Mi scuso
enormemente per l’imperdonabile lentezza degli aggiornamenti, ma che ci volete
fare… lo studio è lo studio. Poi ho litigato a lungo
con me stessa per decidere le canzoni da mettere, come impostare certi
dialoghi… beh il risultato è questo cap… spero solo
che vi piaccia!
Ah,
ringrazio ancora 1000e1000 volte la mia amica Sk e i
suoi schemini risalenti alle vacanze di natale
(voglio tornare in vacanzaaaaaaaa!!!ç_______ç
ndAutriceDisperata)(anch’ioooooooo!!ndMenteDell’Autrice) senza i quali mi sarei già persa per
strada non una ma un centinaio di volte…
Che altro dire…scusate per le
bestialità dello scorso cap…avete ragione! Ho
esagerato con gli “amore mio”!!!ma l’ho scritto tutto
di un fiato alle dieci di sera, quando ormai l’Ignoranza è scattata da un
pezzo…comunque a fanfic conclusa lo ricontrollerò e
lo riposterò un po’ meno obbrobrioso e sdolcinato,
promesso!!!
Il cielo
quella sera di marzo era particolarmente terso e sereno, l’aria frizzante ma non fredda, mentre il sole al tramonto colorava
di rosato le nuvole.
Nel
giardino di casa sua, Ryku si muoveva ancora un po’ imbarazzata fra le
decorazioni che erano state disposte apposta per lei. Era piacevolmente
meravigliata dalla sorpresa che le avevano preparato, anche se ancora non era
riuscita a capire di chi fosse stata l’idea di organizzarle di nascosto una
festa di compleanno… Di sicuro non si trattava di Sasuke,
quello non era il suo genere di cose… Chissà, forse Kakashi,
che un tempo era stato amico suo e di Itachi, quando i
due facevano parte della squadra Anbu. Da che potesse
ricordare, Kakashi le era sempre stato affezionato
come a una sorella minore, si era sempre dimostrato
molto protettivo sia nei confronti suoi che di Itachi, prima ovviamente di
QUELLA sera… E anche nei giorni a seguire era stato per lei un conforto alla
mancanza del ragazzo.
Ryku
passeggiava tra gli invitati, scambiando qualche parola con questo o con
quello, ringraziando qualcun altro per essere venuto, salutando vecchi amici
che rivedeva per la prima volta dopo anni. Tutti sembravano molto contenti di
riaverla tra loro, e più di una volta lei stessa aveva asserito di essere felice di trovarsi di nuovo finalmente a casa.
Poi però,
dopo aver detto ciò, si rabbuiava di colpo, pensando di aver appena mentito.
No, non si sentiva “a casa”. Mancava ancora quel qualcosa che potesse farla sentire “a casa”… Dov’era Itachi? Cosa stava facendo? Stava pensando a lei almeno un po’?
Il ninja
si muoveva rapido tra gli alberi, cercando copertura nelle ombre della sera che
il sole al tramonto spandeva per tutta la foresta. Non si voltò indietro
nemmeno una volta. Ora si stava giocando il tutto per tutto. I dadi erano ormai stati lanciati, non si poteva tornare indietro.
L’unica cosa che poteva fare era attendere di vedere l’esito del lancio per
capire se il suo azzardo era stato troppo imprudente. Mentre saltava da un ramo
all’altro pensava alla strana circolarità della sua
storia: aveva tradito Konoha ed era entrato a far
parte dell’Akatsuki; ora aveva tradito l’Akatsuki e si stava dirigendo verso Konoha.
E
tutto questo per una ragazza, pensò. Quasi non si riconosceva
più. E poi che razza di idea gli era saltata in
testa di organizzare “a distanza” quella festa, suggerendone a Kakashi l’idea, ovviamente in incognito? Era davvero il
caso di darsi una calmata! Dov’era finito il gelido e
spietato assassino del suo Clan?
