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Autore: imokay    11/07/2012    6 recensioni
Non riuscivo a guardarlo dritto negli occhi. Dopo quello che era successo tutto cambiò.
Mi limito a dire che l’ho amato, l’ho amato veramente come non avrei fatto con nessun’altra persona. Magari appartenevamo a mondi completamente diversi ma lui fu l’unico che mi rapì il cuore e sarà l’unico che lo avrà sempre con sé. Ora, mi sento come se stessi aspettando qualcosa che so che non arriverà mai.
Ti terrò come un segreto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Bonsoir!
Sono tornata finalmente a dedicare tutto il mio tempo alla mia fanfic. 
Finiti gli esami, finito lo stress e benvenute vacanze.
Allora, questo capitolo magari vi sembrerà corto. Ma su word era tipo 3 pagine òò 
In questo capitolo entra un nuovo personaggio, Annalisa. Cioè Nalì ( @x_crossfingers_ ). 
Poi ho provato tipo tanta rabbia a scriverlo perchè parla anche della Flack. 
Poi, volevo ringraziare chi continua a leggere, seguire e recensiere la mia storia e chi fa lo stesso sulla mia oneshoot di Harry. 
Detto questo buona lettura e fatemi sapere se ve gusta! 
Un bacio, Ben xx



no girls?


Chi non ha mai sognato l’America? Chi non ha mai pensato una volta nella vita di venire a vivere o a lavorare negli Stati Uniti?
Ecco, appunto, siamo qui. Una stato che comprende tutto il mondo.

Cene al Mc Donald’s , poi cinese, messicano, italiano. Miami, Los Angeles, Las Vegas, Seattle, Atlanta, New York. Fan, autografi. Manhattan, New Jersey, Brooklyn, fan urlanti, Times Square, 5th avenue, paparazzi. Party. Madison Square Garden, sold out , fan innamorate, soundcheck, una chitarra, blazer, camice a quadri, bretelle, Clarks, 5 microfoni e via.

Incredibile che il successo che hanno avuto qui, ma adesso sono pochi i metri e le ore che dividono le loro ragazze dai One Direction.
“Passami il rasoio, Lou” disse Zayn per poi ritrovarsi immediatamente davanti lo specchio a radersi.
Deodoranti, profumi, asciugamani e vestiti che volavano da una parte all’altra. C’era agitazione lì dentro e si poteva solo respirare un’ aria mista tra il fumo grigio delle sigarette e l’odore forte dei loro profumi. Li presi uno ad uno per sistemare i loro capelli e truccarli. Rimasi incantata dagli occhi del piccolo biondo. Un azzurro slavato, intenso. Ogni suo battito di ciglia era come vedere un limpido mare. Che poi, chi vogliamo prendere in giro? Loro non hanno bisogno di fondotinta e ombretti. Non saranno perfetti ma, i brufoli fanno parte dell’adolescenza. Che problema c’è?

Cinque minuti a quel concerto che loro tanto aspettavano da mesi. Quelle fan che anch’esse aspettavano da tanto di vederli.
“Buona fortuna ragazzi!” Esclamai, Harry venne verso di me e mi stampò un dolce bacio e andarono via.

You don’t know ohoh, you don’t know you’re beautiful ohohoh, that’s what makes you beautiful

Intonavo quelle strofe che mi trasmettevano sicurezza, la loro voce era fantastica e ancora non potevo credere di essere lì.
“Ben, vuoi venire a vedere il concerto?” mi chiese Paul, annuii e mi portò proprio sotto il palco insieme a quei grossi armadi che tenevano le transenne. Passai lì davanti e vidi ragazze urlare, intonare le loro canzoni, i loro occhi brillavano, c’è chi piangeva, erano emozionate. Si vedeva la stanchezza attraverso i loro visi ma comunque avevano la forza di vedere i loro idoli. L’amore che c’è tra un’artista e le sue fan è quello vero.

I just wanna say a massive thank you to everyone. You guys are amazing!

