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Autore: Lexy___    06/07/2012    1 recensioni
Partire. Incominciare tutto da capo. Divertirsi. Essere se stessi. Trovare l'amore della propria vita. Innamorarsi. Due persone che continuano ad amarsi dopo anni. Due persone che si cercheranno sempre. Un amore continuo. Amore che consuma. Felicità, tristezza, gioia, malinconia, dolore, lacrime, orgoglio. E poi di nuovo amore.
Una semplice ragazza Lexy McPhie, che si innamora di una voce profonda, di due occhi color cioccolato, di un carattere misterioso, di un semplice ragazzo: Zayn Malik.
Genere: Generale, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 -Londra, stiamo arrivando.


Sono le 5 e mezza di mattina. Sono distesa nel letto con Amber e Nico accanto a me.Alle 11:30 ho l'aereo che parte per Londra.
 Questi ultimi due  giorni sono volati via tra shopping, risate, valigie, Amber, Nicola, Mc Donald's e così via. Un senso di malinconia mi assale. Come può essere? Sono 8 anni che aspetto questo momento, che desidero salire su quell'aereo, 8 anni che attendo quel biglietto di solo andata, e adesso che ci mancano solo 6 ore alla partenza  dovevo fare la sentemintale?
-Lexy smettila- penso.
Guardo Amber. Lei dorme senza problemi. Mi chiedo come facesse, bah. Mi giro mettendomi di fianco, dando le spalle a Amber.
Guardo Nicola. Quel senso di maliconia aumenta ancora di più. Come farò senza di lui? Riuscirò ad andare avanti? Chi mi aiuterà? Chi continuerà a ripetermi che ce la posso fare, che sono forte? Chi mi abbraccierà come fa lui? Chi mi dirà di volermi bene come fa lui? Chi mi vorrà bene come lui? No, Nico, uno come te proprio non lo trovo. E chi ti sostituisce a te? Quanto vorrei che venisse pure lui a Londra con me. Non voglio lasciarlo qui, è come lasciare un pezzo di cuore qui, quel pezzo più importante del cuore. Ma non posso stargli dietro tutta la vita, incollata a lui, ha bisogno di farsi una vita anche lui, no? Fisso il vuoto. Credo che dovrei dormire se voglio arrivare a Londra in buone condizioni, ma non ci riesco, troppi pensieri affollano la mia mente e mi impediscono di chiudere gli occhi.
 -Non riesci a dormire?- I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di Nicola. Si era accorto che ero sveglia.
-No. Nemmeno tu?- gli rispondo.
-Nemmeno io. Cos'è che non va?-
-Niente, è tutto ok.-
-ahahha ma fammi il piacere, racconta.-
-Nico non ho niente, cosa non dovrebbe andare? Domani parto per Londra finalmente, dopo 8 anni il mio sogno si realizza e per di più ci vado con Amber, mi sarebbe piacuto che venissi anche tu, ma infondo non posso mica avere tutto?-
-Anche io sarei voluto venire davvero tanto, ma non prendertela lo sai che non posso ho il torneo di calcio poi...-
-Nico, è ok. Lo so. Fai quello che devi fare e non farti troppi problemi.-
Rimaniamo in silenzio entrambi. Non so cosa stesse pensando in quel momento.
-Mi mancherai.- dice lui spezzando quel silenzio un po' imbarazzante.
-Credimi, mi mancherai tantissimo anche tu, non puoi immaginare quanto.-
-Beh, adesso mettiti a dormire, che tra poche ore hai un aereo che ti aspetta.-
-Ok, notte.- chiudo gli occhi dopo circa mezz'ora riesco ad addormentarmi.

 

 

2 ore dopo.

 

 

"Svegliamii, ho voglia di scoprire di che colore è il mare se siamo a testa in giù, portami nei luoghi dove il sole non vuole tramontare, rimbalza e torna su! Viaggerei, fino a star male, sempre meglio che invecchiare non sapendo cosa c'è intorno a me. Volerei, per ore ed ore, per raggiungere un natale, festeggiare prima che arrivi da noi. Mi abbandono a voli isterici di fantasia, così provo a immaginare come sia" 
Questa è la mia sveglia di tutte le mattine. Finley- Svegliami. 

