Per fortuna.
- No! Cioè… Mi è appena venuto in mente che potrebbe esserci lei dietro gli attacchi disgustosi!
- Non lo so, intervenne Millicent, solo perché non hai aiutato fino in fondo con Ed? Mi sembra un po’ debole come movente.
- Aspetta un secondo! Non abbiamo una quasi-cugina a Grifondoro? Chiese Malorie.
- Sì, e quindi?
- Beh, potrebbe aver spronato Calì alla vendetta.
- Ma perché? Lei non mi ha fatto nulla, non l’ho neanche mai vista.
 
Malorie riflesse un momento, ma fu Millicent a intervenire:
 
- Se non sbaglio, lei è la figlia di Emmeline Lestrange, giusto? E suo padre è un babbano, no? Probabilmente deve essere al corrente delle opinioni della tua famiglia sulla sua, e quindi avrà dedotto che la odi.
- Può essere, replicò meditabonda Pansy, ma niente è meno sicuro, e non vorrei accusare qualcuno senza motivo, capisci?
- Io so cosa possiamo fare!
 
Millicent e Pansy si voltarono verso Malorie, che aveva appena parlato.
 
- Convinciamo Edgar a chiedere al prefetto Grifondoro di indagare su possibili conflitti tra la sua casa e la nostra!
 
Concordarono sul fatto che era una buona idea, quindi Pansy e Malorie andarono a cercare Edgar.
 
- Devo rivolgere la parola a Percy Weasley?! Scordatevelo.
- Perché? – chiesero in coro.
- È un secchione inutile e pomposo. E soprattutto, non sta mai zitto. E poi è un Weasley. E poi… Cosa sperate di ottenere, esattamente?
- Pansy è stata vittima di attentati disgustosi e vogliamo sapere se sono Calì e Lavanda a nascondercisi dietro.
- Malo!
- Cosa? È la verità.
- Si ma-
- Okay, allora, principesse, voi siete delle matricole, quindi non avete ben chiaro il funzionamento della scuola.  Nessuno parla con i prefetti se ha un problema. E soprattutto non i Grifondoro. L’unico modo per sapere se effettivamente è colpa loro, sono le voci di corridoio, disse Ed con fare da cospiratore.
 
Le ragazze si scambiarono uno sguardo perplesso.
 
- Dovete trovare qualcuno di abbastanza vicino a Calì e Lavanda per poter saperlo direttamente dalla fonte.
 
Tuttavia, non ce ne fu bisogno, perché la mattina dopo, mentre arrivava la posta, Pansy ricevette una visita inaspettata.
 
- Pansy? – Chiamò Padma Patil timidamente.
- Dimmi-
- Volevo scusarmi per il comportamento di mia sorella. È stata una stupida. Sarei venuta prima, ma l’ho saputo solo ora e-
- Grazie Padma, ma non c’era bisogno di preoccuparti tanto! Vuoi fare colazione con noi già che ci sei? E chiama anche Lisa!
- Oh... Grazie!
 
Cominciarono le presentazioni. Draco, sprezzante e altero come sempre, ignorò le nuove arrivate, ma gli altri reagirono allegramente. O perlomeno, allegramente, secondo i loro standard.
 
- Piacere, Millicent. Millicent Bulstrode. Pansy ci ha parlato molto di voi!
 
Era una bugia bella e buona, dato che Pansy le aveva semplicemente citate in un discorso su Calì, ma non si preoccupò: sapeva che era la prassi, nel fare le presentazioni.
 
- Lisa Turpin. Molto piacere.
- Padma Patil.
- Io sono Malorie Moon. Sono felice di conoscervi, finalmente.
 
Blaise salutò allegramente dall’altra parte del tavolo.
 
