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Autore: AboutCeleste    10/07/2012    3 recensioni
Due ragazze.
Un sogno infranto.
Uno strano incontro.
L'amore.
Un incidente.
La passione.
La morte.
Questa è la storia di due normalissime ragazze,Celeste e Giulia (la protagonista è Celeste), che si illudono di poter avverare il loro sogno, che verrà infranto. Dopo uno strano quanto meraviglioso incontro, si ricrederanno.
Un incidente rovinerà tutto, ma l'amore avrà la meglio. Ma non sarà tutto rose e fiori.
La vita non è un sogno, ma l'incubo più bello.
***
Ok, vorrei iniziare dicendo che è la mia prima FF e che non sono un'autrice di romanzi, quindi siate clementi.
Spero soltanto che vi piaccia e beh... buona lettura!
Celeste x
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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29 Agosto 2011 9.30 a.m.

 
La mia sveglia risuonò per tutto il pullman svegliando tutti di soprassalto. Svegliandosi, Harry andò a sbattere la testa sul soffitto, dato che dormiva nel piano superiore di un letto a castello.
I versi mattutini di quei ragazzi parevano quelli di cinque orsi appena svegli dal letargo invernale.
Di fianco a me, potevo sentire il respiro regolare di Louis, segno che era tornato a dormire. Cominciai a riflettere su quello che era accaduto la sera precedente. Pensai a quello che mi aveva detto, era tutto vero? 
So come sono le fan, perchè lo sono anche io, ma il fatto che una di loro lo avesse baciato mi dava fastidio e parecchio. Ma, feci una scelta della quale non mi sarei pentita...lo perdonai.
Mi girai di fronte a lui fissando le sue labbra, non tolleravo che qualcuno che non fossi io avesse potuto anhce solo sfiorarle quelle labbra. Lo strinsi forte tra le mie braccia tentando di non svegliarlo, ma fallendo. Lo sentii stiracchiarsi e sospirare, segno che si era svegliato.
L: Non sei arrabbiata con me?
A: Non più. 
L: Finalmente hai capito.
A: Già. Comunque si, Louis.
L: Cosa?
A: Voglio essere la tua ragazza, adorabile codardo.
Prese le lenzuola tirandole fino a coprirci sopra la testa.
L: Mi sei mancata ieri sera, come va con la febbre?
A: Meglio. Dov'è Nathalie?
Dissi alzandomi di un poco, ma venendo tirata di nuovo giù.
L: Credo se ne sia andata ieri sera sul tardi, molto tardi. Quei due non la smettevano di parlare . Alla fine hanno scoperto che andavano alle medie insieme.
A: E come è finita?
L:Si sono scambiati i numeri.
A: Non è da Zayn.
L: E' quello che ho pensato anche io, ma forse stavolta è la volta buona.
A: Forse, si.


Mi diressi in bagno con il mio accappatoio appoggiato sulla spalla. Accesi il getto dell'acqua calda, perchè nonostante fossimo in agosto, io facevo la doccia bollente. Appena entrata in doccia, alla radio mandarono “What Makes You Beautiful” di quei cinque capelluti/toccapaccoavicenda. Cominciai a cantare, tentando di non assordare gli altri.
“You’re insecure, don’t know what for, you’re turning heads when you walk trough the do-o-or”
Da fuori, sentii una voce aggiungersi alla mia.
“Don’t need make up, to cover up, being the way that you are is eno-o-ough”
E in seguito un’ altra ancora.
“Everyone else in the room can see it, everyone else but you”
Infine un coro di voci in perfetta armonia.
Baby you light up my world like nobody else, the way that you flip your hair gets me overwhelmed, but you when smile at the ground it ain’t hard to tell, you don’t know oh oh, you don’t know you’re beautiful. If only you saw what I can see you’ll understand why I want you so desperately, right now I’m looking at you and I can’t believe, you don’t know oh oh, you don’t know you’re beautiful
Oh oh”

E infine una voce solista per concludere.
But that’s what makes you beautiful”
Questo era tutto, meraviglioso.

Quando uscii dal bagno trovai Louis ad aspettarmi. Mi guardava, mi guardava come solo le bambole si guardano. Quello sguardo dolce ma allo stesso tempo preoccupante. Gli presi il mento tra le dita e girai il suo sguardo verso il mio.
A: Cosa ci fai qui?
L: Niente, aspettavo che uscissi, sai essere così lenta.
A: Lenta? Io? No dico, mi stai dando della persona lenta? 
L: Non sempre, a volte. Tipo quando ti confesso quello che provo e tu ti decidi solo la mattina dopo.
A: Ma per favore. Tu sei Louis William Tomlinson, puoi avere tutte le ragazze che vuoi.
L: Perché parli così? Sai quello che provo per te.
Lo abbraccia forte. 
A: Ci sarà sempre qualcuna migliore di me, ricordalo.
L: Non posso tenere te per sempre?
A: L’amore non è come un giocattolo che compri ed è fatta.
L: Io non mi sono messo con una moralista. Io mi sono messo con una scurrile e stupenda ragazza Italiana!
In quel momento mi tornò in mente la mia origine, l'Italia. Quella parola mi rimbombò nella testa parecchie volte.
Scendemmo al piano inferiore trovando il manager dei ragazzi ad aspettarci, seduto al tavolino della cucina.
M: Ragazzi, il vostro tour europeo comincia Lunedì, quindi preparatevi.
Un momento, oggi è Sabato!  
Io Lunedì sarei dovuta tornare in Italia e Louis sarebbe dovuto partire per il tour. Rimaneva una cosa sola da fare, piangere.
Cominciai a singhiozzare tra le braccia di Louis, che cercava di confortarmi accarezzandomi i capelli.
A: Non lasciarmi.

