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Autore: Roxy_ 91    10/07/2012    6 recensioni
Forks è come sempre monotona, ma è un ambiente sicuro per Bella. Tutto va alla grande fino a quando non torna LUI. Non si sa cosa l'abbia spinto a tornare, fatto sta che stronzo è partito e stronzo è tornato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mike Newton, Un po' tutti | Coppie: Alice/Edward, Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ed eccoci qua.
Questa è davvero la fine
cari miei lettori e lettrici.
Non voglio ciarlare,
forse farò un epilogo, ma non lo so.
Vi lascio alla lettura con la speranza
che siate soddisfatti di come finirà.






CAPITOLO VENTI      - Ti amo. -
POV BELLA
 
Perché non parla? Perché mi guarda senza dire una parola? Dio, è troppo tardi, lo sapevo…. Questo silenzio mi
sta facendo diventare matta e percepire che tutti sul terrazzo mi guardano, mi fa sentire vulnerabile. Non ho staccato
mai gli occhi da lui, le nostre mani sono ancora intrecciate e lui non parla. Maledizione. Mi volto verso Alice, e in quel
momento noto che anche i camerieri si sono fermati per poter ascoltare. Alice mi sorride, con dei gesti mi incoraggia a parlare.
Bene. E’ il momento del monologo. Faccio un bel respiro, chiudo gli occhi e quando li riapro comincio a parlare.
-          Edward, ascoltami… - 
Lo guardo ancora con più intensità, lui sbatte le palpebre
. – Perdonami. Perdonami per aver perso così tanto tempo, per non essere venuta via con te quando me l’hai proposto.
Ho avuto paura, era un passo importante e in quel momento lo ritenevo più lungo della mia gamba. E’ stato un anno infernale
per me, non c’è stato giorno che tu non dominassi i miei pensieri, che non desiderassi trovarti ad aspettarmi all’uscita da
lavoro, ma ogni volta mi rendevo conto che tu non c’eri, mi mancava l’aria, una pugnalata mi trafiggeva in pieno petto, ma sapevo
che la colpa era solo mia e che non potevo permettermi di sperare in un tuo ritorno. Solo oggi, ho capito quanto tu sia importante
per me, solo oggi ho capito che voglio vivere il resto della mia vita al tuo fianco. –
Prendo una pausa, lui mi guarda, devo continuare… Guardo verso Tanya, è sconvolta. Mi costringo a voltarmi ancora verso Edward e riprendo.
–  Credevo di riuscire a stare senza di te, ci ho provato, ho mentito a me stessa e agli altri, ma a quanto pare non ho convinto nessuno.
Sono completamente dipendente da te, sono qui a supplicarti e non me ne vergogno, quindi, Edward, ti chiedo di fare una cosa semplice,
lei o me: scegli. Sono sicura che Tanya sia una gran donna, probabilmente migliore di me, ma io ti amo in modo incredibile, cerco di amare
i tuoi gusti, divido con te il mio dolce preferito, potrei buttarmi giù dalla vetta più alta se solo me lo chiedessi. Ho cercato di odiarti, ma non è servito,
sono innamorata di te e a questo non c’è rimedio., per cui Edward, prendi me, scegli me, ama me…. -
Sono completamente sorpresa dalle parole che sono riuscita a dire, le lacrime sgorgano dai miei occhi rigandomi le guance.
Lo guardo, ma non parla. Chiudo gli occhi e prendo atto della mia sconfitta. Sono venuta fino a Los Angeles, mi sono umiliata, ho parlato avanti ad un
intero ristorante che ancora mi guarda e lui non parla. Distrutta, gli lascio le mani, una voragine si apre nel mio petto, ho bisogno di un sostegno,
ho bisogno di Alice…. Sento che quella sarà l’ultima volta che vedrò Edward e mi sento in dovere di parlare ancora, per l’ultima volta.
– ok, ci ho provato…. Almeno so di aver fatto tutto il possibile. Spero che tu sia felice con lei Edward, ti auguro tutta la felicità di questo mondo.
Ti amo e sarà per sempre… -
Con gli occhi pieni di lacrime lo guardo per quella che sarà l’ultima volta, la mia mano si poggia sulla sua guancia e lui chiude gli occhi, poi
mi volto decisa ad andare via. Dio quanto sto male. Non riesco nemmeno a muovermi, guardo dritto di fronte a me senza guardare
realmente qualcosa e faccio il primo passo…
-          Aspetta… - Mi blocco di colpo, non sognare Bella…. Respiro profondamente,  non mi volto.
-          Cosa vuoi? – La mia voce è rotta dalle lacrime.
