Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: reading lover    10/07/2012    0 recensioni
Due ragazze, due ragazzi e un fantasma misterioso...
Una vecchia storia che non ho mai finito, ma che ho tutta l'intenzione di completare (prima o poi)... Buona lettura ;)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mercoledì 26 gennaio 2015 - 11.05
Rimango quel tanto basita che basta a farmi sembrare una perfetta idiota. Per fortuna, mentre lo fisso, il ragazzo che io e Chris abbiamo visto, insieme all' altro, in quel piccolo ristorante la sera prima, è intento a sfogliare un libro di Sepulveda. Ora che lo vedo da vicino è piuttosto magro anche lui, ha una maglia rossa nascosta dalla gigante felpa nera, un paio di jeans extra large con dei falsi buchi sulle cosce... Oddio, indossa un paio di scarpe fantastiche! Sono mesi che metto via i soldi per comprare quelle scarpe! Adesso che ci penso... Ieri ho speso la maggior parte di quei soldi al pub. Sono proprio una scema...
Io e Chris dobbiamo pagarci l' università e pagare affitto e bollette con quello che guadagnamo, e i nostri non sono esattamente lavori ben retribuiti. Siamo arrivate in Germania l' estate scorsa, per due mesi abbiamo vissuto in albergo finchè abbiamo raccimolato abbastanza soldi per affittare la casa dove oggi viviamo. Chris lavorava già al negozio di animali, mentre io facevo la barista in centro, all' inizio era stato difficile perchè non avevo molta dimestichezza con il tedesco, poi, anche se con il tempo mi ero ambientata molto bene, ero stata assunta alla biblioteca/libreria e avevo lasciato il bar.
Questo lavoro mi piace di più: è più tranquillo ed essendo io una persona poco socevole il fatto di non dover interagire molto con gli altri, o almeno non tanto quanto dovevo farlo al bar, è sicuramente un fattore positivo, poi io adoro i libri e ancora di più le bibloteche. Sono ormai sei mesi che lavoro quì e nel frattempo studio in un università di lettere ad indirizzo teatrale (si, il mio sogno è il teatro e/o il cinema). Perchè proprio in Germania? Bhè, io e Chris abbiamo sempre amato la Germania, poi Amburgo era stata la città dei Beatles e questo, a parer mio, gli dava un fascino particolare, in più eravamo alla ricerca di una completa autonomia e una città straniera era anche l' occasione per ricominciare; così eccoci qui! Lontane da casa, dai nostri parenti e dai nostri pochi amici, in particolare Maria ed Annamaria, le nostre migliori amiche, la prima impegnata in uno stage in Inghilterra, a Londra, l' altra all' università di moda e design a Milano, ma nonostante tutto eravamo sempre noi, sempre insieme contro il resto del mondo, attraverso la nostra vita, che ogni giorno ci sorprendeva e ci impauriva di più.
"Vendete anche CD?" la voce del ragazzo mi distrae dai miei pensieri
"Mi dispiace, abbiamo solo libri."
"Cosa potrebbe consigliare ad un amante della musica?" Ineffetti, nonostante i vetiti, ha un po' l' aria da musicista incompreso
"Dovremmo avere qualche biografia."
Esco dalla mia postazione e mi reco nell' angolo infondo a destra
"Abbiamo Aerosmith, Beatles, Led Zeppelin, Michael Jackson, Pink Floyd, Queen... Oh, anche Green day e Linkin Park... E forse qualche cantautore tedesco"
"Sono interessanti?"
"Ho letto solo questa-gli mostro il libro In the sky with diamonds, Story of Pink Floyd - è piuttosto carina: le prime pagine sono dedicate alla storia, le altre sono più che altro testi delle loro canzoni-noto un' altra copertina che spunta fuori dal mucchio, la prendo-oh, anche questa è interessante è solo biografia"
"L' angelo bruciato..? Sembra allegro..."dice sarcastico
"Bhè, Kurt Cobain non ha certo avuto una vita allegra..."
"Per le biografie, credo mi basti Wikipedia... Speravo vendeste CD... Cosa pensi di questo libro invece?" Ok, da quando eravamo passati al tu?!
"Il vecchio che leggeva romanzi d' amore?"
"Si, dal titolo sembrerebbe un romanzo rosa smielato..."
"Non lo è, anzi, è carino, interessante, poi personalmente mi piace Sepulveda..."
"Allora prendo questo."
"Per prendere proprio questo deve far-
"Dammi pure del tu..."Certo...
"Allora devi, fare la tessera; invece, se vuoi comprarlo seguimi"
"Ti seguo..." Lo accompagno nella sezione libreria del negozio e inizio a cercare Sepulveda. Pe fortuna gli autori sono in ordine alfabetico...
"Sepulveda, Sepulveda... Sepulveda! Ecco..."
"Grazie" risponde lui prendendo il libro. Torniamo alla mia scrivania e digito il codice del libro
"Se non mi piace verrò a lamentarmi..."
"Mi trovi qui tutti i giorni"
"Tutti i giorni? Davvero?" la frase sembra nascondere un "Poverina se ne sta tra questi scaffali polverosi tutti i santi giorni..."
"No..."
"Ah... E quando sei qui" Quando si dice sapersi fare gli affari propri... Alzo gli occhi dalla tastiera e rispondo
"Il lunedì e il sabato solo il pomeriggio, mercoledì la mattina, mentre martedì e venerdì tutta la giornata, se vuoi lamentarti per qualcosa però vieni il sabato, di solito sono già di malumore..."
