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Autore: gamberetta    05/07/2012    2 recensioni
Poi mi affacciai alla finestra godendomi per l' ultima volta il panorama che mi faceva compagnia e mi metteva buon umore tutte le mattine, e tutte le volte che ne avevo bisogno... pensando che mi sarebbe mancata molto Doncaster...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3.
Mentre pensavo a tutto questo mi ero proprio dimenticata di essere in macchina con Louis, che mi risvegliò dal mio sogno ad occhi aperti.                                                                                                                                                                                                                 – A cosa stai pensando? Mentre parlava, mi prese la mano.                                                                                                                 – Stavo pensando che questa sarà l’ ultima sera che usciremo insieme e poi rimarrò chiusa per l’ eternità dentro la mia nuova casa a Londra …                      
Sul volto di Louis all’ inizio mentre mi ascoltava, notai un filo di tristezza, ma poi appena finii la frase scoppiò in una delle sue risate contagiose. Poi di botto mi ricordai di quello che mi aveva detto poco prima mio padre, allora presi di scatto il cellulare dalla mia borsa; stavo per spegnerlo quando Louis mi disse in tono arrabbiato.           
– Cosa stai facendo?                                                                           
- Non lo vedi? Ho spento il telefono.
Dissi mostrandoglielo soddisfatta,  in quel momento me lo strappò dalle mani, ed allora iniziai ad urlare.                           
– Ridammi il cellulare, ne faccio quello che voglio … -
ma lui non cedeva –guarda che ti denuncio per furto. 
E lui mi rispose –Ed io mi giustifico dicendo, che ti stavo salvando dalla tua morte più che sicura.   
 – Io mi so difendere da sola.
 E misi il broncio. Stavamo discutendo come due bambini.    
Lui mi guardò per un attimo poi mi rispose –Io ti ridò il cellulare, ma tu lo riaccendi.       
 Lo disse nel modo in cui un padre scende a patti con la propria figlia dicendogli che gli compra il giocattolo basta che lei non faccia più capricci.                                                         
– Va bene, papà.
Gli risposi, mi guardò spaesato ed io fui talmente divertita da quella  faccia che scoppiai a ridere i, e lui dopo poco mi accompagnò con la sua risata delicata.
Arrivammo da Liam che stavamo ancora ridendo, quando scesi per andargli incontro a salutarlo, mi prese una mano e mi fece fare una giravolta poi sbalordito mi disse – Ragazzi che schianto, ma sei veramente tu la vera Charlotte??
Louis sentendo quelle parole si mise a ridere con la sua risata delicata e così fece anche Liam con la sua risata angelica, mi aggiunsi anche io con la mia risata che stonava un po’ quella dolce melodia , allora mi zittii rimasi a godermi quello splendido momento. Dopo la loro lunga risata, salimmo in macchina e sulle note di “LOST- Bublè”, arrivammo a casa di Niall che anche lui quando mi vide fece molti apprezzamenti sul mio abbigliamento, mi paragonò ,come al suo solito, ad un bocconcino ed inoltre i suoi complimenti non andarono oltre a quelli di Harry, che quando arrivammo a  casa sua per prenderlo, urlò ai vicini, che la stessa notte mi avrebbe portata a letto e che avremmo fatto i fuochi d’ artificio. Mentre Harry prendeva in giro i vicini, che erano affacciati alla finestra, io, Niall e Liam ridevamo,e Louis ad ogni parola che sentiva stringeva sempre di più i pugni. Infine arrivammo a casa di Zoe, che quando aprì la porta mi saltò addosso urlando.                                                                                                                          – Sei magnifica, sei una grande fica … stasera rimorchieremo più del solito…         
 Poi ad un tratto quando vide che c’ era anche Harry, ragazzo per cui sbavava da una vita, si zitti e diventò tutta rossa. I ragazzi si avvicinarono ad iniziarono a ridere, poi la salutarono, prima Louis, poi Liam, Harry ed infine Niall.                                   
–Ciao Zoe che bello rivederti. Da quanto è che non ci vediamo,mmmm… fammi pensare…-
disse grattandosi il mento con aria pensierosa- da tre ore circa?? Lo disse con un’ aria da innocente e una faccia da cretino che tutti scoppiammo a ridere in una delle nostre risate fragorose, ma Louis continuò – e poi riguardo a questa sera, voi due- disse indicandoci- non rimorchierete proprio nessuno, perché ho promesso alla mamma di Charlo’che non avrebbe combinato nessun casino, io mantengo le promesse,e poi questa sera dobbiamo divertirci tutti quanti insieme.
E mentre ci faceva la solita ramanzina mi stringeva sempre di più. Stranamente, in quel momento fra le sue braccia,  non mi sono mai sentita meglio, così decisi di godermi anche quell’ attimo, ed infatti mi accoccolai ancora di più tra le sue braccia e lui mi accolse con un caldo e tenero abbraccio ed un bacio sulla fronte, mentre Liam salutava Zoe; poi arrivò il momento di Harry.         
– Ciao Zo’, come stai? Noi, invece, è vero che non ci vediamo da tanto tempo e sono sicuro che questa sera avremmo molto da raccontarci.
                             
 Dopo aver fatto quasi svenire la mia amica, le diede il colpo di grazia, un bacio dolce e morbido sulla sua guancia che quando si staccò lei avvampò immediatamente. Mentre Harry e Zoe finivano di salutarsi, chiesi a Louis.                                              
 – Ma come non sei andato a cambiarti dopo che mi hai lasciata da sola a casa?    - No, prima sono passato da Zoe, perché voleva sapere il mio parere, sul vestito che avrebbe indossato questa sera. Disse pensieroso e preoccupato, evitando d’ incontrare il mio sguardo indagatore.                                                              
– Mm, strano perché quando l’ ho chiamata per avvisarla della serata non mi ha detto che tu fossi da lei.                
 – Eh, si perché non ero ancora arrivato.                                                
– Si, ma non mi aveva neanche detto che ti aveva chiamato.                        
– No, perché mi ha chiamato subito dopo che ha finito la telefonata
con te.           
– Si, ma a me sembra strano, che ti chieda consigli su come vestirsi, quando primo è lei a dare consigli a tutti su come vestirsi e secondo, di solito chiama me quando è indecisa.                                                                       
 – Eh, si vede che oggi non voleva il solito consiglio della solita amica.            
  – Io non sono la solita,ma L’AMICA. Comunque lasciamo perdere, perché chiedere informazioni a te è come chiederle al muro.                                          
– Questo non è chiedere informazioni, ma è più che altro un interrogatorio.
Disse ridendo sotto i baffi.                    
 – Va bé, torniamo dagli altri.                                                               
 
Dissi infine,perché mentre parlavamo ci allontanavamo sempre di più dai nostri amici. Mentre  tornavamo venne il turno di Niall che salutò Zoe con semplice bacio sulla guancia ed un “ciao”… Dopodichè partimmo per andare a mangiare la pizza.















 
  
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