PROLOGO

Quattordicesimo giorno.

Finalmente abbiamo trova una pista, ormai manca poco.

Per giorni interi ci ha fatto seguire false piste che non portava a nulla, con il solo scopo di spossarci sia fisicamente che mentalmente, poi l’altro ieri la bestia e` arrivata e senza che nemmeno ce ne rendessimo conto era gia` sopra un nostro commilitone, lo aveva sbranato vivo e non contenta gli aveva strappato un braccio ed era fuggita prima ancora che potessimo reagire.

Ci aveva lasciati li`, con il cadavere di quello che era stato un nostro compagno, mi ero chinato ad osservare le sue ferite, lo aveva squartato al livello dello stomaco e aveva azzannato anche la testa, cosi` da renderlo irriconoscibile, oltre a strappargli il braccio.

Il giorno seguente uccise altri due dei nostri e ad entrambi, proprio come alla sua vittima precedente aveva strappato il braccio.

Era sadica, subdola, lo vedevo da come li uccideva, si gustava ogni singolo straziante lamento di dolore e assaporava con gusto ogni pezzo di carne che strappava dalle sue prede ancora vive.

Lei era molto piu` di un animale, pensava e agiva di conseguenza, aveva un piano ben preciso in mente e si beffava di noi portandoci su false piste e poi sparendo nel nulla fino al seguente attacco.

Ma questa volta avevamo un piano.

Il nostro capitano aveva messo sotto la pelle di entrambe le braccia di ognuno di noi dei microchip con GPS, era terribile pensare che un altro sarebbe dovuto morire prima che potessimo reagire veramente, un quarto uomo sarebbe morto prima che potessimo mettere in atto il nostro piano.

Che tristezza…

Tre quarti d’ora dopo vidi la bestia che si abbatteva contro il compagno che era al mio fianco, ed eccola che ripeteva il suo rituale, lo squartava vivo, poi gli rompeva il cranio e si portava via un braccio, ormai era nostra.

Seguimmo per diverse ore il segnale del GPS dentro al braccio del soldato fino ad arrivare all’entrata di una caverna. Lei era li dentro.

Ricaricammo silenziosamente le armi ed entrammo, li` ammassati vi erano cadaveri ed arti di centinaia di soldati e nel centro della grotta le braccia dei nostri compagni e posato al fianco il GPS che doveva essere stato rimosso dal cadavere. Ci aveva fregati.

Faceva tutto parte del suo gioco,fin dall’inizio aveva previsto gni noste azione, eravamo finiti nella sua trappola.

Ed eccola orgogliosa all’entrata, fiera del proprio operato, ci salta addosso e ci uccide uno per uno in modi sempre differenti, ma comunque sempre abbastanza attenta da non lasciare scappare i suoi spettatori.

Mi lascio` per ultimo, e quando finalmente fu il mio turno disperato tentai di scappare invano e piangendo la pregai di lasciarmi andare, volevo solo rivedere per un’ultima volta i miei figli… Con un solo balzo fu sopra di me, mi strappo` entrambe le braccia che mangio` subito a differenza delle volte precedenti e poi semplicemente se ne ando` ormai sazia e soddisfatta lasciandomi libero tra i cadaveri dei miei compagni.

--------ANGOLO DELL’AUTRICE <3 <3-------------------------------------------------------------------------------------------

Come prima cosa devo dirvi che questa e` la prima storia che scrivo in assoluto quindi vi chiedo di non essere troppo cattivi con me :>

Devo assolutamente ringraziare la mia adorata Lerine che mi supporta sempre e che non potevo non citare!!!

Poi vorrei chiedervi assolutamente cosa ne pensate (sto facendo gli occhioni da cucciolo nel tentativo di convincervi a commentare :3 !) !!!vi assicuro che gia` dal primo capitolo ci saranno un sacco di colpi di scena!! :D

Un salutone <3     babykaix813