I Love You di zaynpente

Pov. Clove

La mattina dopo bruciavo dal rimorso, talmente che mi andai a scusare con il mi..con Cato. 
Appena bussai alla porta scorrevole che ci divideva,sentii il mio stomaco annodarsi come i lacci delle scarpe. Poco dopo mi aprì un metro e ottanta di ragazzo tutto muscoli,con gli occhi arrossati dalle lacrime.
Era così tenero che quasi scoppiai in lacrime anche io.
-perché piangi ?- chiesi prendendogli la sua mano tra le mie.
-non lo so- disse singhiozzando e accasciandosi sul letto.
-forse perché..abbiamo litigato-
-e quindi piangi ?- chiesi con un sopracciglio alzato. 
-Io sono..-
-cosa ?-
-un tuo caro amico da tanti anni-
Avrei voluto dicesse: sono innamorato di te. 
A rompere il pensiero fu un suo abbraccio, che ricambiai.
Posò le sue labbra sulla mia guancia, per poi sussurrarmi all'orecchio:
-ti..ti voglio tanto bene- anche qui, avrei voluto dicesse ti amo. Penso di essere innamorata di lui, ma forse, dico forse, sono troppo orgogliosa per ammetterlo. Poi è lui che deve fare il primo passo. 
Sciogliendo l'abbraccio notai che eravamo arrivati a Capitol City. Alzai il braccio e urlando fuori dal finestrino: 
-guarda !- lui si tirò verso se il mio dito dicendo:
-Io...-
Fù interrotto da una Perrie tutta spettinata che entrò nervosa nella sua stanza dicendo:
-dovete prepararvi subito siamo arrivati in città!-
Mi diressi subito nella mia camera per poi chiedermi:"cosa mi voleva dire Cato ?"

I want to hold your hand di Ems. xx

Pov. Cato

Mi asciugai in fretta le lacrime, mentre lei andava via.
Dovevo rassegnarmi, per lei non ero che un amico, un grande amico, ma pur sempre amico.
Mi sembrava di averla vista triste quando le dicevo invece di sono innamorato perso di te,  sono amico tuo da tanti anni.
Avrei dovuto dirle tutto, avrei dovuto, avrei dovuto...
Ma non l'avevo fatto.
Mi preparai e feci una colazione piuttosto abbondante, cercando di non rivolgere la mia attenzione altrove che dal mio piatto, incurante che Clove mi stesse fissando con insistenza.
Ci saremmo dovuti affidare ai nostri Stilisti per la gran parte della giornata, poi ci sarebbe stata la Sfilata dei carri.
Fu una rottura dall'inizio alla fine.
Scendemmo a Capitol, dove ci trasportarono al Centro Immagine.
Il mio Staff non faceva che ciarlare, ciarlare e ciarlare e io ero silenziossimo. 
Quando fui pronto, il mio Stilista mi aiutò ad indossare l'abito per la sfilata.
Era una tuta aderente a maniche corte e pantaloni lunghi.
Era di semplice stoffa grigia, ma sembrava di cemento.
Bella, ne avevo viste di peggiori.
Aprii la porta e mi trovai davanti Clove.
Mi dovetti reggere allo stipite della porta.
Era stupenda.
Aveva un vestito corto della stessa stoffa della mia tuta.
Era senza maniche, e finiva a metà coscia neanche.
I tacchi erano della stesso grigio.
Aveva le gambe interamente scoperte.
Nella sua semplicità, era meravigliosa.
La mia mente cominciò a fare brutti pensieri.
La frenai scuotendo la testa.
-Sei...sei... Cavolo Clove sei stupenda.- mi uscii dalla bocca.
Lei arrossì. 
-Grazie Cato, ma lo stesso non si può dire di te.- mi apostrofò con un sorriso tirato.
Sorrisi.
Ci portarono all'Anfiteatro e ci fecero salire sul nostro carro, trainato da cavalli grigi come la stoffa dei nostri vestiti.
Salimmo sul carro un po' in bilico ed entrammo per secondi, ovviamente. 
Io e Clove eravamo distanti, 
ma sentii l'aria spostarsi vicino alla mia mano.
Clove la cercava.
La presi subito.
La strisi forte e lei ricambiò. 
Gli Hunger Games non ci avrebbero diviso.