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Autore: Swaggiekr    07/07/2012    6 recensioni
(dal capitolo 1)
-Che hai?- chiesi sospettosa
-N...niente...- rispose abbassando la testa.
-Ormai ti conosco, Sel, non puoi nascondermi nulla...- dissi prendendole una mano.
-Ecco... Ho dato all'organizzatrice il telefono per prendere i numeri degli invitati....- disse con aria dispiaciuta
-E quindi?- chiesi confusa
Sooooono ancora qui! ;) con il seguito di Stay strong and never give up :) grazie a chi leggerà! :D qui c'è il link della prima parte :) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1043250&i=1
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima parte la trovate qui --->> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1043250&i=1
Eccomi qui con il primo capitolo del seguito! ;) 
 
vi avviso, questo durerà al maaaassimo 10 capitoli! :)) un bacio :** <3
 
 
Passarono dieci anni, Beth ora aveva 15 anni e Jason 9. 
Sì, ero rimasta incinta, per la seconda volta e non avere accanto Justin mi aveva fatto soffrire parecchio. Ma Josh e Selena mi sono rimasti vicino, e fra loro due le cose non facevano altro che migliorare. 
 
-Beth sei pronta?- le urlai dal soggiorno. 
-Sì, mamma ora arrivo...- rispose sbuffando.
-Aiuta tuo fratello, e sbrigati, siamo già in ritardo!- dissi infilandomi gli orecchini e le scarpe. Odiavo i tacchi.
-Siete pronti?- chiesi aprendo la porta. Scesero le scale di corsa quasi a fare una gara.
-Ma devo tenere i tacchi per forza?-
-Sí, Beth, altrimenti il vestito è troppo lungo!- le risposi sorridendo.
Entrammo in macchina e dopo poco ci ritrovammo davanti alla chiesa. 
-Allora, io vado da zia Sel, Beth, tu porta Jason da zio Josh, e poi raggiungimi!- dissi parcheggiando. E scendendo dalla macchina.
-Va bene...-
-Wow Sel, sei stupenda!- esclamai osservandola con quell'abito bianco.
-Grazie, anche tu stai benissimo...- disse sorridendo, era pensierosa, non mi riferisco solo al fatto che dopo pochi minuti si sarebbe sposata con mio fratello, c'era qualcos'altro.
-Che hai?- chiesi sospettosa
-N...niente...- rispose abbassando la testa.
-Ormai ti conosco, Sel, non puoi nascondermi nulla...- dissi prendendole una mano.
-Ecco... Ho dato all'organizzatrice il telefono per prendere i numeri degli invitati....- disse con aria dispiaciuta
-E quindi?- chiesi confusa
-C'era anche il suo numero in rubrica... Me ne sono accorta solo poco fa quando ho letto la lista degli invitati...- disse chiudendo gli occhi come se stessi per picchiarla ma l'unica cosa che provai fu ansia e paura. 
Ha continuato a chiedere di me per un paio di mesi dopo esserci lasciati, poi ha smesso di cercarmi. Non gli ho mai detto nulla di Jason e non avevo intenzione di farlo quel giorno; dopo dieci anni che non lo vedo.
-Non fa niente, probabilmente non mi riconoscerà nemmeno...- dissi abbracciandola anche se dentro di me si stava scatenando una tempesta.
-Davvero? Pensavo ti saresti arrabbiata con me...- disse poi incredula.
-Non lo vedró e non gli parleró. Non preoccuparti, ora pensa a te. Come ti senti? Sei nervosa?- le domandai sorridendo.
-Beh, sto per sposarmi, penso sia ovvio essere nervosi...- disse ridacchiando.
-Eccomi! Wow zia, sei stupenda!- esclamó Beth entrando nella stanza.
-Anche tu tesoro! Sei una damigella perfetta!- esclamó lei squadrandola da capo a piedi. Indossava un vestito azzurro, dello stesso colore dei suoi occhi, che le arrivava fino ai piedi. Io invece avevo un vestito viola non troppo scollato che mi arrivava alle ginocchia.
