Tenevo il foglietto con tutte le indicazioni ben stretto tra le mani. Iniziavo ad essere stanca e affamata dopo essere stata tutto il giorno a girovagare per trovare il posto. Insieme al foglietto c'era una foto che mostrava precisamente l'entrata. E comunque non era la prima volta che mi rifugiavo lì, ma era passato talmente tanto tempo che facevo fatica a ricordare con precisione Ero arrivata. Il cancello di ferro era altissimo e si stava appena chiudendo quindi affrettai il passo e mi infilai nella piccola fessura che piano piano si stringeva sempre più.
"Violazione della proprietà privata complimenti Vic" mi dissi da sola. Continuai a camminare a passo felpato nel gigantesco giardino pieno di piante e palme. Sorpassai una piscina estremamente grande e mi trovai di fronte ad una porta chiusa. Bussai in attesa di una risposta.
-Shan è aperto!- disse una voce dall'interno. Spinsi la porta e entrai in quella casa più che gigantesca.
-non sono Shannon- dissi avvicinandomi alla persona di spalle che si voltò di scatto. Mi guardò dalla testa hai piedi. Forse non avevo il migliore degli aspetti in quel momento. Abbozzai un sorriso.
-E tu come hai fatto ad entrare?- urlò. -Esci subito, noi non ci conosciamo-
-Jared, non mi riconosci?- chiesi ridendo. Poi gli mostrai Mythra, la piccola fenice rossa tatuata sul mio polso. Lui strabuzzò gli occhi.
-Victoria? La piccola Victoria?- chiese lui continuando a guardarmi
-Non sono più così piccola- risposi io sorridente.
-Hai ragione! Scusami, è che...da quant'è che non ci vediamo?- mi chiese
-Credo, 7 anni- risposi io guardandomi intorno. Lui rise
-7 anni?! Sembra ieri quando venivi a tutti i nostri concerti e ti fermavi a domire con noi perchè eri scappata pur di vederci. Non sei più venuta, dove sei finita?- ricordò lui. Risi.
-Ho dovuto mettere la testa apposto- risposi io abbassando la sguardo. Jared mi accarezzò un braccio e mi abbracciò. Appena posata la testa sulla mia spalla si scanzò
-Cos'è quella?!- chiese indicando la mia valigia. Io soffocai una risata.
-Una valigia- risposi ovviamente.
-No Vic, lo so che è una valigia! Ma cosa ci fai tu qui, con una vali...- mi guardò fare gli occhi dolci -No no! Non se ne parla!- disse lui incrociando le braccia.
-Dai Jay! Come hai vecchi tempi! Ti prego- lo implorai cercando di abbracciarlo. Lui schivò l'abbraccio.
-Non se ne parla Vic!- mi disse lui allontanandosi. -Almeno Ruby lo sa?- mi chiese
-Non mi porta di quella- risposi io. Lui scosse la testa
-Non parlare così! Ricordati che è tua madre. Ti ha cresciuta- rispose lui
-Ma cosa dici? Lei non ha cresciuto proprio nessuno- urlai io. Poi abbassai lo sguardo -sono grande abbastanza da poter fare quello che voglio senza metterla al corrente ogni volta- Jared si avvicinò a me e mi sollevò il viso
-Stai calma Vic- mi disse accarezzandomi dolcemente i capelli.
-Jay ti prego, fammi restare- gli sussurrai.
-Va bene, a patto che tu avverta Ruby- mi rispose lui. Strinsi i pugni, odiavo scendere a compromessi ma non avevo altra scelta.
-Va bene!- risposi afferrando il cellulare dalla tasca. -ma ci parli anche tu-
Lui sbuffò e acconsentì. Misi il vivavoce.
