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Autore: sberio    12/07/2012    4 recensioni
Una Bella fisioterapista ed un Edward suo paziente alle prese con un problema di amnesia. Riuscira' lui a ricordare la loro breve ma intensa storia d'amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Nei giorni successivi all’inaugurazione dell’ospedale Edward si getto’ a capofitto nel lavoro.

Da una parte voleva recuperare il tempo perduto e rimettersi in pari, dall’altra il lavoro lo aiutava a distogliere la mente da alcuni pensieri: perche’ aveva avuto quella immagine di Bella? L’aveva vista nuda tra le sue braccia....ma lui non ricordava nient’altro.
Cosa significava allora quella visione? Da quanto le aveva raccontato sua sorella Alice, lui e Bella erano usciti insieme un paio di volte, si stavano frequentando come amici anche se tra loro c’era gia’ una bella intesa....ma da qui ad andare a letto insieme c’era una bella differenza! e poi, amesso e concesso che la cosa fosse avvenuta, era una storia che durava da tanto? magari all’insaputa di tutti?
Tutti questi pensieri gli facevano venire male alla testa, ma comunque ne voleva venire a capo.
L’unico problema era: come fare a scoprire se fosse o meno accaduto qualcosa tra loro? avrebbe potuto semplicemente chiederlo a Bella stessa, ma se poi fosse venuto fuori che si trattava di una sua fantasia? che faccia avrebbe fatto Bella? lo avrebbe potuto prendere per un maniaco che se la immaginava nuda ogni volta che la incontrava? Questa soluzione non gli sembro’ praticabile. L’unica cosa che gli sembrava sensata da fare, era di provare a frequentarla cominciando con qualche appunatamento, per vedere se questo lo avrebbe in qualche modo aiutato a recuperare qualche altro ricordo e fare cosi’ chiarezza sulla situazione.
Si rese conto che molto probabilmente la reazione dell’ultima volta era stata un po’ impulsiva da parte sua....era scappato come se avesse visto un fantasma, dopo che aveva cercato di convincere Bella ad accettare un suo invito per un caffe’....avrebbe dovuto rimediare, gia’ ma come? certo non poteva ripresentarsi in ospedale, non sarebbe passato inosservato questa volta, e allora? magari avrebbe potuto semplicemente chiamarla e chiederle di uscire...sempre che lei ancora lo volesse.
Fu suo padre a risolvergli il problema. Piombo’ in ufficio alquanto agitato dicendogli che aveva appena avuto la notizia che uno dei loro partner della imminente fusione stava dando qualche segno di cedimento: non era piu’ sicuro di volervi partecipare e questo prioprio non se lo potevano permettere.
“Papa’ cosa suggerisci di fare?” chiese Edward
“Hanno bisogno di essere rassicurati...e ovviamente non per telefono ma di persona”
“con di persona cosa intendi?”
“intendo dire che devi partire stasera stessa per New York in modo da incontrarli domani!”
“Io?’ disse Edward “ma, sei sicuro che sia una buona idea? non ho ancora ripreso del tutto in mano la situazione...”
“Stai tranquillo” gli rispose “ti diro’ io tutto quello che devi sapere, e poi il solo fatto di vederti li calmera’. Piuttosto vedi di avvisare Tanya per tempo.”
“Tanya? cosa c’entra Tanya?”
“Deve venire con te, lei rappresenta la Denali, l’altro colosso princiaple della fusione, senza contare il fatto che e’ la tua fidanzata....dovete assolutamente dare un’ immagine di totale coesione”
“Ma papa’ non so se Tanya accettera’...”
“Sciocchezze, Tanya sa benissimo che la sua presenza in situazioni del genere e’ indispensabile. Non e’’ una sprovveduta. Chiamala e dille di tenersi pronta per stasera, le manderemo un’auto per l’aereoprto!” rispose il maniera risoluta suo padre.
Nel giro di poche ore tutto fu organizzato alla perfezione dallo stuolo di assistenti che circondavano il sig. Masen.
Verso il tardo pomeriggio Edward era in un’auto che lo portava all’aereoporto pronto a prendere il prossimo volo per New York.
