CAPITOLO 8:
Questa volta a parlare per
primo e per la maggior parte della durata della storia sarà Alejandro.
Beh, l’avvertenza era
solamente questa ;)
Buona
lettura!
E’ appena
conclusa una bellissima ma poco duratura giornata in compagnia della ragazza
più cattiva che si potesse mai immaginare!
Forse ho
esagerato con la faccenda del drink, ma ho esagerato a tal punto da farla
scappare e chiudere nella sua stessa camera?
Bah, non mi
interessa adesso. So solo che ora sono disteso sul mio letto a baldacchino
adirato perché magari lei avrebbe potuto anche solo rispondere a tutti i miei
corteggiamenti!
Ma il motivo
della mia rabbia è un altro anche se preferisco non continuare a ricordarlo.
Come ha potuto, o
meglio, come si è permessa di lasciarmi lì da solo senza degnarmi di uno
sguardo!? Magari questo è uno scarso motivo per cui essere arrabbiato però lo
sono lo stesso.
Argh, avevo
promesso a me stesso di non ricordarmelo! Mi duole la guancia… e solo per colpa
di quella grandissima…!
Ok, Heather. Da
questo momento basta corteggiamenti. Ti colpirò dove fa più male e ti farò
provare quel sentimento che fa morire dentro: la gelosia.
E tutto questo
invece, si chiama vendetta, che
risponde a tutte le cattiverie che mi hai fatto.
E saprò
esattamente come fare. Per prima cosa apro leggermente la porta della mia
camera da letto così potrà avere anche la visuale di quello che starò per fare!
Prendo in mano il
mio cellulare e digito il numero di telefono di una ragazza qualsiasi, non mi
importa chi, tanto chiunque potrà
andare bene.
Anche filtrare
con una racchia potrebbe far scoppiare di gelosia Heather.
E questo è
esattamente ciò che mi serve.
-Pronto?- Dice
l’altra ragazza.
-Hola chica, sono
Alejandro. Vieni adesso a casa mia. Mi è arrivata improvvisamente voglia di
prenderti fra le mie braccia- Dico con poca convinzione.
-Hahaha, ok
arrivo subito Alejandruccio- Dice riattaccando. Bleah, forse ho scoperto un
altro soprannome che odio oltre ad “Al”.
Din don.
Ah però! E’ già
arrivata? Chissà chi caspita ho chiamato. Beh, è il momento di scoprirlo.
Mi fiondo ad
aprire la porta prima che lo faccia Heather, intanto intravedo la porta della
sua stanza che si apre di poco e lei che spia la “bella” situazione.
-Carmen! Vieni,
entra- Dico invogliandola ad entrare mentre le bacio la mano intanto che guardo
Heather soddisfatto dalla sua espressione di gelosia, ma soprattutto, dal suo
sguardo agghiacciante.
Carmen è una
donna molto bella, lo devo ammettere. Con i lineamenti perfetti, un corpo
assolutamente da invidiare, un viso che farebbe invaghire chiunque, gli occhi
azzurri che brillano alla luce del sole, i capelli lisci e setosi di un colore
biondo, ma c’è una cosa che purtroppo ha come tutte le altre ragazze del mio
passato: cade direttamente ai miei piedi solo udendo la mia voce.
-Pulcino, tua
moglie non è in casa vero?- P-Pulcino!? Moglie!? Ma quando mai io…
Flashback-
-Pulcino, la
ragazza che è sempre a casa tua non c’è ora vero?- Dice la ragazza leggermente
sbronza come me dopo una nostra solita notte tra le coperte della mia stanza.
-Quella è mia
moglie, tesoro. No, non c’è adesso-
Fine flashback-
Mi do uno
schiaffo mentalmente da quanto sono stato stupido quella notte, ma nonostante
questo, vedo Heather rossa come un pomodoro sulla soglia della porta che mi
fissa con un po’ di imbarazzo. Forse perché Carmen ha detto che era mia moglie.
-No lei non c’è.
Ma… che ne dici di andare nella nostra camera
da letto?- Dico con un finto sorriso malizioso e sottolineando quel “nostra” in
modo da far ingelosire ancora di più la cara Heather.
E direi che ci
sto riuscendo alla grande.
-Oh, tu hai
sempre saputo come fare per corteggiarmi- Dice lei con un sorrisetto malizioso
degno di una professionista. Ma non provo così tanta convinzione nel volerla
corteggiare, non è la stessa cosa se la donna è Heather.
E’ totalmente
diverso e di un sapore molto più invitante con Heather.
Non che io mi sia
innamorato ovviamente!
A distogliermi
dai miei pensieri questa volta è una frase quasi sussurrata di Heather.
Mi stupisce
questa cosa, lo devo ammettere.
-Culona
portaerei!- Wow, da lei mi sarei aspettato di tutto! Ma non certamente questo.
Prima di farla
sedere sul letto, mando a Heather un bacio da lontano per poi farle
l’occhiolino accorgendomi di uno sguardo gelido in tutta risposta e lasciando
la porta un po’ aperta.
Mi siedo sul
letto e comincio a corteggiarla.
-Sei la ragazza
più sexy dell’universo. Mi hai letteralmente stregato col tuo fascino- Dico
cominciando a giocare con i suoi capelli biondi arricciandoli uno ad uno sul
dito indice.