#HARRY

Greenhouse. Senza dubbio è uno dei locali eco-frendily più famosi a Soho. Luci a led, arredamento con materiale riciclato, pareti di bamboo, frutta fresca ai tavoli, 360 tipi di vodka servita in bicchieri di vetro riciclato. Quella sera, dopo il nostro concerto, fu organizzato un party per la settimana della moda. Tutti i personaggi più famosi erano presenti.
Ben non potette venire ne anche questa volta, per quanto mi fosse dispiaciuto lasciarla in hotel, non potevo proprio mancare a quel party.
Questa volta non c’erano magliettine attillate ed un paio di all stars a farmi compagnia, ma io e i ragazzi c’eravamo messi a tiro, indossavo una camicia targata Dolce&Gabbana, presa appunto in Italia mesi fa quando facemmo visita a Sanremo, un paio di jeans scuri e delle polacchine mask flow color deserto abbinate ad un trench.
Amavo queste feste appunto per il fatto che bevevi così tanto senza preoccuparti niente. Trovammo star di tutti i tipi, da Lady Gaga a Justin Bieber. Da Ed Westwick a Leighton Meester. Da Demi Lovato a Selena Gomez. Da Britney Spears a Caroline Louise Flack.

Dentro la mia testa in quel momento c’era il vuoto. Le sue gambe snelle e morbide, il ventre piatto, un seno molto grande e sodo, una bella postura. La sua pelle candita che era leggermente scurita da una lieve abbronzatura. I suoi boccoli color oro ricadevano lunghi sulle sue piccole spalle. Aveva gli occhi color marrone, e un sorriso incantevole.
Lei non voleva capire, lei non voleva pensare. Ne anche si immaginava quanto io tenevo a lei. Lei credeva che io scherzassi ma, no, l’amavo veramente.
E dopo due, tre, cinque, sette, otto, dieci bicchieri di Jägermeister e redbull mi sembrava tutto fantastico. La cercavo con gli occhi, mi veniva un nodo allo stomaco solo a ripensare a tutti i momenti che passammo insieme.
“Harry” disse Liam tenendomi per un braccio “non andare da lei, ti prego. Sei ubriaco, non riesci a stare in piedi e potresti far del male a una persona che ti ama veramente.”
“Se mi amasse veramente me lo avrebbe già detto.” Con poca forza mi staccai dalla sua presa “non mi interessa comunque, vado a parlarle. Perché mi ha lasciato?” presi e a passo spedito andai verso di lei. “Ciao Caroline.”
“Oh Styles, chi si rivede!” disse baciandomi sulle guance.
“Si rivede un povero stupido che ti ha creduto.”
“Harry, non qui.” presi la sua mano affusolata , con quelle unghie riuscivo ancora ad immaginarmi i graffi che mi lasciava dietro la schiena, e la portai fuori da quel locale.
“Qui va bene per parlare?”
“Ora devi essere sincero con me Styles, ti manco? A volte ripensi ai nostri momenti passati assieme? Io, voglio essere sincera con te e mi manchi. Mi manchi alla follia, voglio che tu torna da me.” La donna prese una sigaretta dalla sua borsa e la accese, aspirando profondamente.
Alla pronuncia di quelle parole rimasi spiazzato, non era mia intenzione finire a questo argomento. Ma per quanto lei potesse essere sincera, in quel momento mi vennero in mente tutti i suoi tradimenti, tutte le sue bugie.

#flashback
“ci vediamo questa sera tesoro?”
“Harry, piccolo, non posso devo lavorare.”
Quella sera pur di non uscire mi misi su twitter a leggere qualche menzione.
-Caroline non ti ama, guarda questa foto.-
-Harry, meriti di meglio.-
-Ci sono tantissime ragazze che ti amano, ti prego non rovinarti così.-

Il suo lavoro in cosa consisteva? A fare la puttana con tutti?
I miei occhi cominciarono a bruciare ed erano pieni di lacrime. Stavano per scoppiare, ma non volevo essere debole. I ragazzi dicevano sempre che non era la donna giusta per me, ma l’accettavano pur di vedermi felice, tranne Louis. Lui l’odiava più di qualsiasi altra cosa. Ma cosa ne può sapere lui? Ha Eleanor, che lo ama. Quindi che cosa vuole? Io l’amavo.
Le tolsi dalle mani la sigaretta e aspirai quell’ossigeno grigiastro.
“No Caroline. Non mi manchi, scusami.” Da lì andai via e cominciai a camminare vago per quelle strade. Senza la paura che mi succedesse qualcosa.


