Capitolo
8: “Time is
going to bring something special”
La
mattina successiva si risvegliarono uno alla volta, sembrava quasi che
lo avessero fatto a canone.
Il
primo a tornare alla realtà fu Aron, il quale decise di
andare in bagno
per rinfrescarsi un po’, prima però, diede
un’occhiata alla situazione
circostante.
Hay-Lin
dormiva tra le braccia di lui, quindi era tutto nella norma…
così
il più grande spostò lo sguardo sugli altri due,
e notò con piacere che anche
loro dormivano abbracciati come se nulla fosse.
No…aspettate
un attimo! Aron tornò a guardare Hay-Lin, un po’
frastornato.
Colui che la stringeva tra le braccia non era affatto chi pensava,
infatti si
trattava di Min-Hyun.
Quest’ultimo,
nello stesso istante in cui lui pensò il suo nome,
aprì gli
occhi di scatto ed il suo sguardo colpevole incontrò quello
di Young-Min,
implorandolo tacitamente di non farne parola con nessuno.
Allora
Aron lo tranquillizzò con un cenno del capo e si diresse in
bagno,
riflettendo su ciò che aveva appena visto. Se le cose
stavano così… tutto si
sarebbe potuto complicare.
Nel
salone attiguo, invece, stava avvenendo il risveglio della ragazza, e
Min-Hyun si ritrovò costretto ad abbandonare la presa prima
che lei se ne
potesse rendere conto.
-“Buongiorno.”
le sussurrò lui, ricevendo in cambio un sorriso un
po’
stiracchiato.
-“Buongiorno
anche a te Min.”
Al
sentire la sua voce, anche JR si svegliò, come se fosse
stato un richiamo
per tornare a far parte del mondo reale. Quella scena vista da occhi
esterni
poteva sembrare una reazione a catena.
Jong-Hyun
abbracciò Hay-Lin, prima di darle un lieve bacio a fior di
labbra
sotto lo sguardo imbarazzato dell’amico.
A
qualche metro di distanza, Ren si stava lentamente destando dal sonno,
assaporando con la pelle la lieve sensazione di calore che gli
provocavano le
braccia di Baek-Ho strette sui suoi fianchi.
Si crogiolò
ancora un po’ in quel
torpore piacevole, prima che anche Dong-Ho si risvegliasse, scostandosi
appena
dalla sua schiena esile. Aveva dovuto
farlo, perché quella posizione lo portava a pensare
peccaminosamente.
Min-Ki
si ritrovò a protestare a bassa voce, mugolando qualche
insulto per
essere stato abbandonato così facendogli venire quasi
freddo, benché fossero
stati in piena estate.
Allora
il più grande scoppiò in una risata fragorosa,
mentre si sdraiava
con la pancia rivolta verso l’alto e le braccia dietro la
testa, rappresentando
così un’immagine di assoluto relax.
Gli
altri tre si voltarono verso di lui, e Aron fece capolino dalla porta
del bagno per vedere cosa era appena successo.
-“Ehi,
che avete tutti da guardare?” sbottò Baek-Ho.
-“Scusaci
tanto se tu scoppi a ridere di prima mattina attirando
l’attenzione!” la risposta sarcastica di Hay-Lin
non faceva una piega.
Senza
alcuna previsione, il protagonista del recente avvenuto
arrossì
appena, rimanendo silenzio. Non si accorsero che non era
l’unico ad aver
assunto un colorito un po’ più vivace, infatti Ren
aveva letteralmente nascosto
la testa sotto il cuscino, fingendosi disinteressato.
-“Allora,
che avevi da ridere?” gli chiese JR.
-“No,
niente, niente.” con quella frase si guadagnò
varie occhiate
stralunate.
Da
parte sua era alquanto insolito ignorare una domanda. Aveva sempre
risposto a tutto, anche quando si trovava di fronte a domande
imbarazzanti. Ma non quella volta…
Quando
compresero tutti che non avrebbe rivelato niente, tornarono a farsi
gli affari loro, fingendo indifferenza sulla questione appena
sollevata.
Sarebbero sopravvissuti anche senza sapere la causa della sua risata.
Indipendentemente
da
tutto, quel risveglio nascondeva più cose di quanto
potessero immaginare.
Qualche
giorno più tardi, i ragazzi vennero contattati dalla Pledis,
portando un ulteriore motivo di felicità nelle loro vite.
Mentre
Hay-Lin si ritrovò a rifiutare la proposta che le era stata
offerta
dalla Simple Crew, per il semplice fatto che non avrebbe potuto
lasciare il
padre solo con sé stesso più di quanto
già lo fosse. Rinunciare al suo sogno
era la prova evidente dell’amore che provava nei suoi
confronti.
