“Candice!”
“Ciao Maggie, sei splendida!” le due si abbracciarono.
“Anche tu, ti vedo in forma. Stai meglio?”
“Sì, meglio...ogni tanto ho ancora qualche momento di sconforto...però...”
“E' normale, Candice, è normale...vedrai che andrà sempre meglio!”
Dopo un istante videro arrivare Roxanne, anche lei splendida nel suo abito verde smeraldo che le arrivava alle ginocchia e mostrava il suo generoso decolletè.
“Ragazze!”
“Ciao Rox! Come stai?”
“Bene, Maggie! E voi ragazze?”
“Tutto bene!” disse Candice.
“Stai meglio, tesoro?” le chiese Roxanne.
“Sì, va meglio. Come dicevo a Maggie ogni tanto mi prende lo sconforto, ma poi mi passa...”
“E' normale, ci vuole tempo!”
Ordinarono tre cocktails e continuarono a chiacchierare.
“Come va con Giles?” domandò Candice a Maggie.
“A parte che litighiamo un giorno sì e l'altro pure, tutto bene...” rispose Maggie con ironia.
“E come mai?”
“Solito motivo...lui vuole un figlio, che io proprio non mi sento di avere...”
“Maggie, hai 34 anni!”
“Non mi interessa, Candice, io non voglio figli. Non sono fatta per essere madre.”
“Giles deve farsene una ragione, non può obbligarti!” concordò Roxanne.
Continuarono a sorseggiare i loro drink in silenzio; Roxanne continuava a muoversi sulla sedia: avrebbe voluto raccontare della sua uscita con Duff Mckagan, ma aveva paura di come le amiche potessero prenderla. Ma il suo comportamento inquieto non passò inosservato alle due.
“Che hai Rox?” le chiese Candice.
“Nulla, perchè?”
“Continui a muoverti su quella sedia, sei nervosa...che c'è?”
“Niente, ve l'ho detto!” Roxanne tentò di essere più impassibile che poteva, ma le sue amiche cominciarono a guardarla con insistenza. La mora sbuffò: com'era possibile che non riuscisse mai a nascondere nulla a quelle due?
“L'altra sera sono uscita con un uomo”
“E cosa aspettavi a dircelo??? Avanti, racconta!” la incalzò Maggie.
“Ecco, non è un uomo qualunque...”
“Cioè?”
“Ecco lui...è famoso...”
“Senti, Rox...la smetti di farti tirare fuori le parole con le pinze e ci racconti tutto per bene??” Maggie non era quella che si può definire una tipa paziente.
“Dunque, alcune settimane fa ho fatto un'intervista a Duff McKagan...” cominciò Roxanne.
“Ma Duff...quel Duff?”
“Esatto, il bassista dei Guns!”
“Wow, come ti invidio!” disse Candice sognante.
“Lasciala continuare, prima che cambi discorso come suo solito!”
“Dai Maggie! Comunque, vi dicevo...mi ha chiesto il numero perchè mi reputa una giornalista professionale bla bla bla...”
“Che scusa banale...” disse Maggie.
“Comunque, l'altro giorno mi ha scritto invitandomi a uscire. Siamo andati a cena fuori e al cinema e...”
“E?” la incalzò Candice.
“E a casa mia...”
“Ecco lì! Ci hai fatto sesso!”
“Maggie, abbassa la voce!”
“Ti rendi conto che hai fatto sesso con Duff McKagan?” continuò la rossa.
“Appunto, Maggie! Ha fatto sesso con Duff McKagan!” rispose Candice sognante.
“Non è questo il punto: è una rock star drogata fino al midollo ed è sposato!”
“Ha smesso con la droga da anni” lo difese Roxanne “Però sì, è ancora sposato...”
“Te la senti di avere l'infausto ruolo dell'amante, Rox?” chiese ancora la rossa.
“Non lo so...lui è così...bello, dolce...e cazzo, il sesso con lui è...wow...il migliore che abbia mai fatto!”
“L'abbiamo persa...” ridacchiò Candice.
“Smettila, non è vero. Mi piace, certo...ma a chi non piace quell'uomo??”
“Stai attenta, Rox...potresti farti male...”
“Maggie, lo so benissimo...non so nemmeno se ci vedremo ancora o che altro. Ho deciso che prenderò un giorno alla volta...”
“Qui c'è solo una cosa da fare!”
“Quale, Maggie?” domandarono le altre due.
“Bere! Cameriere, tre sex on the beach per favore!”