 

La mattina dopo avevamo un’intervista in uno show abbastanza popolare nella grande mela.
Entrammo in studio e dopo un paio di foto ed autografi si presentò una ragazza ad avvisarci per la diretta.
 
-Allora, adesso parliamo di te, Harry abbiamo qui delle foto di ieri sera con la Flack. È un ritorno di fiamma?-
A quella domanda buttai subito lo sguardo verso Ben, che mi guardò sconvolta e con aria dispiaciuta. Le raccontai più volte la mia storia con lei. Per me era anche un’amica. Magari l’unica.
-Beh, si. Cioè ieri abbiamo scambiato due chiacchiere, ma niente di che.-
-Questo cosa vuol dire? Non hai intenzione di tornare con lei?-
-No, non ne vedo il motivo.-
-Quindi rimarrai single ancora per un po’ o continuerai andare a caccia di ragazze da portarti in albergo?-
-Veramente no, ho già una ragazza.- nonostante sapevo che non potevo minimamente toccare questo argomento mi assunsi tutte le responsabilità per le future conseguenze.
-Chi è la fortunata? Voi, ragazzi la conoscete?- I miei amici fecero cenno di sì con la testa e rischiarono anche loro.
-La nostra truccatrice, Ben.- dissi indicandola.
Diventò rossa in viso e strappò un sorriso a tutti i presenti facendo un leggero cenno di mano come saluto. La sera scorsa vagando per quelle strade isolate, ripensai a lei, all’Austria, a tutto quello che fece per noi e soprattutto ai ragazzi che l’adoravano. Lei era la persona che amavo. Anche se dopo quell’intervista me la sarei dovuta vedere con lo staff.

#BEN

Dopo che Styles rivelò la nostra relazione non facevo altro che ricevere tweet del tipo “sei una puttana, non ti meriti di stare con lui.”
“stai con lui solo per la sua popolarità”
“ti odio.”
“harry merita di meglio.”
“harry è mio. Sparisci.”
“Prima la Flack ed ora tu.”
“Fai schifo.”

Sapevo di aver spezzato milioni di cuori, ma cosa potevo fare? Risposi a quei tweet senza farmi prendere dal nervoso. Non volevo che mi odiassero ancora di più. Andai da Starbucks per prendere qualcosa di fresco.
Sentii vibrare la mia pochette, presi il cellulare e aprii il messaggio.
-There’s your friend here,Annalise. Harry xx-
Presi velocemente quel frappè gelato tra le mani e andai subito in hotel. Chiami pochi giorni prima la ragazza per raggiungermi, lei era l’unica amica che mi era rimasta. Ci sentivamo sempre.
Arrivai con un leggero ritardo, cercare di far fermare un taxi a New York era troppo difficile.
I ragazzi erano nella hall con lei e avevano cominciato già a conoscerla.
La sua chioma riccia di un marrone moro, molto scuro, che ravvivava ogni secondo. I suoi occhi color cioccolato che erano lo specchio della sua anima. Lei, innamorata folle del moro tatuato, lo aveva sempre sognato ma, perse le speranze.
Mi misi accanto a loro e dopo aver accolto la mia amica calorosamente continuammo il discorso. Notavo il modo in cui la guardavano. Il modo in cui Malik la guardava. Incantato dai suoi lucenti occhi e dal suo bellissimo sorriso.

-Malik, remember, no girls?
-no, she's the girl.-
   
 
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