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Autore: Giu_wewe    08/07/2012    0 recensioni
Erano loro la ragione per cui stavo ancora in piedi. La ragione per cui mi impegnavo a coltivare la mia passione, la ragione per cui ridevo, per cui piangevo, per cui facevo quasi tutto. Ma era lui la vera ragione per cui ancora vivevo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NON HO RICONTROLLATO SIATE CLEMENTI!

L’orologio sul comodino segnava le cinque passate e come ogni notte il sonno proprio non ne voleva sapere di arrivare, ormai sapevo che era inutile cercare di addormentarsi così mi alzai e facendo il minor rumore possibile (visto che mia sorella e mia madre dormivano nel letto accanto al mio) andai a prendere il costume e l’asciugamano dalla valigia. Chiusi la porta alle mie spalle e scesi le scale dell’albergo fino a ritrovarmi davanti ad una vetrata che dava sulla piscina interna. Non mi passò minimamente per l’anticamera del cervello che non potevo stare li a quell’ora anche perché pagavo una cifra esorbitante per alloaggiare nell’albergo più lussuoso di Boston e di conseguenza il minimo che potevano fare era lasciarmi usare la piscina o qualsiasi altra struttura della’lbergo quando volevo. Così una volta entrata negli spogliatoi mi cambiai velocemente e in men che non si dica mi ritrovai a mollo nell’acqua calda, finalmente mi sentivo a casa. Restai ferma per una decina di minuti lasciando che il mio corpo assorbisse il caldo e si abituasse alla sensazione dell’acqua sulla pelle; anche se facevo nuoto sincronizzato da quando avevo cinque anni e la piscina era praticamente la mia seconda casa la sensazione che provavo quando entravo in acqua era sempre forte, come se fosse la prima volta che il mio corpo veniva a contatto con l’acqua. Andai sotto, l’unico rumore che sentivo era quello delle bollicine che uscivano occasionalmente dalla mia bocca, feci una decina di metri poi riemersi. Mi girai sentendo un rumore provenire dalla mia destra e per poco non mi prese un colpo: seduto a bordo piscina c’era un biondino che conoscevo fin troppo bene, accanto a lui un stava silezionsamente un riccio con un paio di occhi di un verdi che si vedevano fin da venti metri di distanza.
 
FLASHBACK: DUE ANNI E MEZZO PRIMA.


Percorrevo il corridoio di scuola tenendo lo sguardo basso, sentivo gli occhi della gente addosso ma non era la prima volta quindi scrollai le spalle e tenetti duro fino a quando non arrivai ai bagni. Mi ci chiusi dentro e la crollai, scoppiai in un pianto isterico e per calmarmi ci misi una buona mezz’ora. Le parole che quel ragazzo, il mio migliore amico, mi aveva detto, ringhiato per l’esattezza, quella mattina erano state la goccia che fa traboccare il vaso. Il perché di questo suo gesto non l’avevo capito e non volevo, chissà quale voce girava in giro su di me questa volta. Non era la prima volta che mi chiamavano “puttana” e m’insultavano ma da lui non me lo sarei mai aspettato, mi fidavo di lui, era l’unica persona che mi era rimasta e ora mi aveva lasciato sola pure lui. Mi guardai allo specchio, la ragazza che mi guardava non sembravo neanche più io: il corpo ormai era ridotto a belle e ossa, i capelli erano lunghi e scoloriti, gli occhi stanchi e rossi erano contornati da occhiaie profonde che lasciavano intuire le notti passate insonni. Non ero io quella nello specchio, era un mostro. La cosa veramente mostruosa era che a me piaceva quell’immagine, mi piaceva vedermi ridotta così. Orma il fondo l’hai toccato, peggio di così non può andare. Anzi si, inizia a drogarti va tanto una cosa in più o in meno non cambia niente no? È come se fossi morta comunque. Mi guardai un’ultima volta allo specchio prima di dirigermi a passo svelto verso l’uscita di scuola; non ce la facevo a passare cinque ore d’inferno chiusa qua dentro. Ignorai le proteste e le urla dei bidelli e continuai a passo deciso fino a non essere uscita dal cancello principale. E adesso cosa faccio?  Mi guardai intorno e quando vidi un bar decisi di passare la mattinata li, così mi sedetti a un tavolino e ordinai un succo di frutta. Quando mi alzai per andare a pagare sbattei contro qualcuno, un ragazzo biondo che mi dava molto l’aria di straniero, facendo cadere il bicchiere.
Annabelle: Cazzo! Ma guardare dove vai è un optional?!?
Detto ciò mi chinai a raccogliere i pezzi di bicchiere. Non l’avessi mai fatto, le nostre si scontrarono facendo un rumoroso “crack” e sentii una fitta di dolore pervadermi il cranio.
Annabelle: Ma porca troia! Senti lascia stare, torna a casa biondo prima che ci uccidiamo a vicenda.
Lui mi guardò senza capire e ,senza perdere il sorriso continuò ad aiutarmi a raccogliere i frantumi del bicchiere. Quando me li posò in mano lo vidi sgranare gli occhi vedendomi i polsi pieni di cicatrici, feci per dire qualcosa a lui mi precedette parlandomi in inglese e con gli occhi pieni di lacrime.
Biondino (?): Ti prego non farlo mai più, lo so che non ci conosciamo e non sono nessuno per dirti cosa devi fare ma ti prego, ti scongiuro, non farlo mai più. Fallo per questo ragazzo che ti è venuto addosso e ora piange come un cretino perché non vuole che ti rovini la vita. Sei così bella, sarebbe uno spreco.
Sbarrai gli occhi, certo non ero una spada in inglese ma lui parlava in modo da farmi capire. Poi fece qualcosa d’inaspettato,e se già non avevo le lacrime agli occhi questo peggiorò la situazione: iniziò a cantare, e fatevelo dire aveva una voce bellissima.