Finalmente,
dopo averlo cercato per un po’, Ryku riuscì a trovare Sasuke,
che se ne stava a osservare la gente riunita a gruppi
a chiacchierare o a ballare. Sembrava pensieroso. La ragazza gli si avvicinò.
-Ciao!-
-Ciao…-
-Sai, sono
molto felice di questa sorpresa che mi avete fatto… E’ proprio una bella festa!-
-Non
ringraziare me, non è stata una mia idea…-
Dopo
qualche attimo di lieve imbarazzo, nel quale nessuno dei due sembrava avere
nulla da dire, Ryku si offrì di andare a prendere qualcosa da bere. Ritornò
dopo poco, e si sedette vicino al quindicenne.
-Ehi Sauke-kun… a che pensi?-
-Nulla…-
-Sai… mi
manca molto Itachi… Spero che torni presto…- continuò
Ryku, alla quale era bastata un’occhiata per capire la direzione in cui
vertevano i pensieri del più giovane. Ormai li conosceva bene, gli Uchiha…
-Sempre
ammesso che lo faccia…- rispose un Sasuke
alquanto irritato. Non gli andava molto di parlare di suo fratello, soprattutto
con Ryku, visto che le loro idee sul giovane in questione erano molto diverse.
-Come fai a esserne così sicura?-
-Me l’ha
promesso, no?-
-E tu
ti fidi delle sue promesse?-
-So cosa
vuoi dire. E ti dico solo questo: a me una promessa l’ha fatta, e l’ha anche
mantenuta.-
-Dubito
sia in grado di farlo un’altra volta… Sempre ammesso che ci sia riuscito la
prima.-
-Non ti
fidi di lui, vero?-
-Come potrei? Guarda cosa mi ha fatto! Tu dici che ha una
giustificazione per le sue azioni. Beh, sono proprio curioso di sentirla! E comunque non basteranno tutte le belle parole di questo
mondo a convincermi che lui non sia solo un gran bastardo. Non voglio
rinunciare alla mia vendetta, ora che so di avere la forza per batterlo.-
-Se questo è quello che credi… Non sarò certo io a fermarti. Solo non sottovalutare mai tuo
fratello. E lascia che ti dica questo: lui ti vuole
bene. A modo suo, certo, ma ti vuole bene.-
-Una volta
avrei pagato oro per sentirmi dire queste parole, quando ero solo un bimbetto.
Ora non voglio più neanche sentire una cosa del genere.-
-Pensala
un po’ come vuoi… Intanto so perfettamente di avere ragione io.-
-Bah!-
sbuffando, Sasuke si allontanò, irritato.
Ryku rimase seduta ancora per un po’, poi decise di alzarsi e
ritornare a camminare fra gli invitati alla ricerca di qualcuno con cui
scambiare qualche parola.
Fu
raggiunta poco dopo da Kakashi, che si scusò per il
ritardo e le diede un piccolo regalo.
-Allora,
Ryku… come te la passi di nuovo a Konoha?-
-Mah,
abbastanza bene, direi… E’ bello ritrovare i vecchi amici
ogni tanto…-
Parlando e
chiacchierando si spostarono sotto il ciliegio, sotto al quel ciliegio così denso di ricordi. I pensieri di Ryku si indirizzarono di nuovo a Itachi. Guardò Kakashi, e sorrise al pensiero che era stato proprio lui a
farli conoscere, quattordici anni prima…
La sera della festa del villaggio
un quindicenne Kakashi vagava tra la gente che si era
riversata nella piazza principale per celebrare la fondazione di Konoha alla ricerca di qualcuno con cui scambiare due
parole, possibilmente evitando quel Maito Gai che non
la smetteva di asfissiarlo con le sue continue sfide. Non aveva proprio voglia
di dargli retta quella sera. Mentre si spostava in uno
degli angoli della piazza meno affollati, notò un bambino di circa sei anni che
si guardava intorno alla ricerca di qualcuno, probabilmente della madre.
