Fumetti/Cartoni europei > W.i.t.c.h.
Segui la storia  |       
Autore: MaxT    21/01/2007    2 recensioni
Una Elyon esuberante e sorprendente torna a cercare le sue vecchie amiche, che si troveranno presto coinvolte in avvenimenti più grandi di loro. Che spaventosa profezia ha pronunciato la Luce di Meridian? Vera è…vera? Dove sono andate le gocce astrali delle W.I.T.C.H.? E’ una storia dove i personaggi assumono diversi ruoli contrastanti, si muovono nel segreto e nell’invisibilità, e le loro motivazioni autentiche si delineano a mano a mano che la storia si avvicina alla conclusione. Note: qualcuno potrebbe considerare OOC Elyon e le gocce astrali. Da parte mia, penso che siano una evoluzione plausibile dei personaggi visti nel fumetto. Aggiornamento: I primi sei capitoli sono stati riscritti nell'ottobre 2008.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le profezie di Meridian' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
11-gocce nel mare  
Grazie, Melisanna.  : ) Conto sempre sulle tue recensioni. Come sai già, ho risposto in dettaglio alle tue domande sul numero precedente sul forum, al http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=4642&idd=8397
Grazie, Eleuthera.  : )  Sono contento che questo lavoro ti piaccia. Se hai voglia di discuterlo in dettaglio anche sul forum, ne sarò felicissimo.
Ringrazio fin d'ora chiunque voglia scrivere una recensione di incoraggiamento o di critica costruttiva.
MaxT

PROFEZIE


Riassunto delle puntate precedenti 
Elyon si ripresenta a trovare le sue amiche ad Heatherfield. Appare cambiata, esuberante, e racconta del suo progetto di far sviluppare la sua città anche copiando tecnologie terrestri. 
In un attimo di sconforto, racconta di essere angosciata per una profezia fatta da lei stessa, che la vede nei panni del prossimo tiranno del metamondo.
Nel corso di una drammatica visita a Meridian, emergono fatti interessanti, tra cui il racconto dell'origine degli abitanti  e della casa reale, ed un accenno ad una lettera postuma di sua madre che ha sconvolto Elyon.
Il sergente Lair, suggestionato dalla ragazza, rassicurerà i genitori delle amiche, e ciò le darà una maggiore libertà di movimento ad Heatherfield.

cap.11
Gocce nel mare



Heatherfield, davanti allo Sheffield Institute

E’ una bella giornata di maggio. Gli uccellini cantano, illetterati ma felici.
L’anno scolastico volge al termine, ma non tutte le ragazze stanno faticando sui libri scolastici. Non quella che si sta appoggiando agli stipiti della cancellata, poco prima dell’ora di uscita.
Elyon ha sentito suonare la campanella, ormai manca poco. Vede le avanguardie della folla di studenti che escono a passo lesto dalla scuola.
Oh, no, in testa c’è quel figuro di Uriah ed i suoi fedeli. Bell’incontro… La ragazza si defila dietro lo stipite per lasciarli passare.
Quando torna a guardare verso dentro, si trova davanti i sorrisi meravigliati di alcuni suoi vecchi compagni di classe.
“Ehi, Elyon!”   “Guardate, c’è la Portrait!”  “Ciao, piccoletta”   “Ma che fine hai fatto?”.
“Ehi! Ciao, Tom. Ciao, Olga”. Scambia qualche stretta di mano e dei sorrisoni. “E’ troppo lungo da raccontare…”
Il tempo di girare lo sguardo: anche Matt Olsen è lì accanto a lei.
“Elyon Portrait, vero?”. Le sorride. “Mi ricordo vagamente di te, ma Will me ne ha parlato molto”.
Elyon ha un tuffo al cuore. Il suo sogno di tanti anni prima! “Matt? Che vedere piacerti… che piacere vederti!”, biascica porgendogli la mano con un sorriso a trentadue denti.
Click, click. La lunga stretta di mano è interrotta dal rumore di scatti.
Una faccia vagamente conosciuta emerge da dietro una macchina fotografica. Ha un sorriso trionfante.
“Guarda guarda, la ragazza dei misteri!”, esordisce la fotografa. “Elyon Portrait di nuovo tra noi, dopo più di due anni! Ci racconti dove sei finita?”.
“E che foto!”, aggiunge un’altra, più alta. “Che sguardo per il ragazzo della Vandom! Un doppio scoop!”.
Matt si acciglia, ma tiene la lingua a freno. Sa che ogni cosa detta può essere usata contro di lui.
“Elyon, sarai agli onori della cronaca”, le dice la studentessa che prima ha chiamato Olga. “Queste sono Bess e Courtney Grumper, croniste e redattrici del giornalino della scuola”. Poi, in un orecchio: “Sono come l’AIDS. Se le conosci, le eviti”.
“Olga, verrà anche il tuo turno, stanne certa”. Bess le riserva uno dei sorrisini perfidi che le riescono così naturali. “Ora non voglio perdermi l’incontro”.
Le due sorelle si spostano di lato; la macchina fotografica è pronta.

