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Autore: Peyton Sawyer    09/07/2012    1 recensioni
Lily è stata rapita. Le hanno fatto il lavaggio del cervello. Non riesce più a distinguere la realtà dalla finzione. Ma non è tutto. Quelli che l’hanno portata via le hanno tolto i poteri: non è più in grado di fare magie. Altri cinque ragazzi sono nella sua stessa condizione. Chi ha bloccato i loro poteri, sa come fare a manifestarli come energia pura, e vuole trasformarli in un’arma micidiale, pronta a sterminare tutto e tutti. Neanche l’amore sembra poter nulla contro il potere assoluto.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione, Da Epilogo alternativo
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Harry e Wilson si ritrovarono di nuovo all’obitorio del San Mugo convocati dal dottor Thomas.
< Che cosa puoi dirci, Dean? > chiese Harry fissando il cadavere dell’uomo che lavorava con Scorpius.
< Vedete qesto talio? > disse Dean alzando leggermente il collo del morto sul tavolo per mostrare ai due Auror un taglio orizzontale sotto l’attaccatura dei capelli. < Preciso, quasi chirurgico. Ma non è questa la ferita che l’ha ucciso. Questa ha uno scopo più interessente. >
< È legata alla colonna vertebrale? > chiese Wilson.
< Esatto. Qualunque cosa abbia fatto questo taglio è pieno di una tossina paralizzante tanto potente da inibire le funzioni motorie. > poi inidicò le ferite sul petto < Queste sono la causa del decesso. Notate lo schema su ogni lato. > Sul petto dell’uomo vi erano dieci lunghi e profond tagli. < Cinque per ogni artiglio. Come potete vedere, ha scavato dentro, tagliando verso l’altro e sventrando i polmoni, tagliando le ossa della gabbia toracica. >
< Hai mai visto nulla di simile prima d’ora? > chiese Harry preoccupato.
< No. > rispose Dean.
< Nessuna idea su chi l’abbia ucciso? >
< No, ma posso dirvi che è veloce, notevolmente forte e ha la capacità di rendere le proprie vittime indifese nel giro di pochi secondi. Nella natura, i predatori con tossine paralizzanti usano queste ultime per catturare e mangiare le proprie prede. Questa preda non è stata mangiata. Questo vuol dire che la cosa che l’ha ucciso voleva solo ucciderlo. Infatti, uccidere credo sia il suo unico scopo. >
< Abbiamo controllato nel passato della vittima, ma non c’era niente che spiegasse il motivo di una tale aggressione. > disse Wilson.
< Malfoy che cosa dice? > chiese Dean a Harry.
< Verrà al Minestero per rilasciare la sua deposizione, speriamo ci possa dare qualche informazioni utile. >
 
 
I sette si smaterializzarono a Hogsmeade e fortunatamente non trovarono nessuno per le strade. Era notte, faceva davvero molto freddo e il fatto che fosse gennaio non aiutava per niente.
< Da dove entriamo? > chiese Pevv guardando il castello di Hogwarts in lontananza.
< A Mielandia, passeremo dal passaggio segreto in cantina. > disse Sam.
Attraversato il tunnel, si ritrovarono al terzo piano del castello, davati alla statua della strega orba.Corsero per i corridoi di Hogwarts senza mai fermarsi, finché non giunsero davanti al gargoyle che aprendosi avrebbero portato all’ufficio del preside.
< E ora? Come facciamo a sapere la parola d’ordine? > chiese Nick.
< Proviamo senza. > propose Lily. < Proviamo con la nostra magia. >
Marie e Pevv non avevano capito di cosa gli altri stessero parlando, ma Lily, Sam, Adam e Nick si concentrarono sulla grande statua di pietra che subito iniziò a ruotare su se stessa mostrando una scala a chiocciola.
Salite le scale entrarono poi in una grande stanza rotonda con molti oggetti strani posti sutavolini con gambe sottili. Alle pareti erano appesi tantissimi quadri raffiguranti dei maghi che si sono susseguiti come presidi dalla fondazione della scuola. Fortunatamente dormivano tutti. Al centro della stanza regnava una grossa scrivania. Lì accanto, in una teca, c'era il Cappello Parlante, indossato da loro alla cerimonia dello smistamento. Ognuno dei quattro rimase a fissare il cappello parlante, e subito a tutti e quattro tornò in mente la prima volta che varcarono la soglia del castello.
