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Autore: ChibyLilla    09/07/2012    4 recensioni
-Ah, Black, oggi ho parlato con tuo fratello. Dice che non vede l’ora che torniate a casa e che tuo padre ti ha preparato una bella sorpresa-
Ci fu silenzio per qualche istante.
Remus a quel punto si alzò, certo di dover intervenire prima che per Severus fosse troppo tardi
Inserisco per sicurezza l'avvertimento OOC, poichè c'è la probabilità che la mia "personale visione dei personaggi" esuli dalla realtà.
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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 cap.14

James non ebbe la possibilità di parlare con Sirius fino alla fine della lezione di Ruf: era uno strazio per lui guardare il profilo aristocratico del ragazzo al suo fianco e sapere che non si sarebbe girato nella sua direzione neanche per sbaglio.

Perfino il professore non poté non commentare il fatto che per la prima volta da quando aveva messo piede nella sua aula, Sirius Black sembrava interessato alla lezione e James ne avrebbe riso volentieri se la cosa non fosse stata tanto tragica per lui.

Quando il professore li congedò, il suo cuore iniziò a battere all’impazzata: cosa gli restava da fare per impedire a Sirius di chiudersi in quell’apatico mutismo, così inusuale per lui?

Lo seguì silenziosamente fuori dall’aula, poi fuori dalle mura del castello ed ebbe quasi l’impressione che Sirius di tanto in tanto si fermasse ad aspettarlo.

Perso nei suoi pensieri, gli finì quasi addosso, quando Sirius si fermò voltandosi verso di lui.

Erano completamente soli; l’unico rumore che si sentiva era quello del vento tra le foglie ed in lontananza il ruminare del drago di Hagrid.

-Dillo di nuovo-

-Cosa?- James temette di non aver capito bene.

-Dillo di nuovo- gli bastò incrociare i suoi occhi per essere certo di quel che aveva sentito.

-Ti amo, Sirius Black-

-Ti amo James Potter. E per adesso tanto basta-

Non ci furono baci appassionati né lacrime di gioia.

Sirius l’abbracciò, facendogli mancare completamente il respiro e James si ritrovò a ricambiare goffamente la sua stretta.

Con la coda dell’occhio Sirius ebbe modo di vedere Remus e Peter che facevano capolino oltre il portone della scuola, vagando con lo sguardo qua e là.

Capì che li stavano cercando quando Peter li indicò sorridente, come sempre quando c’era di mezzo James; Remus distolse immediatamente lo sguardo, facendo cenno all’altro di tornare nel castello e propinandogli probabilmente un’assurda scusa, a cui solo Peter avrebbe potuto credere.

Quando il grande portone si chiuse completamente Sirius si allontanò, guardando James dritto negli occhi con determinazione.

-Devi promettermi una cosa-

E sapeva che James in quel momento era disposto a promettergli anche l’assurdo.

-Quel che ci siamo detti deve rimanere tra noi- Sirius lo guardava sicuro di sé, come se quello che stava dicendo fosse la cosa più importante del mondo, tradendosi da solo, quando dalla sua voce traspariva una certa preoccupazione.

-Sirius, se è per tuo fratello io…-

-C’è una cosa che devi sapere- Sirius gli prese una mano, distogliendo lo sguardo ed iniziando a camminare, inoltrandosi nel giardino solitario di Hogwarts.

E alla fine riuscì a raccontargli di quel che era successo con Remus la sera in cui James aveva rotto con Lily.

-Devo essere geloso?- la sua voce era a metà tra l’ironico e il preoccupato e a Sirius venne voglia di picchiarlo per quanto fosse stato stupido a pensare una cosa del genere, anche solo per scherzo.

Il sole era alto in cielo ed era esattamente in quel punto che Sirius guardava, trovando piuttosto fastidiosa la luce così intensa, ma incapace di staccare lo sguardo.

-è solo che … - ingoiò saliva, incerto se continuare o meno.

Dopo una manciata di minuti di assoluto silenzio, interrotto soltanto dal gufo di Frank Paciock diretto alla finestra del proprietario, ricominciò a parlare, questa volta con gli occhi puntati su un ermellino che correva in direzione opposta a loro, anche se con gli occhi ancora annebbiati, non riusciva a distinguerne i contorni.

-è solo che io ti ho visto innamorato di Lily e lo so cosa si prova a sentirsi di troppo- tremava, probabilmente perché provava vergogna ad ammetterlo a voce alta e James ebbe la sensazione che sarebbe potuto scoppiare in lacrime da un momento all’altro.

Così quando tornarono in camera dissero soltanto di aver fatto pace.

Come se Remus Lupin fosse stato tanto stupido da crederci anche solo per un attimo.

Ma, come si dice? Occhio non vede, cuore non duole. E fu quella la tattica attuata da tutti e tre: James e Sirius fingevano di essere tornati amici e Remus fingeva di crederci.

Quanto a Peter, beh, lui cambiò marca di merendine perché si era reso conto che quelle al miele di civetta gli facevano venire il mal di pancia.

 

Non più di qualche giorno dopo, James incrociò Lily per i corridoi. Non si erano più parlati dopo la loro assurda conversazione e non si erano più cercati.

O meglio, James si era completamente dimenticato che qualcuno sapeva di lui e Sirius e Lily era ancora troppo scioccata all’idea che il suo ex fidanzato fosse innamorato di maschio per poterlo affrontare.

Ma quel giorno si trovarono proprio l’uno di fronte all’altra e non poterono ignorarsi.

-James, sono contenta di vederti-

-Lo stesso vale per me, my lady!-

La rossa sorrise di cuore, consapevole che James non aveva alcuna intenzione di provarci con lei, che la sua era davvero soltanto gentilezza.