Trovo’ Tanya ad attenderlo all’aereoporto, non sembrava per nulla contrariata dal poco preavviso datole. Suo padre aveva ragione, Tanya poteva apparire un’ po’ frivola e viziata, come tutte le ragrazze di un certo livello sociale, ma non era una sprovveduta. Capiva benissimo l’importanza di quella fusione, per lei e per il suo avvenire come futura signora Masen.
“Eddy” gli disse “finalmente passeremo un po’ di tempo da soli...dopo tanto!” e lo prese sotto braccio mentre insieme si diressero all’imbarco, seguito dal facchino che portava dietro tutto il loro bagaglio
“Mi prometti che dopo il lavoro mi porterai a fare un po’ di shopping per la quinta avenue?” chiese Tanya
“Si, certo” rispose lui un po’ titubante
“Evviva! voglio andare a vedere assolutamente gli ultimi arrivi di Tiffany!!”esclamo’ lei con un gridolino
“e se mi compri una bella cosuccia, vedrai che sapro’ come ringraziarti queste notti!”
“Tanya certe cose dovrebbero essere spontanee...”
“Ma sono spontanee tesoro, e’ solo che mi sembra giusto, un gioiello per un gioiello”
“Ok Tanya, affrettiamoci adesso, stanno chiamando il nostro volo” disse Edward per mettere fine a quella assurda conversazione.
Il meeting, come aveva previsto il padre di Edward, ando’ ben oltre le loro aspettative.
Solo il fatto di vedere insieme i due rampoilli dei principali fautori della fusione  basto’ a calmare le acque.
Edward si dimostro’ all’altezza della situazione, non gli fu difficile rientrare a pieni giri nel suo vecchio ruolo di manager, era molto portato per quel tipo di lavoro e questo successo gli infuse coraggio e determinazione, cominciava a sentirsi di nuovo sicuro di se’.
Questa ventata di buon umore fu tale che gli fece sopportare di buon grado lo shopping di Tanya per la quinta avenue.
Entrarono da Tiffany e lei adocchio’ uno dei pezzi migliori e non ci fu verso di farla desistere  “sono mesi che non compri nulla alla tua fidanzata” gli disse Tanya come se dimenticasse il fatto che buona parte di questi Edward li aveva passati in ospedale.
La sera cenarono in un’esclusivo ristorante e Tanya passo’ tutto il tempo ad aggiornare Edward sugli ultimi pettegolezzi dell’alta societa’ del tipo: questo ha fatto quello, quello ha detto quell’altro ecc.
Spesso Edward faceva finta di seguirla ma si perdeva nei suoi pensieri  con la mente che vagava altrove.
Ci fu un piccolo momento d’imbarazzo quando il cameriere venne a prendere le loro ordinazioni; dopo aver ordinato la cena, chiese loro cosa preferissero bere e a quella domanda Edward ebbe una specie di flask-back e si vide seduto ad un bancone di un locale, una birreria a quanto sembrava, era felice e non era solo, c’era Bella accanto a lui.
“Due belle birre ghiacciate” aveva risposto lui nella sua testa e cosi’ senza pensarci lo ripete’ ad alta voce.
“Edward!” la voce di Tanya lo riporto’ alla realta’ “cosa dici!”
“Come?” fece lui
“Vuoi veramente una birra? non certo per me...abbiamo preso le ostriche e l’aragosta...”
Il cameriere continuo’ a guardarli con aria interrogativa mentre Tanya non nascondeva certo il suo disappunto.
“Birre?” si riprese Edward “no..no, scusi” fece rivolto al cameriere “mi sono sbagliato...volevo dire champagne...” si corresse
“Bene signore a tra poco allora” disse il cameriere allontanandosi
Tanya lascio’ cadere la cosa li’ e cambio’ discorso. Passaraono tutta la serata con lei che parlava e lui che ascoltava fingendosi interessato e continuando a bere champagne per ingannare il tempo.
Alla fine della serata, quando il taxi li riporto’ in hotel, Tanya era su di giri per l’alcool,mentre Edward si sentiva del tutto a terra: aveva esagerato a bere.
Arrivarono nella loro suite, Edward ando’ a sciaquarsi la faccia con l’acqua fredda nel tentativo di riprenderesi ma sentiva l’imminente bisogno di farsi una buona dormita.