Il
pomeriggio si ritrovarono tutti insieme nella loro scuola di danza.
Volevano festeggiare ballando il più possibile,
così sarebbero stati più che
pronti per il prossimo incontro con i membri della casa discografica.
Hay-Lin,
però, non poté partecipare, in quanto doveva
andare fuori città con il signor
Yang.
Si
allenarono come non mai, faticando sempre di più.
Il
tempo scorreva
inesorabile, al ritmo con le gocce di sudore che scendevano dai loro
capelli
fino a raggiungere tutto il resto del corpo.
Come
scena non era affatto spiacevole, se non fosse stato per le
espressioni stanche e sfinite che impossessavano i loro volti.
-“Direi
che per oggi è abbastanza.” annunciò
Aron, ricoprendo il ruolo di
fratello maggiore che tanto amava.
Come
ogni volta, i ragazzi annuirono con dei cenni del capo. Era davvero
raro che uno di loro si trovasse in disaccordo con Young-Min, anche
perché era
praticamente impossibile non dargli sempre ragione. Non avrebbero mai
smesso di
stupirsi di quanto sapesse il fatto suo.
Così
raggiunsero lo spogliatoio a loro riservato per le lezioni.
Dong-Ho
si era lasciato ricadere su una panchina, incapace di muovere un
singolo muscolo, con l’intento di regolarizzare il respiro.
Tutti gli altri,
invece, cominciarono a cambiarsi velocemente, dopo essersi asciugati
appena il
sudore con un asciugamano, tanto a casa avrebbero fatto una doccia con
i
fiocchi.
Se
ne andarono uno alla volta, salutando gli amici e “dandosi
appuntamento”
al giorno successivo. Alla fine rimasero solo loro
due. A quanto pareva anche il destino voleva dargli una mano.
Baek-Ho
si alzò in piedi e cominciò a togliersi la
t-shirt bagnata che
aveva usato per ballare, cercando di ignorare lo sguardo che sentiva
puntato su
di sè.
Min-Ki,
appunto, era rimasto stordito da quella visione. I suoi occhi erano
fissi sulla schiena del più grande, ed al minimo movimento
erano ben visibili i
suoi muscoli che si flettevano.
Avrebbe
voluto
avvicinarsi e posare una mano sulla sua pelle ancora sudata.
Così non
si accorse che era ciò che aveva appena
fatto. Elaborò la cosa solo una volta che percepì
un’ondata di calore invaderlo
completamente, mentre fissava spaventato la propria mano posata sulla
sua
schiena.
In
quel momento voleva
solo sparire e ritrarsi da quel contatto, ma le sue dita sembravano non
volerne
sapere di separarsi dalla sua pelle infuocata.
Dong-Ho
si voltò quel
tanto che gli bastava per osservare l’espressione del
più piccolo, rimanendone
affascinato: aveva le labbra imbronciate e il suo volto sembrava concentrato su un pensiero
a lui sconosciuto.
L’intera immagine trasudava di imbarazzo e timore.
Allora
Baek-Ho si girò
del tutto, afferrandogli dolcemente entrambe le mani per intrecciare le
dita
alle sue. Non voleva pensare a ciò che stava facendo, lo
voleva fare e basta.
-“Che
c’è?” gli chiese poi, con altrettanta
dolcezza.
-“I-
io… io non lo so.” sussurrò allora Ren,
mentre il sangue affluiva
velocemente concentrandosi sulle sue guance.
Teneva
la testa bassa, per evitare di guardarlo negli occhi. Altrimenti
non sarebbe più stato in grado di
tornare indietro.
Ma,
che lo volesse o no,
non ce l’avrebbe fatta comunque. Ormai la situazione stava
prendendo proprio quella piega.
-“A
me puoi dirlo.” Insisté il maggiore. Voleva sapere la verità e, se non avesse
insistito in quel momento,
probabilmente non sarebbe più riuscito ad intraprendere quel
discorso.
-“No…non
posso. Non capiresti.”
Ren
aveva paura e non
poteva negarlo. Temeva davvero che non avrebbe capito, non sapeva come
l’avrebbe potuta prendere.
Dong-Ho,
invece, stava
cominciando già a capire, perché sapeva
perfettamente cosa lo stava spingendo a
dire quelle cose. Anche lui si sarebbe sentito in difficoltà.
-“Credimi
se ti dico che posso capire.”
Qualcosa
nello sguardo
che gli rivolse, convinse Min-Ki a provare a confessarsi.
Indipendentemente
dall’esito, ci avrebbe almeno provato.
-“A
me piacciono i ragazzi.” disse tutto d’un fiato.
Il
primo passo lo aveva fatto, ora gli restava solo da dirgli chi gli piaceva più
specificamente.
