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Autore: valy chan    26/01/2007    11 recensioni
Una mia nuovissima fan fiction sui Gemelli, che io adoro alla follia! Il titolo mi è venuto in mente ascoltando la canzone Daikishimeru di BoA. Molto carina! Beh... Commentate... ^.- [Attenzione] L'ultimo Capitolo è NC17, ma in generale la FanFic è considerata PG13...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: Spoiler!
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*Destino



Ultimo chappy! OçO Uhf... La fuffi mi mancherà TçT Ringrazio tutti quanti per il supporto! OççO E grazie per aver letto questa fan fic! >*<
~ Chapter 6 .
“Che strana motivazione, Kaoru. Svenire per il troppo imbarazzo di fronte a tuo fratello!”
Kaoru si trovava disteso sul divano del salotto e pensava alla motivazione del suo svenimento.
“Dai Kaoru. Non dire assurdità… Hikaru è tuo fratello... Che cosa fai? T’illudi?”.
Una porta in fondo alla stanza, si aprì. « Kaoru! Stai bene? »
“Eccolo lì. Il mio perfetto gemello. Oddio quanto è… è… Figo!”
« Ti ho preparato la minestrina! » Disse il ragazzo con una faccia ingenua. « Hai perso conoscenza no? »
Kaoru fece un cenno con la testa, ringraziando il fratello. Alzò il busto per prendere il piatto quando… « No, no! Tu sei debole! T’imbocco io! »
Il fratello minore, seduto, sgranò gli occhi. « Ma Hikaru! Non sono un bambino! Hikaru fece un sorriso malizioso. « Cos’è, ti vergogni? »
Kaoru rispose scocciato. « Certo che no! »
Hikaru gli avvicinò il cucchiaio alle labbra « Allora fai “Aaah” ! ».. Kaoru, rassegnato, si lasciò imboccare. Quando finì di mangiare, si distese di nuovo sul divano.
« Ehi, che hai? » disse il fratello maggiore avvicinandosi al ragazzo.
« Ho Sonno! » replicò l’altro. “Che cazzata, Kaoru… Farti imboccare da tuo fratello. Come se avessi 3 anni!”
Passò qualche secondo e Kaoru si trovò in groppa a suo fratello. Arrossì violentemente. « Hi… HIKARU! »
« Hai sonno no? Sei debole! Ti porto io in camera! Viaaaaa! » Detto questo, Hikaru cominciò a correre. Portandosi dietro le spalle, il fratello.
Alla fine arrivarono in camera. Sani e salvi, così Kaoru, scese dalle spalle del fratello.
« Grazie… » disse al fratello, con un filo di voce. “ Grazie di che cosa, Kaoru?! Di averti portato in braccio?!” Pensò subito dopo essersi accorto di quello che aveva detto.
« Di niente! » rispose l’altro con un sorriso a 32 denti. Intanto, Kaoru si avvicinò all’armadio, per prendere il pigiama. Mentre apriva l’anta, vide che una mano la bloccava. Si girò e vide che il fratello era proprio dietro di lui. Il ragazzo posò l’altra mano sull’altra anta. In quella posizione, bloccava non solo le ante, ma anche il fratello. Si avvicinò al ragazzo ormai “bloccato”
« Dimmi Kaoru… Te lo ricordi ancora? Quella notte… »
Il fratello minore fissò incredulo il gemello che lo guardava con uno sguardo penetrante. In quel momento gli fece paura.
« N… Non te n’eri dimenticato? » Kaoru posò una mano sulle proprie labbra e vide che la sua vista si stava annebbiando. Dopo sentì le proprie guance, bagnate. “Eh? M… Ma cosa… Perché stavo piangendo?”
Hikaru a quella scena, non resistette, e diede un bacio sulla guancia bagnata del fratello, asciugandogli le lacrime. Sentivano a vicenda, il calore salire nelle loro guance e il petto scoppiare. Hikaru, avvicinò pian piano le sue labbra a quelle del fratello. Poi… Le labbra di Hikaru su quelle di Kaoru e viceversa e man mano il bacio si approfondì sempre di più.
Dopo un po’ di tempo si staccarono. Non avevano il coraggio di parlare e il silenzio regnava in quella stanza. Ma quel silenzio fu interrotto da un sussurro di Hikaru.
« Penso a te... Più che a chiunque altro. Ti penso sempre.
Su questo non v'è dubbio. Ti amo... Kaoru... ».
Kaoru rimase qualche secondo immobile.
“Se lo ricordava. Hikaru si ricordava ancora…”. Non riuscì di nuovo, a trattenere le lacrime. Era felice. Soprattutto per le ultime parole, pronunciate dal fratello.
Ti amo, Kaoru.
« Non potrei mai dimenticare quella notte. » Disse, riprendendo il discorso. Dopo gli spostò una ciocca dietro l’orecchio. Di colpo, Hikaru fu spinto all’indietro e buttato sul letto. Sopra di lui Kaoru. Aveva gli occhi rossi dal pianto, ed i pugni sul suo petto.
« Ti amo! Ti amo! Ti amo! Proprio così mi piaci! » Cominciò a dirgli urlandogli.
L’altro ragazzo rimase un po’ spiazzato. Sentiva il corpo del fratello tremare, lo abbracciò e lo distese lentamente sul letto, come se fosse qualcosa di fragile.
« Anche io, Kaoru. Te lo ripeterei un milione di volte. » gli sussurrò.
Gli diede un altro bacio, e dopo un po’ Kaoru si zittì.
Quella sensazione già sentita. Un mucchio di volte. Anche la sera precedente in quel lettino. Forse non era stato un sogno.
« Kaoru… Ti desidero… Da sempre… »
Si scambiarono un altro bacio ed Hikaru cominciò a togliere al ragazzo, i primi indumenti, mentre l’altro era impegnato a sbottonare la camicia del fratello.
Si ritrovarono tutti e due a petto nudo. Hikaru cominciò a baciare il collo, lasciando dietro la sua scia qualche succhiotto. Con le labbra si dirisse verso il petto, superò tutto il petto, arrivando fino all’ombelico. Kaoru intanto, si sentì eccitato come non mai. Sentiva le labbra del fratello sul suo corpo. Per lui era il massimo. Il filo dei suoi pensieri si interruppe, quando sentì i suoi pantaloni scivolare via e piano piano anche i boxer.