Riconobbe il piccolo Itachi Uchiha, un parente del
suo vecchio compagno di squadra Obito. Era stato proprio il suo compagno a far
conoscere i due, tra cui si era subito instaurato un buon rapporto. Per Itachi Kakashi era il “grande” da imitare, mentre Kakashi aveva sviluppato un certo affetto per il piccolo,
corrispondendo pienamente l’ammirazione a lui riservata dal bambino.
-Ciao, Itachi!- lo richiamò il
quindicenne.
-Ciao!- rispose quello, correndogli
incontro.
-Allora, ti piace la festa?-
-Mmmmh… non tanto…-
-Perché?-
-Mi annoio… Mamma è stata a casa
con Sasuke, e papà è in giro a parlare con dei tiponi…- Kakashi sapeva che il bambino alludeva alle personalità più
importanti del villaggio. –Non mi vuole tra i piedi! Dice che sono troppo
piccolo…- Una punta di amarezza, in queste parole.
-Vedrai che tra qualche settimana
entrerai in Accademia, e allora tutti riconosceranno che non lo sei. Gliela
farai vedere, vero?- Il quindicenne disse queste parole per sollevare l’umore del suo piccolo amico, senza sapere quanto veritiere si
sarebbero a breve rivelate… -Intanto perché non provi a ballare?- aggiunse
indicando il centro della piazza dove gruppi di giovani e meno giovani
ballavano insieme allegri danze popolari.
-Ma non sono capace! E poi con chi ballo, scusa?
Shisui non l’hanno lasciato venire, e non conosco
nessuno!-
-Allora cerca qualcuno con cui fare
amicizia!-
-E con chi?-
Kakashi si guardò un po’ intorno, per poi notare una bambina dai capelli
rossi che stava seduta sola in un angolo, con un dolcetto in mano.
-La vedi quella?-
Gliela indicò.
-Mh mh…- annuì il più piccolo.
-Beh, allora fa’ così: adesso vai
da lei e…- gli bisbigliò qualcosa nell’orecchio.
Itachi lo guardò un po’ dubbioso.
-Vai, dai… Vedrai che funziona…- lo
incoraggiò Kakashi, sospirando di sollievo
quando il bimbo si allontanò. Gai si avvicinava,
e per lui era giunto il momento di svicolare…
La bambina stava mangiucchiando il
dolce guardandosi intorno alla ricerca di qualcuno che avesse più o meno la sua
età, quando si sentì toccare una spalla in un timido tentativo di richiamare la
sua attenzione.
-Ehm… … scusi, signorina… mi
concederebbe il.. ehm… il prossimo ballo?-
Lei si girò e squadrò il bambino di
fronte a sé. Aveva i capelli neri, raccolti in un basso codino e degli strani
segni sotto gli occhi neri come la notte. Aveva le guance rosse come due
peperoni per la vergogna, e il suo sguardo si spostava
nervosamente dal terreno al viso di lei. Alla bambina sembrò che stesse per
scappare via di corsa.
-Eh?… Cosa hai
detto, scusa?-
-Ho.. ho
detto qualcosa di sbagliato?- disse lui titubante.
-No… cioè,
non so! …Vabbè, lascia stare! Ti va di ballare?-
-………sì. Sì, credo di sì…-
I due si avvicinarono al gruppo di
persone che ballavano.
-Ma mi spieghi cosa voleva dire quella frase che mi hai detto prima?-
-Cioè… non lo so bene, a dir la
verità… Me l’ha detto un mio amico… sai lui è grande, ha 15 anni… le sa queste
cose!-
-Se lo dici tu… Comunque,
io sono Ryku Asukawa. E tu come ti
chiami?-
-Itachi. Itachi Uchiha.-
Kakashi
era andato a prendersi qualcosa da mangiare a uno dei
tavolini imbanditi, e Ryku era rimasta seduta ad aspettarlo. Quando
sentì qualcuno chiamarla sfiorandole una spalla, i battiti del cuore accelerarono
di colpo al sentire una voce tanto familiare.