I ragazzi, che stavano facendo colazione e che erano rimasti a bocca aperta, avevano gli sguardi perplessi e si scambiavano occhiate di sconforto tra loro. Giulia e Liam non sapevano che fare, se non fissarsi e rimanere in silenzio.
H: Ma sei sicuro che parta così presto?
M: Sicurissimo, ora preparatevi che è ora di tornare a Londra.
C'era un'aria di malinconia lì dentro, che cominciava a pesarmi troppo.


Dopo aver preso le nostre cose, salutammo i ragazzi, consapevoli che non li avremmo rivisti mai più.
Louis continuava a ripetermi ''non è finita, è solo l'inizio''. Come potevo credergli?
Quando il taxi arrivò, mi voltai indietro numerose volte, per fissare nella mia mente il ricordo di quei giorni stupendi che avevo passato con quei cinque angeli.
Ad un certo punto vidi Louis correre verso l'auto e aprire la portella dell'auto.
L: Non è finita, non è finita Celeste!
A: Ti credo Louis.
L: Non dimenticare Celeste, per favore.
A: Non lo farò, ma promettimi una cosa.
L: Cosa?
A: Non farlo neanche tu, ti prego.
L: Te lo prometto.
Premette le sue labbra sulle mie, un bacio intenso che speravo non finisse mai. Non volevo lasciarlo, non volevo con tutta me stessa. Lo strinsi tra le mie braccia piangendo.
Vidi la sagoma del suo corpo rimpicciolirsi sempre di più, mentre l'auto si allontanava e lui stava lì, in mezzo a quella maledettissima strada. Quanto volevo che l'auto si girasse per tornare indietro e ritornare tra le braccia di quello stupendo ragazzo dalle iridi cristalline. Dannati cliché e atmosfera da film.

In albergo non restò altro che radunare le nostre cose e aspettare che arrivasse la domenica per andare in aereoporto. Mi sdraiai sul letto a pancia sotto.
G: E così è finita?
A:Temo di si. I ragazzi torneranno a Novembre e noi torneremo in Italia dopodomani.


E' arrivato il momento di imbarcarsi per il volo per tornare a casa.
Dall’aereo, scrutai il posto al quale in tre giorni mi ero affezionata. Tentai di rimanere sveglia, ma alla fine mi addormentai, cullata dai movimenti dell'aereo e dalla musica dei miei auricolari.
Un'ora dopo sentii una mano toccarmi la spalla. Giulia era venuta a svegliarmi per scendere dall'aereo. In aereoporto prendemmo le valigie e un pullman che ci portasse da Verona fino a Mantova. Da Mantova prendemmo un altra coriera per tornare a casa.
I numerosi cambi di mezzo e le ore che sembravano non passare, erano come un coltello girato nella piaga. Faceva male ricordare, e quindi mi limitai a dormire e dormire.


Quando arrivammo era sera oramai e rientrai in casa mia, facendo attenzione a non sbattere la porta.
Cercai di non fare rumore e mi limitai ad andare in camera mia per ripensare un'ultima volta a tutto quello che mi era capitato.
Mi sedetti sul mio letto poggiando la schiena contro il muro che si trovava ad un fianco del letto, con il cellulare tra le mie mani. Nessun messaggio, nessuna chiamata. 
Decisi di mandare io un messaggio a Louis. 

"Ehi. Volevo solo dirti che sono arrivata a casa. Probabilmente spenderò un botto per questo messaggio, ma non mi importa, perhè mi manchi Louis, mi manchi tanto. Io credo che tu mi piaccia davvero, quindi ti prego, ti prego non dimenticarmi. Io non lo farò mai, come promesso. Un enorme bacio, Celeste XX"
 

Mi asciugai una lacrima che era scesa silenziosa quando avevo inviato il messaggio. Non mi rispose, e questo mi ferì. 
Chiusi gli occhi e lasciai che Morfeo mi prendesse tra le sue braccia.

 

The Writer: 

Ciao a tutti! Vorrei scusarmi per aver aggiornato così tardi, davvero mi dispiace moltissimo. 
Innanzitutto vorrei ringraziare tutti quelli che leggono la storia e anche:
 
Ale 1D
 ElefanteInCamicia
 ibelieveicanfly
 pearlharborxy
perchè l'hanno inserita tra le preferite, davvero grazie grazie grazie!

Vorrei anche ringraziare:

 VasHappeninPotato 
 
_Merii_ 
perchè l'hanno inserita tra le ricordate.

Mi piacerebbe anche ringraziare:

 Giuliya 
 
_Boo_ 
per averla messa tra le seguite.

Infine, ma non per importanza, vorrei davvero ringraziare 
ibelieveicanfly per averla recensita.
Ragazze, voi mi fate commuovere, mi rendete così felice di quello che faccio, davvero. Io vi adoro, grazie.

 

  
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