- Piacere, Blaise.
- Blaise e poi?- chiesero curiose le nuove arrivate.
- Blaise e basta, rispose lui come sempre, e le ragazze non investigarono oltre.
- Nott, proruppe Theo con un sorriso da conquistatore, Theodore Nott. E se no mi sbaglio, continuò, voi due, aggiunse guardandole, siete nella nostra classe di Erbologia, e tu, concluse fissando languidamente – per quanto un undicenne potesse essere languido - Lisa, sei la migliore… Dopo di me.
 
Lei arrossì violentemente e non rispose, mentre Padma abbozzò un sorriso sarcastico e alzò un sopracciglio.
 
- Se non sbaglio, avete preso esattamente gli stessi voti entrambi, ma la Sprite ha dato più punti casa a Lisa, disse.
- Come osi…!, esclamò oltraggiato Theo, io sono il migliore! Sono sempre il migliore! E comunque, come fai a saperlo?
- Ho un’ottima memoria, rispose Padma.
 
Partirono a parlare di compiti, scambiandosi le loro opinioni sulle varie materie. Lisa e Theo adoravano Erbologia, materia che Millicent aborriva, Padma aveva un’insolita passione per Storia della Magia, che tutti odiavano, la materia preferita di Malorie era Pozioni, mentre Pansy e Blaise condividevano l’interesse per il corso di Incantesimi; Millicent, da sola, portava avanti il fan club di Trasfigurazione. Anche gli altri apprezzavano la materia, ma non quanto Millicent, che vi eccelleva; in effetti era l’unica materia alla quale sembrava veramente interessata. Continuarono così a lungo, essendo Domenica, finché ad un certo punto, Padma interruppe la discussione:
 
- Che cosa hai intenzione di fare con Calì?
 
I due ragazzi presenti guardarono interrogativamente Pansy, non essendo al corrente della vendetta di Calì. Lei li informò rapidamente, e si offrirono entrambi volontari per aiutare Pansy a vendicarsi.
 
- Veramente… Io non aveva intenzione di vendicarmi.
 
Sei paia di occhi si voltarono increduli verso Pansy, e sei bocche chiesero perché.
 
- In verità, non lo so. Ma non mi sembra giusto, tutto qua.
 
Continuarono a chiacchierare del più e del meno, quando cominciarono ad apparire i piatti del pranzo, senza che loro se ne fossero accorti.
 
- Di già?- esclamò Theo guardando Lisa, il tempo passa così velocemente quando si è in buona compagnia!
 
Lei di rimando sorrise, e dopo poco le due Corvonero si congedarono.
Il giorno dopo, quando i Serpeverde scesero in sala comune, trovarono un avviso: alla fine della settimana li avrebbe attesi la loro prima lezione di volo. I ragazzi erano entusiasti, e Draco continuava a vantarsi – soprattutto con i Grifondoro – di tutte le sue mirabolanti avventure a cavallo della scopa. Il giorno arrivò, e Pansy si svegliò in preda ad una terribile ansia. Lei aveva sempre sofferto di vertigini, sin da quando era nata. Lei e le sue compagne, anche loro un po’ preoccupate, scesero più tardi del solito per la colazione. Quando arrivarono, notarono che Draco, Vincent e Gregory non erano presenti.
 
- Ma…?- chiese Malorie, indicando con il cucchiaino della marmellata i posti abitualmente occupati dagli assenti.
- Andati a infastidire i Grifondoro, suppongo, rispose Blaise indifferente.
- Ancora?- esclamò Millicent.
- Certi hobby vanno coltivati, intervenne la voce di Draco, appena arrivato al tavolo. Poi salutò con un brusco cenno del capo i suoi compagni, Millicent e Malorie e disse, sdegnato: - Parkinson.
 
Pansy alzò un sopracciglio e, interpretando il modo in cui il biondo aveva pronunciato il suo cognome come un saluto, rispose sullo stesso tono: - Malfoy.
 