< Che c’è? > chiese Pevv osservando i quattro immobili.
< Serpeverde. > disse Adam.
< Corvonero. > disse Nick.
< Tassorosso. > disse Sam.
Poi guardarono verso Lily in apprensione.
< Lily. > la chiamò Sam. < Tutto bene? >
< Io ricordo… > disse Lily sorpresa. < Io… ero una Grifondoro! > esclamò sorridendo.
< Quindi non c’entra il tempo. > disse Marie confusa sulla maniera in cui riaffioravano alla mente i loro ricordi. < Ricordiamo ogni volta che vediamo qualcosa a cui siamo legati? >
Nessuno di loro rispose perché nessuno di loro sapeva effettivamente che cosa sbloccasse i ricordi e cosa no.
< Forza cerchiamo le cartelle. > propose Adam.
Aprirono tutti gli armadi, tutti i cassetti, e trovarono mille e più schede di studenti che avevano frequentato Hogwarts. Tra le tre scuole dei ragazzi, Hogwarts era la più antica, ma anche la più disordinata. Pevv non faceva altro che lamentarsi del fatto che potevano mettere degli schedari ordinati per anno come a Durmstrang invece di tenere le cartelle degli studenti tutti in scatoloni, misti anche a vecchi moduli di punizioni e annunci vari.
Lily afferrò il suo ottavo scatolone muffito pieno di vecchi fogli ingialliti di venti e più anni prima. Guardò se magari lì in mezzo ci fosse un qualche documento recente, e aprì una cartella a caso.
Il nome dello studente a cui apparteneva era Harry James Potter.
Lily la ripose nel mucchio, ma un plico di pergamene ingiallite grande quanto un vecchio manuale attirò la sua attenzioni. Erano tutte punizioni di un solo studente, appunto quel Harry James Potter di cui aveva aperto la cartella.
Curiosa, la ragazza aprì una pagina a caso.
 
Data: 11 MAGGIO 1997
Nome dello studente: HARRY james POTTER
(motivo) DUELLO NON AUTORIZZATO IN BAGNO, MALEDIZIONE PROIBITA SU DRACO MALFOY. DRACO MALFOY RICOVERATO IN INFERMERIA
Punizione: RICOPIARE LE PERGAMENE DELLE VECCHIE PUNIZIONISOTTO LA SUPERVISIONE DEL PROFESSOR PITON
Firma
ARGUS GAZZA


Ricopiare le pergamene delle vecchie punizioni,  non c’era nulla di più noioso. Lily ebbe un flash in cui ricordò che una volta era toccato anche a lei come punizione.
Sorrise al pensiero di aver ricordato qualcos’altro della sua vita.
< Ehi li ho trovati! > esclamò Nick. Davanti a sé aveva un armadio con gli scatoloni degli ultimi dieci anni. Sam prese quello del 2019, anno del suo diploma, Nick quello del 2022, Adam quello del 2023, e Lily quello del 2025.
Frugarono un po’ e dopo poco trovarono le loro cartelle.
Non fecero in tempo ad aprirle, però, che nella stanza entrarono dodici uomini incappucciati e armati di bacchetta in una mano e di una spada nell’altra. Sapevano chi erano, altimenti non avrebbero mai avuto anche la spada. Quando poi entrò un altro uomo senza cappuccio, fu tutto chiaro.
< Joseph. > disse Lily.
< Vedo che ti ricordi di me questa volta. > rispose sorridendo compiaciuto. < Fantastico. >
< Chi siete e che cosa volete da noi? > chiese Sam.
Nel frattempo, JarWheelie, impaurito, si era nascosto sotto la scrivania e i ritratti dei vari presidi si iniziarono a svegliare.
< Prendeteli. > ordinò Joseph.
I dodici uomini incappuggiatì corsero contro di loro attaccandoli e da lì scoppiò il putiferio.
