Grazie, Melisanna. : ) Conto sempre sulle tue recensioni.
Come sai già, ho risposto in dettaglio alle tue domande sul numero
precedente sul forum, al http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=4642&idd=8397
Grazie, Eleuthera. : ) Sono contento che questo lavoro ti piaccia. Se hai voglia di discuterlo in dettaglio anche sul forum, ne sarò felicissimo. Ringrazio fin d'ora chiunque voglia scrivere una recensione di incoraggiamento o di critica costruttiva. MaxT |
PROFEZIE
Riassunto delle puntate precedenti
Elyon si ripresenta a trovare le sue amiche ad Heatherfield. Appare cambiata, esuberante, e racconta del suo progetto di far sviluppare la sua città anche copiando tecnologie terrestri. In un attimo di sconforto, racconta di essere angosciata per una profezia fatta da lei stessa, che la vede nei panni del prossimo tiranno del metamondo. Nel corso di una drammatica visita a Meridian, emergono fatti interessanti, tra cui il racconto dell'origine degli abitanti e della casa reale, ed un accenno ad una lettera postuma di sua madre che ha sconvolto Elyon. Il sergente Lair, suggestionato dalla ragazza, rassicurerà i genitori delle amiche, e ciò le darà una maggiore libertà di movimento ad Heatherfield. |
cap.11
Gocce nel mare
Heatherfield, davanti allo Sheffield Institute
E’ una bella giornata di maggio. Gli uccellini cantano, illetterati
ma felici.
L’anno scolastico volge al termine, ma non tutte le ragazze stanno
faticando sui libri scolastici. Non quella che si sta appoggiando agli
stipiti della cancellata, poco prima dell’ora di uscita.
Elyon ha sentito suonare la campanella, ormai manca poco. Vede le avanguardie
della folla di studenti che escono a passo lesto dalla scuola.
Oh, no, in testa c’è quel figuro di Uriah ed i suoi fedeli.
Bell’incontro… La ragazza si defila dietro lo stipite per lasciarli passare.
Quando torna a guardare verso dentro, si trova davanti i sorrisi meravigliati
di alcuni suoi vecchi compagni di classe.
“Ehi, Elyon!” “Guardate, c’è la Portrait!”
“Ciao, piccoletta” “Ma che fine hai fatto?”.
“Ehi! Ciao, Tom. Ciao, Olga”. Scambia qualche stretta di mano e dei
sorrisoni. “E’ troppo lungo da raccontare…”
Il tempo di girare lo sguardo: anche Matt Olsen è lì
accanto a lei.
“Elyon Portrait, vero?”. Le sorride. “Mi ricordo vagamente di te, ma
Will me ne ha parlato molto”.
Elyon ha un tuffo al cuore. Il suo sogno di tanti anni prima! “Matt?
Che vedere piacerti… che piacere vederti!”, biascica porgendogli la mano
con un sorriso a trentadue denti.
Click, click. La lunga stretta di mano è interrotta dal rumore
di scatti.
Una faccia vagamente conosciuta emerge da dietro una macchina fotografica.
Ha un sorriso trionfante.
“Guarda guarda, la ragazza dei misteri!”, esordisce la fotografa. “Elyon
Portrait di nuovo tra noi, dopo più di due anni! Ci racconti dove
sei finita?”.
“E che foto!”, aggiunge un’altra, più alta. “Che sguardo per
il ragazzo della Vandom! Un doppio scoop!”.
Matt si acciglia, ma tiene la lingua a freno. Sa che ogni cosa detta
può essere usata contro di lui.
“Elyon, sarai agli onori della cronaca”, le dice la studentessa che
prima ha chiamato Olga. “Queste sono Bess e Courtney Grumper, croniste
e redattrici del giornalino della scuola”. Poi, in un orecchio: “Sono come
l’AIDS. Se le conosci, le eviti”.
“Olga, verrà anche il tuo turno, stanne certa”. Bess le riserva
uno dei sorrisini perfidi che le riescono così naturali. “Ora non
voglio perdermi l’incontro”.
Le due sorelle si spostano di lato; la macchina fotografica è
pronta.
Dalla scuola arrivano le sue vecchie amiche.
“Ehi, c’è Elyon!” “Ciao!” “Che sorpresa!”
“Ellie!”
Avvicinandosi, Cornelia le fa un salutone con la mano.
L’occhiata sospettosa di Will, invece, la fa sentire a disagio. Perché
percepisce questo calore al viso?
Click.
Arrivata vicino, Irma fa sfoggio del suo leggendario tatto. “Ciao ex
piccoletta. Hai preso sole? Sei rossa come un pomodoro”.