Dalla scuola arrivano le sue vecchie amiche.
“Ehi, c’è Elyon!”   “Ciao!”  “Che sorpresa!”  “Ellie!”
Avvicinandosi, Cornelia le fa un salutone con la mano.
L’occhiata sospettosa di Will, invece, la fa sentire a disagio. Perché percepisce questo calore al viso?
Click.
Arrivata vicino, Irma fa sfoggio del suo leggendario tatto. “Ciao ex piccoletta. Hai preso sole? Sei rossa come un pomodoro”.
Will guarda la biondina con ancora più sospetto. “Ciao… Elyon”. Come si permette di arrossire davanti al suo Matt?
Tutto quello che Elyon riesce a biascicare è: “Meno male… temevo di essere diventata verde…”.
Cornelia corre in aiuto della vecchia amica. “Dai Ellie, dille di sì per farla contenta”. La prende a braccetto. “Come tutti i mali, Irma viene e passa”.
“A proposito di mali che passano”, fa notare Taranee, “Le Grumper stanno rientrando a scuola come se avessero molta fretta”.
“Verso i gabinetti più vicini”, sorride Elyon soddisfatta.
Matt nota un giro di sorrisini tra le ragazze, ma non ne capisce il significato.
Cornelia si accorge della sua perplesità. “Ah, Ellie, puoi parlare liberamente anche in presenza di Matt, ormai sa il nostro … i nostri precedenti, e anche qualcosa dei tuoi”.
“Dei miei? E non mi hai chiamata altezza?”, scherza Elyon, ma poi ritorna rossa di nuovo.
 “Non ho detto niente, stavolta”, dice Irma soave. “Stai facendo tutto da sola”.
Con un respiro profondo, Sua Altezza riprende il controllo del suo viso. “ Che ne dite di andare a mangiare una pizza? Offro io!”.
“Siii!”   “Grande!”   “E’ l’una. Saremo a casa per mezzanotte?”.
 

Heatherfield, pizzeria On The River

La pizzeria On the river ha una ampia vetrata che offre una bellissima vista sul fiume che attraversa Heatherfield.
Anni prima, Elyon amava venirci con i genitori per osservare i battelli, i gabbiani e il profilo della città come sezionata: sembra una specie di montagna, la cui vetta è data dall’argenteo grattacielo Skysight; le guglie ed i pendii, che digradano verso la periferia, sono formati dai palazzi più bassi sfumati dalla foschia.

La Luce di Meridian è a capotavola, Cornelia è accanto a lei, Matt sulla panca vicino al muro, con Will rigorosamente interposta tra lui e ogni altra possibile spasimante.
La cameriera raccoglie le ordinazioni con un cipiglio professionale che non lasca posto per molti sorrisi.
Elyon ritorna sull’argomento precedente. “Matt sa tutto? Anche sulle vostre sosia, le… gocce astrali?”.
“Sa qualcosa anche di loro”, risponde Will irrigidendosi. Nella sua sfera emotiva, Matt e le gocce, soprattutto la propria, sono argomenti incompatibili.  “Come ti sono venute in mente?”.
“Ho trovato interessanti riscontri a… da dove vengo”. Elyon parla con nonchalance. “Lì la creazione di… personaggi è ben nota, e persino regolamentata”.
“Sul serio? Magari abbiamo violato qualche legge e siamo state condannate in contumacia!”, finge di preoccuparsi Irma.
“Ci potete giurare”, assente la Luce di Meridian con espressione finto-grave.
“Rischiamo l’estradizione?”, rincara Irma con una ben recitata smorfia di paura.
Elyon la ignora. “Non le avete create da subito come persone permanenti. Ma lo sono diventate, non è vero?”.
“Mi sembri bene informata”, risponde Will.
La Luce alza un sopracciglio. “E’ successo sempre, quando qualcuno ha cercato di fare e di disfare”.
“Se lo avessimo saputo…”, dice Will con una smorfia. “Però in quel momento non avevamo scelte”.
“Era necessario che qualcuno coprisse le nostre assenze”, aggiunge Taranee.
Elyon si sporge in avanti. “Ragazze, ditemi, dove sono andate a finire le vostre amiche?”.
“Non lo sappiamo”, risponde Taranee. “Non sono più con noi”.
“Sono scappate?”.
Si nota qualche sguardo curioso dai tavoli vicini.
Dopo un breve silenzio imbarazzato, Will risponde: “No, ci siamo lasciate da buone amiche. Crediamo che loro siano a vivere in qualche altra città”.
“Ma come fanno a vivere? Sono mantenute?”.
“Ellie, non ne sappiamo niente”, risponde Cornelia. “Probabilmente anche il loro aspetto è cambiato”.
“Sono certo cambiate”, aggiunge Irma. “Il pelato ha promesso loro che le avrebbe riconvocate”.
“Riconvocate?”. Elyon aggrotta le sopracciglia. “Si sa quando?”.
Hay Lin inizia a piegare in modo curioso un tovagliolo di carta. “Non lo sappiamo”.
“Non abbiamo saputo più niente di loro”, dice Taranee.
“Avevano una specie di tatuaggio su un braccio”, aggiunge Hay Lin, mentre il tovagliolo tra le sue mani assume gradualmente la forma di una farfalla.
“Un tatuaggio…”. Elyon è interessata. “Hay Lin, potresti farmene un disegnino?”.
“Sì, Elyon. Ma non ho una penna con me. Non posso certo disegnarlo con lo stuzzicadenti!”
“Ecco, Hay Lin, prendi il mio!”, offre Elyon.
“Il tuo stuzzicadenti?”.
“Sì. Andrà benissimo!”.
Hay Lin prova sul polso lo stuzzicadenti, che lascia un segno nero di pennarello.
Elyon sorride compiaciuta alla sorpresa delle amiche.
“Ecco, guarda”. Hay Lin le porge il polso scarabocchiato. “Era più o meno così. Non era uguale per tutte”.
“Grazie Hay, sei un’amica”.

