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Autore: Fairy_Whisper    09/07/2012    1 recensioni
"Riesci a capire cosa sei davvero, ora?"
No, non ci riuscivo. Non volevo. Sono una ragazza come tutte.
.Palmo... Simbolo.
Sono una ragazza normale!
.Lotta.
.Destini già segnati.
.Lotta.
Stop! Sono una stramaledetta ragazza normale!
.La Sua voce.
.Cercare di vivere.
.Lotta.
.Cambiare il destino.
"Non puoi... Lui è il tuo nemico!"
Invece posso.
Perchè NON sono una ragazza qualunque.
Sono Moon, la Prescelta!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7. Dea del destino- Lleath



‘… respira… respira… sei ancora viva!...’

Sapevo di esserlo, ma per quanto mi sforzassi, non riuscivo ad aver il controllo del mio corpo.
Ero completamente bloccata da qualcosa…

‘… ti prego, respira! Non morire!...’

Non volevo morire?...
Dimenticare tutto?...

‘… no, non vuoi! Non sei tu, questa!’

Non sono io…?
Io chi sono?

‘Sei Moon, ti prego respira, non mi abbandonare!...’

Moon? Che nome strano…
…io non sono Moon…

…Belthil…



Chi è che porta questo nome?

‘… nessuno! Ti prego, respira!...’

Nessuno? Ah…

…Belthil…

…occhi azzurri come il ghiaccio…



‘… Moon, ti prego, smettila! Vieni qui, da me…’ –La voce nella mia mente, stava piangendo.

Chi sei, tu?

‘… Non importa chi sono, devi respirare!...’



Sei Belthil?

‘… Belthil non è nessuno! È un oggetto, un…’


Menti!!!

…Belthil…

…occhi azzurri come il ghiaccio…

…sorriso sincero…



Mille lucciole comparvero, nella mia mente.

So chi è…

‘… chi?...’

Belthil…

‘ …Non è nessunooooo! Respiraaa!... ‘

Come fai a dire questo?!
Lui è Parte Di Me! Come fai?!

‘…Moon non dire così! È nostro nemico!...’

Un brivido mi travolse.

…Il mio nemico…

…La mia Anima…

…Come si può vivere?!...



Per la prima volta, respirai.

Si può.


… Non si può accettare…




Con questa consapevolezza, aprì gli occhi.


...


Cosa vedo?

Non lo so, non voglio vedere…

Perché, no?

Perché ho paura…

Moon!! Oh, Moon! –Qualcuno mi stava stringendo, lo sentivo. –Ho avuto così tanta paura di perderti! Scusami, ti prego! Scusami!

Come Protettore fai davvero schifo, lasciatelo dire. –Un'altra voce.

Lo so… io… io… non volevo! –Altre lacrime.

Almeno ha aperto gli occhi, forse ci sente.

FLIP FLAP! FLIP FLAP!

Ehi Moon! Riesci a connettere il cervello? Che vocina deliziosa.At, almeno cerca di utilizzare un briciolo del tuo potere, su di lei!

Ci provo.–Sentì una leggera pressione sulla testa.

Una luce color lilla, mi inondò la mente.

Che bello… sembra di volare…

Quella luce mi risucchiava tutto il dolore, la paura, la sofferenza…

Ma non sarebbe mai riuscita a portarmi via Lui.

Nessuno ci sarebbe mai riuscito.

Non succede niente! –ancora quella vocina deliziosa.

Io ce la sto mettendo tutta! Non sembra che sia il dolore, a renderla così…

Allora, cos’è?

Non lo so… dovrà riprendersi, da sola. –Detto questo, la luce svanì.

Hanno capito…

Allora, riprenditi!

No…

Guarda!

Non ci posso credere!

Shh…

Il tono delle loro voci mi aveva incuriosito.

Che sta succedendo?
Riprenditi! Voglio capire che succede.

No…

Qualcosa mi toccò la caviglia sinistra.

A quel contatto un dolore indescrivibile, si impossessò del mio corpo.
Solo un'altra volta era successo, quando avevo due anni…

… Al palmo destro…

Da allora mi formicolò sempre e solo ora ero riuscita a capirne il perché.

