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Autore: Katia R    05/07/2012    7 recensioni
Aveva smesso di piovere solo da qualche ora. La città stava ancora dormendo, e come lei anche quei due corpi aggrovigliati tra le lenzuola. Kate era appoggiata al petto di Rick, mentre lui la teneva stretta a sé.
Era ancora l'alba. Era un giorno come tanti. Ma non per loro. Lo avevano capito la sera prima, quando lei si era presentata a casa dello scrittore. C'era qualcosa nell'aria che era cambiato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle, Rick Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Castle - I'm with you, always. Premessa: Salve ragazze! Questa è la prima volta che scrivo su questo fandom e non mi sento proprio all'altezza xD quindi mi scuso già in anticipo! :P
Volevo ringraziare Daniela P., un'amica, che è anche la mia "addetta stampa" e la mia "editrice" (XD), che mi ha aiutato a correggere questa storia! Sei un tesoro, sorellona! <3
E poi ringrazio LaniePaciock, che mi ha dato "la spinta" per cercare di finire questa storia e per postarla. Grazie! :)
E ad Arby! Ti voglio bene tesoro! ; )<3
Detto questo, buona lettura! Spero! : D

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Aveva smesso di piovere solo da qualche ora. La città stava ancora dormendo, e come lei anche quei due corpi aggrovigliati tra le lenzuola. Kate era appoggiata al petto di Rick, mentre lui la teneva stretta a sé.

Era ancora l'alba. Era un giorno come tanti. Ma non per loro. Lo avevano capito la sera prima, quando lei si era presentata a casa dello scrittore. C'era qualcosa nell'aria che era cambiato.

Lui la guardò senza riuscire a parlare. Era fradicia, ma lui la trovò ancora più bella del solito. Sorpreso di ritrovarsela lì dopo la loro litigata, le domandò cosa volesse con un tono aspro, quasi seccato. Lei aveva deciso di buttarlo fuori dalla sua vita. Cosa voleva adesso?
Il dubbio però svanì non appena  sentì quel piccolo, quanto grande, "You". Non ebbe neanche il tempo di realizzare che si ritrovò le labbra a contatto con quelle umide della detective, mentre le sue mani fredde gli procurarono un brivido lungo tutta la schiena.
E Kate iniziò a scusarsi mentre Castle cercava di riprendersi. Stava sognando? Davanti a lui c'era davvero la sua Kate che l'aveva baciato e poi continuato a ripetere "mi dispiace"!?
Quando la vide riavvicinarsi e lasciargli un leggero bacio, Castle la bloccò e la guardò negli occhi chiedendole cosa fosse successo.
E sul volto di Kate iniziarono a scivolare due calde lacrime. Rick doveva saperlo. Doveva sapere quello che sentiva dentro. Doveva capire che lei era lì per lui. Per loro.

"He got away, and I didn't care."

E nello sguardo dell'uomo lesse smarrimento. Era rimasto a fissarla, ancora scosso per quello che era successo pochi secondi prima. E adesso lei aveva ripreso a parlare.

"I almost died"

Castle sentì una stretta al cuore, un pugno allo stomaco che lo fece rimanere immobile davanti agli occhi verdi e lucidi della "sua" detective. Morta. Ha rischiato di perderla un'altra volta e lui non c'era...

"and all I could think about was you. I just want you."