-Ehm…
scusi, signorina… Mi concederebbe il prossimo ballo?-
Un ampio
sorriso si fece spazio sulla bocca di Ryku mentre si
girava a incontrare gli occhi del ninja dietro di lei.
-Eh?… Cosa hai detto, scusa?-
-Ho forse
detto qualcosa di sbagliato?-
-Allora,
ti va di ballare?-
E sarà la musica che
rende tutto magico
Che ferma il tempo e non lo fa passare più
Ed ogni attimo vissuto insieme a te
Lo fa sembrare lungo un’eternità
I due
iniziarono lì la loro danza, in quell’angolo un po’
buio del giardino dove sarebbe stato più difficile per gli altri scorgere il nukenin. Ma, man mano che venivano
travolti dal ritmo della musica intorno a loro, iniziarono, senza accorgersene,
dimentichi com’erano del mondo circostante, persi l’uno negli occhi dell’altra,
a spostarsi verso la luce, dove un uomo con il volto coperto da una maschera
riconobbe la persona a cui Ryku era abbracciata.
Quando la
ragazza si stancò di quella danza, con un sorriso si staccò dall’abbraccio dell’amante
e iniziò a correre, dicendo: -Prendimi se ci riesci!-
-Sei
ancora una bambina, lo sai?- le rispose l’altro, che
subito la raggiunse, afferrandola per i fianchi e tirandola a terra con sé.
Rotolarono per un po’ fino a ritrovarsi uno sopra l’altra. Mentre
Itachi accarezzava la guancia della ragazza, una foglia del ciliegio cadde
volteggiando a fianco a loro. Ryku allacciò le sue braccia al collo del ninja,
sollevandosi per poi posare le sue labbra su quelle di Itachi
in un bacio innamorato.
Sciogliendosi
da quel bacio, Itachi le sorrise e la condusse verso
il muro che recintava il giardino. Lì si chinò per raccogliere da terra
qualcosa. Ryku riconobbe una katana dal fodero e dall’impugnatura finemente
lavorati. Sul bordo del fodero nero tre gocce rosse disposte in cerchio
riproducevano il disegno che si creava nello Sharingan.
-Questa
katana è stata per secoli passata di padre in figlio
nella casata principale del mio Clan.- spiegò Itachi stringendo l’arma tra le
mani, senza riuscire a guardare negli occhi la ragazza. –Mio padre me la donò quando diventai capitano negli Anbu.
È stato per lungo tempo un simbolo di forza e prestigio per il clan Uchiha. Un Clan a cui oggi voglio
ridare vita.-
Così
dicendo le porse l’arma.
-E’
strano che sia proprio tu a parlare di simboli e casate…-
-Non
sapevo in che altro modo dirtelo, Ryku… Sai che non
sono bravo in queste cose…- si scusò Itachi, ancora teso aspettando una
risposta alla domanda che aveva lasciato intendere tra le righe, e che proprio
non gli riusciva di pronunciare in forma diretta…
-Tranquillo…-
lo rassicurò Ryku prendendo il dono che le veniva
porto –Sai, sinceramente era da un po’ che mi domandavo quando ti saresti
deciso a chiedermi di sposarti…-
Lui rimase
fermo, bloccato dall’imbarazzo.
-Sei tanto bravo a fare l’assassino in giro, ma poi mi cadi su queste cose…- sorrise
Ryku prima di unire le loro bocche in un bacio appassionato.
I could be the man
for you
I can make all your dreams come true
Maybe I’m a fool
For saying I’m in love with you
I quattro Anbu si avvicinarono lentamente ai due giovani abbracciati.
Quasi non sembrava vero che il famigerato Itachi Uchiha
potesse diventare un così facile bersaglio… Al segnale del capitano tre ninja
bloccarono il nukenin mentre la quarta tratteneva la ragazza,
impedendole di intervenire nella scaramuccia.