 

 

-Geeeenteeee, svegliatevi! LONDRA CI ASPETTA!- urla Amber alzandosi di scatto spegnendo la sveglia del cellulare.
-Ma che cazz!- esclamo io, ancora persa nel sonno.
Nicola prnde un cuscino e glielo tira addosso: -Taci!-
-Lexy, alzati! Facciamo tardi poi, sono le 7 e mezza e abbiamo ancora milioni di cose da fare! Foza, suu! Giù dal letto!- disse Amber buttandomi per terra.
Okay, adesso mi rimaneva solo arrendermi:-Okay, arrivo arrivo!- 
Mi alzo da terra e vado in bagno lasciando Amber a finire di sistemare la valigia e a decidere cosa indossare, e Nicola nel letto a dormire...Faccio una doccia, metto l'accappatoio addosso e vado in camera dove Amber e Nico stanno nello stesso punto in cui li ho lasciati. Decido cosa mettermi poi torno in bagno e vado a vestirmi. Indosso un pantaloncino di jeans blu scuro, una maglia a mezze maniche bianca con la bandiera Inglese su, e una di quelle mie adoratissime camicie a quadrati che tendeva al blu, poi le mie amate converse.
Finisco di sistemarmi i capelli, li piastro come sempre, e li rimango sciolti.
Mi trucco con un po' di matita nera, mascara, e giusto un po' di lucido sulle labbra.
Esco dal bagno dando l'ok a Amber per andarsi a fare la doccia, nel frattempo sistemo le mie ultime cose, prendo il mio portagioie, e indosso la mia collana con il teschio, il mio tocco rock non poteva di certo mancare, poi metto la collana che mi regalò Nico, una semplice collana con un cuore che si apre dove c'è una nostra piccola foto. Sulla collana è incisa una "N" e dietro c'è scritto "Best friend".
Poi prendo il resto delle collane, bracciali, anelli orecchini e li butto in una tasca della valigia.
-Allora...armadio vuoto, trucchi presi, gioielli presi, scarpe prese, piastra presa, spazzole ci sono...-
Mi guardo attentamente intorno alla ricerca di qualche oggetto che avessi dimenticato di prendere.
Prendo la mia borsa nera e ci metto il mio amato I-phone, l'Ipod, la macchina fotografica, la videocamera, portafoglio, biglietto aereo, le chiavi della mia futura casa, cartina nel caso dovessi perdermi a Londra e il mio portafortuna appeso lì al muro, un semplice bracciale dove ci sono tutte le iniziali di tutte le persone che amo, e la foto di me e Nico. Amber esce dal bagno e mentre lei si prepara la borsa vado in bagno e controllo se ho lasciato qualcosa lì.
Quando è tutto pronto sveglio Nico.
-Ehi Nico, svegliati, sono le 9, voglio andare a fare un giro veloce e salutare tutti!-
-Ok, andiamo!- Si alza e scendiamo al piano di sotto in cucina, dove ci sono mia madre e mio padre che fanno colazione.
-Giorno!- esclamo.
-Signori, giorno!- disse Amber tutta sorridente.-
Giorno!- li salutò Nico facendo cenno con la mano.
-Il grande giorno è arrivato!- esclama mio padre.
-Lexy mi raccomando!- dice mia madre.
-Si mamma, sentite noi andiamo a farci un giro il tempo di salutare tutti i compagni torniamo prendiamo le valigie e andiamo all'aereoporto, questione di 15 minuti, massimo mezz'ora.-
-Ok, tra poco dovrebbe arrivare tuo fratello insieme a Kathrine e i gemelli, così andiamo tutti insieme all'aereoporto!- esclama mia madre.
-Si, tra poco arrivano pure i genitori di Amber che vogliono accompagnarci anche loro!- 
Usciamo di casa andiamo a prendere la macchina di Nico, e andiamo al campo, li avremo trovati tutti lì i nostri amici, passavamo giorni interi in quel campo tutti insieme a divertirci. Arriviamo. Eccoli lì. La definirei quasi  la mia prima famiglia.Tutti 15 lì con quel pallone tra le mani come sempre.Un sorriso si disegna sulla mia faccia, guardarli lì, esattamente come erano 12 anni fa, e come lo sono ancora, sempre gli stessi. Se potessi li rinchiuderei tutti e 15 in una valigia e portarmeli con me. Scendo dall'auto e gli corro incontro. Vedendomi arrivare si mettono tutti in fila, gli salto addosso, rinchiudendoli in un bell'abbraccio di gruppo, dove si aggiungono anche Nico e Amber.
Rimaniamo lì 10 minuti a parlare. Arriva il momento di scappare, e devo salutarli di nuovo, stavolta devo salutarli per l'ultima volta, abbracciarli per l'ultima volta.
Ricordo ancora qunto era difficile salutarli le sere per tornare a casa, nonostante il giorno dopo li avrei rivisti. Da piccola mia madre per portarmi via da quel campetto dovea trascinarmi perchè non volevo mai tornare a casa.
L'unica cosa che penso in questo momento è tra quando li potrò abbracciare di nuovo a tutti? Quanti mesi dovranno passare prima che riveda di nuovo quei sorrisi? Ma arriva a momento in cui bisogna crescere e lasciare alcune cose. Quel momento è arrivato, quel momento che ho tanto aspettato, e adesso vorrei eliminarlo, lo sto odiando. Li saluto, e torniamo in macchina io Nico e Amber. Andiamo a casa mia, dove troviamo i genitori di Amber, i genitori di Nico, mio fratello e la sua famiglia, mia sorella, e vabbè i miei.
Li vedo lì, tutti intorno al tavolo che mangiano i famosi cornetti che compra sempre il padre di Nico, mi fanno sentire a casa
.-Siamo tornati!-
-Eccovi!- esclamano tutti. 
-Ehm si, noi andiamo a prendere le valigie che è tardi!-
Nico si avvicina al tavolo e prende un cornetto dal vassoio. Mentre se lo sta per mangiare, glielo prendo da mano e me lo mangio io.
-Tu devi aiutarci a prendere le valigie!- gli dico ridendo.
-Ma era il mio cornetto!- dice deluso, dato che era l'unnico cornetto rimasto nel vassoio.
Vado verso le scale: -Muoviti dobbiamo prendere le valigie!-
-ufff!-
Saliamo tutti e tre, ci sono bene 13 valigie da scendere, 7 mie e 6 di Amber.
Le iniziamo a scendere tutte e le portiamo nella macchina di Nico, dove non ci stavano tutte quindi alcune le carichiamo sulla macchina di mio padre.
Sono le 10 meno un quarto.
-Signori è tardissimo, muovetevi, forza veloci!- dice Amber agitandosi.
-Andiamo!- esclama mio padre.
-Grande Max! Così mi piaci. Londra, stiamo arrivando!- rispose Amber sorridendo.
Ci sono volute ben 4 macchine per andare tutti in aereoporto: Quella di papà, dove c'erano lui, mia madre, mia sorella e i genitori di Nico, poi la macchina di Nico dove stavamo io Ambra e naturalmente Nico, la macchina di mio fratello James, con tutta la sua famiglia, e poi la macchina con i genitori di Amber. Partiamo.
Sono le 10 e 20 e siamo all'aereoporto.
 E' arrivata l'ora di salutare anche loro, tutta la banda che mi ha portata all'areoporto.
Inizio con i genitori di Amber, che mi salutano dicendo: "Mi raccomando fate le brave, e tu che sei più responsabile di mia figlia, controllala, evita che faccia guai!"
Poi da mia sorella Elen: -Adesso sarò una noia a casa, non so con chi litigare!- esclama lei.
-eh già, ma io mi divertirò lo stesso!- le rispondo facendole una smorfia.
-Simpatica sempre,tu. Stammi bene!
--Certo lo farò!- le rispondo.
Poi passo dai genitori di Nico, nonchè i miei secondi genitori. Mi sarebbero mancati anche loro, le battute del padre di Nico che fanno morire dalle risate, si mi mancheranno anche quelle. Dopo aver salutato i genitori di Nico, passo ai miei. Saluto mia madre abbracciandola, poi mio padre: -Bellezza mi raccomando, neinte ragazzi!- esclama lui sorridendo.
-oh certo, pà, sai che tu sei l'unico uomo della mia vita!- James, mio fratello, sentendo quell' affermazione tossisce.
-Si, ok, tu e James siete gli unici uomini della mia vita.- Dopo quest'ultima affermazione anche Nicola tossisce, e ci mettiamo a ridere tutti quanti.
-Tu, James, e Nicola siete i miei unici uomini della mia vita. Contenti adesso?-  dico in tono sarcastico. 
-Ti voglio bene. Fai la brava- dice mio padre abbracciandomi
Poi passo alla moglie di mio fratello, Kathrine, che la saluto con due semplici baci sulla guancia. Poi dai miei adoratissimi nipoti, li prendo in braccio tutti e due e gli dò un bacio sulla guancia.
Poi vado da mio fratello e lo abbraccio. -Ti voglio bene, verrò a trovarti.- mi dice lui.
-ti aspetto.- gli rispondo.
Ed ecco il mio punto debole: Nicola. Come posso salutarlo? Come posso guardarlo negli occhi e salutarlo senza avere una certezza su quando lo rivedrò? Senza sapere che domani mattina mi sveglierò e troverò lui accanto a me, lui che gira per casa dandomi il tormento, lui che mi ha insegnato a giocare a calcio, alla play, lui che ha sempre creduto in me. Vado davanti a lui. Mi fisso là terra e rimaniamo a guardarci. Rimangono tutti a guardarci. Ho gli occhi lucidi, stanno diventando rossi, sono pieni di lacrmie.Mi prende il viso tra le mani e mi asciuga le lacrime, poi mi si butta addosso e mi abbraccia. 
Credo che quello è il migliore abbraccio che mi abbia mai dato. Mi stringe così forte quasi da farmi male. Sta piangendo anche lui. Sento le sue lacrime che mi cadono sul collo. Si stacca dalle mie braccia. -Complimenti McPhie, hai fatto centro. Hai fatto piangere anche me, che non piango mai.-
Rimango stupita nel guardarlo piangere, lui che è sempre stato più forte di me, lui che mi ha sempre supportata, lui che non piange mai, solo raramente, in occasioni davvero molto rare. Io, oggi, sono una di quelle occasioni.
-Nico, ti voglio bene.- esclamo.
-Lexy, ti ricordi tutte le volte che ti ho detto che sei fragile, che sei una testa di cazzo, che tu senza di me non ce la puoi fare, che sei debole, tutte le cose negative che ti ho detto? beh, sappi che non le ho mai pensate. Tu sei forte, tu sei la persona migliore di questo mondo, tu sei la persona più forte che io conosca, tu sei semplicemente tu, insistuibile. tu sei la mia migliore amica Lexy McPhie, ti voglio bene come nessuno.-
-Nico!- ci guardiamo come due cretini. Scoppiamo a ridere.
-Mi mancherai. Adesso chi mi ruberà più la colazione?- chiede lui sorridendo.
-Nessuno, perchè come me non c'è nessuno, giusto? E comunque mi mancherai tantissimo anche tu.-
-Già. Ti verrò a trovare, te lo prometto.- mi dice lui.
-Non vedo l'ora che verrai a Londra con me così gireremo per le strade di Londra, cammineremo insieme, come abbiamo sempre fatto.-
 