La cameriera arriva con due piatti di pizza per mano.
“Ecco: margherita, dama bianca, ai peperoncini… a chi il calzone? Al ragazzo, ovviamente!”.
“No, a me”, corregge Will. Sta cercando di fare la spiritosa, questa qui?
L’argomento la ha messa di cattivo umore. Ma… perché Elyon sta guardando così intensamente Matt? Come osa? Ma… anche Taranee lo sta guardando!
In due secondi, il suo ragazzo è sotto gli occhi di tutte.
Perché sta facendo quella faccia imbarazzata? Perché diventa rosso? Cielo, fa sì che si sia solo messo le dita nel naso un’altra volta!
“Tesoro, ragazze, devo dirvi una cosa”, inizia Matt. “Ho incontrato la goccia di Will circa un anno fa”.
“Cosa…”. Il Tesoro non può vedere la propria bocca spalancata e gli occhi fuori dalle orbite. “Tu hai…”.
“Ho preferito non dirtelo prima perché non ti arrabbiassi”.
“IO NON MI … … … arrabbio. Ma dovevi dirmelo!”.
Matt tenta di chiarire. “Che ti arrabbiassi con lei, intendevo”.
Will tenta di sorridere e parlare con voce dolce, ma ne esce un ghigno ancora più minaccioso. “E perché mai dovrei arrabbiarmi con lei… caro?”.
Matt deglutisce, a disagio. Niente della reazione di Will lo stupisce. Ma quando ha visto Elyon e Taranee fissarlo, ha capito che gli avevano letto il pensiero, e la cosa sarebbe emersa comunque.
“Mi dispiacerebbe, perché quella ragazza ha già preso una batosta”.
“Cioè…caro?”.
“Cioè…”, continua Matt, “la ho riconosciuta, e cacciata in modo lapidario”. Abbassa lo sguardo. “Era distrutta. A pensarci, poi, ha fatto male anche a me”.
“E così”, sibila Will, “quella strofa immonda, quella putrella malefica ha cercato ancora di spacciarsi per me!”. Poi guarda altrove, appoggiano la testa su una mano. Le dita davanti alla bocca fanno sbuffare il suo respiro come quello di un toro inferocito.
Matt la guarda dispiaciuto. Non aveva mai sentito quegli insulti in bocca alla sua ragazza. “No. Era diversa. Simile, ma non confondibile”.
Elyon cerca di intromettersi. “Racconta come è an…”.
Will la apostrofa. “Matt, racconta com’è andata!”.
“Quella ragazza mi ha avvicinato con una scusa, cercare un cagnolino perso. Ho sospettato subito chi fosse, ma non ne ero certo, perciò le ho dato corda per un po’. Poi la ho affrontata dicendole di non presentarsi mai più”. Si stropiccia il colletto. “Le ho detto anche… altre cose. Sapevo che aveva agito in mala fede, che aveva creato litigi, ma era…”.
“Innamorata di te, dillo!”, completa Will serrando i pugni e gli occhi.
 “E’ così, Will. Quando se ne è andata, era distrutta. Ci ho pensato e ripensato…”.
“A lei?”. Lo guarda allarmata.
“Più che altro, a ciò che le ho detto”.
Will smette di pugnalare il suo calzone e si sforza di tagliarlo con criterio.
“Sai il suo nome?”, chiede, infilandosi in bocca un pezzo fin troppo grande.
“Wanda”.
“E il suo aspetto?”, chiede Elyon, approfittando della bocca troppo piena dell’altra.
“Simile a Will quando è trasformata. Senza alette, ovviamente. Ma era più alta, più muscolosa, e con lunghi capelli neri”. Si volge verso Will. “Come tua madre”.