-E tu sei il più
dannatamente sexy di tutti i super fusti mai incontrati!-
Modestamente non
posso fare a meno di sorriderle per la sua… sincerità.
-Ma tu ami tua
moglie alla follia, altrimenti perché l’avresti sposata?- Dice lei continuando.
Intanto noto che
Heather sta origliando osservando con una certa gelosia la scena e un certo
rossore cala sulle sue gote delicate, ma ovviamente cercando di nascondere
entrambe le sensazioni, ovvero la gelosia e l’imbarazzo.
Le si legge negli
occhi che vorrebbe disperatamente essere al posto di Carmen.
Essere
corteggiata come faccio con lei, renderla mia in una sola notte, guardarla con
lo stesso interesse che faccio finta di provare per le altre ragazze.
-Alejandro?-
Carmen mi fa ritornare alla realtà anche con un leggero schiocco delle dita
davanti alla mia faccia.
-Perdonami, stavo
pensando a quanto tu fossi incantevole- Dico mentendole e baciandole nuovamente la mano.
-Oh dai smettila,
Alejandro. Così mi farai arrossire- Dice circondata da una risatina.
Noto la rabbia
sul viso di Heather, ora la sto facendo diventare gelosa al massimo. Ora vedi
cosa si prova, vero? La senti quella sensazione così forte da voler tentare di
ucciderti dall’interno, eh?
Ma ora ci vuole
un tocco finale per inquadrare bene la situazione. Un bacio.
-Mi permetti di
darti… un bacio?- Le chiedo da perfetto gentiluomo, ma soprattutto per far
capire cosa sta succedendo alla stessa ragazza che origlia fuori dalla mia
stanza.
Lei non risponde
e chiude gli occhi, segno evidente che era un sì.
Mi avvicino
lentamente e sto per baciarla davanti agli occhi della mi chica, facendola
bruciare di rabbia incontrollata.
Ma quando ormai a
distanziarci sono pochi millimetri, noto che Heather entra velocemente e tira
per i capelli Carmen, facendola urlare.
-AAAAAH!
ALEJANDRO AIUTAMI!!!!-
-Ora sai cosa si
prova, oca da quattro soldi? Eh? Eh!?- Dice Heather con degna sfacciataggine.
Su di me si cela
un sorrisetto compiaciuto. Ho raggiunto il mio scopo.
-AAAAAH!- Carmen
si libera dalla presa di Heather e girandosi verso di me vede che sono
piuttosto tranquillo.
-Ora basta.
Alejandro, tra noi due è finita! Cancella il mio numero e non cercarmi più!-
Dice Carmen piuttosto arrabbiata e offesa, prima di prendere le sue cose e
andarsene sbattendo la porta di casa.
La osservo
scappare dalla finestra in lacrime, ma non provo nessun rimorso.
-Bene. Ora che se
n’è andata…- Prendo dolcemente le candide braccia di Heather e la faccio sedere
su di me –dimmi che scoppiavi dalla gelosia- Dico con un pizzico di malizia.
-Lasciami! Non
puoi fare come ti pare e piace in questa casa, appartiene a me! Perciò l’ho
fatta andare via!- Dice tentando di alzarsi ma io la tiro nuovamente sulle mie
ginocchia in modo da farla sedere di nuovo.
Comincio a
tirarla contro il mio petto e le parlo nell’orecchio.
-Sappiamo
entrambi che non è così, mi amor-
Sento che un
brivido le percorre il corpo.
-Ah sì?- Dice
liberandosi dalla mia presa e spingendomi facendomi cadere sdraiato a terra.
–Ma tu non ti sei nemmeno accorto che sei l’essere più rivoltante dell’intero
universo e sei talmente stupido che non sai nemmeno la vera ragione di ciò che
ho fatto a quella sottospecie di donnaccia appena uscita da un intervento
chirurgico!- Dice lei urlandomi contro.
Io non la ascolto
gran che e in risposta a qualsiasi cosa abbia detto, la faccio cadere sopra di
me.
-Ora siamo faccia
a faccia e sarà più facile per me ascoltarti per bene. Ma anche toccarti-
-Toglimi le mani
di dosso!-
-Ma se io non sto
ancora facendo niente! La tua
immaginazione ti gioca brutti scherzi, eh?- Dico ridendo e gestendo il corpo al
posto suo. Le prendo entrambe le braccia e le posiziono sopra al mio petto per
poi percorrere il perimetro della sua schiena con le dita.
La cosa che mi
sorprende è che non si sia mossa da quella posizione.
E poi…
involontariamente ci avviciniamo senza distogliere lo sguardo dagli occhi
dell’altro.
Ormai pochi
millimetri si distanziano dalle nostre faccie.
Ma Heather fa il
primo movimento e…
Ehiii! *le
lanciano i pomodori* ahi! Ehi! No fermi!
*sputa salsa di pomodoro*
-
Nuuuu vi prego
D: Risparmiatemi!
-Allora continua!
Tanto fa già pena di suo!-
Hehehe, ma devo
continuare nel prossimo capitolo, non capite?
*le lanciano
pomodori*
Aaaaah D: