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Autore: Hey Ziver    11/07/2012    6 recensioni
E' la mia prima fanfiction, quindi siate buoni, sono stata costretta a pubblicarla da colei che è come una sorella, quindi se non vi piace prendetevela con lei. E' ispirata a tutte le star Disney con le quali sono cresciuta e mi rappresenta parecchio dal punto di vista dei sentimenti. E' una songfic, quindi vi consiglio di leggerla menre ascoltate la canzone 'This Song Saved My Life' dei Simple Plan.
Shannon era un'autolesionista. Lei era certa che non avrebbe mai potuto incontrare i suoi idoli e dirgli che le loro canzoni le avevano salvato la vita. Non aveva idea che presto una svolta inattesa le avrebbe fatto rivedere quella convinzione.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Lettera inaspettata da un mittente più che inaspettato:
 
Pioveva ancora quando Shannon arrivò davanti a casa sua. Come ogni giorno, alla vista della famigliare costruzione di mattoni rossi provò per un solo secondo un moto di sollievo: era a casa, almeno per un po di tempo nessuno dei suoi compagni di scuola avrebbe potuto farla soffrire. I suoi compagni, che però sembravano nati con il solo scopo di renderla infelice, avevano trovato il modo,da un po di tempo a questa parte, di rendere ancora più straziante la vita di Shannon quando era casa. La povera ragazza si era sempre chiesta il motivo del loro accanimento su di lei. Infine era giunta alla conclusione che i suoi compagni di scuola la odiassero senza nessun motivo. 'sì mi odiano e basta!' pensò mentre raccogliendo i frammenti di un'altra finestra rotta da un sasso gettato da uno di loro, le cadde lo sguardo su una delle tante scritte di vernice nera contente un insulto rivolto ovviamente a lei: troia, brutta, grassa, puttana, stronza, cagna... Leggere quelle parole offensive sui muri di quella, che un tempo era stata una casa felice faceva soffrire Shannon forse più di tutto il resto. Lacrime calde le colarono sul viso. Gettò nella spazzatura i pezzi della finestra infranta, tenedone solo uno, decidendo di usalo più tardi su di sé.
Si sedette un momento suoi gradini davanti alla porta della sua casa. Non era in vena di affrontare sua madre in lacrime: lei non avrebbe capito, ma più di tutto si sarebbe preoccupata.
Non curante della pioggia Shannon si tolse il cappuccio e respiro profondamente, lasciando che le 'lacrime del cielo' le ripulissero il viso dalle proprie lacrime. Non stava più pensando al suo lettore mp3 nelle orecchie, se non che la musica partì e si intreccio con la splendida voce di una ragazza:

I wouldn’t wanna be anybody else.
You made me insecure
Told me I wasn’t good enough
But who are you to judge
When you’re a diamond in the rough
I’m sure you got some things
You’d like to change about yourself
But when it comes to me
I wouldn’t want to be anybody else

La splendida ragazza era selena gomez e la sua voce diede la forza a Shannon per alzarsi ed entrare in casa. Dentro l'ingresso era buio Shannon appoggiò lo zaino e il lettore mp3 su una mensola, sempre al buio più completo. Sua madre evidentemente stava dormendo. Si diresse verso la sua stanza. Erano le 5, anche se la madre non voleva, avrebbe dovuto alzarsi, stare a letto tutto il giorno non la avrebbe certo aiutata a guarire! Entrò nella camera da letto buia e come previsto la vide: stesa sul suo letto, che dormiva con un'espressione sofferente in viso. Nella sua testa Shannon si impose di essere forte abbastanza per entrambe, poi si dette della sciocca pensando che in realtà lei non era forte neanche per sé stessa, visto che era diventata autolesionista. Respiro pesantemente e si decise ad far entrare la luce nella camera della mamma, la quale si svegliò pochi istanti dopo con un gemito "Shannon?" domandò non riuscendo ad aprire gli occhi per la troppa luce.
"buongiorno mamma"disse e si chinò sul suo volto stanco per darle un bacio sulla fronte.
La mamma le sorrise:" é andata bene a scuola oggi?" chiese.
Shannon si sforzo di sorridere e rispose solo:"si" pensando a quante bugie avesse detto a sua madre solo con quel momosillabo.
La mamma sorrise ancora e Shannon le disse:" alzati, io intanto preparo la cena." stava già uscendo dalla stanza quando la madre le gridò dietro:" sul tavolo C'é una lettera per te."
Shannon rimase sorpresa, andò in cucina e sul tavolo trovò una lettera indirizzata a lei da parte di suo padre. 'oggi non é il mio compleanno papà' pensò mentre la apriva, visto che il padre le scriveva di solito solo quando lo era.
Prima di leggere la lettera rimise nelle orecchie il suo mp3 e fece partire una canzone strappalacrime ,che la faceva pensare a suo padre, cantata da miley cyrus un'altra ragazza della disney. Un altro suo idolo.

I’ve seen love go by my door
It’s never been this close before
Never been so easy or so slow
Been shooting in the dark too long
When somethin’s not right it’s wrong
Yer gonna make me lonesome when you go

Shannon lesse la lettera lasciando scorrere la musica:
 

Cara Shannon, sono io, papà.
Lo so che sarai sorpresa da questa lettera, quasi quanto lo sono io mentre te la scrivo. Non sono mai stato un buon padre. Mai. Non sono mai stato neanche un buon marito ad essere onesti: Sono stato un perfetto idota a lasciare te e tua madre da sole per venire qui, in Afghanistan. Non sto cercando scuse. Cerco solo il tuo perdono, anche se so di non meritarlo affatto. Non pretendo che tu capisca perché me ne sono andato. Voglio solo che tu sappia che l'ho fatto perché la mia vita, la nostra vita é cambiata troppo in fretta dopo la malattia di tua madre, (non sto dando la colpa neanche a lei.) e io ho creduto di non essere pronto per affrontare tutto questo. In questi giorni però, dopo che un tuo professore del liceo mi ha contattato per parlarmi di te, io ho capito che quella non pronta eri tu! Shannon, tesoro mio, tu non sai quanto sto male all'idea di ciò che il mio egoismo ti ha fatto! Amo te e tua madre più di qualsiasi altra cosa al mondo. Sto tornando a casa per questo Shannon perché vi amo e perché devo aiutarvi, devo salvare le sole persone che contano nella mia vita. Scusami Shannon, spero che tu possa perdonarmi un giorno e che tu possa smettere di farti del male perché tu sei più forte di così. Ricordati che nonostante io non ci sia ora, sono e sarò sempre fiero di te, perché sei (ne sono sicuro) la splendida giovane donna che sapevo saresti diventata.
Con affetto Tuo padre
 
Shannon pianse, pianse come non aveva mai fatto in vita sua, sulle note di quella canzone con la lettera del padre stretta al petto.



Chiacchiere con l'autrice:

Okey, credo che lascerò a voi i commenti! Volevo ringraziare di cuore le 5 persone che mi hanno recensito il primo capitolo! *---* Siete stati gentilissimi e spero che questo secondo capitolo non vi abbia deluso! Grazie!!! :33
  
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