Si mise il pigiama e ando’ a sdraiarsi nel letto. Senti’ Tanya entrare nel  bagno e piano piano senti’ gli occhi sempre piu’ pesanti che si chiudevano. Era scivolato in una sorta di dormiveglia che precede il sonno, quando ad un tratto senti’ qualcosa di caldo strofinarglisi addosso.
Apri’ gli occhi per capire cosa fosse e si rese conto che era Tanya.
Indossava un completino di lingerie nera molto succinto e aveva cominciato a sbottonargli il pigiama struscianosi addosso.
Edward sentiva le forze venirgli meno tanta era la stanchezza, ma Tanya al contrario appariva ben rinvigorita dalla cena e dallo champagne.
“Edward, quanto tempo e’ passato dall’ultima volta? io neanche me lo ricordo...”disse lei
“vediamo se sei tornato quello di prima sotto tutti gli aspetti” disse mentre faceva scivolare una mano nelle parte intime di lui.
“No..aspetta” disse lui con un tono di voce flebile e impastato di sonno
“Edward, rilassati” rispose Tanya “rilassati...penso a tutto io...Edward..Edward”
La testa di Edward comincio’ a giarare vorticosamente “Edward...Edward...” e di nuovo la vide, questa volta piu’ nitida...sempre la stessa camera sconosciuta semi-illuminata e sempre lei, piu’ splendida di quanto non ricordasse...Bella senza nulla addosso tra le sue braccia.
“Bella!” esclamo’ tutto ad un tratto lui sedendosi sul letto.
Tanya rimase immobile, spiazzata da quella reazione, poi si accorse che lui stava sudando freddo
“Edward...cosa c’e’? ti senti male?”
“Io?no..si...” balbetto’ lui  rendendsi conto di dove si trovasse “ tutto bene..credo”
“hai avuto una reazione un po’ impulsiva alle mie attenzioni...ma mi pare di capire che non ti dispiacciono se le trovi tanto belle, non fai che ripeterlo: bella, bella,bella”
Per fortuna penso’ Edward che Tanya stava interpretando  le sue esclamazioni in altro modo...
“Tanya...scusami ma io..non credo che sia il caso...sono veramente molto stanco”
“Uff....e va bene, ok...capisco la situazione, anche se speravo che il viaggio potesse farti stare meglio...vorra’ dire che aspettero’ ancora....e poi non dire che non sono una fidanzata amorevole e comprensiva....” gli disse “ speriamo solo che questo tuo problema si risolva al piu’ presto...” aggiunse prima di spegnere la luce e sdraiarsi dalla sua parte del letto.
Problema? quale problema? si disse Edward. Lui si sentiva solo stanco, non aveva nessun problema, mentre lei lo stava trattando come un poveretto con chissa’ quale malattia o trauma da dover affrontare. Eppure si sentiva cosi’ stanco da non voler in alcun modo discutere con lei, quindi si giro’ anche lui dalla sua parte del letto e pote’ finalmente lasciarsi andare al sonno tanto atteso.
La mattina dopo Edward a mente lucida, continuava a ripensare alla visione avuta la notte prima...gli era sembrata cosi’ reale....piu’ dettagliata della prima volta....cominciava a credere che non fosse tutto frutto della sua immaginazione...ma come fare per accertarsene? doveva assolutamente cercare di incontrare Bella per vedere se la sua presenza potesse in qualche modo aiutarlo a ricordare qualcosa.
Stava facendo colazione nella hall dell’hotel in attesa di andare all’aereoporto quando squiilo’ il suo cellulare: Alice.
“Ciao Alice, si dimmi”
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“Rientriamo oggi perche’?”
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“Ah, si ho capito, la tua sfilata sabato...no, non l’ho dimenticato”
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“Tanya?si e’ qui...si glielo ricordo certo...ma non credo se ne sia dimenticata....dovra’ indossare l’abito di punta”
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“si..ok...dimmi cosa c’e’?”
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“Ah, come? vuoi invitare Bella?Cosa ne penso io?”
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“Alice penso che sia proprio una splendida idea....”

  
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