“Faith, io esco. Mi raccomando, quando torni da scuola non dimenticarti di preparare qualcosa anche per tuo fratello. Io tornerò verso le 18.30, papà alle 21.00. Lo so che avresti voluto che ti portasse lui al concerto, ma sai..”
“Tranquilla, capisco. E’ sempre troppo occupato con il suo dannatissimo lavoro, no? Esce la mattina alle 5 e torna alle 21, non ci chiede mai come stiamo, non gli importa nulla di noi. Mi chiedo come mai sono ancora qui che cerco di instaurare un rapporto basato sul dialogo con lui, è da stupidi!” La interruppi.
“No, credimi, sai che avrebbe voluto portartici! Devo scappare, tesoro. A più tardi e buona fortuna per l’interrogazione di fisica!”
Le stampai un bacio sulla guancia e corsi a fare colazione. Preparai qualcosa anche per quell’idiota di mio fratello, Dwayne.
Quel ragazzo era troppo strano! Era alto, con un bel fisico, occhi azzurri, capelli castani e ricci ed era un bellissimo.
Aveva una ragazza diversa ogni giorno e se le portava tutte a casa. Doveva fare il figo facendo vedere in che posto viviamo?
Era proprio necessario? Okay, secondo me si stava facendo trascinare un po’ troppo dai ragazzi che frequentava.
Però, devo ammettere che spesso e volentieri quel suo comportamento da capitano della squadra di baseball, nonché ragazzo più gettonato della scuola svaniva e tornava ad essere il solito, dolce, coccoloso, infantile ragazzo di 18 anni che conoscevo da sempre. A lui non pesava molto il fatto che papà non fosse presente, almeno lo pensavo…
“Hey, ho preparato qualcosa anche per te, scendi?” urlai per farmi sentire.
“Si piccola, scendo subito!”
Mangiammo, mi aiutò a sparecchiare e andammo a scuola in macchina, la sua. Quando arrivammo a scuola, lo salutai, presi i miei libri dal mio armadietto e corsi in classe, dovevo ripassare fisica! Dopo poco, il professore entrò e io fui la prima ad essere interrogata. Presi un bel 9, la sera prima avevo studiato tantissimo. Tutti rosicavano, oh yeah. (?)
Comunque, le ore trascorsero abbastanza velocemente e arrivò l’ora della ricreazione. Andai al solito posto per aspettare la mia migliore amica, Hope, una ragazza meravigliosa.
Si comportava da maschiaccio, anche se aveva dei lineamenti molto fini. Mentre aspettavo, sentivo delle ragazze parlare, lodavano i loro padri perché avevano dato loro i soldi per la manicure e per andare a fare shopping sfrenato. Le invidiavo tanto, mio padre non c’era mai stato per me. Era sempre fuori casa, tranne durante i week-end.
Si, il finesettimana stava tutto il giorno a casa e ogni tanto faceva qualche domanda del tipo: tutto bene a scuola? Stasera esci? Bene, a che ora torni?
Questi erano gli unici argomenti che trattavamo, ormai. Eravamo freddi, distaccati entrambi.
Forse perché io ero l’unica che aveva capito che in lui qualcosa non andava, che stava male dentro? O, forse, anche fuori…?
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________
Salve a tutte! Ok, non ho ancora ricevuto alcuna recensione, quindi non so se la storia vi sia piaciuta o meno...
Comunque sia, ho continuato con questa specie di capitolo. E' cortissimo, lo so, la prossima volta mi farò perdonare.
Ah, non so quando sarà la prossima volta, potrebbe anche essere stasera. (?)
Ditemi cosa ne pensate, se ne vale la pena continuare a scrivere.
I love youuu!
-Faithful.