When you try your best but you don't succeed
When you get what you want but not what you need
When you feel so tired but you can't sleep
Stuck in reverse

And the tears come streaming down your face
When you lose something you can't replace
When you love someone but it goes to waste
could it be worse?

Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you

High up above or down below
when you're too in love to let it go
but If you never try you'll never know
Just what your worth

Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you

Tears streaming down your face
When you lose something you cannot replace
Tears streaming down your face and I

Tears streaming down your face
I promise you I will learn from my mistakes
Tears stream down your face and I

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you

 
Quando finì, rimase per un paio di minuti a guardarmi, io intanto piangevo come una fontana: nessuno che conosco aveva mai cantato per me e ora arrivava questo ragazzo sconosciuto bellissimo e mi cantava tra l’altro una delle mie canzoni preferite era normale che scoppiassi a piangere no? Senza chiedere niente mi prese il cellulare dalla tasca, mi abbracciò e click scatto una foto, mi rimise il cellulare in tasca e sorrise.
Biondino (?): ogni volta che ti viene l’impulso di farti del male guarda la foto e ricordati di me.
Mi diede un bacio sulla guancia e salutandomi timidamente con la mano se ne andò proprio com’era venuto. Quel ragazzo fece scattare qualcosa dentro di me, la voglia di vivere. Mi aveva travolto come un uragano, da quel giorno non mi tagliai più ne mi misi due dita in bocca cercando di essere perfetta o di scomparire: cambiai radicalmente, non solo fisicamente ma anche caratterialmente. Non lo feci per me, o forse in parte si, ma lo feci principalmente per lui. Non potevo sapere che quel ragazzo in futuro sarebbe diventato uno dei miei idoli o il mio migliore amico questo, però non cambiò che per me sarebbe sempre rimasto il biondino che mi aveva dedicato una canzone e mi aveva ridato la voglia di vivere.
 
Fine flashback.
 
I due furono subito raggiunti da altri tre ragazzi, certo che sono molto più belli dal vivo: le foto e i video non gli rendevano per niente giustizia.
Louis: ragazzi non sta urlando. È entrata in shock?
Harry: stiamo pure in costume, evidentemente non sa chi siamo.
Zayn: impossibile.
Annabelle: so benissimo chi siete.
Zayn: ah, l’ho detto io!
Annabelle: siete gli One Direction, boy band anglo-irlandese emersa da XfactorUK 2010. Tu sei Niall, hai 19 anni e vieni da Mullingar. Il riccio è Harry, 18 anni, Holmes Chapel. Mr. Ciuffo è Zayn, 19 anni, Bradford. Infine ci sono i due fidanzati Louis, 20 anni, Doncaster fidanzato con Eleanor Calder e Liam, 19 anni, Wolverhampton fidanzato con Danielle Peazer. Credo che la finirò qui perché sennò sembro un’ossessionata oppure una stalker.
Detto questo uscii dall’acqua e mi incamminai verso gli spogliatoi senza neanche dargli il tempo di replicare.Ssentivo la schiena bruciare il che significava che mi stavano guardando ma non ci diedi peso  e continuai a camminare come se niente fosse, come se non avessi appena incontrato gli One Direction, in costume ,nella piscina del mio albergo, e come se non mi avessero appena fissato il culo per cinque minuti. Dopo essermi fatta la doccia tornai su in camera dove crollai tra le braccia di morfeo.



GIORNO BELLE, SERA SAREBBE MEGLIO COMUNQUE:
HO PENSATO DI UNIRE QUESTA E L'ALTRA FF CHE STAVO SCRIVENDO INFATTI
TROVERETE UN CAPITOLO DELL'ALTRA INCORPORATO IN QUESTO (?) SPERO CHE VI PIACCIA
E DIMTEMI COSA NE PENSATE!
LOVA YA
  
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