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Autore: _itsnickymine    11/07/2012    8 recensioni
Nicholas Jerry Jonas non è il più figo della scuola ma l’esatto opposto lo sfigato che non ha amici, ama la musica e odia le persone egocentriche e arroganti. Si ritrova però a vivere con una delle più popolari della scuola, stronza, egocentrica, presuntuosa e altezzosa. [..] “Sai qual è il problema? Tu, sei tu il problema. Credi di essere il centro del mondo, invece non lo sei, credi di essere forte solo perché hai tutta la scuola ai tuoi piedi, ma non è così! Sei solo una viziata figlia di papà, con un cuore di ghiaccio, insensibile, diffidente e fredda che alla fine rimarrà sola!”
Nicholas pronunciò quelle parole guardandola negli occhi,e proprio in quel momento la ‘regina di ghiaccio’ pianse per la prima volta davanti a qualcuno che non fosse il suo specchio. Cosa succederà tra i due?! Spero di avervi incuriosito,fatemi sapere cosa ne pensate!baci,vale!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il ritardo e godetevi questo capitolo<3 



- Capitolo 20.

 

 

 

“non possiamo farla salire lì sopra, la band si sta esibendo” disse l’uomo bloccandolo

“per favore, tra la folla c’è una persona e ..e devo dirle delle cose! Per favore mi faccia salire, solamente per trenta secondi” disse Nick esasperato.

Era da mezz’ora che cercava di convincere quell’uomo a farlo salire sul palco.

“non può, vada via o sarò costretto a chiamare la sicurezza” disse l’uomo cominciando a stancarsi..

Intanto la band aveva smesso di suonare, ed erano andati dietro per cambiarsi mentre il dj iniziò a trasmettere molte canzoni rock e tutta la gente presente in piazza cominciò a ballare..

“vi prego, solamente un minuto, per favore” lo supplicò Nick ancora una volta

“chi è quel pazzo?” chiese il chitarrista della band che aveva notato subito Nick litigare con il bodyguard.

“un ragazzo, vuole salire sul palco” disse l’amico scoppiando a ridere

Il chitarrista si avvicinò vicino a Nick e al bodyguard.

“cosa vuoi ragazzo?” chiese a Nick

“d..devo salire sul palco, per un minuto solamente, per favore” disse Nick

Il ragazzo lo guardò stranito

“perché? Cosa devi fare di così importante?” chiese

“perché tra tutta la gente dovrebbe esserci una persona, e devo trovarla, è davvero importante, vi prego, vi supplico in ginocchio!” disse Nick inginocchiandosi..

“d’accordo vai” disse per poi essere guardato male dal bodyguard “voglio proprio vedere cosa si inventa”

Nick sorrise ai due e salì velocemente sul palco, tutti stavano ballando e lui prese un microfono facendo abbassare il volume della musica, in modo che tutti potessero sentirlo.

“scusate, scusate” disse attirando l’attenzione di tutti i presenti, ma la gente cominciò a fischiarlo.

“no no, aspettate soltanto un minuto, devo dire una cosa molto importante” disse ma tutti continuavano a fischiarlo.

“per favore, un secondo solo. La persona più importante della mia vita è scappata via da me ed è venuta qui. Si è scappata via, ha avuto paura e.. e anche io ne ho”

“ma chissenefrega” disse un ragazzo tra il pubblico

“lo so, lo so, non ve ne frega niente di tutto questo e questa vi può anche sembrare la classica storia patetica, ma io devo dirvi una cosa” disse Nick

“vai via” disse un altro ragazzo

“per favore.. un secondo solo. L              o sapete come si sta quando finalmente vi rendete conto di volere una persona al vostro fianco? Quando ti manca il respiro pensando a lei e la notte non riesci nemmeno a dormire? Vi è mai capitato di.. amare tutto di una persona? Il fatto che vuole avere sempre ragione, che sia sempre in ritardo, che fa solamente pazzie, che è sempre disordinata? Tutto? Sapete di cosa parlo, vero?”