A
quelle parole Baek-Ho
si immobilizzò sul posto, trattenendo il respiro per
l’emozione. Se era così,
ciò voleva dire che forse aveva una possibilità.
Decise così di confessarsi a
sua volta.
-“Capisco…siamo
sulla stessa barca.”
A
Ren si gelò il sangue
nelle vene. Non riusciva a credere alle proprie orecchie. Il cuore
cominciò ad
accelerare, in preda ad un emozione nuova e sconvolgente.
Alzò lo sguardo,
incontrando finalmente quello di Baek-Ho.
Rimasero
a fissarsi per
un paio di minuti, incapaci di proferire parola.
-“C’è
dell’altro, vero?”
chiese Dong-Ho, dopo aver notato ancora qualcosa nello sguardo sempre
intimorito del minore.
-“Mi
piaci tu.” in risposta soffiò fuori quelle tre
parole, rabbrividendo
mentre le diceva.
Dopo
aver udito quella
frase, l’altro perse la ragione. Non c’era molto da
pensare, sapeva
perfettamente cosa doveva fare. Così abbassò
lentamente il volto, avvicinandolo
a quello di lui, mentre la distanza che li separava si faceva sempre
più
sottile.
Min-Ki
aveva capito cosa
stava per accadere e rimase pazientemente in attesa. Era stufo di
nascondersi
da ciò che era.
Mentre
le loro
silenziose riflessioni avevano luogo nelle loro menti, Dong-Ho
posò le labbra
sulle sue, fremendo appena.
Contro
ogni previsione,
Ren dal volto angelico, dischiuse prontamente le proprie, accogliendo
la lingua
del maggiore, in un gesto che di angelico aveva ben poco. Ora che i
loro
respiri erano uniti, niente poteva fermare quel desiderio irrefrenabile
che li
stava investendo, se non la necessità di ossigeno.
Ma,
subito dopo,
ripresero a baciarsi, senza più timori. Poco importava di
ciò che avrebbe
pensato la gente di loro da quel momento in poi.
Le
mani del più piccolo
si posarono tremanti sul torace dell’altro,
l’emozione lo rendeva quasi
instabile, ma ce l’avrebbe fatta comunque. Lottare per
reggersi in piedi era il
minimo che poteva fare per vivere quella sensazione stupenda.
Al
contatto di quelle
dita delicate sul suo petto nudo, Baek-Ho rabbrividì di
piacere, portando le
mani sui fianchi di Ren, e spingendolo verso gli armadietti dello
spogliatoio.
Erano entrambi senza fiato, ma se ne fregavano altamente. Per quanto li
riguardava, avrebbero ripreso a respirare con regolarità in
un altro momento.
Stavolta
furono le mani
di Dong-Ho a cercare un contatto più reale, intrufolandosi
sotto la maglietta
di Min-Ki, per poi afferrarne i lembi e togliergliela con un gesto
deciso. Non
sapevano che si sarebbero spinti a tanto già
all’inizio, ma la bramosia li
stava invadendo con sempre più trasporto.
I
loro pantaloni si
erano fatti più stretti del previsto, e dovettero sforzarsi
entrambi di
rallentare le cose. Ma, senza accorgersene, Ren aveva portato una mano
sull’elastico dei pantaloni del maggiore, cominciando a
giocarci.
Baek-Ho
dovette
reprimere l’istinto di lasciarlo fare ed un sospiro
sofferente si riversò sul
volto di Min-Ki, mentre gli afferrava la mano e la allontanava dai suoi
pantaloni.
Si
guardarono un
istante, per poi sorridersi a vicenda ed abbracciarsi dolcemente.
Per
quel giorno avevano
già fatto abbastanza.
Il resto sarebbe arrivato con il tempo.
Annyeong!! Stavolta, purtroppo,
vi ho fatto aspettare ben nove giorni o.O, colpa dei miei che hanno
deciso di andare al mare questo fine settimana, e la cosa ha rallentato
il mio lavoro ç__ç Perdonatemi! Spero che con
questo capitolo riuscirete a scusarmi un pò più
facilmente, xD *spera non ci siano errori madornali* So... angolo domande: 1. Mmm, qui gatta
ci cova, vero?? MinHyun ve la racconta giusta? A me no u.U
2.
Siete d'accordo con la scelta di HayLin di rifiutare la proposta?
3.
Hanno fatto bene a confessarsi quei due??!! Ma che ve lo chiedo a fare! xD
4. Secondo voi sto
trascurando troppo il rapporto tra la ragazza e JR? Sincere eh!
Alla prossima! Kisses, Alice...
RINGRAZIAMENTI: Thanks to the readers (?)... and a special thanks, like ever, to: Fabiola_TOP, lovelovemary, macky_love, e Beast_fan *-*