“Elf-niichan
fammi uscire
immediatamente di qui!”
Lisanna
diede un paio di
colpi furiosi alla porta della sua stanza.
Il
suo fratellone per
impedirle di andare in missione aveva aspettato che Mira uscisse e poi
l’aveva
chiusa a chiave là dentro…
“E’
per il tuo bene
sorellina!”
“Ma
Elf-niichan!”
“Niente
‘ma’! Per
proteggerti questo e altro! Nessun vero
uomo lascerebbe andare la sua sorellina con un tipo losco come
quello!”
“Ma
Laxus non è un tipo
losco…
…
…
…
Beh,
ammetto che a volte ha
un’aria truce ma non penso lo sia!”
“Io
non mi fido! Potrebbe
portarti su una cattiva strada stare in sua compagnia!”
“Mah,”
Lisanna fece un
sorriso sornione; “Evergreen fa parte degli amici di Laxus
eppure non mi sembra
che tu ritenga che abbia preso una cattiva strada visto che stai quasi
sempre
in sua compagnia!”
“NON
STAVAMO PARLANDO DI
QUESTO!” urlò con un tono chiaramente imbarazzato.
“Hihihihi”
ridacchiò lei.
Elfman
arrossì.
“C-comunque,”
mormorò riprendendo
contegno; “Io mi siedo qui davanti all’ingresso
della tua stanza… Quando il
treno sarà partito ti farò uscire, ma non
prima!”
L’albina
sbuffò e smise di
picchiare la porta.
Il
suo fratellone alle
volte era troppo iper-protettivo.
Certo,
un po’ poteva capire
la sua preoccupazione: anche lei sapeva quello che aveva combinato
Laxus in sua
assenza.
Infatti
i suoi amici le
avevano raccontato sia dell’espulsione, sia del Festival e
sia dell’ atteggiamento
non molto galante che il biondo aveva adottato negli anni dopo la sua
scomparsa.
Eppure
lei sapeva che adesso
era cambiato!
Anzi, in realtà
lui era semplicemente ritornato
il vecchio Laxus che conosceva lei: il ragazzo taciturno, un
po’ chiuso ma
dall’animo buono, quello con cui parlava raramente ma che
allo stesso tempo era
il primo che si ricordava di farle un regalo e gli auguri per il suo
compleanno…
Lisanna
sapeva che lui era
una brava persona: dovevano solo dargli una possibilità per
dimostrarlo!
La
ragazza guardò
l’orologio a cucù attaccato sopra al suo letto
(Regalo di Mira-nee) e rimase di
stucco… Cavolo, fra meno di quindici minuti il treno sarebbe
partito e lei era
ancora lì!
Inoltre
era pure quindici
minuti in ritardo rispetto all’orario di ritrovo che aveva
deciso con Laxus!
Prese
in fretta e furia le
sue cose dall’armadio e le ficcò nel suo zaino blu
a tracolla.
“Bene,
adesso come esco di
qui?! Se solo Elf-niichan…”
Prima
che potesse
completare la frase il suo sguardo fu catturato da un particolare molto
importante…
“Ma
è ovvio, come ho potuto
pensarci prima?!” pensò la ragazza sorridendo.
Elfman
si era talmente
preoccupato di chiuderle la porta di ingresso e di farle la paternale
che aveva
totalmente dimenticato che, sebbene camera sua fosse al secondo piano,
lei
avrebbe potuto tranquillamente trasformarsi e volare fuori dalla
finestra…
“Uhm,
mi dispiace per
Elf-niichan, però non mi pare carino comportarsi
così nei confronti di Laxus… Che devo fare, uhm..."
Lisanna stette un paio di minuti a pensarci, poi le venne un'idea...
"Ho
deciso: gli scriverò un biglietto di scuse
e poi partirò!”
Prese carta e penna,
scrisse il biglietto e lo appoggiò sulla sua scrivania.
Fatto
ciò si trasformò in
un bellissimo falco, afferrò la borsa con gli artigli e,
sebbene provasse un
po’ di rimorso, volò
fuori nel cielo
azzurro, diretta alla stazione.
*
Laxus
era molto
spazientito: mancavano meno di dieci minuti e il treno sarebbe partito
e Lisanna
ancora non era arrivata!
E
dire che lui aveva deciso
di prendere un mezzo di trasporto solo perché non voleva
farla affaticare troppo
e le aveva pure comprato il biglietto!
“Sono
proprio stupido… ”
pensò.
Si
sedette su una panchina
vicino al binario e guardò l’orologio della
stazione.
Avrebbe
aspettato altri
cinque minuti e poi sarebbe salito sul treno.
Anche
perché i biglietti
ormai li aveva acquistati e li avrebbe usati...
Il
ragazzo stava giusto per
alzarsi dalla panchina ed andarsene quando
un falco incominciò a svolazzargli
qualche metro sopra la testa.
Il
falco incominciò a
planare lentamente verso il basso fino ad atterrare poco distante da lui.
L’animale
lo guardo e poi
si trasformò in Lisanna.
“Ciao
Laxus, scusa se ti ho
fatto aspettare!” gli disse sorridendo.
Laxus
sbuffò.
“Ciao
Lisanna… Meglio tardi
che mai! Tra un po’ il treno partiva senza di
te…”
La
Strauss mise il broncio.
Chissà
forse avrebbe fatto
meglio a dare retta a Elf e a tornarsene a casa se quelle erano le
premesse…
“Umphf!
Andiamo a fare i
biglietti piuttosto!”
Laxus
tirò fuori dal suo
cappottone due biglietti e fece un’espressione saccente.
“Già
fatto.” Disse.
Lisanna
gli sorrise
nuovamente. Era un po’ scorbutico, però in fondo
aveva pensato anche a lei…
“Grazie
Laxus! Quanto ti
dev…”
L’albina
fece per
avvicinarsi al biondo ma lui si alzò prontamente dalla
panchina.
“Nulla,in
fondo è solo un
biglietto… Piuttosto,
andiamo?” le
disse.
“Sì!”
“Bene…
Ah, un'altra cosa…” il
biondo la guardò e sorrise stranamente divertito.
"Cosa?" chiese lei incuriosita.
“Andare in giro in
pigiama a maniche lunghe
con le paperelle è una nuova moda?”
“Pigiama?”
Lisanna
si guardò i vestiti.
“Ops…”
Continua
Grazie
mille a DeathNote666 per aver recensito e messo
la storia fra i preferiti,
a
RougeAmarantus per aver recensito e inserito la
storia fra le seguite,
a
digreg
e Lyu
chan per
aver
messo la storia fra le seguite
e
a greenyasha89
per aver
inserito la storia fra le preferite! ^^
Davvero,
grazie infinite!
A
presto, =)
Vale