« Ah… » Il ragazzo bloccò il braccio del fratello. « Hi… Hikaru a…aspetta… »
Sentendo l’ ordine del fratello, si bloccò. « Che hai? » « S…Scusa! » Kaoru si alzò dal letto e raccolse i pantaloni per terra.
« Ehi, che stai facendo?! » rispose Hikaru alzandosi anche lui dal letto.
« E se tutto quello che stai facendo fosse solo uno scherzo? E se in realtà ti stessi prendendo gioco di me? D’altronde siamo bravi a fare scherzi pesanti… »
Detto questo, abbassò lo sguardo, s’infilò i pantaloni, e fuggì dalla stanza.
Hikaru non rimase fermo e lo seguì, uscì dalla stanza correndo e quando lo raggiunse gli bloccò il braccio. « Ehi… La finisci di pensare sempre con la tua testa senza ascoltare il parere degli altri?! »
Stranamente erano da soli ed era buio completo. Si poteva distinguere gli oggetti dalla luce che proveniva fuori ( ed era abbastanza per vedere Kaoru ).
« Ormai sono abituato a pensare così… Quindi lasciami stare! » rispose il ragazzo cercando di liberarsi dalla stretta del fratello, dimenandosi. Il fratello anziché lasciarlo andare, lo sbatté contro la parete, mettendolo con le spalle al muro ( anche metaforicamente… ). « Prima mi dici “Ti amo” ed ora… Ma a che gioco stai giocando Kaoru?! Questa volta sembra che sia tu a prendermi per il culo eh! »
Hikaru pronunciò queste parole con una calma da far paura pure al fratello, anche perché, si capiva dal modo in cui pronunciava le parole che, stava tremando tanto era incazzato. « Adesso dì la verità… Tu mi ami ? »
Silenzio. Ora Kaoru non aveva il coraggio di rispondere. Dalla rabbia era passato alla vergogna. Lo amava. Ma dalle sue labbra non riusciva a spiccare parola.
A volte le parole non bastano per esprimere un sentimento. Nella testa di Kaoru, spuntò dal nulla questa frase. Così si slanciò verso il petto del fratello e gli diede un bacio.
“Adesso!”
« Hi… Hikaru… » Respirò profondamente e dopo urlò. Dopo quell’urlo Hikaru rimase un po’ imbambolato. Non per i 200 decibel superati, ma per quello che aveva urlato.
« Ho… Capito… » disse sottovoce, liberando il fratello, che si staccò dal muro.
« Quindi… Ora… Che si fa? » continuò grattandosi la testa un po’ imbarazzato.
Kaoru alzò le spalle. Non voleva fare la parte del pervertito, dicendo “quella” parola. D’altronde, aveva già fatto, uno sforzo immane, solo per dichiararsi, figurati « Anche se io una mezza idea ce l’avrei… » rispose Hikaru portandosi una mano al mento. Rimasero un po’ così, fin quando Hikaru non saltò addosso al ragazzo.
«…»
« Hi… Hikar… Ah… Aspetta… »
I due erano di nuovo sul letto ed avevano ripreso, da dove avevano lasciato.
« Ora cosa c’è?! » rispose Hikaru rassegnato.
« L’anno scorso… Quando l’abbiamo fatto… Cos’hai provato? »
Il ragazzo sgranò gli occhi. « Le stesse sensazioni che provo in questo momento. »
Chiaro e conciso. I due si amavano da sempre, ma tra loro c’era stato sempre il velo dell’imbarazzo.
Erano uno sopra l’altro. Kaoru era in intimo ed Hikaru aveva sempre i pantaloni.
« Posso continuare? » chiese maliziosamente Hikaru al fratello, che era rosso quanto un pomodoro. Prese quel silenzio come un si. Così tolse i boxer lentamente, al fratello.
Erano sudati ed imbarazzati. Come se fosse stata la prima volta…
“Beh… C’è stato l’imbarazzo, anche l’anno prima. Ma ora…” Il filo dei pensieri di Kaoru s’ interruppe quando sentì sul suo membro dell’umido.
Appena sentì, quella sensazione, gemitò. Hikaru posò una mano dietro il fianco del fratello, avvicinandolo di più a se, mentre l’altro ragazzo aveva posato le mani sui capelli del fratello. Quando il fratello si accorse che Kaoru non ce la faceva più, lo lasciò andare.
Ritrovarsi in quella stessa sensazione dell’anno precedente, lo fece eccitare più di prima.