Si scambiarono una smorfia e consumarono la colazione in silenzio, fulminandosi con lo sguardo.
Poi arrivò il fatidico momento. Quando Pansy, rivolgendosi alla sua scopa, esclamò “Su!”, con sua somma sorpresa la scopa arrivò effettivamente tra le sue mani. Si voltò incredula verso Millicent, alla sua sinistra. La sua scopa non si era mossa di un millimetro, come quella di una ragazza studiosa di Grifondoro di cui non aveva ancora imparato il nome - Grudger o Grasher o qualcosa del genere - e un ragazzo impacciato e negato in Pozioni, Paciock. Paciock Neville, ricordò improvvisamente Pansy, sua mamma le aveva detto che una sua zia li aveva mandati al San Mungo dopo averli torturati. L’insegnante di Volo gli insegnò come tenere correttamente la scopa, e poi ad alzarcisi. Pansy scopriva con meraviglia che le era estremamente facile, e stava per partire verso l’infinito e oltre quando un urlo la distrasse. Il povero Paciock si era alzato in volo e aveva perso il controllo della scopa. Povero Neville, pensò, oggi non è proprio la tua giornata. Cadde e fu presto portato in infermeria da Madama Bumb, che intimò agli studenti di stare fermi. Pansy si avvicinò immediatamente alle amiche e cominciarono a parlare. Dopo poco qualcuno lanciò un urlo e Pansy sentì Calì dire qualcosa che non sentì a proposito di Paciock. Le parole uscirono dalla sua bocca prima che lei riuscisse a fermarle:
 
- Non avrei mai pensato che proprio a te, Calì, piacessero quelli come Paciock!
 
Lei le lanciò uno sguardo furioso e offeso, ma non replicò.
Intanto, Draco aveva provocato in un qualche modo Harry Potter e ora era erano in cielo. La Grifondoro di cui Pansy non ricordava il nome urlava loro sincopatamente di scendere. All’improvviso arrivò la McGranitt che si portò dietro Harry Potter.
 
- Io sono rimasta indietro, disse Pansy alle sue amiche, mentre aspettavano che Madama Bumb tornasse, non ho capito cos’è successo.
- Nemmeno io, replicò sconcertata Millcent.
- Se ho capito bene, Draco ha rubato la ricordella di Paciock, poi ha provocato Harry Potter ad andare a prendere in aria.
- Ma… Perché?- Chiese Pansy.
- Questa è un’ottima domanda, dovresti chiederglielo. La mia personale supposizione è che non ci siano limiti all’idiozia.
 
Le altre concordarono sul fatto che sia Draco che Harry fossero candidati al concorso per il ragazzo più stupido dell’anno, e la giornata continuò normalmente.
Quando, qualche giorno dopo, scoprirono che Harry Potter era stato ammesso a far parte della squadra di Quidditch, esplose una furiosa discussione:
 
-Ma vi sembra possibile? Dico, vi sembra possibile?
- Draco, disse Theo, se provi a ripeterlo un’altra volta giuro che ti lancio un incantesimo.
- Ma se non sai nemmeno tenere in mano la bacchetta…
- Io penso, intervenne Blaise, che per quanto Harry Potter possa essere bravo su una scopa, non sia molto giusto fare un’eccezione alla regola solo perché è famoso! E se non l’hanno fatto perché è famoso, l’avranno fatto perché è orfano, e questo è ancora più disdicevole perché metà degli alunni di questa scuola sono orfani di madre o di padre.
- Ben detto. E poi, aggiunse Malorie, magari c’erano un sacco di altri studenti promettenti quanto lui, ma a noi non è stata data l’opportunità di provarlo!
- Tra l’altro, stava anche infrangendo le regole, e non è stato punito.
- Parkinson, sai fare due più due? Potter è un Grifondoro, l’ha beccato la McGranitt, che è responsabile per i Grifondoro, e il nostro fantastico preside è un Grifondoro pure lui. Se poi vogliamo aggiungere che Potter è Potter, è ovvio che non l’avrebbero mai e poi mai punito, disse irato Draco.
- Malfoy, lo sai che non c’è nessun complotto pro-Grifondoro in atto vero? – rispose Pansy, Semmai pro-Serpeverde, considerando che Piton non metterà mai in punizione uno di noi, se può evitarlo.
 