Itachi
maledì la sua disattenzione. Era bastato un attimo, l’attimo
di perdersi nel bacio della persona che amava. Quei maledetti erano riusciti a
cogliere la sua unica debolezza, e ora per la prima volta si trovava davvero
nei guai. Per una donna! (Ma forse ne era valsa la pena…)
Cercò di
divincolarsi ma senza successo. Altri Anbu si erano
radunati intorno al gruppetto, mentre gli invitati della festa si avvicinavano
per capire cosa fosse successo. Più di uno gridò alla vista del traditore. Tra
la gente che si accalcava si fece largo una figura di donna. Tsunade si pose in piedi di fronte al nukenin,
bloccato in ginocchio da una leva al braccio destro.
-Ma
guarda… allora anche il famoso Itachi Uchiha ogni
tanto commette dei passi falsi…-
Itachi non
rispose, limitandosi a fissarla con sguardo di sfida.
-E’
inutile che tu faccia tanto il grand’uomo
con me. Questo posto tra poco pullulerà di Anbu e
squadre di polizia. Non puoi scappare, considerato che, a quanto ne so, non
avrai più nemmeno aiuto da parte dei tuo vecchi amici
dell’Akatsuki…-
-Tsunade,
le do un consiglio. Non mi sottovaluti.-
-La
superbia pare essere un difetto comune a voi nukenin.
Pensate sempre di essere i migliori.-
-Le suggerisco di ascoltarmi attentamente… hokage.-
Itachi sussurrò quest’ultima parola con tono
di scherno. –Forse lei non mi sta sottovalutando. Ma
di sicuro sta sopravvalutando le forze dei suoi uomini. Può informarsi in giro
se non mi crede, così almeno avrà la dimostrazione che ciò che si dice su di me
è fondato…-
-Conosco
bene la tua forza, Itachi Uchiha… Non ho bisogno di
chiedere a nessuno.-
-Allora si
renderà perfettamente conto che sono in grado di crearle notevoli problemi
stasera, se decidessi di combattere.-
Tsunade
si vide costretta a ammettere con se stessa che il
ninja aveva ragione. Forse non sarebbe riuscito a sfuggire a lei, ma di sicuro era in grado di sconfiggere buona parte dei suoi uomini.
Inoltre c’erano diverse persone incapaci di difendersi nella zona, e lei non
voleva mettere a rischio la vita di nessuno. E poi
quel ventenne era imprevedibile.
Ne ebbe
una dimostrazione quando sentì le parole da lui pronunciate subito dopo.
-Mi
ascolti, Tsunade. Lei non vuole che nessuno si faccia
male, e io non ho intenzione di combattere, stasera. Forse si può giungere ad
un compromesso.-
-Ti
ascolto.-
Prima di
continuare a parlare, Itachi si volse a guardare fisso
in viso Ryku, ancora tenuta ferma da una giovane Anbu.
-Sono
disposto a consegnarmi nelle vostre mani, ma in cambio chiedo che decadano
tutte le accuse nei confronti di Ryku Asukawa e di
mio fratello, Sasuke Uchiha.-
Un brusio
stupito si diffuse tra i presenti, all’udire quelle parole.
-Non ho
altro da chiedere. Se accetterà, potrà fare di me
quello che vuole. Se rifiuterà, questa notte sarò costretto a versare sangue
innocente.-
Tsunade
valutò la proposta. Sembrava troppo semplice per essere
veritiera. Eppure il volto del ninja di fronte
a lei non tradiva segni di menzogna. Se avesse dovuto
seguire il suo istinto, probabilmente gli avrebbe creduto. In un certo senso
era una scommessa, l’ennesima della sua vita. Tsunade
decise di scommettere sul suo istinto, sperando che questa fosse la volta buona.
-Va bene, Uchiha. Accetto.- Poi si rivolse alla kunoichi
che teneva ferma Ryku –Lasciala andare.-
Ryku,
liberatasi della stretta della Anbu
cercò di dirigersi verso Itachi, ma fu bloccata dalle parole che l’hokage pronunciò ad alta voce verso tutta la gente radunata
lì.