Pevv scaraventò contro il muro due di loro con un potente fulmine, mentre Sam ne aveva lanciati via altri con un forte vento, e Nick li disarmò tutti delle loro spade.
Riuscirono ad uscire dall’ufficio e a correre via per i corridoi, ma purtroppo furono bloccati da altri dieci incappucciati, e quelli però sempravano più potenti degli altri, tanto da ferire Marie alla gamba sinistra.
Nick e Adam l’alutarono a rialzarsi, mentre Lily, usando il fuoco delle torce appese alle pareti, creò una barriera fra loro e gli assalitori.
< Dobbiamo andarcene di qui! > urlò Pevv.
< Dov’è JarWheelie? > chiese Adam cercando il loro unico mezzo di smaterializzazione.
< AH! > urlò il piccolo essere arcancione correndo verso di loro a perdifiato. < No lascia me qui! No lascia me qui! >
< Smaterializzaci via! > ordinò Nick.
< Non puosso aqui! Maxi magia prottegge la scuola, magia maxi antica. > rispose JarWheelie.
< Ok, allora al passaggio segreto! > propose Sam iniziando a correre verso il terzo piano.
Lui e Jar Wheelie erano in testa, seguiti da Adam, Marie e Nick, mentre Pevv e Lily rallentavano il più possibile quei nemici.
Ad un tratto un grande esplosione scosse il pavimento sotto i loro piedi. Sam, Adam, Marie e Nick erano quasi arrivati al passaggio segreto, ma Pevv e Lily stavano ancora scendendo le scale e l’esplosione li scaraventò via.
Quando Lily riaprì gli occhi, per un’istante tutto sembrò congelato nel tempo.
Finì con la schiena a terra e la botta contro il pavimento le tolse il respiro. Si riparò il viso con le braccia mentre frammenti di materiali, alcuni in fiamme, le piovvero intorno. Un fumo acre riempì l’aria. Portò una mano all’orecchio sinistro e se la ritrovò insanguinata. L’esplosione le aveva prodotto un danno profondo. Era diventata sorda per lo scoppio.
Alla sua sinistra vide Pevv che si stava alzando a fatica; saguinava dalla testa, dal braccio destro e aveva un lungo taglio sul petto. Grazie al cielo erano ferite solo superficiali.
Una volta che si mise in piedi, aiutò Lily ad alzarsi, e con molta fatica raggiunsero gli altri.
Sebbene l’orecchio sinistro era ancora sordo, la ragazza cominciò a sentire un ronzio in quello destro.
Nick e Adam, li stavano aspetando vicino alla strega orba, mentre Sam aveva preso Marie in braccio e con JarWheelie aveva cominciato a percorrere il passaggio.
Dopo che entrarono nel tunnel, Nick chiuse il passaggio materializzando una pesante porta di ferro ch e impedì ai loro assalitori di inseguirli.
Percorsi pochi metri, Lily si sentì svenire, ma Adam la prese prima che cadesse a terra e, prendendola in braccio, seguì gli altri fino a Mielandia. Appena uscirono per strada si presero per mano e JarWheelie li smaterializzò di nuovo nel bosco, vicino alla casa di Marvin Boggs.
 
 
Appena uscito dall’ospedale, indagò sulla creatura che lo aveva attaccato tutto il giorno, senza però arrivare a nessun risultato. Mentre era a letto intento a guardare il soffitto gli venne in mente il fatto che Lily gli aveva sempre detto che il mezzo gigante amico della sua famiglia sapeva tutto sulle creature magiche, così la mattina seguente decise di andargli a far visita.
Si smaterializzò a Hogsmeade, stranamente piena di agenti del Ministero, e senza farci molto caso né senza fermarsi si diresse verso la capanna del vecchio guardacaccia.
Era il 25 gennaio, ed era da tanto che non vedeva il castello innevato.
Bussò alla porta, e poco dopo Hagrid venne ad aprire.
< Oh, Malfoy. > disse sorpreso nel trovarsi il ragazzo davanti a casa. < Che ci fai qui? >
< Avrei bisogno del suo aiuto per identificare una creatura magica. >
< Ahm, ecco… dovrei andare al castello. Stanotte qualcuno è entrato e c’è stato uno scontro. > comunicò a dire il mezzo gigante.