James intuì immediatamente che Lily voleva sapere quella cosa e, benché non avesse dimenticato la promessa fatta a Sirius, non se la sentì di ignorare una ragazza che in fondo era stata fin troppo gentile nei suoi confronti.

-Allora dovresti andare da lui adesso, mi sembrava un po’ giù- confessò Lily, dopo che James ebbe raccontato ogni cosa.

-Lily Evans che non isculta Sirius? Il castello sta per crollare- sorrise, poi la sua espressione tornò seria -Sei un’ottima amica, Lily-

-Sarai un ottimo fidanzato, James-

Sorridenti, imboccarono due strade diverse: mentre Lily si dirigeva in biblioteca, James tornava in dormitorio, alla ricerca di un Sirius ormai scomparso da un bel po’.

Il ragazzo lo stava aspettando seduto sul davanzale della finestra, con una gamba penzoloni verso l’esterno e l’altra verso l’interno; una busta bianca tra le mani e lo sguardo assorto.

-Che altro è successo?- James si chiese per quale motivo la sua, la loro, non potesse essere la normale vita di un mago adolescente, ma dovessero esserci problemi in continuazione.

Sirius si limitò a porgergli la lettera ancora chiusa.

-Non voglio neppure sapere cosa dice- era firmata W.B., Walburga Black, ipotizzò James senza troppa difficoltà.

Anche James salì sulla finestra, facendosi spazio e sedendosi dietro di lui, nella stessa posizione.

-Insieme?- lo avvicinò a sé, finchè Sirius non si poggiò completamente con la schiena contro il suo petto, poi James gli mise la lettera tra le mani.

Non riusciva a guardarlo in viso, ma sicuramente Sirius era piuttosto agitato e questo la capiva dal leggero tremolio delle sue mani, mentre apriva la lettera.

La voce sprezzante di Walburga irruppe nel silenzio che si era creato: -Tua cugina si è fidanzata. La famiglia deve presenziare. Lunedì alle 17.00-

Per James quella lettera non aveva alcun senso. Toccò a Sirius spiegare che la cugina era Bellatrix e che evidentemente aveva ufficializzato il fidanzamento con Rodolphus Lestrange, cosa per niente strana dal momento che erano promessi da quando avevano visto la luce del sole per la prima volta.

La parte finale della lettera era un’indicazione di quando qualcuno sarebbe andato a prendere lui e presumibilmente suo fratello.

James lo abbracciò da quella posizione – Tornerai a casa?-

-Ho scelta?- rispose Sirius, guardando il soffitto.

Sirius rigirava ancora la lettera tra le mani quando realizzò che effettivamente stava per tornare nello stesso posto da cui aveva cercato di fuggire in tutti i modi.

Che fosse arrivato il momento che Regulus gli aveva predetto?

 

Avvertirono i passi lenti di Remus e Peter e si lanciarono letteralmente dalla finestra, atterrando sul letto con violenza eccessiva.

Entrando dalla porta gli altri due Malandrini li trovarono stesi l’uno sull’altro, su un letto ormai completamente distrutto, i cui piedi si erano piegati sotto il peso di entrambi, finendo in frantumi.

-Non è come sembra!-

Peter rideva sguaiatamente, pronto a lanciarsi su di loro; anche Remus stranamente sorrideva. E cosa ancor più strana, sembrava sincero.

-Voglio proprio vedere adesso come sistemerete questo pasticcio- proruppe con una nota di sadismo nella voce.

-Facile!- propose Sirius, alzandosi – con questa- mostrò la bacchetta che Remus prontamente agguantò e sequestrò.

-Non provarci neppure- aggiunse all’indirizzo di James che stava sguainando la propria – Vi presento chiodi e martelli. E buon lavoro- aggiunse, facendo comparire aggeggi babbani con un colpo di bacchetta.

Forse quel pomeriggio sarebbe stato più divertente del previsto e forse le cose sarebbero tornate al loro posto.

-Io l’ho sempre detto che la tua bontà era tutta scena- mormorò fintamente irritato James, mentre Sirius sembrava piuttosto curioso all’idea di maneggiare oggetti babbani.

Remus restò ad osservarli per un po’, seduto sul suo letto, con Peter a fianco che gli offriva dei cioccolatini spediti per posta dalla mamma quello stesso giorno.

Negli ultimi tempi aveva imparato che nulla era più confortante della cioccolata e non usciva mai senza una barretta in tasca, così approfittò volentieri della generosità di Peter, mangiando insieme a lui sotto lo sguardo irritato dei due malcapitati costretti ai lavori forzati.

C’era da aspettarsi che due eredi di famiglie purosangue non avessero la minima idea di come usare chiodi e martelli e Remus si rese conto solo in quel momento che forse sistemare un letto con quegli strumenti poteva essere difficile, oltre che piuttosto pericoloso, considerati i soggetti armati.

Ma ormai era troppo tardi.

Lasciò che perdessero una buona parte del pomeriggio martellandosi le dita e pungendosi coi chiodi, prima di sistemare il letto con la sua bacchetta.

Sono in ritardo e lo so. E so che sapete il perchè, quindi risparmio di scriverlo perchè oggi oltre che in ritardo sono anche di corsa!

Spero che sia valsa la pena di aspettare...

Sappiate solo che il tutto nasce da una notte di caldo insopportabile, quindi se lo considerate un completo delirio non avete tutti i torti!

Ora ditemi: cosa vi aspettate una volta che Sirius sarà tornato a casa?

E cosa ancor più importante: ho deciso chi sarà la persona misteriosa che ruberà il cuore di Remus!!! Si aprono le scommesse: su chi puntate???

Se qualcuno riesce ad indovinare, può chiedermi qualsiasi cosa e sarà fatta!!!

Chiby

  
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