-Come ho promesso, Ryku Asukawa e Sasuke Uchiha sono liberi da ogni
imputazione loro rivoltagli. Ogni atto di accusa verrà
da oggi cancellato. Per quanto riguarda il ninja traditore di livello S, Itachi
Uchiha, egli viene
condannato per i reati da lui commessi: la pena è la morte.-
-No!!- Lacrime a lungo trattenute salirono agli occhi di Ryku,
che tentò di nuovo di correre incontro all’amato, ma venne trattenuta a forza
da Kakashi.
-La
condanna sarà eseguita domani all’alba sulla piazza principale del villaggio,
ed avverrà per decapitazione.-
alleluia!!!!
Quinto cap finito, e questo significa che ci si avvia
alla parte conclusiva della fic…(grazie signore
grazie…ndItachi)(figurati…
dopotutto sei amico di Hidan e con tutti i ceri che
mi accende quello devo pur fare qualcosa in cambio…ndSignore)
ma
quanti personaggi comparsi tutti in una volta!!!(mica tanti…siamo due!ndKakashi&Tsunade)(sì, ma anche Sasuke
ha fatto presenza “attiva in questo cap…e poi ci sono
i 4 anbu, tutti gli invitati…insomma, ‘na marea!!!ndAutrice…)(se lo dici
tu…-_-“ndTutti) era da un pezzo che non scrivevo più
solo di Itachi e Ryku se escludiamo Ita-kun e Ryku!!!
Thanks
to:
eleanor89:ecco,
esatto!è quello che io penso di itachi in questa fic:
con gli altri l’atteggiamento è quello che conosciamo (o almeno tento di
renderlo tale), ma con ryku è totalmente diverso, perché lei è speciale per
lui… solo che siccome in questa fic itachi ha
interagito solo con lei, è sembrato ancora + ooc di
quanto credevo fosse!non so se mi sono spiegata…vabbeh,
spero di sì…
kate92:
hai proprio ragione!!! Diciamo che mi è sfuggita la fic
di mano e mi sono lasciata trasportare dalla mia vena
romantico-mielosa…pardon!!!riscriverò in parte questo cap
e lo risistemerò…mi sono persa una cosa, però:con il “pezzo su taka-ryku” intendi quello dove parlo delle differenze tra
le due? Se dicevi quello, a me sembrava fin troppo
lungo, è stata un’aggiunta successiva…vabbeh, meno
male che altri dall’esterno commentano! Per quanto riguarda l’oc e sasuke, spero di non averti delusa in questo cap!
Kris:ecco, lo sapevo che la bestialità veniva fuori prima o
poi!!!nukenin…sapevo io!meno male che c’è qualcuno ad
avvertirmi…e grazie x la canzone, me l’ero persa per strada…del resto quando ho
finito di scrivere il commento avevo gli occhi che si chiudevano dal sonno! X
l’ooc di itachi, vale quello
che ho detto per kate92 e eleanor89: in effetti nel 4° cap
mi è un po’ sfuggito di mano, ma quello che vorrei chiarire è che itachi si
comporta così SOLO ED ESCLUSIVAMENTE con ryku, perché il loro rapporto è
particolare fin dall’inizio… ma cm al solito questa è la solita scusa della
domenica per salvarmi in corner…nella speranza di esserci riuscita…^^”
Shine no kami: beh, così io ho letto in
giro, poi non so quanto sia attendibile… e cmq non è
certo perché non ci vede bene che non l’ha riconosciuta… ^_- (ahi!!!X_XndItachiCheHaSbattutoControUnAlbero) ß-cioè, forse anche, mi sa, visto
come siamo messi…
Songs:
la
strofa in inglese è da “Love At First Sight” dei
Blue, mentre quella in italiano…bah, è una canzone che mi hanno insegnato agli scout,
si chiama “la meridiana”…non linciatemi, ma quel pezzo lo adoravo troppo…