“sii” dissero due ragazze tra il pubblico

“ecco, allora saprete che quando ami una persona in questo modo, in testa hai solo un pensiero: vivere il resto della tua vita con lei. La verità è che mi manca: ogni giorno, ogni ora, ogni secondo” continuò Nick

“che belle parole, bravo” disse un ragazzo cominciando ad applaudire e seguito a ruota da tutti.

“grazie, grazie” disse Nick sorridendo “io..io non so se questa ragazza è tra di voi, ma dovrebbe esserci visto che qui c’è tutta Sydney. Jessica, se ci sei, vieni io.. io sono venuto qui solamente per cercare te. Fatti vedere per favore, io voglio vivere  il resto della mia vita con te.. e.. in questo momento ho un disperato bisogno di te” disse ancora il riccio cercando tra il pubblico

“sono più io che ho bisogno di te”

A Nick scappò un sorriso non appena sentì quella voce, con lo sguardo cercò tra la gente e finalmente la vide.

Era non troppo lontano dal palco, bellissima come sempre, con quegli occhi che avrebbero potuto ipnotizzare chiunque e quel viso di chi la sa lunga.

Nick sorrise mentre Jessica corse velocemente sul palco e una volta arrivata di fronte a lui lo abbracciò.

“ti amo” disse Nicholas sorridendole “..e mi dispiace per tutto”

Jessica sorrise per poi baciarlo appassionatamente e tutto il pubblico cominciò ad applaudire.

Jessica si staccò per un momento e Nick la guardò intensamente

“ti amo anche io” disse per poi eliminare di nuovo la distanza fra i due…

 

 

 

 

 

 

5 mesi dopo

 

 

 

“nick.. beh lui è la miglior cosa che mi sia successa davvero. È meraviglioso, litighiamo a volte, forse anche troppo, ma lui trova sempre un modo per farsi perdonare o per riuscire ad andare d’accordo. Nick è geloso, possessivo e detta regole, non so come riusciamo a stare assieme davvero, siamo completamente diversi e spero vivamente che il bambino che avrò somigli a lui, in tutto, non so perché ma voglio davvero che sia uguale a lui. Vorrei tanto che fossi qui assieme a me, ma non si può avere tutto, lo dicevi sempre tu.. Ora devo andare, ti verrò a trovare di nuovo. Ciao Liz, ti voglio bene” disse la bionda posando i fiori sulla tomba di Liz.

Ormai era al nono mese e la pancia era cresciuta tantissimo..

Si diresse verso l’uscita del cimitero quando il suo cellulare squillò, lo prese velocemente e rispose

“amore, dove sei?” chiese il suo bellissimo fidanzato dall’altro capo del telefono

“oh sono venuta a trovare Liz” disse Jessica

“amore mio sai benissimo che non voglio che esci da sola, sei quasi al nono mese” disse Nick

“dieci minuti e sono a casa amore, ti ricordo che il cimitero è vicinissimo. Tu dove sei?” chiese Jessica

“al centro commerciale con Frankie, deve comprare un nuovo videogioco” disse Nick fingendosi entusiasto facendo ridere Jessica..

“ricordami di non comprare mai un videogioco a nostro figlio, potrebbe diventare fissato come Frankie” disse il riccio

“nostro figlio sarà perfetto, come te” disse Jessica salendo sul taxi

“..e bellissimo come te” disse Nick

“ora attacco, ci vediamo oggi pomeriggio?” chiese Jessica

“certo, a dopo amore” disse Nick per poi riattaccare

Il taxi la portò a casa velocemente, e una volta pagato entrò..

“ehi mamma, sono tornata” disse una volta entrata e andando in cucina

“ehi tesoro” disse la madre avvicinandosi a lei

“come sta il mio nipotino o la mia nipotina?” chiese accarezzando la pancia di Jessica

“bene anche se non so perché ma ultimamente mi sento sempre stanca” disse la ragazza

“è normale tesoro, su siediti, vuoi un po’ di tè?” chiese

“no, grazie!” disse Jessica sedendosi e cominciando a sfogliare una rivista

“ancora non capisco perché hai deciso di non sapere il sesso del bambino, io… io volevo preparargli una bella cameretta” disse la donna dalla cucina

“mamma, tra 6 mesi io e Nick ci sposiamo e la camera di mio figlio o figlia sarà nella mia stupenda casa dove vivrò con Nicholas” dissi

“ mi mancherai tantissimo” disse la donna

“anche tu” disse Jessica

“hai deciso se spedire o no l’invito?” chiese la donna seria avvicinandosi a lei.