Will guarda la biondina con ancora più sospetto. “Ciao… Elyon”.
Come si permette di arrossire davanti al suo Matt?
Tutto quello che Elyon riesce a biascicare è: “Meno male… temevo
di essere diventata verde…”.
Cornelia corre in aiuto della vecchia amica. “Dai Ellie, dille di sì
per farla contenta”. La prende a braccetto. “Come tutti i mali, Irma viene
e passa”.
“A proposito di mali che passano”, fa notare Taranee, “Le Grumper stanno
rientrando a scuola come se avessero molta fretta”.
“Verso i gabinetti più vicini”, sorride Elyon soddisfatta.
Matt nota un giro di sorrisini tra le ragazze, ma non ne capisce il
significato.
Cornelia si accorge della sua perplesità. “Ah, Ellie, puoi parlare
liberamente anche in presenza di Matt, ormai sa il nostro … i nostri precedenti,
e anche qualcosa dei tuoi”.
“Dei miei? E non mi hai chiamata altezza?”, scherza Elyon, ma poi ritorna
rossa di nuovo.
“Non ho detto niente, stavolta”, dice Irma soave. “Stai facendo
tutto da sola”.
Con un respiro profondo, Sua Altezza riprende il controllo del suo
viso. “ Che ne dite di andare a mangiare una pizza? Offro io!”.
“Siii!” “Grande!” “E’ l’una. Saremo a casa
per mezzanotte?”.
Heatherfield, pizzeria On The River
La pizzeria On the river ha una ampia vetrata che offre una bellissima
vista sul fiume che attraversa Heatherfield.
Anni prima, Elyon amava venirci con i genitori per osservare i battelli,
i gabbiani e il profilo della città come sezionata: sembra una specie
di montagna, la cui vetta è data dall’argenteo grattacielo Skysight;
le guglie ed i pendii, che digradano verso la periferia, sono formati dai
palazzi più bassi sfumati dalla foschia.
La Luce di Meridian è a capotavola, Cornelia è accanto
a lei, Matt sulla panca vicino al muro, con Will rigorosamente interposta
tra lui e ogni altra possibile spasimante.
La cameriera raccoglie le ordinazioni con un cipiglio professionale
che non lasca posto per molti sorrisi.
Elyon ritorna sull’argomento precedente. “Matt sa tutto? Anche sulle
vostre sosia, le… gocce astrali?”.
“Sa qualcosa anche di loro”, risponde Will irrigidendosi. Nella sua
sfera emotiva, Matt e le gocce, soprattutto la propria, sono argomenti
incompatibili. “Come ti sono venute in mente?”.
“Ho trovato interessanti riscontri a… da dove vengo”. Elyon parla con
nonchalance. “Lì la creazione di… personaggi è ben nota,
e persino regolamentata”.
“Sul serio? Magari abbiamo violato qualche legge e siamo state condannate
in contumacia!”, finge di preoccuparsi Irma.
“Ci potete giurare”, assente la Luce di Meridian con espressione finto-grave.
“Rischiamo l’estradizione?”, rincara Irma con una ben recitata smorfia
di paura.
Elyon la ignora. “Non le avete create da subito come persone permanenti.
Ma lo sono diventate, non è vero?”.
“Mi sembri bene informata”, risponde Will.
La Luce alza un sopracciglio. “E’ successo sempre, quando qualcuno
ha cercato di fare e di disfare”.
“Se lo avessimo saputo…”, dice Will con una smorfia. “Però in
quel momento non avevamo scelte”.
“Era necessario che qualcuno coprisse le nostre assenze”, aggiunge
Taranee.
Elyon si sporge in avanti. “Ragazze, ditemi, dove sono andate a finire
le vostre amiche?”.
“Non lo sappiamo”, risponde Taranee. “Non sono più con noi”.
“Sono scappate?”.
Si nota qualche sguardo curioso dai tavoli vicini.
Dopo un breve silenzio imbarazzato, Will risponde: “No, ci siamo lasciate
da buone amiche. Crediamo che loro siano a vivere in qualche altra città”.
“Ma come fanno a vivere? Sono mantenute?”.
“Ellie, non ne sappiamo niente”, risponde Cornelia. “Probabilmente
anche il loro aspetto è cambiato”.
“Sono certo cambiate”, aggiunge Irma. “Il pelato ha promesso loro che
le avrebbe riconvocate”.
“Riconvocate?”. Elyon aggrotta le sopracciglia. “Si sa quando?”.
Hay Lin inizia a piegare in modo curioso un tovagliolo di carta. “Non
lo sappiamo”.
