Driiiin driiin, ecco il suono acuto di uno degli oggetti più odiosi al mondo, ma oggi non imprecavo più di tanto su come distruggere quell' odioso strumento, perchè oggi sentivo che sarebbe stata una di quelle giornate meravigliosamente profumate, di aumenti di stipendi e congratulazioni da parte della redazione, già era proprio una giornata "si".
 Mi alzai dal letto, filando dritta in bagno, entrando in doccia, dopo circa 15 minuti uscì, sprizzavo allegria da tutti i pori, mi cambiai, mi truccai e uscì da casa, dopo 20 minuti arrivai in redazione tutta trafelata ma con un grande sorriso dipinto in faccia, molti mi guardavano non riuscivo a comprendere la loro espressione era come dire strana, ma non ci diedi peso e andai dritta nell' ufficio del mio capo, "buongiorno Nina" dissi entrando e poggiando la borsa sulla sua scrivania, lei era di spalle ma appena la salutai si giró con sguardo quasi infuriato, ok ero nei guai... "c' è qualcosa che non va?" chiesi, si alzó lentamente e incominció a camminare senza una meta precisa, "primo togli quella borsa dalla mia scrivania e secondo per te io sono signorina Jensen" annuì un pó impaurita continuando a seguirla con lo sguardo, tornó vicino alla scrivania sedendosi posando le mani sotto al mento "mi hai davvero delusa Leah, per colpa tua i One Direction ci hanno denunciati per stalking e a quanto pare ci hanno chiesto una salata cauzione e in contanti, ti avevo avvisata di non farti vedere da lui ma tu hai disubbidito ora cosa credi che ti succederà?" tutto quello che avevo sognato prese fumo sparendo, addio macchina e addio lavoro "vado a prendere le mie cose e me ne vado" sentenziai senza guardarla, mi voltai per andare ma Nina mi fermó "Tu non andrai proprio da nessuna parte Leah, so come farti perdonare" mi girai assumendo un espressione curiosa, fece un sorrisino malizioso, forse l' idea di andarsene non era tanto male "oggi uno di loro si troverà in un albergo vicino a Doncaster, tu andrai lì e te lo porterai a letto dopodochè scatterai delle foto in cui mostrerà il ragazzo nel letto mezzo nudo con diversi baci di rossetto sul corpo e nelle guancie, con queste foto li avremo in pugno e potranno ritirare la denuncia" porca troia alla faccia del riscattarsi, se questo era l' unico modo preferivo licenziarmi da sola, scossi la testa "no Nina non lo faró e se ne va del mio lavoro preferisco andarmene che portarmi a letto uno sconosciuto" dissi indietreggiando per uscire, "ok ma sappi che finirai nella mia lista nera e credo che l' unico lavoro che ti permetterai sarà fare la cubista in un night club, lavoro soddisfacente devo dire" deglutì, quella donna era più spietata di mille squali, abbassai la testa, pensare non serviva a nulla perchè ero comunque in un bivio senza uscita, sbuffai e rialzando la testa, la guardai dritta negli occhi assaporando mille aghi nel petto, annuì per nulla convita "ok faró questa cosa ma in cambio voglio un aumento dello stipendio e più considerazione" dissi avvicinandomi, sorrise "vedremo Leah vedremo..." finì facendo con un gesto di andarmene, "aspetta ma qual' è il nome dell' hotel?" chiesi nonostante non volessi saperlo, non mi aveva nemmeno detto con chi avrei dovuto praticamente finire a letto quella sera, era comunque un completo estraneo per me, "chiedi a Gregg lui ti risponderà" finì, feci spallucce e me ne andai, ero finita dalle stelle alle stalle in poco meno di 24 ore.
Appena uscì trovai quella pettegola di Maddie fuori dalla porta forse stava cercando di ascoltare anzi di sicuro stava cercando di ascoltare, si sistemó velocemente e facendomi un falso sorriso disse una delle sue solite stupidaggini "allora Leah questa volta dovrai fotografare i cessi nei bagni o la vita monotona delle vecchiette in una casa di cura?" le sorrisi alla stessa maniera "AH AH AH credo che queste belle gesta le dovrai fare tu e da sola, perchè io stasera..." mi vergognai a dirlo ma dovevo farlo "mi porteró a letto uno dei One Direction" dissi tutto d' un fiato, era rimasta addirittura senza parola, almeno questa storia aveva dei lati positivi, zittire quell' impicciona. 
