09/07/2012
2 recensioniInvece al di là della porta non c’era Blaine, con il suo gilet grigio e il suo papillon viola, ma c’era dave Karofski, con un mazzo gigante di rose rosse, gialle e bianche.
Presi il telefono e andai a ficcarmi sotto le coperte, e inviai un messaggio a Blaine.
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16:05 Kurt: o.o non sai chi c’è fuori alla porta che aspetta con un mazzo di rose gigante D: ora mi ficco sotto le coperte o.o
16:07 Blaine: chii? Che è quella del reparto accanto, quella che ti fa il filo? Me ne sono accorto di come ti guarda xD che poi avrà una bella delusione D:
16:08 Kurt: macchèè! D: oddio, arriva, aiuto, hobbit D:
16:09 Blaine: ma chi èè?
16:13 Blaine:ma chi diavolo èèèèèèèèèèè?maschio? lo so, ti ho beccato!
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Il telefono suonava interminabile, ma io non potevo rispondere ai messaggi di Blaine,
perché dave era entrato e io mi ero affrettato a coprirmi con le coperte e a far finta di dormire.
Come se non mi avesse visto ficcarmi lì sotto e sbraitare.
“Ehi, Kurt, ciao.”
Non risposi.
“So che mi odi da morire, ma non so cosa sia preso a Filip, ha esagerato un pochettino.”
Mi alzai di scatto e cominciai a parlare.
“oh, dave, devo dire che odio più te che lui. Lui non mi ha ferito come hai fatto tu.
Tu mi hai chiamato finocchio, frocio e sbattuto sugli armadietti, e bagnato ogni giorno con delle granite.
E per non parlare delle cicatrici sulla schiena.
Lui mi ha mandato in coma celebrale, sì, ma lo apprezzo per questo. Mi ha fatto dimenticare tutte le cose passate che sono successe fra me e te.”
Lui piangeva
.
“Scusa, Kurt, non so cosa mi sia..”
Lo interruppi. "S’, non sai cosa ti sia preso negli ultimi 3 anni!”
“cavolo, Kurt non mi interrompere! Solo che sono venuto così, con un mazzo di rose e con gli occhi da cucciolo e i sensi
di colpa non vuol dire che non sia dave karofsky!”
Si avvicinò velocemente a me, e io mi coprii la testa istintivamente, come per proteggermi.
Non potevo sapere che la sua espressione di disgusto si era tramutata in una smorfia di dolore,
con gli occhi grondanti e le braccia avvolte in un abbraccio. Un abbraccio rivolto a me.
Lui posò il suo mazzo di fiori sul comodino e si sedette sulla sedia di pelle di Blaine.
“perché? Cosa ci guadagni da questa sceneggiata?”
“un abbraccio.”
"A cosa ti serve un mio abbraccio, scusa?”
“ne avevo bisogno da tanto tempo, te lo confesso.”
Cavolo, prima Puck, poi dave. Ma sono così attraente da convertire tutti in gay? E poi in ospedale? Bah. Pensai.
“allora perché mi tormentavi da quando mi avevi visto?”
“all’inizio ti odiavo perché era gay, ma poi cominciavo a pensare sempre a te, e temevo se ti avrei rivisto sarei diventato gay. E quando ho cominciato a realizzare di essere come te, mi sono infuriato, perché ti amavo ma volevo anche essere amato dagli altri, ma per quello che non ero.
Ma in questi ultimi mesi, quando non ti vedevo più a scuola, e quando hanno portato in carcere
Filip mi sono calmato, perché non mi importava di niente se nessuno mi amava e tutti mi
giudicavano. Anzi, volevo essere amato solo da te. Quindi ho ripulito il tuo armadietto dalle mie
scritte e ci ho infilato migliaia di bigliettini con su un cuore. Gli altri cominciavano a giudicarmi, ma
non mi importava. Ho comprato un mazzo di fiori e sono venuto da te. Perché non ce la facevo più.
Ed eccomi qui.”
“oh. Sei veramente.. cambiato.”
Ero sconvolto. Piacevo a Dave Karofski.
Guardai il telefono e notai l’ultimo messaggio di Blaine.
*****
16:12 Blaine: Ok, Kurt. Fra dieci minuti sono lì.
******Guardai l’orologio e notai che erano le quattro in quarto, e ciò voleva dire che dovevo passare
20 minuti imbarazzanti con dave Karofsky, calcolando il senso del tempismo non molto sviluppato di Blaine.
“Bhè, allora possiamo essere finalmente amici. Solo se improvvisamente ti penti della tua scelta e cominci a tirarmi pesantemente opp..”
Non riuscii a finire la frase perché dave mi stava baciando.
Merda.
Mi staccai dal suo bacio e dissi: “Ehi, guarda che ho detto amici.”
“Sei gia.. fidanzato?”
“In pratica si.”
“allora amici?”
“Yes!”
“Almeno ti ho baciato! Mi sono liberato di un grande peso.”
" A me ne hai messo uno proprio ora.”
“Scusami.”
“fa niente. Penso che Blaine capirà.”
“Capirò cosa?” Blaine era alla porta, con il gilet rosso che mi piaceva tanto e il telefono in mano. Aveva il fiatone.
Note dell’autrice.
Tiratemi pure masssi, tanto mi sto costruendo un bunker o come si scrive. muahauhhauhauh (?)
Come vedete, ho una fissa vera e propria a convertire i maschi di glee a innamorati persi di Kurt.
Mi sento potente.
Arrivederci al prossimo capitolo, e scusate per il ritardo ma non ero a casa xD