"Perchè?" E insiste..!
"Perchè non sopporto l' idea di non avere il sabato pomeriggio libero..."
"Ah... Lavori e basta..." Viva la perseveranza!
"No. Sono 12 euro..." Mi passa i soldi giusti mormorando un "Ecco a te..." al quale risèpondo con un secco "Arrivederci..."
"Di sicuro..." Cosa? Di sicuro? No, ha davvero detto di sicuro? Dopo ieri sera al ristorante pensavo fosse carino ora credo sia solo un irritante presuntuoso! Di sicuro...
A mezzogiorno il mio turno è finito. Dopo il ragazzo non è più entrato nessuno, apparte un gruppo di ragazzine che guardavano gli scaffali tra risatine e smorfie, probabilmente avevano impiccato...
Chiudo il negozio e passo da casa per portare a spasso Aki e prendere i libri dell' università: mi aspettano due ore di lezione con il professor Grogan e, sinceramente, la cosa non mi entusiasma più di tanto: sono stanca e, anche se la sbornia mi è praticamente passata, non aver dormito bene non mi fa sprizzare d' entusiasmo. Non che di solito l' idea di andare a lezione mi entusiasmi, però...
Non ho mai amato la scuola, c'è stato un periodo in cui adoravo la mia classe, alle medie, ma non provare repulsioone per la scuola, mai! L' ho sempre odiata, fin dalle elementari, almeno da quando ho capito che non avrei più potuto alzarmi quando mi andava o che non avrei più potuto giocare e, soprattutto, che una volta tornata a casa avrei dovuti fare i compiti.
Quando arrivo al campus dell' università vedo molti studenti che corrono per non fare tardi a lezione o che si sono fermati nei corridoi a chiacchierare per riempire un' ora buca. Io sono leggermente in ritardo, ma riesco comunque ad arrivare prima del professore. Mi sistemo in uno degli ultimi banchi e apro il quaderno degli appunti, devo assolutamente stare attenta, non solo perchè tra poco c'è l' esame, ma soprattutto perchè Chris oggi è al lavoro e dovrà studiare anche lei dalle pagine che scriverò, così come farò io con quelle che scriverà lei. Tranne il giovedì, che è il giorno libero di entrambe, non siamo mai all' unversità insieme, facciamo i "turni" per fare in modo di avere più appunti possibile. Il dottor Grogan entra e inizia la lezione.

La sera sono a casa, Chris rientra per le otto, mentre io stò guardando un assurdo telefilm tedesco in televisione
"Buona sera mondo!" Aki salta giù dal divano per salutarla, mentre io rimango davanti alla tv rosicchiando un pezzetto di pane
"Buona sera" dico con la bocca piena
"Che accoglienza..." Mi alzo e vado trotttellando a salutare le mia amica
"Tu e Aki avete lo stesso modo di camminare..."
"Tale cane tale padrona" accarezzo il mio cagnone sulla testa. Lo avevo chiamato Akito, come il personaggio del mio manga (tipo di fumetto giapponese, nda) preferito perchè, un po come il vero Akito Hayama aveva avuto un bel po' di brutte esperienze prima di venire adottato da me poco prima che partissi per la Germania. Anche Chris amava i cani, ne aveva tre, ma non li avevamo portati con noi ad Amburgo, non ancora in realtà...
"Cena?" chiede lei
"Pronta! ma devi apparecchiare..."
"Cosa?! Era ieri che toccava a me..!"
"Ieri siamo andate al ristorante..."
"Non fa niente, tocca comunque a te oggi..."
"Assolutamente no, slittiamo i turni..." Turni anche per chi apparecchia, ormai la mia vita è una questione di turni...
"Ma così ci confondiamo..."
"Bhè, io non apparecchio..!"
"Io neanche..."
"Bene!"
"Bene!"
Alla fine decidiamo di mangiare sul divano senza che nessuno debba apparecchiare e nel frattempo vediamo un film. Aki è sdraiato sul tappeto di fronte alla tv, è molto tranqquilloper la sua razza, più che altro dorme, mangia e caga, un po' come un labrador... Ho sempre pensato che quel cane abbia una sorta di crisi di identità... Ad un tratto mi viene in mente una cosa che devo assolutamente dire a Chris
"Indovina chi c'era oggi in negozio..."
"La signora Kennet?"
"No, uno dei due ragazzi del ristorante... Hai presente? Quelli di ieri..."
"Si che ho presente! Quale dei due??" Chiede sorpresa e interessata
"Quello extra large..." Lo avevamo soprannominato così, mezze ubriache, al pub la sera prima
"E cosa voleva?"
"Dei CD, ma quando gli ho detto che non li avevamo ha comprato un libro..."
Gli racconto bene tutta la storia e lei mi ascolta interrompendomi ogni tanto con qualche domanda
"...E poi, quando io gli ho detto "Arrivederci" lui mi ha risposto "Di sicuro"! " concludo scimmiottando la sua voce, quel "Di sicuro" non mi va proprio giù.
"Sei seria? Cioè "Di sicuro"?"
"Giuro! Di sicuro!"
Passiamo il resto della sera tirando fuori ogni due per tre quel Di sicuro e ridendo come due bambine. Finito il film andiamo a dormire, domani ci aspetta un' intera giornata di università.
"Buona notte Corby" Mi dice Chris mentre Aki salta sul mio letto
"Di sicuro" Ci concediamo un ultima risata prima di abbandonarci tra le braccia di morefeo.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: reading lover