Gli altri mormorarono il loro assenso, e la discussione terminò lì.
Poco a poco, Pansy si abituò alla sua nuova via scolastica. Era una delle più brave, anche se non lo gridava ai quattro venti come Hermione Granger, che destava sinceramente. Adorava le materie che studiava, soprattutto Incantesimi, per cui aveva un’innata abilità. La materia che le piaceva di meno era definitivamente Storia della Magia, e non apprezzava particolarmente il professor Raptor, anche se, come nelle altre materie, studiava con regolarità e prendeva diligentemente appunti. Anche Malorie e Theodore erano piuttosto bravi, ma non altrettanto diligenti. Si era installato un sistema di aiuto reciproco tra Pansy, Malorie, Millicent, Theodore, Blaise, Vincent e Gregory (Draco si staccava dal gruppo, reputandosi troppo bravo e intelligente per queste cose). Generalmente facevano i compiti tutti insieme, suddividendosi le materie: ognuno svolgeva i compiti delle materie in cui era più bravo e li faceva copiare agli altri, che a loro volta facevano copiare i loro. In questo modo, chi non avesse capito qualcosa poteva chiedere direttamente chiarimenti, e non rischiava di sbagliare il compito. Pansy aveva cominciato a conoscere le peculiarità e le personalità dei suoi compagni, ed era in buoni termini con la maggior parte di loro – a dir la verità, con tutti tranne Draco. Poteva contare tra i suoi migliori amici Malorie e Blaise, ma anche gli altri le stavano simpatici. Aveva scoperto che Theo era un appassionato di libri, e aveva iniziato Pansy ai piaceri della lettura. In casa Parkinson non si leggeva molto, perché sua mamma riteneva che la lettura non fosse un hobby adatto a delle brave signorine; tuttavia Pance lo apprezzava molto. Blaise, contro ogni aspettativa, era una grande fan della cultura babbana, specialmente della loro musica. Pansy era entrata una volta nel suo dormitorio (che era esattamente uguale a quello delle ragazze) e aveva notato divertita che sulla parte di armadio appartenente a Blaise erano attaccati vari poster di gruppi musicali babbani, che erano stati incantati in modo da cantare quando venivano toccati con la bacchetta. Malorie era la persona più divertente che Pansy avesse mai avuto l’occasione di conoscere: la faceva sempre ridere, soprattutto nei momenti meno opportuni. Era nata una grande complicità tra di loro, e avevano anche ricevuto un paio di punizioni a causa di risate scoppiate in momenti di religioso silenzio durante la lezione. Millicent era molto seria invece, anche se aveva uno spirito giocoso e un’indole scherzosa. Gregory e Vincent non parlavano molto, ma erano generalmente molto educati. Pansy non riusciva a credere che fossero, insieme a Draco, così cattivi, dato che si erano sempre comportati in modo corretto ed educato nei suoi confronti. Aveva socializzato anche con ragazze di altre case, e spesso la domenica andava al parco con Malorie, Millicent, Theo, Blaise, Padma e Lisa. Le Corvonero venivano a mangiare al tavolo dei Serpeverde almeno due volte a settimana, dato che tutti le trovavano simpatiche. Generalmente, finiti i compiti, non c’era pomeriggio in cui Pansy non passava tempo in compagnia, a volte con Blaise, A volte con Blaise e Theo, A volte con Malorie e Millicent, a volte con le amiche Corvonero, a volte tutti insieme. Ed era così anche per gli altri, eccetto per Millicent, che era piuttosto solitarie e passava la maggior parte del suo tempo in dormitorio, immersa nel suo grande hobby: il ricamo. Era quasi divertente vedere ragazza grande e grossa fare una cosa innocente come il ricamo. C’erano poche persone con cu non andava d’accordo: Draco, Hermione Granger e Harry Potter.
Pansy era veramente felice, se non fosse stato per quel momento, la sera quando era da sola con sé stessa, quando si accorgeva di tutte gli errori che aveva commesso durante la giornata. Le sue braccia, ormai, avevano smesso di cicatrizzare e sanguinavano continuamente, ma Pansy non se ne curava, perché non ne sentiva il dolore. Per lei, era come se quei centimetri quadrati di pelle appartenessero ad un altro corpo, e fossero semplicemente lì per esorcizzare i suoi problemi, come altri potrebbero fare con un diario o una pallina antistress.
Riceveva lettere da casa circa ogni mese, e quei momenti portavano sempre al culmine le sue crisi.
Un sabato, mentre stava tranquillamente leggendo nel suo dormitorio, due gufi picchiarono alla finestra. Sorpresa, Pansy li fece entrare, e riconoscendoli, chiamò Malorie.
- Malorie! Eros è tornato!
L’altro gufo era di Druella Parkinson.
- Posta da casa? – Chiese Malorie. – Strano che non sia arrivato stamattina, no?
Pansy annuì e aprirono le lettere.
 