“Non abbiamo saputo più niente di loro”, dice Taranee.
“Avevano una specie di tatuaggio su un braccio”, aggiunge Hay Lin,
mentre il tovagliolo tra le sue mani assume gradualmente la forma di una
farfalla.
“Un tatuaggio…”. Elyon è interessata. “Hay Lin, potresti farmene
un disegnino?”.
“Sì, Elyon. Ma non ho una penna con me. Non posso certo disegnarlo
con lo stuzzicadenti!”
“Ecco, Hay Lin, prendi il mio!”, offre Elyon.
“Il tuo stuzzicadenti?”.
“Sì. Andrà benissimo!”.
Hay Lin prova sul polso lo stuzzicadenti, che lascia un segno nero
di pennarello.
Elyon sorride compiaciuta alla sorpresa delle amiche.
“Ecco, guarda”. Hay Lin le porge il polso scarabocchiato. “Era più
o meno così. Non era uguale per tutte”.
“Grazie Hay, sei un’amica”.
La cameriera arriva con due piatti di pizza per mano.
“Ecco: margherita, dama bianca, ai peperoncini… a chi il calzone? Al
ragazzo, ovviamente!”.
“No, a me”, corregge Will. Sta cercando di fare la spiritosa, questa
qui?
L’argomento la ha messa di cattivo umore. Ma… perché Elyon sta
guardando così intensamente Matt? Come osa? Ma… anche Taranee lo
sta guardando!
In due secondi, il suo ragazzo è sotto gli occhi di tutte.
Perché sta facendo quella faccia imbarazzata? Perché
diventa rosso? Cielo, fa sì che si sia solo messo le dita nel naso
un’altra volta!
“Tesoro, ragazze, devo dirvi una cosa”, inizia Matt. “Ho incontrato
la goccia di Will circa un anno fa”.
“Cosa…”. Il Tesoro non può vedere la propria bocca spalancata
e gli occhi fuori dalle orbite. “Tu hai…”.
“Ho preferito non dirtelo prima perché non ti arrabbiassi”.
“IO NON MI … … … arrabbio. Ma dovevi dirmelo!”.
Matt tenta di chiarire. “Che ti arrabbiassi con lei, intendevo”.
Will tenta di sorridere e parlare con voce dolce, ma ne esce un ghigno
ancora più minaccioso. “E perché mai dovrei arrabbiarmi con
lei… caro?”.
Matt deglutisce, a disagio. Niente della reazione di Will lo stupisce.
Ma quando ha visto Elyon e Taranee fissarlo, ha capito che gli avevano
letto il pensiero, e la cosa sarebbe emersa comunque.
“Mi dispiacerebbe, perché quella ragazza ha già preso
una batosta”.
“Cioè…caro?”.
“Cioè…”, continua Matt, “la ho riconosciuta, e cacciata in modo
lapidario”. Abbassa lo sguardo. “Era distrutta. A pensarci, poi, ha fatto
male anche a me”.
“E così”, sibila Will, “quella strofa immonda, quella putrella
malefica ha cercato ancora di spacciarsi per me!”. Poi guarda altrove,
appoggiano la testa su una mano. Le dita davanti alla bocca fanno sbuffare
il suo respiro come quello di un toro inferocito.
Matt la guarda dispiaciuto. Non aveva mai sentito quegli insulti in
bocca alla sua ragazza. “No. Era diversa. Simile, ma non confondibile”.
Elyon cerca di intromettersi. “Racconta come è an…”.
Will la apostrofa. “Matt, racconta com’è andata!”.
“Quella ragazza mi ha avvicinato con una scusa, cercare un cagnolino
perso. Ho sospettato subito chi fosse, ma non ne ero certo, perciò
le ho dato corda per un po’. Poi la ho affrontata dicendole di non presentarsi
mai più”. Si stropiccia il colletto. “Le ho detto anche… altre cose.
Sapevo che aveva agito in mala fede, che aveva creato litigi, ma era…”.
“Innamorata di te, dillo!”, completa Will serrando i pugni e gli occhi.
“E’ così, Will. Quando se ne è andata, era distrutta.
Ci ho pensato e ripensato…”.
“A lei?”. Lo guarda allarmata.
“Più che altro, a ciò che le ho detto”.
Will smette di pugnalare il suo calzone e si sforza di tagliarlo con
criterio.
“Sai il suo nome?”, chiede, infilandosi in bocca un pezzo fin troppo
grande.
“Wanda”.
“E il suo aspetto?”, chiede Elyon, approfittando della bocca troppo
piena dell’altra.
“Simile a Will quando è trasformata. Senza alette, ovviamente.