" Avviso per i signori passeggeri del volo 22: L'aereo decollerà tra mezz'ora. Pertanto, si chiede ai signori passeggeri di salire sull'aereo "

 

 

-E' il tuo volo. E' arrivato il momento. Và e fai vedere a tutti chi è Lexy McPhie!-
-Nico ti voglio bene.- Lo abbraccio per l'ultima volta. Non avrei mai voluto staccarmi da quell'abbraccio, ma dovevo.
Guardo verso gli altri che nel frattempo avevano assistito alla scena e alcuni si erano pure commossi. Mi sorridono. Aspetto che Amber saluta le ultime persone. Mi allontano sempre di più con le valigie e li saluto con la mano. Guardo per l'ultima volta Nicola, che mi sorride. Mi giro e vado al check-in insieme ad Amber.
Dopo aver sistemati tutto saliamo sull'aereo e dopo aver pregato 10 minuti Amber, mi cede il posto vicino al finestrino, nonostante io soffri maledettamente di vertigini.

 

 

-I passeggeri sono pregati di allacciare le cinture di sicurezza. L'aereo sta per decollare.-

 

 

Ecco l'inizio di una nuova vita.Vedevo quella città dove ho vissuto per ben 18 anni anni, diventare sempre più piccola. Quella città che ho sempre odiato, adesso stava iniziando a mancarmi. Sento la mano di Amber stringere la mia, mi giro verso di lei e la vedo sorridere, un bel sorriso pieno di felicità.
Londra, stiamo arrivando.

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Hello peoplee!
Allora, che ne pensate? voglio qualche recensione C:
Nel prossimo capitolo ci sarà la prima comparsa di mister.sexy.man.
Ne approfitto per ringraziare le ragazze che hanno messo nelle seguite la mia storia. 
Siete splendide. C: 


 

  
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