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Autore: Shareeza    06/07/2012    0 recensioni
Un giorno, da un momento all'altro, scopri di essere una strega.
La piccola Sharil Butler al suo undicesimo compleanno riceve un' inaspettata lettera, però non immagina che questo la porterà ad un difficile rapporto con la sua famiglia...
Storia incentrata sul magico mondo di Harry Potter con personaggi del tutto nuovi (e anche di vecchi). Spero sia di vostro gradimento e... Buona Lettura!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ripensando ai vecchi ricordi Sharil si ritrovò in cucina, baule ai piedi, di fronte ai suoi genitori che cercavano di non guardarla; il fratello aveva l'abitudine di uscire presto pur di non vederla. Abbassò lo sguardo, a voler fissare il pavimento, e annunciò -Oggi ricomincia la scuola, qualcuno può accompagnarmi alla stazione?- ogni anno ripeteva le stesse parole e dopo una lunga discussione i genitori si decidevano ad accompagnarla, ma la ragazza ancora non sapeva che quell'anno non sarebbe andata così.

 

Il padre distolse la sua attenzione dal giornale del mattino e la guardò dritta negli occhi sempre con il suo fare serio -Sharil, mi dispiace ma quest'anno non ti accompagneremo a quella stazione- una pausa, il tempo di far assorbire la notizia alla figlia e studiare la sua espressione stupita -Io e tua madre non accettiamo il tuo mondo, va contro le leggi della natura! E' un abominio! Non accettiamo il fatto che nostra figlia frequenti una scuola di mostri!!- il tono della voce era notevolmente aumentato fino ad urlare -Se proprio ci tieni tanto a frequentarla vacci da sola ma da noi non avrai nessun appoggio! Rimarrai sola!- finito di parlare l'uomo rimase immobile cercando di capire cosa avrebbe risposto la figlia.

La ragazza all'inizio era stupita, poi addolorata per poi essere arrabbiata; prese il suo baule con la mano sinistra e con la destra la gattina nera, si diresse verso la porta di casa ma si volse di scatto in direzione della cucina, e quindi dei suoi genitori, esclamando -Come desiderate! Questo MOSTRO non vi creerà più disturbo!- detto questo aprì l'uscio con un calcio e uscì di casa.

Chiamò un taxi, usando i pochi soldi che aveva, e si diresse alla stazione di King's Cross, dove l'attendeva l'espresso che l'avrebbe portata verso la sua vera casa.

 

Arrivò al binario 9 ¾ che già l'ira se n'era andata, lasciando posto alla tristezza. Passò il suo unico bagaglio all'addetto del treno e prese posto in una cabina vuota, con Luna al seguito. L'espresso per Hogwarts dopo pochi minuti fischiò per la partenza e Luna per lo spavento schizzò via dalle gambe della padroncina, in direzione del corridoio. Nonostante fosse il 6° anno la gattina continuava a non abituarsi al quel suono -Luna fermati!- le uniche parole che riusciva a dire la ragazza, cercando di seguire la bestiolina che scappava velocemente. Capitò anche di urtare qualcuno nei corridoi ricevendo qualche insulto, ma l'unica preoccupazione era recuperare la piccola amica.

 

D'un tratto, arrivata più o meno verso la fine dell'espresso, la micia si intrufolò dentro uno scompartimento. Prima di entrare, però, Sharil si guardò intorno, sapeva benissimo dove era arrivata, quello era lo scompartimento dei Serpeverde. Non sapeva cosa fare, di certo non poteva lasciare Luna lì dentro, chissà cosa le avrebbero fatto! Questo pensiero bastò alla ragazza per farsi coraggio, fece un profondo respiro ed aprì la porta scorrevole. Quello che le si presentò davanti fu una scena insolita, nella cabina c'erano una ragazza e tre ragazzi, tra cui Adam Smith, i capelli corvini e gli occhi di ghiaccio erano gli stessi che Sharil aveva visto per la prima volta anni prima, ma adesso mostrava anche una leggera barba incolta, a formare un pizzetto che gli donava. Luna era appena saltata sul grembo di Valery Aust, cugina di Adam, scatenando in lei una furia improvvisa.

 

-Una bestiaccia!! Toglietemela di dosso! Subito!- iniziò ad urlare Valery, evidentemente spaventata dai gatti. I due serpeverde si alzarono di scatto cercando di aiutarla ma senza risultato perchè la gattina saltellava da una parte all'altra del corpo della sfortunata. L'unico che rideva era Adam, una risata cristallina e piacevole da sentire, diverso delle sue solite risate maligne, era la prima volta che Sharil la udiva.