-È il momento- si affacciò l'organizzatore dando un bouquet a Selena e uno più piccolo a Beth che la precedé. 
-Vado a sedermi- dissi sorridendole mentre lei respirava profondamente per calmarsi.
Andai a sedermi alla prima panca facendo segno a Jason di sedersi accanto a me. Ero talmente agitata che non mi accorsi di essermi seduta accanto alla ragione della mia preoccupazione. Lo osservai con la coda dell'occhio senza farmi notare, mi scese una lacrima e la asciugai velocemente smettendo di guardarlo. Mi ero ripromessa che non avrei pianto per lui e non lo faró.
Vidi che si giró verso di me, così girai la testa velocemente sperando che non mi avesse visto.
Poi il pianoforte cominció a suonare e Selena entrò in chiesa. Beth le camminava davanti a testa bassa, si vergognava. 
Poi Selena arrivó all'altare e il sacerdote cominció a celebrare il matrimonio. 
La persona accanto a me sbuffó dopo una decina di minuti, nell'esatto momento in cui Jason si avvicinó al mio orecchio.
-Mamma, mi annoio...- sussurró, sorrisi nel vedere che aveva la stessa pazienza di suo padre, che non mi aveva ancora riconosciuta.
Quando finalmente la cerimonia si concluse con il bacio fra Josh e Selena e tutti si alzarono in piedi per applaudire, persi di vista Beth, così la cercai con lo sguardo commettendo l'errore di perdermi in due piscine di miele. Appena mi resi conto di chi erano quegli occhi mi girai di scatto e presi Jason per mano. 
-Andiamo tesoro- dissi accelerando il passo. Uscii dalla chiesa e mi nascosi in mezzo alla folla mentre tiravano il riso a mio fratello e a sua moglie. Poi dopo che andarono via con la loro macchina recuperai Beth e Jason e mi sbrigai ad avvicinarmi alla macchina. Arrivai e la macchina era aperta, salii e mi accorsi di non avere la borsa.
-Cavolo, la borsa!- dissi portandomi una mano sulla fronte -Devo averla lasciata dentro, aspettatemi qui, torno subito- dissi scendendo dall'auto e rientrando in chiesa. Poi mi bloccai quando lo vidi seduto su quella panca con la testa fra le mani. Aveva gli occhi chiusi, quindi, convinta che non si accorgesse di me, mi avvicinai lentamente e recuperai la borsa. Quando pensavo di essere riuscita a farla franca sentii qualcuno afferrarmi per il polso. Rimasi immobile girata di spalle a lui, sperando che mollasse la presa ma mi tiró il braccio per farmi girare verso di lui. Mi girai ma mi concentrai sul pavimento, senza incrociare i suoi occhi. 
-Pensavi che non ti avrei riconosciuta?- chiese sorpreso.
-Sono passati dieci anni Justin, sono cambiate tante cose...  
Ora scusami ma i miei figli mi stanno aspettando in macchina- dissi cercando di girarmi, poi mi resi conto di quello che avevo appena detto e mi misi una mano sulla bocca correndo fuori dalla chiesa. Lui sbarró gli occhi e fece per fermarmi ma non era stato abbastanza veloce. Salii in macchina e partii verso casa. 
-Mamma chi era quello?- chiese Beth.
-Chi?- risposi interrogativa
-Quello che ti è corso dietro fino a fuori la chiesa...- disse ovvia
-Nessuno- le risposi sorridendole. 
-Mamma, ho fame!- esclamó Jason
-Siamo quasi arrivati a casa!- gli dissi sorridendo. 
 
-Posso parlarti?- chiese Beth sedendosi accanto a me sul divano.
-Certo tesoro, dimmi!- annuii sorridendo
-Beh, vedi... A scuola... C'è un ragazzo che mi ha chiesto di uscire... E mi piace... Posso andare?- chiese facendo la faccia da cucciolo.
-Ah, si? E com'è questo ragazzo?- chiesi curiosa
-È alto, bellissimo e ha i capelli color grano e gli occhi marroni, studia molto e tutti lo considerano un secchione, ma ci pranzo insieme già da un paio di giorni ed è simpatico... Allora, posso?- disse con occhi sognanti.