-          Perché adesso? –
-          Se devo dirti la verità, non lo so… Ho deciso di venire qui appena quattro ore fa, ho fatto una corsa contro il tempo. Credo che a
spingermi sia stato il rimorso di non averti mai detto ti amo. – Silenzio, non odo più niente..
-          Bella, ti ho amata in un modo che non puoi nemmeno immaginare. Non sai quanto tempo ho sofferto per la tua assenza. Anche
io avevo dei vuoti incolmabili dentro di me, e Tanya è riuscita ad alleviare un po’ questo dolore. E’ grazie a lei se mi sono ripreso. –
Ogni parola è una pugnalata. – Anch’io ero completamente dipendente da te, Tanya sarebbe la mia cura…. Ma… - Una pausa…
Ma? Ma cosa?? – Ma se devo scegliere tra la guarigione o restare per sempre nell’oblio della dipendenza, scelgo l’oblio, perché se ci sei tu, diventa il paradiso.. –
Non ci credo, sto sognando… Sceglie l’oblio, sceglie me. Sbatto gli occhi, non riesco nemmeno a girarmi per guardarlo. Sento qualcuno dire’
oddio guarda’, qualcun altro che dice ‘ oddio voltati, voltati’ .
-          Bella, guardami… -
Mi costringo a voltarmi molto lentamente, gli occhi inondati di lacrime mi appannano la vista, ma appena lo vedo, mi
si mozza il respiro. In tutta la sua bellezza ed eleganza, è in ginocchio di fronte a me, nell’antica posizione di una proposta di matrimonio.
Molto lentamente, in modo che io possa vederlo bene, apre quello scatolino di velluto blu…
- Isabella Swan, io ti amo, con tutto me stesso, non ho mai smesso di farlo. Oggi venendo qui, mi hai reso un uomo felice.
Prendo te, ma solo se diventi  mia moglie, scelgo te perché sei una donna fantastica, amo te perché è la cosa migliore che so fare.
Quindi… Isabella, rendimi l’uomo più felice della terra. Sposami… -
Il cuore che prima si era fermato, ora batte all’impazzata, come se volesse uscire fuori dal mio petto. L’emozione che provo in questo
momento è indescrivibile. A bocca aperta lo guardo, resta in ginocchio col volto sorridente. Spinta dalla mia dipendenza,
la mia risposta arriva più debole di un sussurro…
-          Si… - Lui si allarga in un sorriso, uno dei più belli che mi abbia mai mostrato. Si alza e toglie l’anello dallo scatolino,
si avvicina a me. Prende la mia mano e infila all’anulare destro quell’anello che sarebbe rimasto lì per sempre.
Attorno a noi, fischi e applausi provengono dalle persone che fino ad un attimo fa erano in religioso silenzio. Imbarazzata,
nascondo il mio viso sulla spalla di Edward che mi stringe forte a sé. Mi allontana, mi guarda amorevole negli occhi
raccogliendo con le dita le lacrime che ancora sgorgano, poi mi bacia.
Era proprio come ricordavo, anzi no, è anche meglio. Lo stringo forte a me portando le mie mani nei suoi capelli.
Lui dolcemente si stacca e mi guida verso Alice cingendomi la vita.
-          Grazie Alice… -
-          Oh, figurati io non ho fatto niente… - Rido.
-          No davvero Alice, hai fatto tanto per me, per noi. – Non resisto e l’abbraccio. Come una bambina piango di
gioia e anche i suoi occhi si bagnano per la felicità.
In quel momento nulla poteva distruggere la mia felicità, finalmente ero con Edward e solo questo contava. Ancora
abbracciata ad Alice, con la coda dell’occhio vedo Tanya raccogliere le sue cose ed andare via. Senza pensarci un
momento, sciolgo l’abbraccio con Alice e mi dirigo verso di lei.
-          Tanya… - Si ferma, si volta per guardarmi.
-          Cosa vuoi ancora? – Resto immobile, piange e il suo viso è chiaramente segnato dal dolore.
-          Mi dispiace… - Stupida, Le stesse parole che Jessica ha usato con te, adesso Tanya ti sbrana.
-          Non dispiacerti, sarebbe accaduto prima o poi. Anche se mi avesse dato quell’anello, appena arrivati a Forks
sarebbe corso da te. Ti ama davvero ed io lo so. Stasera per un attimo ho sperato che ti avesse dimenticato, ma quando
ho visto il modo in cui ti guarda, ho capito che non sarebbe mai accaduto. Siate felici. Addio…-
Guardo Tanya andare via, senza riuscire a dire nemmeno una parola. Una lacrima segna il mio viso e due braccia mi  avvolgono.
-          Vieni, andiamo… -
Seguo Edward ed Alice, ci dirigiamo nella hall. Mi accomodo su una poltroncina mentre Edward parla con la ragazza
della reception. Alice si siede accanto a me e parla con Jasper.
