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Autore: Margareth    22/01/2007    3 recensioni
Ecco la seconda parte della mia ff su Draco/Ginny...I due stanno finalmente insieme ma devono trovare il modo di dirlo a Harry e Ron..cosa abbastanza difficile..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Draco tornò nello scompartimento il sole era già tramontato

Quando Draco tornò nello scompartimento il  sole era già tramontato.

Entrò senza dire una parola e si sedette sul sedile accanto a Blaise, che giocava a carte con Tiger e Goyle.

Inutile dire che stava vincendo alla grande.

Appena lo vide Pansy lanciò un urlo di gioia e si sedette accanto a lui, abbracciandolo.

“Non sai quanto sono stata in pensiero, Dracuccio!Ma dove ti eri cacciato??Ti ho cercato dappertutto!!”

Effettivamente Draco era rimasto nel vagone almeno per un’ora dopo che Ginny se n’era andata, semplicemente fissando la porta, sperando che tornasse.

Odiava quel suo comportamento. Poteva anche essere migliorato e aver rivisto le sue idee dopo averla conosciuta ma non era da lui sperare che una ragazza tornasse da lui.

Aveva sempre potuto avere tutte le ragazze che voleva, se uno lo lasciava poteva sempre trovarne un’altra e non gli era mai importato se qualcuna di quelle sciocche lo odiava per averla ferita.

Per lui erano solo oggetti da sfruttare e abbandonare.

Ma ora non era più così.

Quando vedeva la Weasley piangere, scossa dai singulti, non riusciva a fare a meno di soffrire anche lui, soprattutto se la sua tristezza era causata da qualche suo comportamento.

Accanto a lui Pansy continuava a parlare, stringendogli il braccio e strusciandoglisi contro.

Cominciava seriamente a irritarlo.

“E lasciami!”

Tiger, Blaise e Goyle si voltarono a guardarlo mentre gli occhi della ragazza si riempivano di lacrime

“Ma….Dracuccio” disse Pansy con voce tremante “Non ti senti bene?”

“Sto benissimo” rispose bruscamente spostandosi un po’ più a destra. Nello stesso momento Goyle si alzò raggiungendolo e sedendosi di fianco a lui, al posto della Serpeverde

“Vediamo di farti ritornare un po’ di buon umore”disse con un sorriso beffardo

“Indovina un po’ chi ha visto Pansy mentre ti cercava?”
”Chi?” chiese, totalmente disinteressato

“Non vuoi provare a indovinare? Avanti non è difficile”

“Dimmelo o togliti dai piedi” rispose brusco

“Quella sciocca carota che piangeva. Anzi, dal racconto di Pansy sembrava proprio disperata”

Draco sussultò e si voltò a guardare il compagno sul cui viso si era formato un ghigno divertito mentre aspettava che il suo capo parlasse.

Avrebbe tanto voluto rompergli quella faccia da idiota che si ritrovava ma si trattenne, ricordando che lui odiava la Weasly.

Per lo meno per quanto ne sapevano quei tre cretini.

“Scommetto che le hai fatto qualcosa”continuò lui sghignazzando vedendo che il biondo non sembrava intenzionato a conversare

Colpito nel segno.

Indubbiamente era colpa sua se la ragazza stava piangendo, anche se Goyle non poteva certo immaginare perché.

Si alzò. Non poteva più sopportare quegli occhi che lo squadravano curiosi in cerca di una ragione che potesse spiegare il suo umore…o se ne andava immediatamente o non sapeva cosa sarebbe successo.

Prese il suo cappotto e uscì dallo scompartimento sbattendo la porta alle sue spalle.

 

 

 

Ginny si guardò allo specchio.

Molto meglio. Decisamente molto meglio.

Era chiusa in bagno da circa un quarto d’ora, il tempo che le ci era voluto per tornare ad essere presentabile.

Quando era entrata e aveva guardato il suo riflesso nella lastra di vetro poco ci mancava perché cacciasse uno di quegli urli che avrebbero messo in allarme tutto il treno.

Il suo viso era rigato dalle lacrime, gli occhi gonfi e rossi.

Sembrava appena uscita da un film dell’orrore.

Così aveva subito preso l’occorrente dalla tasca dei jeans e si era sciacquata la faccia.

Ora poteva dirsi soddisfatta.

Sospirò e mise la mano sulla maniglia, spingendo la porta.

Ed eccola di nuovo nel buio corridoio del treno.

Si incamminò verso lo scompartimento dove l’attendevano sì i suoi amici, ma anche un fratello pronto a farle il lavaggio del cervello per capire dove fosse stata per così tanto tempo.

Almeno sapeva che Hermione sarebbe stata dalla sua parte, pronta ad aiutarla.