« Kaoru… Tutto questo è eccitante non trovi? » disse Hikaru avvicinandosi al viso del fratello. « T…Ti stai divertendo?! » rispose sconvolto Kaoru. « Uhmm… Può darsi… »
Kaoru saltò addosso al fratello e cominciò a fargli il solletico. « Ti stai divertendo adesso?! » disse il ragazzo mentre faceva il dispetto al fratello. « Buhaha... N… No! » rispose il fratello maggiore mentre si rotolava tra le coperte. Alla fine caddero dal letto, e si trovarono uno sopra l’altro. Kaoru che stranamente rideva ed Hikaru che si riprendeva dalle risate. Il fratello maggiore alla vista del fratello ridere, e gli diede un bacio sulle labbra, zittendolo. « Sei felice? » gli chiese Hikaru facendo un espressione dolcissima.
Il ragazzo in un primo momento rimase spiazzato, dopo sorrise. « Si… »
« … »

3 A.
E’ passato almeno un anno da quando il Lord e Kyoya-senpai si sono diplomati. Ricordo ancora con precisione quegli attimi. L’host club si sciolse subito dopo la cerimonia, una volta che uscì l’ultima cliente, le porte si chiusero. A chiave. Per sempre. Nello stesso anno i nostri genitori morirono a causa di un incidente. Quel giorno però non posso dimenticarlo. Quei baci. Quelle parole sussurrate nell’orecchio per tranquillizzarmi. E dopo un anno le stesse identiche sensazioni.
Ora sono qui. I miei passi risuonano nel corridoio. Ma non sono gli unici. Accanto a me c’è lui. Lui che mi protegge. Lui che mi consola. Lui. Il mio perfetto gemello. Il mio angelo. Siamo in ritardo. Non importa. Adesso entreremo in classe ci sederemo tranquillamente sulle sedie dei nostri banchi, faremo un po’ di confusione. Una volta finite le lezioni, Hikaru marinerà le attività del club ed insieme torneremo a casa dove…

Ma questi sono discorsi che non vi riguardano.
Ritornando a me e lui... Ora siamo qui. Di fronte a questa porta
« Pronto? »
Si volta verso di me.
« Si »
Poggiamo le nostre mani su quella maniglia ed insieme l’apriamo.
Insieme.
Perché tu sei il mio angelo



~ Watashi ni wa Tenshi // Fine ~
   
 
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