Pansy,
Come ben sai, da quando il tuo bisnonno Marillon è deceduto, la tua bisnonna Elizabeth è sola in casa. Perciò ha deciso che, in occasione delle vacanze di Natale, organizzerà un raduno a casa sua, a cui saranno invitate tutte le sue bisnipoti (ciò significa che là incontrerai Lavanda Brown, Sarah, Grace e Daphne Parkinson, Lisa Turpin e Malorie Moon).  Poiché, come saprai, la tua bisnonna è tornata in Francia dopo il grave lutto, quando scenderai dall’Espresso di Hogwarts, verrai a casa, dove preparerai rapidamente le valigie e ti recherai tramite metropolvere a Parigi.
Porgi i nostri saluti a Edgar Marillon e a Malorie Genevieve.
I tuoi genitori.
Post Scriptum: Riceverai a breve la missiva della cara bisnonna, ma volevamo prepararti alla notizia.
 
Malorie e Pansy si guardarono.
 
- Malorie… Parigi! – esclamò felice Pansy, ed è fra meno di tre giorni!
- Sì, lo so, è fantastico!
- E ci sarà anche Lisa!
- Sarà bellissimo!
 
Continuarono a saltellare agitate in giro per la stanza, finché Malorie non si bloccò a metà di un’esultazione.
 
- Mio fratello, mormorò.
 
In risposta all’espressione interrogativa di Pansy, Malorie disse:
- Avevo promesso a Tyler che a Natale sarei tornata a casa per raccontargli tutto.
 
Pansy si rattristì.
 
- Allora, se glielo hai promesso… Beh, vai da lui.
- Stai scherzando? Non rinuncerei a Parigi nemmeno per tutto l’oro del mondo. Mi farò perdonare. Gli farò un regalo enorme.
 
Si sorrisero e ricominciarono a saltellare entusiasticamente, fermandosi soltanto quando Millicent entrò nella stanza.
 
- Milli! Milli!
- Andremo a Parigi!
- Wow, fantastico!
 
Le mostrarono la lettera e lei condivise la loro gioia.
 
- Beh, dato che voi sarete a Parigi a divertirvi con Lisa, io e Padma mangeremo pancakes tutti i giorni, alla faccia vostra. E inviteremo anche Blaise e Theo.
- Lisa sarà molto gelosa, sorrise Malorie.
 
Si scambiarono sguardi complici, consce del fatto che Lisa aveva maturato una forte infatuazione per il bel Serpeverde.
Fortunatamente per le ragazze, i tre giorni passarono velocemente, e in men che non si dica si ritrovarono sulla via del ritorno a casa.
   
 
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