Ma era più alta, più muscolosa, e con lunghi capelli neri”.
Si volge verso Will. “Come tua madre”.
Un breve silenzio viene interrotto dalla voce speranzosa di Irma. “Ragazze,
non sarà il caso che mangiate la vostra pizza? Io ho quasi finito!”.
Cornelia la guarda di sottecchi. “Cioè: se siete sazie, Irma
ha già dei progetti sui vostri avanzi”. Sorride beffarda. La stoccata
è andata a segno.
“No, uff…, è solo per dire che, quando avrò finito, dovrò
stare a guardare voi che mangiate!”.
In attesa dell’affondo definitivo, Cornelia rincara. “Ragazze, stiamo
rischiando di provocare un raptus predatorio”.
Irma incassa con un sorrisone largo e pizzoso. “Elyon, cosa dice la
tua preveggenza? Corny io-so-tutto ritornerà a casa intera questa
sera?”.
“Quasi intera”, risponde Taranee, “Tranne la parte che verrà
mangiata dalle zanzare”.
Cornelia alza lo sguardo. “Già, c’è qualche insetto qui
in giro”.
“Sono fuori stagione”, commenta Hay Lin. “E anche fuori orario. Non
sono neanche le due”.
“Bestiacce schifose!”, sibila Taranee. “Mi hanno punta!”.
“E’ strano”. Cornelia si strofina una spalla. “Non le avevamo notate
prima”.
Elyon estrae un barattolino sigillato dalla borsetta. “Ci penso io!”.
Stappa il contenitore e lo appoggia sul tavolo.
“Ellie, il tuo trucco funziona!”, esclama stupita Cornelia.
“Stanno entrando!”, constata Hay Lin.
“Come hai fatto?”, chiede sbalordita Taranee. “No, non spiegarcelo
ora!”, si contraddice, dopo un’occhiata furtiva ai tavoli circostanti.
“Ragazze, non attirate l’attenzione!”, intima Will, mentre inchioda
sulla panca una mano di Matt che stava pazientemente cercando di riguadagnare
posizioni interessanti.
Un attimo di silenzio, rotto da Cornelia. “Ho finito la pizza. Mi dispiace,
Irma”.
Fa un sorrisino beffardo che lascia il segno.
Qualche minuto dopo, tutte hanno finito di mangiare.
La cameriera viene vicino sfogliando il suo blocchetto. “Fanno sessantuno
e cinquanta centesimi”.
“Ecco!”. Elyon estrae dalla borsa pugnetti e pugnetti di monetine.
La donna si sorprende. “Ma non ti pesa la borsetta?”.
“Molto. Ecco perché ti pago con queste!”.
La cameriera ruota gli occhi, mentre le ragazze reprimono una risatina.
“Uno… due… due e cinquanta…”.
“… Sessantuno e quaranta, e quarantacinque, e cinquanta!”.
Finito il conteggio, Elyon chiede: “Può cambiarmi altre monete
in pezzi da cinque e da dieci?”.
“Certo, cara, aspetta che vado a prendere la carriola”, risponde la
donna con un sorriso storto.
Prende il gruzzolo in mano e se ne va, bofonchiando qualcosa tra i
denti.
Dopo qualche passo, inciampa. Decine di monete si spargono sul pavimento
con un tintinnio dispettoso, e molte rotolano entusiasticamente verso gli
angoli più oscuri.
La cameriera, imbarazzata, raccoglie con gesti stizziti il piccolo
tesoro disperso per mezzo locale.
Un sorrisino soddisfatto si dipinge sulle labbra di Elyon. “Un po’nervosetta,
non è vero?”.
Tutto il gruppo si alza dal tavolo.
“Ellie, grazie per la pizza”, dice Cornelia. “Purtroppo un pomeriggio
di studio ci sta chiamando a gran voce”.
“Fai bene, Corny. Domani interrogheranno proprio te in letteratura
ed in fisica”. Reinfila nella borsetta il barattolo e saluta con la mano.
“Ciao carissime”.
Mentre Elyon si allontana, Irma riemerge dal suo offeso isolamento.
“Ragazze, sarei tanto curiosa di sapere cosa fa la nostra amica quando
non è con noi!”.
Hay Lin la guarda scettica. “Non credo che diventi verde e con la coda”.
“Sarà. Vado a vedere!”, decide Irma. “Will, vieni con me?”.
“No, ti renderai ridicola”, risponde Will, artigliando il braccio di
Matt in segno di possesso.
“Ragazze?”.
Solo Cornelia risponde con un sorriso beffardo. “Irma, per piacere,
tienici fuori quando farai la tua gran bella figura!”.