Si riferiva al padre di Jessica. La ragazza non sapeva se invitarlo o no al suo matrimonio.

“no, non so che fare e poi c’è ancora molto tempo per pensarci” disse la bionda sospirando “Nick dice che dovrei inviarlo ma io..non lo so”

“perché sei così insicura? Hai paura che non si presenti?”

Jessica annuì

“se vuoi.. lo chiamo io” disse la donna

“no, non voglio. Vedrò io cosa fare” disse Jessica

La donna annuì per poi uscire in giardino.

Jessica sospirò continuando a sfogliare la rivista. Non sapeva perché ma quel giorno si sentiva strana.

Inoltre il bambino non faceva altro che scalciare. Si alzò dal divano cercando il telecomando della tv, cercò sul tavolino, sopra i mobili sulle sedie ma non lo trovò.

Cavolo aveva fatto si e no dieci passi e si sentiva sfinita. Si diresse verso il divano per sedersi ma inciampò sul poggiapiedi del divano e cadde bruscamente a terra.

Un dolore lancinante la colpì sotto la pancia e improvvisamente a terra era tutta bagnato,

 “m..mamma” disse con un filo di voce, che le stava succedendo? Non riusciva più a parlare e improvvisamente si sentiva….bagnata.

Oh mio dio, le si erano rotte le acque e in casa non c’era nessuna se non la madre fuori al giardino che non riusciva a sentirla.

“m..mamma” disse cercando di usare tutta la voce che poteva, ma era debole, troppo.

Cercò di alzarsi mantenendosi sul divano ma non ci riuscì.

“mamma, m..mamma” disse di nuovo, più ad alta voce ma niente, la madre era come sparita nel giardino di casa sua.

Era terrorizzata non sapeva che fare.

Si guardò intorno e notò il campanellino con cui la madre chiamava la cameriera sul tavolino, dov’era la televisione.

Si morse un labbro, aveva un dolore lancinante, cercò di alzarsi lentamente, ma il dolore era troppo forte così ricadde.

“mamma” disse cercando di usare tutta la voce che aveva.

La madre, che stava sistemando dei fiori in giardino, rientrò poiché aveva bisogno di un po’ d’acqua.

“mamma” disse la ragazza non appena la vide

“ Jessica, che succede? Che hai?” chiese avvicinandosi allarmata

“d..devi c..chiamare qualcuno, mi..mi si sono rotte le acque!” disse Jessica

“oh mio dio, oh mio dio, io.. io non so che fare, te l’avevo detto di non affaticarti troppo, tu non mi vuoi mai ascoltare sei sem-“

“CHIUDI QUELLA BOCCA” urlò la ragazza “c..chiama un’ambulanza, per favore”

 

 

“respira amore, respira”

“smettila di dirmi quello che devo fare” disse la ragazza ansimando

Si trovavano in sala parto già da un’ora ma il bambino o la bambina non si decideva ad uscire..

“m..mamma , i..io voglio.. voglio. Nick.. d..dov’è?” chiese Jessica

I dolori erano fortissimi ed era tutta sudata.

“sta arrivando, sta arrivando amore, tu pensa a partorire okay?” disse la donna mentendo e cercando di essere più convincente possibile.

La donna aveva provato a chiamare Nick un miliardo di volte, ma il cellulare era spento. Così aveva avvertito Denise che stava venendo in ospedale con Joe e gli altri.

 

 

“fermi non potete entrare!” disse un’infermiera a Joe, Kevin, Denise e Danielle che erano appena arrivati all’ospedale e stavano entrando in sala parto.

“cosa? Io sono la nonna e pretendo di assistere al parto!” disse Denise

“se volete entrare dovete indossare questi” disse l’infermiera dando ai due i camici.

