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Autore: nuvole_e_popcorn    08/07/2012    2 recensioni
-Finiscila di fare lo stupido!-esclamò lei porgendogli il polso. -non hai detto che 'non eri la mia personale sacca di sangue ambulante?-disse mimando il suo tono la prima volta che si erano incontrati. -sì, ma allora non mi avevi salvato la vita diverse volte e non eri in pericolo di morte. Quindi zitto e bevi è capace che un'occasione del genere non ti ricapiti mai più-lui non se lo fece ripetere e fu allora che capì perché non era mai stato in grado di torcerle un solo capello, per quale ragione era un dolore fisico immaginare che un altro vampiro la sfiorasse.. ora capiva molte cose. Ora sapeva che la sua vita era cambiata per una ragione.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Qual è il tuo nome donna? » domandò «Anna..» rispose con sicurezza, poteva essere chi diamine gli pareva non l’avrebbe mai sottomessa. «Anna cosa..?» lei alzò il viso orgogliosa: «Annabelle McOnye»- il primo incontro tra Annabelle e James 

Pilot
Dodici anni prima
«Annabelle..»disse l’uomo mentre esalava i suoi ultimi respiri.  «chi è Annabelle, tua moglie McOnye?» domandò divertito David. A James non piaceva il modo in cui David trattava gli umani, come se fossero inferiori. Qualcosa, nelle più recesse parti del suo essere gli assicurava che gli umani erano di gran lunga più forti di loro, dovevano solo scoprirlo e McOnye gliene aveva dato la dimostrazione: da solo aveva ucciso quasi tutta la guardia reale di David. Era un vero ribelle. David lo guardò con la coda dell’occhio: «James, finiscilo» e uscì dalla stanza. James si sedette sul bracciolo del divano. «lo sai McOnye, sei davvero una persona che merita rispetto, per questo ti ucciderò in maniera veloce..» l’uomo lo ignorò: «Annabelle..» ripetè. «oh con quest’Annabelle! Ti ha davvero catturato il cuore questa donna»lui lo guardò dritto negli occhi: «Annabelle è mia figlia..»disse. Lo prese per il colletto del camicia, fu uno sforzo troppo grande. Sentì il suo cuore abbandonarlo. Gli chiuse gli occhi. «Addio, McOnye».
...
Oggi
James aprì gli occhi, la rossa che gli aveva fatto compagnia la sera prima giaceva tra le lenzuola addormentata. Non capiva proprio come certe persone amassero farsi mordere, davvero anche perché se erano volontari sì si faceva meno fatica, loro subivano meno pena, ma ei era tutta un’altra cosa. Oggi sarebbe arrivata la sua nuova ospite. La sua ultima era finita ad un certo Freyback, era noiosa. Antipatica, con la puzza sotto il naso e il suo sangue non era poi neanche tanto buono. I suoi gusti erano parecchio raffinati e neanche la Rossa lo aveva soddisfatto pienamente, ma si sapeva si sarebbe stati soddisfatti pienamente nel momento in cui si avesse trovato la propria cantante, l’unica persona al mondo il cui sangue poteva essere la forza più distruttiva per un vampiro: poteva ucciderlo o poteva redimerlo. Di solito quando un vampiro trovava la propria cantante la si trasformava in un vampiro e diventata la propria compagna, da quel momento in poi non si sarebbe appertunuti a nessun altro. «Mmmm..» mugugnò la donna. «buongiorno, Stella» la salutò «fai come se fossi a casa tua, poi sparisci e dimenticati la strada»disse, crudelmente dirigendosi, ancora nudo in bagno.