‘Moon, figlia mia, alzati.’–Ordinò gentilmente, una voce.

Era una voce ferma e profonda, ma sempre cordiale e vivace. Una voce antica, come il mondo.

Mi alzai e riaprii gli occhi.

Oh…

Davanti a me c’era la donna più angelica che esiste.

Capelli, appena mossi, color del cielo…

Occhi brillanti come le stelle e chiari come la luce…

Un sorriso così dolce, da esistere solo nei sogni più puri…

Ma, soprattutto, il suo corpo sembrava dissolversi nell’aria…

Rimasi sbigottita, incapace del benché minimo movimento.

Che bella… che potenza, che emana… ma…

Perché mi hai chiamato: figlia mia?

Come mi sono uscite queste parole?! Non le volevo dire ad alta voce!

La donna mi sorrise, gentile –‘Perché io ti ho Consacrata, Moon. Non lo faccio da molti secoli perché, per me, l’umano che avrà il pieno controllo sui miei poteri, deve essere puro di cuore.’

Caddi in ginocchio.

Consacrata?? Anche a lei! Ma è normale?

Mi voltai verso Atanvar e lo vidi mentre fissava il vuoto, davanti a se.

No… non è normale…

Lei è Lleath, giusto? La dea del destino e dei sogni. –Chiese Fanny.

Certo che sa proprio come prendere l’iniziativa! Beata a lei…

‘Giusto, piccola Fanny, e… siccome anche tu avrai il mio simbolo, fanne buon uso e proteggi sempre Moon. Molte cose le accadranno…’ –Raccomandò la dea, accarezzandogli un orecchio.

Certo. Le starò sempre affianco. –Fanny era al settimo cielo.

‘Bene. Ora devo andare. Moon… ti do un consiglio:

…Non riuscire ad accettare…

…non vuol dire che non puoi lottare…

…I tuoi sogni potrai realizzare…

…Se gli ostacoli saprai superare.’


Detto questo, svanì.


Era passata qualche ora, ormai, e nessuno aveva più parlato.

Io riguardai la caviglia sinistra per la decima volta.

Che simbolo strano…

Infatti, era proprio strano. Consisteva in una “carta da chiromante” che si spezzettava, per poi svanire.

Come svaniscono i sogni… oppure sta ad indicare che il destino si può sempre cambiare?

Ero davvero molto confusa.

Sono stata segnata, due volte…
Sono innamorata perdutamente del mio nemico…
Perdo spesso il controllo dei miei poteri, a causa di questo amore…

Oh… che confusione!

Mi presi la testa tra le mani e sprofondai nei miei pensieri.

Ehi Moon… -Atanvar mi stava chiamando.

Alzai la testa ed incrociai i suoi occhi.

Sembravano davvero stanchi, circondati da occhiaia molto profonde.

Dobbiamo assolutamente andare nel mio mondo… non so più che fare ora. –Il suo viso non riusciva a nascondere la frustrazione, di essere impotente.

Fissai i suoi occhi così scuri e profondi. –Sono pronta a scoprire tutto, lo sai.

Sorrise, illuminando il suo volto stanco.

Grazie, non so come farei senza di te. Anche se dovrei essere io a proteggere te! –Rise, in imbarazzo.

Lo abbracciai. -Non importa, siamo amici. Qui la gerarchia non conta.

Mi strinse, a sua volta, poggiando la testa sulla mia spalla.

‘Non sai quanto vorrei che fosse vero…’ –Disse appena.

Io non lo sentii, ma il mio cuore aveva capito.

Atanvar aveva bisogno di me…

Non come amore…

Ma come amica…

Chissà quando lo capirà…












ANGOLO DELL’AUTRICE

Eccomi ancora! Ma la mia storia è così terribile??

Nemmeno 2 recensioni! O.O

Dai ragazzi, criticate! Non mi arrabbio xD

Comunque, spero di avervi sorpreso con questo capitolo.

Il prossimo sicuramente li farò andare nel Mondo Diverso, non perdetevelo! xD

Un forte abbraccio!!

-W
   
 
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