-Quando? Non di sera peró, sei troppo piccola...- dissi poi guardandola negli occhi.
-Domenica mattina! Ti prego ti prego ti prego!!- disse con la faccia da cucciolo.
-D'accordo allora!- dissi sorridendole -Poi peró voglio sapere tutto!- aggiunsi facendole l'occhiolino.
-Grazie, grazie, grazie!! Sei la mamma migliore del mondo!- disse abbracciandomi
-Posso aggiungermi all'abbraccio?- chiese Jason entrando in soggiorno
-Lo chiedi anche? Certo! Vieni qui!- dissi aprendo un braccio e abbracciandolo.
Quell'abbraccio duró per un po', poi Jason si staccó. 
-Perchè non abbiamo un papà?- chiese sedendosi sul divano.
-Stupido, sai che mamma non vuole parlarne!- gli urló contro Beth
-Ehi, calma!- le risposi. -Amore, vedi, tu ce l'hai un papà, solo che lui non sa di esserlo…- dissi sospirando e scompigliandogli i capelli. Dire che era tale e quale a Justin era minimizzare, aveva i suoi occhi, i suoi capelli e il suo sorriso.
Lui annuí e si alzó dal divano per tornare in camera sua, ma lo fermai.
-Che ne dite di guardare un film tutti insieme con i pop corn?- domandai alzandomi dal divano e dirigendomi in cucina.
-Scelgo io!
-No, io!-
-Beth, dammi il telecomando!-
-No, l'ho preso prima io!-
-Non è vero!-
-Bugiardo!-
-Smettetela!- urlai dalla cucina. Poi sentii bussare alla porta, senza pensarci troppo aprii la porta e mi ritrovai a chiuderla in fretta e furia.
Continuó a bussare. 
-Mamma, ma chi è?!- chiese Beth
-Nessuno, amore, fai finta di niente... Vado un secondo al bagno- dissi alzandomi ed andando in bagno. 
Dopo essere uscita dal bagno tornai in soggiorno e vidi Beth andare verso la porta ed aprirla.
-Beth! Ti ho detto di..- urlai infuriata cercando di fermarla ma era troppo tardi. Provai a richiudere la porta ma la bloccó con un piede. 
-Vattene.- dissi continuando a provare a chiudere la porta.
-Ti prego, solo un minuto!- urlò riuscendo ad entrare in casa. Si guardò intorno e i suoi occhi si puntarono su Jason. 
-Cosa vuoi?- chiesi evitando il suo sguardo.
-Mamma, chi è?- chiese lui dal divano. Notai Justin sbarrare gli occhi, io guardai Beth e le feci segno di andare in camera sua con Jason.
Aspettai che uscissero dalla stanza per rigirarmi verso Justin.
-Il tuo minuto è scaduto, ora puoi andartene- dissi indicando la porta. Mi faceva un male incedibile trattarlo così ma era necessario.
-Io non mi muovo, che significa tutto questo? Chi è quel bambino, perchè ti chiama mamma? Io non capisco più nulla.- disse con un misto di rabbia e confusione.
-Non credo siano affari tuoi, ora va' via.- dissi aprendo la porta. 
-Quanti anni ha?- chiese guardando il pavimento, capii che aveva capito qualcosa quindi non avrei parlato. 
-Ti ho già detto che non sono affari tuoi!!- gli urlai contro trattenendo le lacrime, in realtà erano pienamente affari suoi, era suo figlio.
-Cazzo, Mia, rispondimi!- urló prendendomi per un polso. 
-Vattene Justin, fallo per me, per favore.- dissi lasciandomi scappare tre o quattro lacrime solitarie. Lui si avvicinó e con un dito le asciugó, poi si giró ed uscí di casa.
Mi accasciai alla porta e cominciai a piangere, infrangendo ancora quella promessa che mi ero fatta. Una mano mi si poggió sulla spalla e mi fece alzare lo sguardo. Trovai Beth, seduta accanto a me che mi faceva segno di abbracciarla.