Annabelle guardava fuori dal finestrino chiusa nel suo mutismo. Dannazione che vita! Ma perché a lei, che aveva fatto di male? Il vampiro che la stava giudando dal suo nuovo padrone non era stato gentile, beh lei aveva ricambiato il favore. Ogni tanto mentre si spostava sul sedile grugniva di dolore al ricordo del paletto che gli aveva conficcato nel fianco. Stupidi vampiri. «il tuo nuovo padrone, James, è un tipo non molto paziente, ti consiglio di tenere a basa il tuo temperamento signorina»le disse quando arrivarono davanti ad un enorme villa stile coloniale. La fece uscire e la accompagnò alla porta. Suonò il campanello. Eccoci qua, pensò Annabelle, mentre qualcuno apriva la porta. Era un uomo, e che uomo! Aveva i capelli castano scuri e due occhi smeraldini che letteralmente: ti toglievano il fiato. Sorrise sexy. «Ei Phil. Come va, amico?» domandò rivolto al vampiro, ma senza staccare gli occhi da lei «Bhe chiedilo a lei come va, James» questo era James? Come poteva un essere così bello essere un mostro del genere? «la ragazza ha un certo caratterino, mi ha conficcato un paletto nel fianco»disse. James la scrutava sempre più interessato. «Mmm.. bene mi piacciono quelle con carattere»disse. «Qual è il tuo nome, donna? » domandò «Anna..» rispose con sicurezza, poteva essere chi diamine gli pareva non l’avrebbe mai sottomessa. «Anna cosa..?» lei alzò il viso orgogliosa: «Annabelle McOnye». James sgranò gli occhi. Era molto bella: aveva lunghi ricci castani e due profondissimi occhi scuri. «bene, Annabelle»disse, riscossosi dallo shock «io sono James, e d’ora in poi questa sarà la tua nuova casa che ne dici di entrare?» lei inarcò un sopracciglio e incrociò le braccia davanti al seno: «Tu che ne dici di lasciarmi andare a casa mia? Hmm?»Phil sghignazzò. «Mi spiace, zucchero filato» disse James cominciando attualmente a divertirsi e poi la faccia della ragazza alla parola, impagabile! «temo non sia possibile, quindi o entri o ti dovrò caricare in spalla, che ne dici di cominciare con il piede giusto, eh?» lei sembrò rifletterci. Poi entrò dandogli una spallata e fissandolo dritto negli occhi mentre lo faceva. James si voltò verso Phil che continuava a sghignazzare. «in bocca al lupo, fratello» lo prese in giro. James si chiuse la porta alle spalle. «Allora» fece lei «quando mi lasci andare?» lui sghignazzò, aveva grinta la ragazza, bene. «Mai. Temo, mia cara, quindi abituatici. Prego seguimi ti mostro la tua stanza». La condusse al piano di sopra e aprì la seconda porta a sinistra «quella successiva è la mia» le fece notare. Annabelle osservò attentamente la camera il colore era un lilla smorto. Però il letto era enorme stile vittoriano. «se c’è qualcosa che non è di tuo gradimento fammelo sapere me ne occuperò» lei si voltò e inaspettatamente sorrise. «okay». «Allora le regole sono semplici. Sei libera, puoi fare quello che ti pare, ma: devi essere in questa casa massimo alle 1.00 di notte, e devi permettermi di bere da te almeno una volta a settimana. Per il resto sei abbastanza libera, fin tanto che non disobbedisci»Annabelle inarcò un sopracciglio. «scordatelo»disse lei. Lui la raggiunse in un battito di ciglia: «sai che potrei prenderti anche in questo momento, vero ragazzina? Non istigarmi sono stato molto gentile con te. Non mi costringere a farti del male» lei lo guardava con aria di sfida: «immagina un po’. Non me ne frega niente delle tue stupide regole e no, non ti permetterò di bere da me.» detto questo fulminea tirò fuori un paletto e glielo conficcò nello stomaco. «Sono una guarriera, e non sono definitivamente la tua personale sacca di sangue ambulante»disse chiudendosi in bagno. James estrasse il paletto e se lo rigirò tra le mani: la ragazza aveva grinta, però disobbedire e non rispettarlo era davvero troppo. Aveva bisogno di una lezione.

Ehy gente che ne dite? Fatemi sapere kisses
  
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