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Autore: Miuccia_Prada    05/07/2012    2 recensioni
Blair e Chuck sono sposati, hanno un figlio e sono in attesa del prossimo.
Una sera Blair esce per prendere della tachipirina, che non riporterà mai a casa.
Si risveglierà tre mesi dopo, penserà di trovarsi al penultimo anno alla Costance.
Riuscirà Chuck a riconquistarla, sebbene lei sia innamorata di Nate ? E' una domanda che troverà risposta solo leggendo la fic.
Miss Chanel/Miuccia_Prada
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nate Archibald, Quasi tutti | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass, Dan Humphrey/Serena Van Der Woodsen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Ciao ragazze/i! Incomincio a notare che la storia sta aumentando i "fan"cosa, che mi piace ASSAI <3 hahaha. Non vorrei dilungarmi troppo, beh partiamo con le risposte ai recensori :)
Selene_V: ti salto perchè ti avevo già risposto, comunque grazie per aver fatto sollevare la questione sogno/ parte finale.
L'ultimo pezzo del II° cap. era un sogno fatto da Chuck, sogno/realtà ovvero quello che ha visto quando B è stata investita.
el04: Grazie per i colplimenti. Come farà C ha riconquistare B, ti dico solo che ci sarà un episodio molto forte che spingerà un pò B da C e Marc.
FrancyNike93: Macciao, contenta che la storia ti stia prendendo e le risposta alla tua domanda si trova tra le righe.
LaylaLaRed: Si i Chair devono proprio RIPRENDERSI. Ma non disperare ho in mente una riconcinciliazione nei prossimi capitoli. Si, B sta facendo un pò la sedicenne menerfeghista :)
Sibilla9: Felice che la storia ti piaccia :) Grazie,diciamo che mi piace scrivere POV Chuck in situazioni drammatiche o comunque concentrarmi su di lui. Come ho detto prima, si la parte finale era un pò confusionaria e starò attenta a descrivere un pò di più i luoghi. Grazie al prossimo capitolo. :)
P.S. Il capitolo è un pò corto xD


Non ti ama

 

Chuck scosse la testa e si premette le mani sul viso sudato, stringendo gli occhi fino a farseli bruciare. O forse no. Forse avevano cominciato a bruciare già da prima, da quando si erano posati su quel maledetto posto vuoto nel letto.
Si era sentito morire. Aveva perso una nota assieme ad una pulsazione del cuore e si era ritrovato a cercare di ingoiare un nodo alla gola improvviso che si faceva più stretto ogni istante.
Ogni volta che chiudeva gli occhi, l’immagine gli riappariva nella mente, assieme a un paio di occhi cioccolato e belli, e una voce che gli sussurrava "Ti amo".
Si girò dall'altra parte, vide la foto del loro matrimonio.
Blair era incantevole con quell'abito nuziale fatto appositamente per lei da Vera Wang, che per la seconda volta si era superta, creando un abito bianco avorio con inserti di swarovski.
Bastava guardare le foto, per capire: aveva cominciato a sorridere all’obiettivo solo dopo il 2012.
Si sentiva i polmoni contratti dall’incapacità di respirare. I suoi peggiori incubi, in confronto a quella sgradita sorpresa, non erano nulla. Blair non lo amava più.
Aveva avuto altre donne in passato, ma amava lei, lei sola. Nessun’altra. 
A volte, svegliandosi, gli sembrava che fosse tutto come un tempo, che nulla fosse mai accaduto. In quei momenti aveva appena il tempo di sentirsi irrazionalmente felice, come  quando si faceva un bel sogno la cui scia serena si protraeva anche dopo il risveglio, ma poi il castello di carte crollava, ricordava tutto, compreso il fatto che Lei non c’era più, non per lui, e l’amarezza prendeva il sopravvento su tutto, anche sul dolore.
"Babà!", Chuck sentì il piccolo urletto di Marc, che nella sua stanzetta piangeva. 
Prese suo figlio e iniziò a cullarlo, rassomigliava così tanto a Blair... Gli stessi occhi vispi e color cioccolato e la carnagione chiara, quasi fosse di porcellana.
"Tranquillo. Papà è qui. Saremo io e te per molto tempo, bambino mio.", Chuck lo disse con voce struggente.
Portò Marc con sé, lo mise nel suo, ormai, letto e si distese stanco. Chiuse gli occhi e si immaginò il figlio, che avevano perduto, lui e Blair.
Sarebbe stata una femmina, si disse, si sarebbe chiamata Evelyn. Avrebbe avuto dei capelli lunghi, soffici, bruni e profumati, come quelli della mamma; gli occhi sarebbero stati simili ai suoi, anzi, identici ai suoi. 
Incominciò a piangere, vedendo la sua bambina pian pian scomparire mentre lui apriva gli occhi.
-
La mattina, che seguì quella spiacevole notte fu anche peggio. Chuck si recò presso casa Waldorf dove, ormai, abitava la sua consorte, una postilla per Blair.
Entrò e gli vennero in mente così tanti momenti: Blair che annunciava il loro matrimonio, loro che davano la lieta notizia dell'arrivo di Marc, e uno più vivido lui che baciava Blair a fior di labbra.
"Mamma, io amo Nate. Io odio Chuck. Non mi importa se siamo sposati, abbiamo un figlio e... Ne abbiamo perso uno! Io amo Nate, il mio principe azzurro, il mio caro fidanzato e quello che dopo aver firmato le carte di divorzio sposerò!", disse Blair, capricciosa come una bambina viziata, qual'era.
"Amore, Nate non ti ama... Lui è fidamzato con un'altra ragazza, che è incinta. Lui non ti ama. Chuck, invece, ti ama ed è il padre di tuo figlio. Cerca di capire, Blair."
Blair si precipitò verso le scale, gli occhi erano rossi, le guancie rosee erano salate, la gola era affaticata. Arrivò in camera sua, si buttò sul letto e pianse, pianse e pianse. 
"N-nate è il mio fidanzato!", si disse tra sé e sé, "Io non sopporto Chuck Bass, non nutro nulla nei suoi confronti, né suoi né di... suo  figlio."
"Oh, Chuck.", la voce di Eleonor fu sorpresa vedendolo all'entrata con un'aria afflitta. 
Con una mossa repentina Chuck rientrò nell'ascensore, prima di farsi vedere in lacrime dalla suocera.
 
La sua vita non aveva più uno scopo senza Blair al suo fianco.
  
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