Ciaoooo pulcineeeeeeeeee <3 come state?? allora ecco a voi un bel capitolino appena sfornato :3 mi scuso se è così corto ma non potevo fare altro.
Buona lettura <3
Chiuse la telefonata, il rasta era in preda al panico e
corse dal fratello per aggiornarlo su cosa era successo
-Bill Bill preparati molto velocemente dobbiamo correre in
ospedale ti spiego in macchina-
Il moro non aveva ben chiaro cosa fosse successo ma come
succede tra due gemelli avvertiva qualcosa che non andava e capiva che lo stato
d’animo del fratello non era poi così tanto tranquillo quindi si mise al volo
un pantalone e una felpa e uscì raggiungendo il gemello in macchina.
-Tom vai piano sennò in ospedale ci andiamo noi, ma morti
però! Adesso placati e dimmi cosa è successo-
Il rasta fece un respiro profondo alleggerì la pressione
sull’acceleratore e iniziò a parlare
-Mi ha chiamato Niki, Stava piangendo e tra i singhiozzi non
capivo cosa stesse dicendo, allora le ho detto di calmarsi e di spiegarmi il
motivo di quel pianto disperato e lei mi ha detto che era successo qualcosa di
terribile e che Chanel aveva avuto un incidente… Credimi Bill non ho capito più
nulla, non è giusto che una ragazza come lei così socievole e con la testa
sulle spalle debba passare anche questa, non è giusto che la sua vita sia a
rischio per un pazzo ubriaco che l’ha investita-
Il moro non credeva alle sue orecchie, era rimasto sotto
shock era tutto così irreale, fino alla sera prima erano stati insieme e sapeva
che quelle due ragazze erano trasparenti come l’acqua, sincere e che non erano
delle persone che ti stavano vicino per interesse…aveva capito perfettamente
che per loro di base ci dev’essere un sentimento per avere un legame affettivo
con una persona o per instaurare un rapporto.
-Dai sbrighiamoci Tom voglio sapere come sta Chanel e poi
Niki starà a pezzi poverina, ma stai attento qualcuno potrebbe vederci o
scattare qualche foto, David non la prenderebbe bene-
Arrivarono in ospedale e chiesero della ragazza, corsero per
i corridoi e si voltarono in ogni angolo per trovare qualche traccia o meglio
Niki; Qualche secondo dopo Bill si voltò e vide seduta per terra Niki in un
angolo di una sala d’attesa fuori da una sala operatoria.
-Niki oh piccola- si gettò su di lei buttandosi per terra,
fregandosi di tutto e tutti
-Bill io…io…- e ricominciò a singhiozzare
-Shhh stai tranquilla ci siamo noi qui- Rispose il moro
stringendola a se con quella tenerezza e comprensione che solo lui riusciva a
darle oltre alla sua amica che in quel momento era chiusa in quella sala
operatoria da quasi un ora.
-Niki dimmi di Chanel dov’è cosa le stanno facendo?- Chiese
il rasta preoccupato togliendosi gli occhiali da sole.
La castana allentò la stretta e si voltò verso di lui con
gli occhi gonfi, e arrossati da quel pianto straziante che non riusciva a
mandare via.
-Non lo so Tom siamo arrivate qui e l’hanno portata in sala
operatoria, è quasi un ora che è li dentro e io non so nulla, ogni persona che
esce non sa dirmi nulla non ce la faccio più voglio andare da lei- affermò con
la voce tremante da quel pianto che stava per impossessarsi un’altra volta di
quegli occhioni azzurri
Il rasta le accarezzò la nuca e si mise seduto su quelle
sedie disposte li davanti a quella maledetta porta fissandola perso nei suoi
pensieri o meglio preoccupazioni, era l’unico seduto come un essere umano visto
che Niki e Bill erano ancora seduti per terra con la schiena al muro e il moro
continuava ad accarezzarla e a starle vicino ma senza dire nulla, non c’era
bisogno di parlare perché in certi casi le parole servono a ben poco, quelle
carezze dimostravano a Niki tutto
l’affetto che la circondava.
Tom non sapeva spiegare neanche a se stesso cosa provava,
non riusciva a capire perché in pochi giorni una ragazza sconosciuta e non
famosa come lui e i suoi amici fosse riuscita a prenderlo a tal punto, a
sconvolgerlo interiormente, è vero, è sempre stato un tipo fedele alle sorprese
della vita, ma non fino a questo punto non pensava più solo alla voglia di
crescere al livello di fama mondiale ma anche ad una vita propria adesso, a
qualcosa da tenere nascosto al mondo, qualcosa che appartiene solo a lui o
perché no anche a qualcuno a lui vicino che non sia il gemello.
Ad un tratto quella maledettissima porta si aprì; un uomo
vestito di verde uscì abbassandosi la mascherina e dirigendosi verso di loro
con una faccia neutrale, ma talmente tanto che pur volendo i tre non sarebbero
riusciti a capire nulla in quegli occhi
così cupi.
-Siete i famigliari della signorina Berni?-
-No non siamo i famigliari, io sono la sua migliore amica
viviamo insieme qui ad amburgo!-
-Salve signorina io sono il dottor Kederich, ho operato io
stesso la sua amica… ha riportato un trauma cranico, abbiamo dovuto asportarle
la milza perché l’impatto con l’automobile è stato veramente violento; adesso
la signorina Berni è in coma farmacologico, non posso dirle ancora che è fuori
pericolo ma se supererà la notte il peggio sarà passato…adesso vi lascio-
-Grazie dottore-
Rispose il moro mentre Tom strinse a se la povera Niki in preda a un
attacco di pianto
-Tom dimmi che ce la farà-
-Si che ce la farà piccola ne sono certo, Chanel è forte e
supererà anche questa- Rispose cercando di tranquillizzarla anche se dal tono
si sentiva che lui stesso era preoccupato più di quanto si potesse immaginare.
Le ore passavano, i tre ancora non avevano notizie, cercavano di farsi forza a vicenda e di non pensare al peggio soprattutto per Niki, dopo quella giornata era stremata; i gemelli dissero più volte alla ragazza di andare a casa, sarebbero rimasti loro lì, ma lei non ne voleva sapere non poteva lasciare la sua amica, si erano promesse di rimanere l’una affianco all’altra in tutti i momenti e Niki non voleva rompere la promessa soprattutto in un occasione del genere.
Ringrazio tutti come al solito e un ringraziamento speciale va a chi aggiunge la storia tra le preferite, seguite o da ricordare...Ma come sempre il ringraziamento più speciale va alla mia dolce leben che mi da giorno dopo giorno la forza di vivere e di continuare la nostra storia <3
A presto pulcine mie
NeNa