Il nostro rapporto si avvicinava di più a quello di due amiche che a quello di una madre e una figlia. 
-Mi dispiace, non dovevo aprire la porta...- disse mortificata
-Va tutto bene, ora mi passa.- le dissi sciogliendo l'abbraccio e asciugandomi le lacrime. Lei annuí e sorrise. 
-Ti va di chiamare zia Sel? Magari lei e lo zio possono venire a cena, ordiniamo la pizza...- propose lei.
Annuii e sorridendo mi alzai. 
-Allora vai a chiamarla, io intanto cerco il numero della pizzeria!- lei sorrise e si avvió in soggiorno a prendere il telefono, io cercai il volantino della pizzeria e lo appoggiai sul tavolo. 
-Hanno detto che fra cinque minuti sono qui!- disse Beth spuntando in cucina. 
-Jason, scendi!!- urlai
-Sta suonando, non credo che ti senta, lo vado a chiamare!- disse lei salendo le scale. Aveva preso anche il talento per la musica da suo padre...
-Eccoti! Che suonavi?- chiesi a Jason dandogli un bacio sulla guancia.
-Chitarra, non riesco a fare gli accordi in barré...- disse triste
-Chiedi a zio Josh se sabato ti porta con lui a lavoro e ti fai aiutare da qualcuno lì, d'accordo?- dissi sorridendo, anche Josh lavorava alla casa discografica di nostro padre, io facevo due lavori, le pulizie in un albergo di mattina e la cameriera in un bar di pomeriggio. 
Il campanello suonó ed andai ad aprire mentre Jason e Beth apparecchiavano.
-Tre domande: uno: perchè hai pianto, due: perchè Justin è fermo in macchina qui davanti con la testa fra le mani, e tre: le prime due domande sono collegate fra di loro?- chiese Selena preoccupata entrando in casa.
-Ne parliamo dopo-
-No, ne parliamo ora, Josh, stai con i ragazzi e ordinate le pizze.- disse trascinandomi in camera mia.
-Chi ti ha detto che ho pianto?- dissi chiudendo la porta.
-Beth al telefono... Comunque ti si legge in faccia che c'è qualcosa che non va.- rispose lei.
-Due settimane fa, al matrimonio, ho dimenticato la borsa in chiesa, così sono rientrata a prenderla, ma lui mi ha vista, così per evitare di parlargli gli ho detto che i miei figli mi aspettavano in macchina e oggi è venuto a chiedermi spiegazioni... Poi Jason mi ha chiamato mamma davanti a lui, e ha cominciato a fare domande, io gli ho detto che non erano affari suoi ma non mi ha dato retta e credo abbia capito qualcosa perchè mi ha chiesto quanti anni ha... Gli ho ripetuto che non erano affari suoi e gli ho chiesto per favore di andarsene. Poi si è avvicinato, mi ha asciugato qualche lacrima ed è uscito... Ma non credevo fosse ancora lì...- le spiegai tutto d'un fiato.
Lei mi guardó sorpresa. 
-Sai, io credo che dovresti dirglielo... In fondo è anche figlio suo, ha il diritto di saperlo...- disse poi
-Non ricominciare Sel, me lo hai già detto quando ero incinta e ti ho già detto che è fuori discussione, non gli diró nulla.- dissi abbassando la testa, avrei tanto voluto averlo accanto durante quei nove mesi, ma sapevo che per lui sarebbe stato la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, gli avrei chiesto troppo.
-Ma...- provò a dire qualcosa ma la interruppi.
-Niente ma, Sel, è meglio così...
-Come vuoi... Ma prima o poi lo verrà a sapere e a loro serve un padre... Non dimenticarlo...- disse prendendomi la mano e portandomi in cucina con gli altri. 
Dopo aver mangiato le pizze ed aver salutato Josh e Selena mandai Beth e Josh in camera e guardai fuori dalla finestra. Era ancora lì, con la testa fra le mani, nella stessa posizione di un'ora e mezza prima. 
Stavo facendo la cosa giusta a nascondergli tutto? 
 
 
Ehehehehe... Voi che dite? :)) 
  
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