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Autore: Alexandra McAdams    09/07/2012    2 recensioni
Zayn restò muto, non si aspettava una reazione del genere. La raggiunse, e sapeva che aveva ragione, ma non riusciva a trattenersi. Alla fine era stata tutta colpa sua, e se non si fosse fatto imbambolare da dei lunghi capelli biondi ora sarebbe lui al suo fianco e non Harry.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quelle parole di Louis lo colpirono dritto al cuore. Sentì un battito leggero e poi sorrise, rendendosi conto che forse aveva ragione.
Si sentiva come sollevato, lunatico e sorpreso.
Uscì dalla stanza senza nemmeno dare conto all’amico che lo stava guardando un po’ dubbioso.
Si passò velocemente una mano tra i folti riccioli castani e sorrise.
Accese la luce in salotto, facendo in modo da svegliare gli altri ragazzi.
Elodìe e Zayn notarono qualcosa di insolito all’interno della casa e raggiunsero il luogo dove la luce artificiale delle lampade appese al soffitto illuminava tutto ciò che c’era attorno a loro.
Louis era ancora mezzo rifugiato all’interno della stanza degli ospiti, impaurito a ciò che stava per capitare. Conosceva perfettamente quel dolce ragazzo dagli occhi verdi, e non sapeva se poi, dopo una decisione del genere sarebbe riuscito a superare le conseguenze.
-vi date una mossa o no?!- alzò la voce Harry impaziente.
Elodìe gli si avvicinò guardandolo fisso in viso, cercando di capire cosa gli stava saltando in mente. Lui la guardò dolcemente, senza un filo di disappunto e le sorrise.
Successivamente, negli attimi in cui anche gli altri ragazzi stavano cercando di capire ciò che gli girava attorno a quell’ora della notte, Harry guardò Zayn, gli sorrise come non gli sorrideva da tempo e prese sotto braccio la dolce ragazza che aveva al suo fianco.
-Hazza, si può sapere che cosa ti sta frullando nella testa?- borbottò Liam stirandosi dolcemente con le mani la canottiera che indossava.
-hai un’espressione paurosa, sicuro di star bene?- seguì a ruota Zayn.
-ehi, cosa c’è?- domandò infine l’unica ragazza all’interno di quella stanza.
Appena Harry pronunciò quelle parole, il mondo le cadde addosso.
Cosa intendeva dire che tra loro due era finita? Davanti a tutti? Cosa gli aveva fatto fare quella scelta dopo una notte come quella che avevano appena passato insieme?
Si sentiva fredda, un pezzo di ghiaccio color pelle nel bel mezzo di una stanza ricca di calore umano.
Chiuse gli occhi per un attimo. Erano pesanti, erano colmi di lacrime e volevano solo oscurare la vista che gli si proponeva davanti.
 
Le ombre si fecero sempre più scure attorno a quel corpo pallido e magro sdraiato sul divano.
Forse Harry aveva sbagliato a parlarne subito davanti a tutti e non con lei in prima persona, ma era così che se l’era sentita, e toccandosi gli ultimi riccioli alla sua destra si compiacque di quella decisione.
Elodìe riaprì gli occhi leggermente, e quando trovò il viso di ognuno di quei 5 ragazzi davanti al suo li richiuse, sperano di trovarsi in un sogno.
-si può sapere che cazzo sta succedendo?- domandò lei restando ancora ferma immobile.
Zayn lasciò un sospiro di sollievo vedendo riprendere colore alla pelle di Elodìe che fino a qualche secondo prima sembrava più simile a quello di un morto.
-nessuno mi risponde?- incalzò ancora Elodìe questa volta aprendo gli occhi e lasciandoli fissi su quelli di Harry.
Lui la aiutò ad alzarsi e la fece sedere accanto a se.
-andiamo a prenderci una boccata d’aria noi, ci conviene- annunciò Niall che fino a quel momento era rimasto muto.
Gli altri 3 ragazzi lo seguirono a ruota, Zayn ovviamente per ultimo. Non lasciò il suo sguardo sul viso di Elodìe fino a quando non chiuse dietro di se la porta dell’ingresso laterale della cucina.
 