Un breve silenzio viene interrotto dalla voce speranzosa di Irma. “Ragazze, non sarà il caso che mangiate la vostra pizza? Io ho quasi finito!”.
Cornelia la guarda di sottecchi. “Cioè: se siete sazie, Irma ha già dei progetti sui vostri avanzi”. Sorride beffarda. La stoccata è andata a segno.
“No, uff…, è solo per dire che, quando avrò finito, dovrò stare a guardare voi che mangiate!”.
In attesa dell’affondo definitivo, Cornelia rincara. “Ragazze, stiamo rischiando di provocare un raptus predatorio”.
Irma incassa con un sorrisone largo e pizzoso. “Elyon, cosa dice la tua preveggenza? Corny io-so-tutto ritornerà a casa intera questa sera?”.
“Quasi intera”, risponde Taranee, “Tranne la parte che verrà mangiata dalle zanzare”.
Cornelia alza lo sguardo. “Già, c’è qualche insetto qui in giro”.
“Sono fuori stagione”, commenta Hay Lin. “E anche fuori orario. Non sono neanche le due”.
“Bestiacce schifose!”, sibila Taranee. “Mi hanno punta!”.
“E’ strano”. Cornelia si strofina una spalla. “Non le avevamo notate prima”.
Elyon estrae un barattolino sigillato dalla borsetta. “Ci penso io!”. Stappa il contenitore e lo appoggia sul tavolo.

“Ellie, il tuo trucco funziona!”, esclama stupita Cornelia.
“Stanno entrando!”, constata Hay Lin.
“Come hai fatto?”, chiede sbalordita Taranee. “No, non spiegarcelo ora!”, si contraddice, dopo un’occhiata furtiva ai tavoli circostanti.
“Ragazze, non attirate l’attenzione!”, intima Will, mentre inchioda sulla panca una mano di Matt che stava pazientemente cercando di riguadagnare posizioni interessanti.
Un attimo di silenzio, rotto da Cornelia. “Ho finito la pizza. Mi dispiace, Irma”.
Fa un sorrisino beffardo che lascia il segno.

Qualche minuto dopo, tutte hanno finito di mangiare.
La cameriera viene vicino sfogliando il suo blocchetto. “Fanno sessantuno e cinquanta centesimi”.
“Ecco!”. Elyon estrae dalla borsa pugnetti e pugnetti di monetine.
La donna si sorprende. “Ma non ti pesa la borsetta?”.
“Molto. Ecco perché ti pago con queste!”.
La cameriera ruota gli occhi, mentre le ragazze reprimono una risatina.
“Uno… due… due e cinquanta…”.
“… Sessantuno e quaranta, e quarantacinque, e cinquanta!”.
Finito il conteggio, Elyon chiede: “Può cambiarmi altre monete in pezzi da cinque e da dieci?”.
“Certo, cara, aspetta che vado a prendere la carriola”, risponde la donna con un sorriso storto.
Prende il gruzzolo in mano e se ne va, bofonchiando qualcosa tra i denti.
Dopo qualche passo, inciampa. Decine di monete si spargono sul pavimento con un tintinnio dispettoso, e molte rotolano entusiasticamente verso gli angoli più oscuri.
La cameriera, imbarazzata, raccoglie con gesti stizziti il piccolo tesoro disperso per mezzo locale.
Un sorrisino soddisfatto si dipinge sulle labbra di Elyon. “Un po’nervosetta, non è vero?”.
Tutto il gruppo si alza dal tavolo.
“Ellie, grazie per la pizza”, dice Cornelia. “Purtroppo un pomeriggio di studio ci sta chiamando a gran voce”.
“Fai bene, Corny. Domani interrogheranno proprio te in letteratura ed in fisica”. Reinfila nella borsetta il barattolo e saluta con la mano. “Ciao carissime”.

Mentre Elyon si allontana, Irma riemerge dal suo offeso isolamento. “Ragazze, sarei tanto curiosa di sapere cosa fa la nostra amica quando non è con noi!”.
Hay Lin la guarda scettica. “Non credo che diventi verde e con la coda”.
“Sarà. Vado a vedere!”, decide Irma. “Will, vieni con me?”.
“No, ti renderai ridicola”, risponde Will, artigliando il braccio di Matt in segno di possesso.
“Ragazze?”.
Solo Cornelia risponde con un sorriso beffardo. “Irma, per piacere, tienici fuori quando farai la tua gran bella figura!”.
 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > W.i.t.c.h. / Vai alla pagina dell'autore: MaxT