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Autore: Ranpyon    24/01/2007    3 recensioni
Ran Kotobuki. Angelo protettore di Shibuya. Gal n°1 del Giappone. No, del mondo intero.
Il suo cuore è veramente immune a ragazzi che non siano Tatsuki Kuroi?
... -Ranpyon- ...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Capitolo 2

 

Non si seppe come, ma alla fine Rei si ritrovò alla cassa, intento a pagare la consumazione insieme a Yuya.

“Non capisco come riesca a fregarmi ogni volta...” disse contrariato all’amico al suo fianco.

“E’ il potere di Ran. Io per lei farei questo e altro”.

“Ma non ti stanchi?” Chiese Rei porgendo i soldi al cassiere e voltandosi verso l’amico con aria scocciata.

“Smettila, non mi piace vederti così”.

Il moro cercò di uscire dal Mc per raggiungere gli altri, ma Yuya lo bloccò.

“Con questo cosa vorresti dire?” Domandò in tono serio.

“Semplicemente che non devi continuare a farti illusioni! Kotobuki sta con Kuroi, e tu non sei previsto! Fine della storia!”

Dicendo questo, Rei uscì dal locale sorpassando l’amico.

Yuya rimase immobile a fissarlo mentre si allontanava e, prendendo il resto, lo seguì.

“Allora, adesso che si fa?”

“Miyu aveva intenzione di andare da Yamatuccio alla stazione di polizia...”

Esclamò Miyu entusiasta, al che Ran scosse la testa.

“Bah... che ci troverai in quello strampastupido!”

“Non parlare così di Yamatuccio, Ran! E’ pur sempre tuo fratello!”

“Sì, sì, certo, come no...” il tono della ragazza era alquanto indifferente.

“Va bene, lasciamo perdere... Allora io vado!”

La ragazza si allontanò dal resto del gruppo salutando con la mano.
In quel momento, Yuya si fece scappare una frase che, secondo il punto di vista di Rei, avrebbe fatto meglio a non dire.

“Sono in super love-mode... Beati loro...!”, al che, il suo sguardo si era soffermato su Ran, poi su Tatsukichi e infine su Rei, che lo stava squadrando con occhi minacciosi.

“Che c’è? Che ho detto?!” si irritò Numero 2, fissando con astio il bel moro.

Quest’ultimo non rispose, ma si limitò a sbuffare e a voltarsi dall’altra parte.

“Devo andare a comprarmi un cd” proferì con il solito tono.

“Ci vediamo”.

Prima che potesse muoversi, però, Aya gli si parò davanti arrossendo.

“Un cd...? Ma che bella idea, anche io stavo pensando di comprarne uno! Posso ven...”

Rei interruppe quel chiacchiericcio che lo infastidiva non poco: “Scusa, ma vorrei andare da solo, Hoshino”.

Aya sgranò gli occhi: perché l’aveva chiamata per cognome?  Fino ad allora l’aveva sempre chiamata “Aya”!

...Ma ora?

“F... Figurati, non c’è problema... Ma c’è qualcosa... qualcosa che non va?”

“...Chissà...” rispose il giovane con aria assente, allontanandosi.

Aya aveva i lucciconi agli occhi: possibile che lui non riuscisse a capire quanto lei gli volesse bene?

Delle lacrime le caddero dagli occhi, scendendo sulle guance. Ran si allarmò all’istante.

“AH! STAI PIANGENDO!!” urlò puntandole il dito contro.

“E’ che...” singhiozzò Aya “io gli voglio bene... Sono innamorata di lui... e lui neanche mi considera...”.

Tatsukichi, agitato, le porse un fazzoletto per asciugarsi gli occhi.

“Ayappe, non piangere! Sai com’è fatto Otohata, no?” cercò di consolarla chiedendo manforte a Ran con lo sguardo.

“Tatsukichi ha ragione!” intervenne lei.

“Otohata è scontroso con tutti, quindi non farci caso! Guarda me, quando mi parla fa l’antipatico, ma non me ne frega un fico secco!”.

“Non te ne importa solo perché non sei innamorata di lui!” la riprese Aya con voce strozzata, asciugandosi le lacrime.

Ran fece una piccola pausa.

“......Anche questo è vero...” mormorò portandosi una mano dietro la testa.

“Senti, piccola Aya...”

Yuya, che fino a quel momento era rimasto in disparte a sentire la conversazione, le si avvicinò.

“Non hai niente da temere. Oggi Rei aveva solamente la luna storta... Tu non c’entri niente” le disse in tono deciso. La moretta annuì vigorosamente, ringraziandolo e regalandogli un bel sorriso.