E infatti, appena aprì la porta vide suo fratello lanciarle uno sguardo incuriosito

 

“Ehi. Bentornata. Pensavamo ti fossi persa! Dov’eri finita?”

 

“Oh” rispose tranquilla “Ho incontrato un paio di amiche e così ho pensato di passare un po’ di tempo con loro.”

 Decisamente raccontare bugie non era un problema per lei

“Bè, potresti passare un po’ di tempo con noi visto che non ci siamo visti per tutta l’estate”

 

“Oh Ron finiscila!” Hermione lo guardò severa “lasciala in pace, non ha mica due anni. E poi sai che noia stare con il proprio fratello”

 

Ron si voltò di scatto verso la sua ragazza “Ah, si? E così sarebbe una noia stare con me?”

 

“Non intendevo questo. Volevo solo dire che per una sorella non è particolarmente entusiasmante stare appiccicata al fratello maggiore”

 

“Soprattutto se sono io,vero??”

 

“Non l’ho mai detto e neanche pensato!!”

 

Ginny ridacchiò e raggiunse Harry sedendosi di fianco a  lui sul sedile di fianco al finestrino

Appoggiò la testa sulla sua spalla e osservò suo fratello e Hermione discutere animatamente

“Hai visto? Puoi stare via tutto il tempo che vuoi ma tanto quei due non cambiano” Sorrise lui accarezzandole i capelli dolcemente

 

Ginny annuì “Già. Sono sempre gli stessi”

 

“E tu?”

 

“Io cosa?”

 

“Sei strana”

 

“In che senso?”

 

“Nel senso che sembri preoccupata da qualcosa. Non intendo adesso, ma da quando sei tornata”

Ginny si incupì ma cercò di non darlo a vedere

 

“Io sto bene. Sono solo stanca…sai, non è particolarmente rilassante abitare con Malfoy”

 

 

 

Draco camminava senza una meta precisa, percorrendo i vagoni ad uno ad uno.

Era passato un bel po’ da quando era uscito dal suo scompartimento ma non aveva nessuna intenzione di tornarvi, né di incontrare qualcuno.

Semplicemente aveva bisogno di muoversi e impedirsi di pensare.

Stava appunto percorrendo uno dei vagoni meno abitati quando vide Hermione venirgli incontro.

Non lo stava guardando, né pareva interessata a quello che stava facendo, così Draco cercò di ignorarla.

Purtroppo lei non sembrava dello stesso parere

Quando furono uno accanto all’altra, lei lo prese per un braccio e lo trascinò nel primo scompartimento libero e una volta dentro si preoccupò di chiudere tutte le tende

Poi si girò verso di lui incrociando le braccia al petto, con uno sguardo che non lo rassicurava affatto.

“Ascoltami bene Mr.Serpeverde perché non intendo ripetere ciò che sto per dirti. Ho accettato il fatto che la mia migliore amica si sia presa una sbandata per te e ho cercato di dimenticare quello che tu hai fatto passare a me e ai miei amici per ben 5 anni ma non sono disposta a tollerare più neanche uno dei tuoi stupidi comportamenti. Quindi vedi di darti una regolata”

Se fosse stato un giorno come gli altri Draco non avrebbe mai permesso a nessuno di parlargli in quel modo ma non era dell’umore giusto per litigare con un’altra persona, né ne aveva l’intenzione


”Ma cos’ho fatto stavolta?”chiese così, cercando di capire

 

“Di preciso non lo so, ma so che Ginny è tornata dopo più di un’ora e non era felice e raggiante come avrei pensato”

 

“E’ vero, abbiamo litigato, ma neanche io ero molto contento sai?”


”Bè, allora potevi evitare che accadesse!”


Il biondo sospirò “Ok. Ascolta, dispiace anche a me di averla fatta piangere ma-“

 

“Come sarebbe??” Hermione lo guardò furiosa “Ha anche pianto?”

 

Draco si maledisse mentalmente. Evidentemente se si fosse risparmiato quel particolare sarebbe stato molto meglio “Si, ma neanche io sto bene in questo momento, quindi tolgo il disturbo. Prometto che cercherò di rimediare”

 

“Sarà meglio” rispose Hermione osservandolo uscire dallo scompartimento

Odiava ammetterlo ma il Serpeverde le era sembrato davvero sincero e dispiaciuto.

Evidentemente cominciava a vedere in lui un po’ di quello che aveva visto la sua amica quella stessa estate.

Uscì anche lei dallo scompartimento e raggiunse il suo.

Fuori era ormai completamente buio e in lontananza si incominciavano a scorgere il castello e i suoi dintorni.

Sicuramente, pensò Hermione, quello sarebbe stato un anno pieno di scoperte e novità. Sperava solo che fossero positive.

 

 

  
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