Denise li prese.

“io e Danielle entriamo, voi provate ancora a chiamare Nick e provate anche sul cellulare di Frankie!” disse la donna indossando il camice, seguita poi da Danielle

Joe provò di nuovo a chiamare Nick ma niente, ‘dove cazzo aveva quel telefono?’ pensò Joe.

Provò su quello di Frankie ma non rispondeva, dove erano finiti quei due?

Sbuffò e provò di nuovo.

“non ti ha detto dove andava?” chiese Kevin

“so solo che andava al centro commerciale con Frankie” disse Joe

La sua futura sposa stava per partorire e lui andava al centro commerciale con Frankie. Sbuffò per la millesima volta in meno di dieci secondi e riprovò.

Squillava finalmente. Uno squillo, due squilli, tre squilli, quat.

“si?” chiese Nick

“ma dove cavolo sei finito? A Jessica le si sono rotte le acqua e sta per partorire, dove cazzo sei?” chiese Joe

“c..che cosa? S..sta per partorire? O..o mio dio, no ma non era previsto” disse Nick

“le si sono rotte le acque, siamo all’ospedale, vieni!” disse Joe

“okay, arrivo in un minuto, tu aspettami fuori per favore” disse Nick per poi riattaccare

Nick e Frankie stavano facendo la fila in un negozio per pagare i videogames che aveva comprato Frankie e Nick si era allontanato un po’ per rispondere a teefono

“Frankie, dobbiamo andare via” disse avvicinandosi al bambino

“che? Hai visto che fila che c’è? Se ce ne andiamo ci prenderanno il posto!” disse Frankie

“non me ne frega, dobbiamo andare via, li compreremo un’altra volta!” disse Nick stizzito

“sei pazzo o cosa? Quando torneremo non ce ne saranno più!”  si giustificò Frankie

“Frankie ascoltarmi bene, Jessica sta per partorire e non mi perderò la nascita di mio figlio perché tu vuoi comprarti uno stupido videogames” urlò Nick attirando l’attenzione di tutte le persone che stavano facendo la fila con loro due..

“che cosa? Parchè non me l’hai detto prima?” disse Frankie posando i videogames sul primo scaffale che vedeva per poi cominciare a correre verso la macchina di Nick.

In meno di un minuto erano in macchina e Nick correva il più veloce possibile per arrivare il più presto possibile in ospedale.

“diventerò zio, diventerò zio!” continuava a dire Frankie entusiasta

“e io papà” disse Nick con un sorriso sulle labbra “cavolo ho il cuore che mi batte fortissimo, credo che tra un po’ balzerà fuori!”

“eh no, io voglio vedere mio nipote!” disse Frankie facendolo ridere..

In pochi minuti arrivarono in ospedale e trovavano Joe e Kevin fuori l’edificio che li aspettavano.

“finalmente, ce ne avete messo di tempo!” disse Kevin vedendoli avvicinare

 

 

“tesoro sta calma, respira bene e andrà tutto bene!” disse Denise stringendole la mano

Intanto Jessica cercava di respirare e non di urlare dal forte dolore.

“d..dov’è Nick?” chiese poi

“sta arrivando amore, stai calma” le disse la madre

“mamma, non ripetermi le stesse cose” disse Jessica per poi respirare

“ voglio” ed un respiro

“sapere” un altro respiro

“dove .. cavolo..è Nick!”  disse le ultime parole cercando di usare tutta la forza che aveva.

“s..sta arrivando Jess, non preoccuparti, pensa al bambino” le disse dolcemente Danielle

“D..Danielle, io voglio Nick qui, n..non.. non ce la faccio!” disse Jessica

“signorina non vi sforzate troppo, spingete invece. Spingete e respirate!” le disse un’infermiera

“sta tranquilla Jessica, Nick arriverà” disse Denise

“l..lo avete chiamato?!” chiese la ragazza

“si, certo che si, arriva!” disse Evelyn

“ditemi la verità cavolo!”

Danielle, Denise e la madre di Jessica si guardarono non sapendo cosa fare ma ad un certo punto le porte della sala parto si aprirono e Nick, Joe e Kevin entrarono.