E rimase a guardarla, ancora più sorpreso. Il cuore aveva perso un battito. Forse due. Forse non batteva più. O forse batteva troppo forte ma non riusciva a sentirlo.
E in quel momento tutto sembrò ricomporsi, come in un puzzle. Come un oggetto rotto che improvvisamente tornava alla sua forma iniziale. Il cuore di Castle riprese a vivere. Adesso lo sentiva. Sentiva il sangue pulsare nelle vene quando lei si avvicinò per baciarlo di nuovo, per poi fermarsi, quasi intimorita dalla sua reazione. Ma bastarono quelle dita fredde che gli sfiorarono le labbra e quel tuono che fece quasi tremare i vetri, a scuoterlo.
Fu un attimo. Un altro suono sordo si sentì nella stanza. La porta che si chiudeva e Kate contro di essa. Castle l'aveva baciata.
E ogni bacio era diverso. Era sempre più intenso. Il profumo di ciliegia si mischiò a quello del suo dopobarba. I respiri si fecero più affannati. I movimenti sempre più frenetici. Castle sentiva che stava per succedere. La baciò lungo il collo e quando arrivò ai bottoni della camicetta di Kate, li sbottonò. E il suo sguardo venne subito rapito da quella cicatrice. Sentì una fitta al petto ripensando a quel giorno. Ripensando alla paura che aveva provato in quel momento.
Lei gli prese la mano e gliela poggiò lentamente proprio su quella piccola cicatrice, mentre le loro bocche si unirono di nuovo in un lento e dolce bacio. E quando si staccarono e Castle vide quel sorriso illuminare il viso della sua musa, sentì il cuore riempirsi di gioia. Lo sentì perdere un battito. Dio, era bellissima. Ed era finalmente sua.
Poi sentì la mano di Kate scivolare lungo il braccio fino a toccare la sua e stringerla. Erano due pezzi di puzzle che si incastravano perfettamente. Kate si spostò, continuando a guardarlo e prese a camminare. Castle capì subito. Era pronta. Ogni singolo mattone di quel muro era crollato giù. Ce n'era voluto di tempo. Forse anche troppo. Ma ce l'avevano fatta.
Si chiusero la porta della camera alle spalle e solo in quel momento Rick ritrovò la capacità di parlare
"Kate" - le sfiorò uno zigomo - "Forse dovresti farti una doccia calda prima di..."
"Shhh" - disse lei posandogli un dito sulle labbra - "Sto bene, Rick. E non posso più aspettare" - e riprese a baciarlo. Lui si staccò.
"Ma stai tremando! Non posso permettere che tu ti ammali..." - disse dolcemente.
"Rick, stringimi. Ho solo bisogno di te. Non ho bisogno di nient'altro" - lo guardò negli occhi perdendosi in quell'immenso blu, mentre la sua voce usciva quasi incrinata. E stavolta riuscì a convincerlo. L'attirò a sé baciandola con passione mentre una mano scivolava sotto la camicetta, accarezzandole la pelle umida. Il gemito di Kate non fece altro che eccitarlo di più.
"Oh, Kate" - grugnì quasi, mentre iniziava a lasciare piccoli baci lungo il collo e lasciava cadere la sua camicetta. Indietreggiarono fino a quando i polpacci di Kate non toccarono il letto e si lasciò andare lentamente all'indietro sotto lo sguardo di Rick. La trovava perfetta. Era lì, sdraiata davanti a lui, il petto che si alzava e si abbassava seguendo il respiro, le labbra rosse e quel reggiseno che non vedeva l'ora di sfilarle. Si abbassò lentamente su di lei e le scostò una ciocca di capelli.
"Sei bellissima" - sussurrò con voce roca, carica di desiderio. Kate gli sorrise timidamente e lo accarezzò, prima di catturargli le labbra e lasciarsi andare tra le sue braccia, pronta a perdersi in quella nuova "danza" intrapresa con l'uomo di cui si era perdutamente innamorata. E ogni tocco di Rick rimise a posto ogni singolo frammento di cuore. Spazzò via le macerie di quel muro che per troppo tempo aveva ostacolato il loro amore. Per la prima volta in vita sua, Kate sperimentò cosa significasse essere amata. Capì cosa significava fare l'amore. E fu nel momento in cui, completamente nudi, si guardarono negli occhi e diventarono una cosa sola che Kate e Rick si sentirono realmente completi.
E mentre intraprendevano la danza più antica e sensuale del mondo, ad accompagnare i loro gemiti e i loro sussurri c'era la pioggia che batteva prepotente sui vetri, come a scandire il ritmo di quell'amore che si stava consumando dopo troppo tempo.

Un piccolo raggio di sole riuscì a filtrare dalla finestra colpendo il viso di Rick che aprì lentamente gli occhi. Ci mise qualche secondo a capire che il peso che sentiva sul petto non era altro che la sua splendida musa, la sua Kate, che dormiva beatamente appoggiata al suo petto. Rimase a guardarla e sorrise. Se era un sogno non voleva più risvegliarsi. Ma il sorriso svanì quando i primi dubbi iniziarono ad affollargli la mente. E se Kate appena sveglia fosse scappata di nuovo? E se avesse pensato che fosse stato solo un errore?
Un movimento impercettibile lo destò dai suoi pensieri. Tornò a guardarla. Kate si era appena svegliata e si stava guardando intorno. Sollevò il viso e incontrò due splendidi fanali blu che la fecero immediatamente sentire bene, nonostante i lividi e i muscoli indolenziti.
-Ehi- disse lui, cercando di apparire tranquillo. Kate lo guardò per qualche secondo, poi sorrise e si avvicinò stampandogli un dolcissimo bacio sulle labbra -Buongiorno- disse assaporando quel momento per poi riaprire gli occhi e notare lo sguardo sorpreso dell'uomo. Ma fu un attimo perché subito dopo il viso dello scrittore si illuminò e gli occhi ripresero a luccicare carichi d'amore.
Forse stavolta si era sbagliato. Kate era lì, e aveva intenzione di rimanerci.
Capì che quella parola che si erano sussurrati quella notte, mentre si perdeva dentro di lei, non era che l'inizio di quell'amore che per troppo tempo avevano desiderato e che ora era, finalmente, sbocciato.
Always.




   
 
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