Nonostante avesse pronunciato quelle parole, però, Yuya era inquieto: per quanto cinico e indisponente potesse essere Rei, non si era mai comportato così.
Che gli stava succedendo?

 

“Che cosaaaaaaaa?! Non puoi uscire?! E perché?!”

Ran stava urlando contro il telefono... o meglio, contro Miyu.

“Perdonami, Ran, ma ho avuto alcuni problemi...” si scusò la biondina con tono dispiaciuto.

“....No, scusa tu se ho urlato... Ma quali problemi? E’ tutto a posto?”

“Sì, non preoccuparti, posso sbrigarmela da sola... Senti, potresti scusarti da parte mia anche con Aya?”

“Non ce ne sarà bisogno. Mi ha chiamata una mezz’oretta fa per avvertirmi che non sarebbe potuta uscire”

“Cosa? Anche lei?! ...Adesso capisco il perché della tua reazione...!” esclamò Miyu.

“Sì, infatti... Ha detto che doveva studiare e che i suoi genitori non la facevano uscire”

“...Sai cosa penso, Ran? Secondo me è ancora depressa per la faccenda di Otohata...”

“Beh, può essere... del resto è una settimana che non si vedono... Che idiota, Otohata! Se mi capita a tiro lo spaccagonfio!”

“Tieni a freno le mani, Ran! Non puoi picchiare Otohata!” La rimproverò la ragazza dall’altro capo del telefono.

“Lo so, lo so... Era un modo di dire...”

“D’accordo... allora vado... Scusa ancora...”.

“Ma cos’è, svendono gli scusa? Dai, non preoccuparti... e se ti servisse una mano con quei problemi... fai un fischio”

“Grazie, Ran...”

Ran premette il tasto per spegnere il cellulare e lo posò sul comodino.

Le avevano dato buca. Prima Aya, poi Miyu. E quel giorno Tatsukichi doveva lavorare nel ristorante di ramen di suo padre. Satsuki e Rie erano partite per le vacanze estive.

“E va bene, vorrà dire che uscirò da sola”

Si alzò di scatto dal letto e corse fuori di casa.

Il sole splendeva alto nel cielo, e rimanere chiusi in casa con un simile bel tempo non era una cosa molto ragionevole.

Si ritrovò così a camminare per Shibuya, indecisa sul da farsi.

“Potrei andare a mangiare un KFC... Ma non ho soldi (Tanto per cambiare... =.= Sai, ci somigliamo sotto molti punti di vista, cara. NdRanpyon) (Non so se la cosa dovrebbe farmi piacere o incutermi terrore... NdRan) (Ingrata! E io che ti ho pure dedicato una Fanfiction! NdRanpyon) (E chi te l’ha chiesto, scusa?! NdRan) (........ O__O .... Sì, è vero, siamo proprio simili ^__^’’ NdRanpyon)”.

Continuò a camminare, fermandosi di tanto in tanto ad ammirare qualche accessorio o vestito in qualche vetrina.

Quando si fermò a guardare l’ennesimo paio di stivali, vide una persona che si rifletteva nella vetrina di fronte a lei. Si voltò di scatto.

“Otohata!”

“E’ strano vederti in giro da sola” disse lui con tono piatto.

“Oggi erano tutti impegnati e non avevo voglia di restare chiusa in casa” rispose la ragazza voltandosi di nuovo a guardare gli stivali.

“Oh, a proposito...” Si rigirò e fisso Rei negli occhi.

“Devo parlarti di una cosa”.

Gli si avvicinò di un paio di passi, quando si sentì afferrare e gettare a terra.

“Ehi, bianchetta!!!! Stai lontana dal grande Rei!!”

“Ti è vietato parlare con il grande Rei! Sappiamo che vuoi solo adescarlo!”

“Eh, che palle, sempre voi tre...” ansimò Ran rialzandosi e pulendosi i vestiti.

Rika. Mika. Yuka.

Le tre Ganguro più insopportabili di Shibuya. Erano sempre appiccicate a Rei, cercando in continuazione di conquistare anche solo un suo sguardo.

Ovviamente, lui le snobbava, cosa che faceva molto arrabbiare le tre Gals perché pensavano che anche Rei fosse innamorato di Ran.

“Smammate, tintarelle fuori stagione!” esclamò la bionda trattenendosi dal picchiarle.

“Lascia in pace Rei!” esclamò Mika mantenendo una certa distanza tra lei e Ran.

“Ma che volete!? Mi date fastidio, andate via!!” Si arrabbiò ancora di più e Otohata intervenne, cercando di calmarla.

“Kotobuki, stai calma. E voi tre...” si voltò verso le Ganguro.