“amore mio” disse Nick correndole vicino e accarezzandole il viso

“n..nick finalmente” disse Jessica cercando di sorridere e fare lunghi respiri

“mamma? Danielle? Evelyn? Che ci fate qui? ” chiese Nick vedendole tutte e tre in sala parto.

“l..le ho chiamate io, e voglio che rimangono!” disse Jessica

“per favore ragazzo non infastidire la paziente” disse un’infermiera a Nick

“bisogna cercare di bloccare le contrazioni, no?” chiese Joe

“no no no, deve partorire” disse la dottoressa

“ma non vedete come sta soffrendo? fate qualcosa” disse Nick

“per favore Nick, Jessica sa benissimo cosa deve fare, ora è troppo tardi per fermarci” disse la dottoressa

“mettila su un fianco” disse Kevin

“ma quale su un fianco, mettila in ginocchio, l’ho letto su una rivista e fa soffrire di meno” disse Nick

“Ma chi ti ha detto sta stronzata?” gli chiese Joe

“Ma quale stronzata? In Italia è la cosa che si fa di più!” disse Nick

“Ma che dici?” chiese Kevin

“Io sono il padre e se permetti decid-” Nick stava per finire ma fu bloccato da un urlo di Jessica.

“Kevin” disse per poi fare un lungo respiro la ragazza

“Joe” continuò

“Nick” e un altro respiro “vi voglio fuori!” urlò

I tre si guardarono e l’infermiera fece cenno ai tre di andarsene.

“su ragazzi andate fuori, ci pensiamo noi” disse Danielle ai tre, e Joe e Kevin cominciarono ad avviarsi alla porta mentre Nick rimase vicino a Jessica.

“ma come? Amore, avevamo deciso che io dovevo esserci!” disse Nick a Jessica

“allora” disse per poi fare un lunghissimo respiro “chiudi quella bocca!” urlò.

 

 

 

 

“ è bellissimo” disse Denise

Si trovavano in una stanza dell’ospedale, dopo 6 ore finalmente il bambino era nato, ed era un bellissimo maschietto.

Jessica era sdraiata sul letto con il bambino che dolcemente era posto sulla sua pancia, mentre Nick era appoggiato accanto a lei e accarezzava Jessica.

Kevin, Danielle, Frankie, Denise e la madre di Jessica erano tutte attorno a letto che guardavano quel piccolo bambino.

“bellissimo” ripeté Evelyn

“e sarà tutto anche più bello quando crescerà ed io gli insegnerò a camminare, a parlare e un giorno mi guarderà negli occhi e mi chiamerà nonna” disse Denise

“aspetta un secondo, io gli insegnerò a camminare!” disse Evelyn

“ma che dici? Io sono la nonna” disse Denise

“anche io sono la nonna”

“Denise, mamma” le chiamò Jessica

“scusa amore” disse la madre sorridendole e abbracciando Denise

“e questo splendido bambino come si chiama?” chiese Danielle guardando Nick e Jessica.

Nick e Jessica si guardarono profondamente negli occhi.

“Christian Kevin Joseph Jonas” disse Nick sorridendo a tutti

Jessica gli strinse la mano e gli sorrise.

Kevin sorrise.

“non vedo l’ora di sentirlo parlare e di sentirmi chiamare zio Kevin, non vedo l’ora di portarlo al parco a giocare con me” disse Kevin

“ed io invece non vedo l’ora che crescerà e che verrà da me per chiedermi consiglio sulle ragazze, perché diciamolo sarà un playboy, come lo zio” disse Joe facendo ridere tutti.


 

 

Buonsalve ebbene sì, questo è l'ultimo capitolo di questa storia che a me è tantro cara :') il prossimo sarà il prologo.

In mente avrei anche da fare un piccolo continuo di questa storia di cinque o sei capitoli ma non so, se mi arrivano tante belle recensioni forse lo faccio. :)

Ringrazio tutte le fantastiche persone che hanno recensito lo scorso capitolo, e mi scuso per il ritardo, il prossimo arriverà presto! baci♥

  
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