Me ne andai quasi come faceva lei dopo una delle sue solite battutine da terza media, presi il cellulare dalla borsa in freta e furia componendo il numero di Jane, rispondimi cazzo rispondimi, finalmente rispose "è successo qualcosa vero?" incredibile come quella ragazza mi conoscesse, "allora Nina mi ha quasi licenziata ma mi ha dato un' altra opportunitá chiedendomi di andare a letto con uno dei One Direction, io sono incompetente nel campo cerchiamo di provocarlo, quindi faró fiasco e per di più dovró lasciarli dei baci sul petto e sul viso col rossetto per poi fargli delle foto in questo modo potremo vendicarci, sai loro ci hanno denunciati e chiesto cauzione dei danni ma apparte questo Maddie mi ha presa per il culo ma poi io gli ho detto cosa avrei fatto stasera e lei ci è restata di merda, ma apparte questo per il resto va alla grande..." finì prendendo fiato per il lungo monologo, non sentì risposta dall' altra parte, "hei Jane ci sei?" chiesi, "sisi... Senti fatti trovare tra un ora fuori cioè all' entrata della Gossipnews", annuì cone se potesse vedermi e chiusi la telefonata, poggiai una mano sulla fronte sbuffando, notai uscire Gregg dall' ascensore e gli andai in contro " gregg gregg ho bisogno di un informazione" ma a quanto pare lui non mi sentiva, cercai di stare al suo passo spiegandogli che avevo assoluto bisogno del nome dell' albergo in cui alloggiava uno dei One Direction, ma lui non sembrava intenzionato ad ascoltarmi, ok era ora di passare alle maniere forti, lo bloccai per il polso costringendolo a girarsi e guardarmi "allora o tu mi dai quel cazzo di nome di hotel o questa fottuta redazione verrà chiusa per una cazzo di denuncia da parte di 5 imbecilli e per essere finiti sull' astrico. Decidi tu se finire in mezzo alla strada o rimanere a poltrire sulla tua poltrona" quasi urlai, ero non arrabbiata ma infuriata finalmente quell' idiota decise di dare qualche segno di vita, "hotel s. Jones, il ragazzo è zayn quello di origini pakistane e sta alla camera numero 121" disse girandosi, ma a quanto pare non aveva finito si voltó ancora verso di me "ah e cerca di tenere la calma per stasera sai non vorrei un altra denuncia per violenza su giovane" finì voltandosi e andandosene, quanto lo odiavo era un odioso lurido schifoso, come lui c' è ne erano pochi ma raggiungevano anche loro la soglia del "non ti sopporto più".

"Finalmente sei arrivata" sbuffai alla mia amica impaziente, "ho dovuto sbrigare delle commissioni" dissi tutta trafelata, "è ora di rivoluzionarsi" inarcai un sopracciglio, possibile che quella ragazza sia inarrestabile? "Dove andiamo?" chiesi preoccupata mentre Jane mi portava verso il centro, "ora vedrai" disse. Dopo 15 minuti mi ritrovai davanti a un sexy shop, "ma... SEI PAZZA?" urlai soprattutto nelle ultime 2 parole, scosse la testa, "se vuoi davvero conquistare quel ragazzo devi essere provocante e non portarti i soliti vestiti casual" sbuffai "io non voglio proprio conquistare nessuno, se faccio questo è solo per lavoro" dissi scocciata mentre incrociavo le braccia, "okok ora entriamo" esclamó la mia amica trascinandomi dentro il negozio. Quel negozio era a dir poco un oscenità, da completi intimi che erano praticamente invisibili a giocattoli squallidi, "vi posso aiutare?" chiese la solita commessa impicciona a cui avrei voluto rispondere con un "NO" secco, ma prima che potessi rispondere Jane si intromise "si la mia amica sta cercando qualche completino che possa lasciare poco spazio all' immaginazione, provocante, non so se abbia capito" avrei voluto cucirgli quella stupida bocca che si ritrovava, la commessa mi sorrise e facendo cenno con la mano mi propose di seguirla, guardai la mia amica con fare minaccioso prima che lei mi spingesse per seguirla con un sorriso malizioso, ecco i rari momenti che mi trovavo a odiarla. Finalmente la commessa si fermó mostrandomi un baby doll a dir poco squallido, era praticamente tutto trasparente e solo all' idea che mi sarei dovuta mostrare in quelle condizioni a uno sconosciuto mi rabbrividiva, la mia amica si intromise come al solito annuendo con un grosso sorriso stampato sulle labbra, certo non era mica lei che doveva fare uno spogliarello davanti a uno sconosciuto e poi finirci a letto, sospirai ormai sconfitta dalle incredibili doti di persuasione di Jane e proseguimmo verso la cassa, pagai 100 sterline per qualcosa che avrei indossato una volta sola, giuro che avrei mandato Jane a disaster date un giorno o l' altro, anzi no perchè dopo vinceva 60 dollari e non se li meritava affatto. 
Passammo il pomeriggio provando vestiti adatti alla serata, dopo essere entrati in circa 8484955 negozi, finalmente o meglio dire purtroppo trovammo il vestito adatto, per la prima volta mi sorpresi di Jane, niente robe scollate o vestitini che arrivavano a dir poco sotto il sedere.
Tornai a casa per farmi una doccia e prepararmi per la serata, una serata molto preoccupante.