“Sparite, se non volete avere guai”. Il tono con cui lo disse spaventò molto le tre ragazze, che non si erano mai sentite rivolgere una frase del genere da Rei. Di solito si limitava ad ignorarle, ma adesso...

Senza dire niente, se ne andarono, sconsolate.

“Ahhhh... Io proprio non le sopporto quelle tre! Quando capiranno che non sono innamorata di te? E poi io sto già con Tatsukichi...” mormorò Ran calmandosi un po’.

“Piuttosto...” si voltò verso il ragazzo.

“Riprendiamo il discorso di prima. Forza, offrimi qualcosa, così ne parliamo”

“Parlare di cosa?” Chiese Rei ingenuamente. In fondo, sapeva benissimo che Ran voleva parlargli di come aveva trattato Aya la settimana precedente.

Si recarono in un piccolo bar in cui facevano una torta deliziosa, che Ran non perse occasione di mangiare.

Tra un boccone e l’altro, cominciò a spiegare la situazione.

“Vedi, l’altro giorno, quando sei andato via per comprare un cd... Sei stato molto scortese con Aya. Lei ti aveva chiesto gentilmente se poteva accompagnarti, e tu...”

“Non capisco...”

La interruppe Rei poggiando i gomiti sul tavolino e fissandola.

“Non capisci cosa?” chiese Ran posando la forchetta nel piattino e imitando la sua posizione.

“Perché dovrei essere gentile con lei?”

“Come perché...? Che domanda è?!” Ran si zittì un attimo.

“E’ una domanda come tante altre. Ed esige una risposta”

“Perché... Perché... Otohata, ma tu lo sai che sei il suo primo amore?”

“Addirittura?” Fece Rei imitando la faccia seria di Ran. Peccato che il suo tono di voce fosse stato sarcastico.

“Ma cos’hai al posto del cuore, un pezzo di ghiaccio? Ti sto semplicemente chiedendo di essere gentile con una ragazza che è innamorata persa di te!”

“Pfui... Una delle tante...” mormorò Rei alzandosi senza degnare di uno sguardo la ragazza.

Si allontanò per andare a pagare mentre lei lo fissava arrabbiata.

Otohata uscì dal locale e si fermò. Forse la stava aspettando.

E Ran non si fece certo aspettare.

Corse fuori come una furia e afferrò il moro per il colletto, nonostante fosse più alto di lei.

“Ehi, tu, di’ un po’, mi stai prendendo in giro?”

Rei non rispose, ma rimase a fissarla.

“Avanti, rispondi!”

“Ti piace, vero?” Le chiese lui, al che Ran mollò un attimo la presa.

“Sentirti superiore agli altri e comportarti da eroina... Così gli altri ti sono riconoscenti...”

“Ma che vai cianciasparando!” Urlò Ran lasciandolo andare del tutto e allontanandosi.

“Non credevo fossi così stupido, Otohata” Proferì assumendo un tono serissimo.

“Io mi preoccupo per Aya perché è una delle mie migliori amiche. E non voglio che perda tempo a soffrire dietro ad uno come te, che non capisce affatto il cuore delle donne! Sei solo bravo a sparare le frasi giuste al momento giusto, senza però renderti conto delle conseguenze! Mi dispiace che pensi questo di me, e di certo non ho intenzione di farti cambiare opinione”.

Si voltò per andarsene, ma si bloccò e parlò un’ultima volta.

“Sono io che ho cambiato opinione su di te”.

Si mise a correre velocemente, e in pochi secondi scomparve alla vista.

“...Ma com’è veloce...” sussurrò Rei prima di voltarsi.

Che avesse esagerato?

“Bah, che importa... Non sono cose che mi riguardano”

 

Fine capitolo!! Litigio finale per Ran e Otohata...! Eh, ma che ci volete fare, mi piace farli discutere!! Credo che lui sia l’unico in grado di far zittire Ran sorprendendola... LO ADOROOOOO!!! Ma mi piacciono moltissimo anche Tatsukichi e Yuya... Yamato no... non so, non è il mio tipo...

Allora, cosa ne pensate? Lo so, non è il massimo, ma non dovete preoccuparvi, la storia si farà più intrigante!!

Volevo, a questo proposito, chiedere un parere a voi lettori.

Secondo voi, quali coppie verranno a formarsi e quali si scioglieranno? Sono curiosa di sapere le vostre opinioni! E mi piacerebbe vedere se riuscirete a capire cosa sta progettando questa mia mente malata!!!
Allora, aspetto i vostri commenti, eh!
SALUTONI E KISSONI!!!!!

 

  
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