Dio, mi dispiace per Tanya, le ho rubato il ragazzo sotto il naso, ma cos’altro avrei dovuto fare? Sospiro.
Solo un minuto dopo Edward torna accanto a noi. Alice aggancia il cellulare e guarda il fratello.
-          Alice, questa è la chiave della tua stanza. Ho preso 3 biglietti per Seattle. Torno a Forks per qualche giorno,
dobbiamo sistemare un paio di cose io e Bella. – Mi guarda sorridente, trionfante.
Si, avremmo dovuto dire tutto ai miei genitori, ai suoi e decidere quando dare la festa per il nostro fidanzamento.
-          Ok, allora io vado in camera mia e…bè…buonanotte. –
-          Buonanotte Alice… - Mi da un bacio sulla guancia.
Dopo un secondo, Alice si è dileguata. Ma come fa quella ragazza? Le porta dell’ascensore si aprono e appare di nuovo Alice.
-          Ah, dimenticavo…. Ovviamente l’abito lo disegno io. – Mi fa l’occhiolino e preme il piano della sua stanza facendo chiudere le porte.
Rido.
-          Quella ragazza è davvero straordinaria. –
-          Si, appare dal nulla e nel nulla scompare. –
-          Non solo per questo. La serata, era tutto organizzato. Anche il fatto che dovessi arrivare io,
ha pianificato tutto. Oggi pomeriggio l’ho trovata ad aspettarmi a casa mia, perché lei sapeva già che sarei corsa da te. –
-          Incredibile… -
Ridendo, entriamo in ascensore, Edward pigia il numero 8. Sul quel piano c’è una sola stanza, o meglio un solo appartamento.
-          Ma è enorme… - Sono sconvolta, Edward ride.
-          Per i tuoi canoni si. Alice ha organizzato tutto al meglio. –
-          Già… -
Curiosa, vago per la suite cercando disperatamente il bagno. Appena lo trovo, mi ci chiudo dentro e
mi siedo a terra. Ho bisogno di capire se sto sognando o se è tutto vero.
Da fuori Edward mi chiama..
-          Bella, tesoro, tutto bene? –
-          Si, perché? –
-          Ti sei fiondata in bagno… -
-          Ah, si scusa, ho bisogno di una doccia. Non preoccuparti. –
Mi lascia un po’ di privacy. Ho davvero bisogno di una doccia. Mentre mi spoglio, vengo attratta dai giochi di
luce cha sprigiona l’anello. Non può essere vero, mi sposo con Edward. Non ci credo. Sto sognando, domattina mi sveglierò e tutto sarà come prima.
Mi infilo sotto la doccia. Rido, altro che sogno Bella. Questa è la realtà. Sei a Los Angeles con la benedizione
di tua madre, hai supplicato Edward di tornare con te e lui ti ha chiesto di sposarlo, la prova è l’anello che hai al dito.
Mi stringo nel telo, friziono i capelli lasciandoli bagnati e mi reco nella stanza. Realizzo che a parte il vestito di
Alice e l’intimo di questa mattina, non ho niente da indossare. Faccio spallucce, fa niente, devo dormire mica uscire..
Edward è disteso sul letto, una mano dietro la testa e l’altra intenta a sorreggere un giornale, sembra che stia in spiaggia.
Quando mi vede arrivare, sorride. Lancia via il giornale e mi osserva.
-          Carino il pigiama… -
-          Non ho avuto tempo di fare la valigia. Ho messo i miei indumenti nel cesto della biancheria fuori la porta.
Almeno domani avrò qualcosa di pulito da mettere. –
-          Vieni qui…-
Ubbidiente, vado sul letto e immediatamente cerco le sue labbra. Ci baciamo, come non avevamo mai fatto.
Immediatamente i nostri respiri diventano sospiri, ci stacchiamo solo per prendere aria, le nostre mani sono
avide e vagano sui nostri corpi. Ad un tratto Edward si stacca da me, mi guarda negli occhi
-          Bella, buon compleanno. –
-          Me ne ero dimenticata. – sorrido arrossendo.
-          Ah e Bella…-
-          Dimmi…-
-          Ti amo. –
-          Ti amo anche io Edward. –
Mi dona il sorriso più bello che abbia mai visto, si fionda sulle mie labbra e
ci perdiamo nella verità delle nostre parole, mi abbraccia fortissimo e mi lascio trasportare da lui,
ubriaca del suo profumo che tanto mi è mancato…


ANGOLO AUTRICE:
Io, non ho parole.
sono triste perchè questa storia è
giunta al termine,
ma ne komincerò un'altra. non subito ovviamanete.
Non vedo l'ora di leggere le recensioni!
un bacione
Rox
   
 
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