< Cosa? Qualcuno ha combattuto a Hogwarts? > chiese Malfoy sorpreso. < Non potrebbe essere opera di qualche studente? >
< No, ecco…dai, entra. > disse Hagrid aprendo del tutto la porta. Scorpius si accomodò e notò l’espressione decisamente pensierosa del suo ospite. < Lily, tuo cugino e gli altri quattro scomparsi sono venuti a Hogwarts stanotte. Non so perché, ma sono andati nell’ufficio del preside a cercare qualcosa. Poi sono arrivati una ventina di uomini che li hanno attaccati e c’è stato uno scontro violento. Molti quadri erano addormentati, quindi non hanno capito il motivo dell’intrusione, ma hanno confermato l’identità di Lily e gli altri e da… Malfoy? Ci sei? >
Lily era tornata a scuola.
Adam era tornato a scuola.
Questo voleva dire che erano liberi di muoversi, scappare, tornare a casa. Ma perché non l’hanno fatto? Cosa li poteva trattenere dal tornare dalle loro famiglie? Forse erano sotto Imperio e agivano per conto di coloro che li avevano rapiti. Ma allora chi erano gli altri uomini? E perché non andavano d’accordo? C’era forse qualcun altro che stava cercando quello che volevano loro?
< Oh Malfoy! >
La voce di Hagrid lo aveva riportato al presente. < Sono passati dal passaggio segreto di Mielandia, vero? Quando sono arrivato ho visto un gruppo di Auror li davanti. >
< Sì, sono passati da li. > annuì quello. < Ma dimmi, hai detto che dovevi identificare una creatura magica. >
< Due sere fa, io e un mio collega siamo stati aggrediti da un mostro, e lui è morto. Solo che prima di ucciderlo il mostro l’ha paralizzato dalla testa in giù. Speravo che potesse aiutarlo a identificarlo. >
< Non ci sono molte creature che hanno il potere di paralizzare le proprie prede in quel modo. Hai visto come ha fatto? Un morso, un graffio… >
< Un graffio! Sì, lo ha graffiato dietro il collo. > disse ricordando che il suo collega aveva lamentato di un dolore al collo prima di cadere a terra.
< E com’era fatto l’animale? > chiese Hagrid.
< La pelle era scura. Credo fosse ricoperta di scaglie. > disse cercando di ricordare più dettagli posssibili. < Gli occhi erano giallastri, aveva degli artigli lunghi e bianchi, aveva molti denti, e una coda lunga e sottile, ma tanto forte da rompermi un paio di costole quando mi ha colpito. >
Hagrid rimase in silenzio a pensare, e poi finalmente alzò gli occhi verso Scorpius.
< So delle storie, dicerie, su un mostro chiamato Kenema. La sua caratteristica principale è quella di avere all’interno del corpo una tossina che riesce a paralizzare la preda. È simile a un serpente da questo punto di vista, solo che invece di bloccare la preda mordendola, la graffia vicino alla colonna certebrale. >
< Sembra proprio quello che sto cercando. > disse Scorpius contento di aver dato un nome al mostro che lo aveva quasi ucciso.
Hagrid rise. < Sì, ma non può essere quello. Il Kenema è una leggenda. Tremila anni fa era usato come storia per spaventare i bambini. Non esiste nulla del genere. >
Nella mente di Scorpius si accese una lampadina. < Ha detto “tremila anni fa”? >
< Sì, perché? >
< Perché è il periodo in cui vissero i membri dell’antico Cerchio. > rispose parlando più a se stesso che al mezzo gigante.
Poi si alzò di scatto e, ignorando il fatto che Hagrid gli stesse ancora parlando, uscì dalla capanna avviandosi verso Hogsmeade così da riuscire ad andare al Ministero più velocemente possibile.
Si smaterializzò di nuovo a casa dei suoi genitori, fuori dallo studio del padre, entrò nella stanza e usando la metropolvere andò dritto al Ministero per rivelare a Harry tutto ciò che aveva scoperto.

  
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