-Ruby sono io- le dissi appena sentii la sua voce rispondere
-Victoria! Dove sei?!- urlò lei dall'altra parte del telefono
-Volevo solo dirti che sto bene- risposi ignorando la sua domanda
-Ma dove sei?- urlò di nuovo lei. Io sbuffai e indicai il telefono a Jared
-Ruby- disse lui al posto mio
-Jared?! Oh cielo, Vic è venuta di nuovo a rompere a te?!- rispose lei
-Tranquilla, non è un disturbo è da tanto che non la vedo- rispose
-Cacciala via quella sfaticata!- urlò lei.
-Sfaticata sei tu! Che donna è una che non sa crescere una figlia che dice di amare tanto?!- urlai io -trovati un lavoro e paga tu le bollette- presi il telefono e chiusi la chiamata. Mi misi seduta sul divano.
-Vic, non attaccarla sempre- mi disse lui sedendosi accanto a me
-Tu la proteggi sempre- dissi io infilandomi le mani nei capelli
-Non la sto difendendo, dico solo che potresti trattarla meglio- mi rispose
-Io la tratto come deve essere trattata! Jared, tu conosci davvero poco di me, della mia vita, della mia ipotetica famiglia quindi non sai come merita di essere trattata quella donna!- risposi io chiudendo i pugni.
-Hai ragione, non so molto di te. Ma quando vorrai raccontarmi...- disse lui
-Voglio solo starle lontana ora- lo abbracciai forte.
In quel momento la porta si aprì e qualcuno alle nostre spalle tossì.
-Disturbo Bro?!- chiese rimanendo lontano da noi. Jared rise e si allontanò.
-Tranquillo! Non disturbi- rispose lui prendendomi per mano.
-Sicuro?- chiese ancora guardare le nostre mani unite.
-Neanche tu mi riconosci?!- chiesi sorridendo. Shannon si avvicinò guardandomi dalla testa ai piedi. Aveva lo sguardo confuso poi anche lui si fermò a guardare il mio tatuaggio sul polso.
-Vic?- urlò lui abbracciandomi -Vic, la fuggitiva Vic!- disse ridendo.
-Proprio io- risposi guardandolo. Era sempre stato dannatamente sexy.
-Sei cambiata tantissimo- disse lui facendomi fare un giro su me stessa.
Restai in silenzio e li guardai.
-Tomo?!- chiesi allegramente -dov'è?-
-Torna tra due giorni, sta facendo un viaggio con Vicky. Ha deciso di aprofittare di questa settimana per stare un pò con la sua dolce metà- mi rispose Jared. Io sorrisi
-Che carini, sono davvero fatti l'uno per l'altra- risposi io sognante.
-Ma che fine hai fatto tutto questo tempo?- mi chiese di noi Shannon
-Mi ero stufata di vedervi- risi io. Shannon mi spinse piano
-Sei simpatica come un tempo però- rispose lui scuotendo la testa. - Tu sei sempre stata l'unica a restare calma quando ci incotravi. Mentre tutti sia gitavano tu ci parlavi come se fossimo tuoi amici- ricordò Shannon.
-Hai visto che brava? Questo perchè voi siete persone normali- risposi io.
-Giusto, anche se io sono decisamente più sexy del normale- dissero Jared e Shannon contemporaneamente. Io scoppiai in una grossa risata.
-Sentite, io sono molto stanca vado a dormire- dissi voltandomi per prendere la valigia.
-Tranquilla, la porto io- disse Shannon afferrandola.
-Sai qual'è la stanza?- gli chiese Jared prima di uscire
-Secondo piano terza porta a destra- rispose Shannon iniziando a trascinare la valigia.
Lo aiutai a portare la valigia su per le scale e finalmente quando mi mostrò la stanza mi lanciai sul letto.
-Vuoi che ti svegli per la cena?- mi chiese lui avviandosi verso la porta.
-Si grazie Shan- risposi abbracciando il cuscino.
-Dormi bene Vic- mi disse prima di uscire.
Di solito ci mettevo molto per addormentarmi, ma ero talmente tanto stanca che appena Shan uscì chiusi gli occhi e mi lasciai cullare tra le braccia di Morfeo.