Luna si decise a spostarsi da Valery, saltellando nel grembo di Adam, che una volta accarezzata si accorse della presenza della Tassorosso.

 

-Guarda, guarda chi abbiamo qui! L'inutile Tassorosso Sharil! Come mai ci dai spiacere della tua presenza? Non mi pare tu sia stata invitata- disse Adam con un ghigno in volto e i gelidi occhi puntati sulla ragazza, evidentemente colpita da quelle parole. Era una vita ormai che veniva sminuita e presa in giro, perchè continuava a reagire così? Forse perchè a dire quelle parole era proprio lui, Adam.

-I-Io stavo...-

-Come scusa?! Parla più forte non ti sento!- continua freddo il ragazzo, mentre gli altri Serpeverde sghignazzavano.

-Io stavo seguendo la mia gatta. E' scappata fino a qui e l'ho seguita. Non...-

-Ma guarda, persino il tuo animaletto non riesce a starti vicino, povera gattina come la capisco- concluse il ragazzo con una sonora risata, non quella meravigliosa mostrata prima, ma una molto più crudele e spietata.

Sharil agì d'impulso, si allungò in avanti e diede un sonoro schiaffo al ragazzo, per poi strappargli la gatta dalle braccia e andarsene nel suo scompartimento. Il serpeverde era rimasto per un momento pietrificato, nessuna ragazza aveva mai osato schiaffeggiarlo, pensiamo una Mezzosangue!! Alla fine si era ricreduto, la ragazza mostrava più carattere di quanto desse a vedere, ma non l'avrebbe passata liscia, gliela avrebbe fatta pagare in un modo o in un altro. Un ghigno malefico affiorò da quelle labbra mentre Valery scattò in piedi -Come osa quella lurida Mezzosangue? Adesso io...-

-Ferma Valery- la trattenne Adam per un braccio -Dai tempo al tempo, prima o poi si renderà conto dello sbaglio che ha commesso- commentò.

 

Sharil impiegò molto meno tempo a tornare al suo scompartimento dato che la maggior parte degli studenti erano già ai loro posti a sedere. Quest'ultimo oro ospitava qualche Tassorosso e qualche Grifondoro, che non fecero caso all'ingresso della ragazza nella cabina.

 

Era così, tutti gli anni... nessuno notava la sua presenza, nessuno la vedeva veramente; era come un'entità invisibile in mezzo alla folla.

Chissà perchè faccio questo effetto alla gente... magari la mia introversione li allontana” non poteva altro che pensare la giovane, rabbuiata ancor di più al seguito di altri pensieri.

 

Ho dato uno schiaffo ad Adam, non volevo farlo, ma non mi ha dato altra scelta, il mio corpo ha agito d'istinto... perchè siamo destinati a litigare sempre? Cosa lo porta ad odiarmi così tanto?”. Non c'erano risposte a queste sue domande, forse un giorno il futuro le si sarebbe svelato... ma non era questo il momento.

 

L'espresso arrivò in tarda sera ad Hogwarts. Tutti gli studenti scesero dalla locomotiva con le loro rispettive divise già indosso, diretti verso le carrozze trainate dai Thestral.

Il castello era sempre lo stesso tutti gli anni; il Lago Nero rifletteva perfettamente l'immagine esatta della scuola, e nel frattempo attraversato da quegli studenti che quell'anno avrebbero iniziato il loro percorso nel mondo della magia.

 

Ognuno occupò la tavolata della rispettiva casata, per accogliere i nuovi studenti. Un enorme sorriso illuminò il viso di Sharil, era sempre piacevole per lei rivedere i volti dei suoi compagni Tassorosso, nonostante l'unica con cui avesse instaurato un vero rapporto fosse Megan, che infatti sedeva al suo fianco.

 

Dopo la “Cerminonia di Smistamento” seguì un banchetto da re. Ogni studente che raccontava i momenti vissuti durante l'estate e non si risparmiava nei dettagli. Sharil e la sua migliore amica chiacchierarono per tutto il tempo, senza fermarsi, fino a quando non raggiunsero il loro dormitorio e si acciambellarono al caldo sotto le lenzuola.

 

Quell'anno stava per cominciare e la giovane tassa si era fatta una promessa... quest'anno si sarebbe distinta, non sarebbe rimasta nell'anonimato, si sarebbe fatta valere di fronte agli altri. Nonostante il burrascoso inizio, sperava vivamente che quell'anno sarebbe riuscita a non litigare con Adam... ci sperava davvero.

  
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