Harry guardò fisso Elodìe negli occhi e le accarezzò la guancia. Lei lasciò cadere un paio di lacrime sul suo viso e lasciò andare la testa sulla mano che Harry continuava a tenere sulla sua guancia destra.
-cosa sta succedendo?- domandò lei quasi sull’orlo dell’esasperazione.
Non sapeva nemmeno lui da che parte iniziare. Gli sembrava così strano.
La cosa che più gli dava fastidio era che lei ci stava male, ma lui si sentiva sollevato, come se si fosse tolto un peso di dosso.
-io so tutto di te e Zayn. So cosa vuol dire per te il suo esserti accanto-
-dove vuoi arrivare?- incalzò Elodìe con un tono di voce più alto del solito.
Lui diede un sospiro e cercò di fare chiarezza in mezzo a quella confusione. Era convinto, la amava più di ogni altra cosa al mondo e gli pareva strano comportarsi in quel modo, ma doveva.
-magari un giorno, più avanti  io e te possiamo anche riprovarci. Ma ora direi che è inutile cercare di tenere in piedi qualcosa che per ora non va. E non prenderla –
Non ebbe nemmeno il tempo di finire che Elodìe si precipitò fuori casa con le chiavi della macchina di Harry che erano rimaste appoggiate sulla credenza all’entrata per l’intera giornata del giorno precedente.
I ragazzi da fuori sentirono la voce di Harry urlare il nome di quella ragazza che stava creando fin troppi problemi e nel mentre in cui si precipitarono all’interno della casa, sentirono la macchina sgommare via per il vialetto.
-dove è?- urlò duro Zayn.
Il suo cuore gli batteva forte in bocca, lo sentiva pulsare dentro le vene di tutto il corpo e la mancanza di Elodìe in quella stanza gli stava creando del nervosismo a fior di pelle.
Prese la felpa e la indossò velocemente. Liam lo fermò per il braccio guardandolo fisso negli occhi.
-da solo non ci vai. Andiamo tutti- suggerì Niall cercando l’approvazione di tutti.
Harry salì velocemente le scale e nel giro di qualche secondo era di nuovo al piano terra con la tuta addosso.
Presero la macchina di Louis.
Sul sedile del passeggero c’era Zayn, mentre Harry, Liam e Niall erano seduti dietro.
L’agitazione era palpabile, e il ragazzo moro stava per esplodere.
-si può sapere che cosa stai combinando? L’avevi ai tuoi piedi Harry- sbottò Zayn con i pugni chiusi.
Harry cercò la calma più possibile –no, sei tu che sei cieco-
Un fulmine a ciel sereno. Ecco che cos’era quella frase.
Girarono per i dintorni fino all’alzarsi del sole imponente sul paesaggio.
Dopo quella piccola discussione dei due ragazzi, erano rimasti tutti zitti e muti. Cercavano in ogni angolo la vista della macchina di Harry senza risultati.
-perché torni di qui?- domandò Niall preoccupato della reazione dei due fuochi che combattevano in silenzio.
-non c’è nei dintorni. Sarà tornata a Londra, non possiamo farci molto- rispose Louis prendendo il vialetto della casa di campagna.
-fermati-
Zayn duro e deciso, appena ordinò a Louis di bloccarsi, scese dalla macchina e raggiunse ciò che più o meno era il centro del campo dei girasoli.
Tutti gli altri scesero dalla macchina cercando ci capire cosa stesse succedendo anche a Zayn.
 
Erano tornati in casa, tutti nel salotto in attesa di quei due ragazzi che si erano rifugiati nel campo di girasoli.
Come quel ragazzo moro fosse riuscito a trovarla, lo sapeva solo lui. Harry si guardò attorno e poi tornò a fissare la finestra che dava sul vialetto di casa.
Non sapeva minimamente cosa fare, mille emozioni, in quel momento, attraversavano il suo corpo.
La porta di casa si aprì e Niall andò in contro ad Elodìe abbracciandola forte, come non aveva mai fatto.
Appena la lasciò andare, lo sguardo di lei si precipitò su Harry.
-possiamo parlare per favore?- sussurrò impaurita.
Salirono entrambi in camera, sotto gli occhi e le orecchie degli altri ragazzi.
 
-io non so cosa ti sia saltato in mente. Io non so perché mi dici prima che mi ami e poi prendi e mi lasci nel giro di 24 ore. Io non so assolutamente nulla, e non voglio perderti, in nessun modo e io-
-non mi perdi piccola. Non mi hai mai perso in tutti questi anni, perché proprio ora. Perché io ho capito che non posso farti stare con me se ami qualcun altro? Io ti amo, più di ogni altra cosa al mondo, ma io e te insieme non andiamo bene. Non riusciamo a –
-grazie- disse Elodìe interrompendolo.
Non voleva che andasse avanti, non voleva sapere nient’altro. Aveva ottenuto la sua risposta. Non si sarebbero mai persi di vista, e questa era la cosa che più gli importava.
Ora bisognava solo mettere in chiaro le situazioni, rialzarsi dopo una caduta del genere e capire se tutto, e proprio tutto, poteva andare al posto giusto.
-sai Elodìe, quando qualcosa si rompe, poi è rotto, basta. Punto e stop-
Lei lo guardò di sott’occhio, cercando di capire a cosa si stesse riferendo.
-con Zayn non è mai finita. Ma io non volevo accettare una cosa del genere-
Elodìe lo abbracciò, non poteva sopportare una parola di più. Le lacrime avevano già raggiunto le palpebre, e se quel dolce ricciolo fosse andato avanti a parlare, lei era certa che avrebbe potuto innaffiare per bene tutti i campi che li circondavano in quella meravigliosa campagna.
Restarono ancora un’oretta a parlare, del più e del meno questa volta.
Anche ad Harry scappò una lacrima. Tutta l’adrenalina che l’aveva accompagnato tutto il tempo era sparito e un piccolo e forte dolore gli aveva passato il cuore facendolo render conto di quello che aveva fatto.
Ma vedeva Elodìe più sollevata, sembrava come rinata.
 
Quando tornarono al piano di sotto, Zayn si alzò subito. Era impaziente, ansioso e nervoso.
Voleva sapere tutto, ma l’unica cosa che fece Elodìe, fu quella di prendere una sigaretta ed uscire a fumare.
Sentì i passi dietro di lei. Non accese nemmeno la sigaretta. Tutta quella sceneggiata era servita per poter avere anche un momento di pace con il suo bel moro figaccione.
Si voltò per guardarlo negli occhi. Percepì una leggera preoccupazione nel suo sguardo, ma se ne fregò e gli stampò un dolce bacio sulle labbra.



NOTA DELL'AUTRICE:
Ciao a tutte! 
Scusatemi, davvero. Ultimamente sono una cosa assurda.
E' un pò un periodo del cavolo e non riesco per niente a concentrarmi.
Posso dirvi che non mancherà moltissimo alla fine della storia, purtroppo.
Per quanto riguarda le recensioni del capitolo precedente vi ringrazio tanto, davvero.

A presto, spero! :)
Ale

 

  
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