Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: callmemissmalik    12/07/2012    1 recensioni
“Bhe allora ci vediamo domani Ap, mi ha fatto davvero piacere rivederti, grazie a te stare qui a Londra non sarà poi tanto male, anzi forse potrebbe anche piacermi”.
“ne sono davvero onorata, buonanotte bella”. - disse April sorridendo.
Le due ragazze si scambiarono un lungo abbraccio e poi Chelsea rientrò a casa della zia Mel. Era davvero stanca non vedeva l'ora di buttarsi sotto le coperte fortunatamente il giorno seguente sarebbe stato domenica questo per lei significava dormire fino a tardi rilassarsi, insomma era già proiettata ad una giornata di totale relax, peccato che qualcosa o per la precisione qualcuno aveva indirettamente intenzione di guastare i suoi piani.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Riassunto delle puntate precedenti.
Tornati dalla settimana bianca, tutti sembrano più scossi che mai. Chelsea durante la vacanza tradisce Niall con Louis anche se non pienamente cosciente. Harry litiga con April ma poi tutto sembra risolversi per il meglio. Tamara, l'acerrima nemica di Wendy, sembra rovinare tutto nuovamente, tenta di baciare Zayn ma lui rifiuta così si fionda sul povero e indefiso Niall che subisce passivamente ogni cosa che gli venga minimamente incontro. Harry si è ammalato, ma c'è sempre il caro e premuroso Liam a tenere compagnia ad April. Così tutto sembra ancora in bilico, riuscirà a risolversi tutto oppure le cose non faranno altro che peggiorare? 


And you are not speaking
And I’m dying to know: is it killing you like it’s killing me?
I don’t know what to say since we twisted our game
’cause we’re going down,
and the story of us looks like a tragedy now.
The end

 
Chelsea era seduta sull'erba all'ombra di una delle innumerevoli quercie che popolavano il cortile della scuola. Di solito durante la pausa pranzo lei mangiava su uno dei tavoli della mensa con gli altri, ma quel giorno non aveva voglia di stare con nessuno. Non che fosse una ragazza asociale o piena di pregiudizi, ma piuttosto che stare seduta a chiacchierare amichevolmente con i ragazzi e quindi anche con Niall avrebbe preferito di gran lunga prendere a testate un muro di cemento.
E mentre Taylor Swift pronunciava quel "The end" finale per chiudere la sua canzone, Chelsea si torturava le unghie, come del resto faceva sempre quando era nervosa, addirittura il suo iPod sembrava avercela con lei, non c'era canzone più azzeccata di "The story of us" da mandare in riproduzione casuale, proprio un colpo basso.
 
Liam era sovrappensiero, strano perchè lui, Liam James Payne, non era mai sovrappensiero, o per lo meno non lo era  mai durante le ore di lezione. Già, perchè come ogni bravo ragazzo di buona famiglia, Liam era stato abituato fin da bambino a prestare la massima attenzione alle lezioni scolastiche, a studiare per ottenere ottimi risultati e a puntare ad una di quelle università dove ci sono corsi dai nomi impronunciabili e circondate da prati perfetti da fare invidia a Central Park. Ma tralasciando queste inutili disquisizioni, sta di fatto che Liam o meglio il suo cervello, in quel momento era totalmente da un'altra parte. La sfortuna però che in quell'aula aveva un nome: Mrs. Tomphson, volle accanirsi proprio su di lui e infatti dopo aver alzato lo sguardo dal libro di biologia la donna lo scrutò attentamente e lo riportò brutalmente alla realtà:
"Payne, dato che abbiamo letto il paragrafo sui geni che si trasmettono agli organismi omozigoti ed eterozigoti adesso saprai di sicuro come formare il genotipo di un omozigote per due caratteri, non è vero?"
Liam si morse il labbro inferiore, uno studente come lui di norma non avrebbe impiegato neppure un minuto per formulare la risposta ad una domanda del genere, tutto stava nel trovarla. Abbasso velocemente lo sguardo verso il libro di testo, inutile, una come Mrs. Tomphson, non poneva mai domande banali o così facilmente reperibili tra le righe di uno dei paragrafi del capitolo, così iniziò a maledirsi mentalmente.
"A grande a piccolo, b grande e b piccolo"
Poche parole scritte di fretta sul banco da Zayn furono sufficenti a salvargli.. la media in biologia.
E così dopo aver dato la risposta Liam si guadagnò un'altro degli innumerevoli più che campeggiavano sul registro della donna vicino al suo nome.
Zayn avvicinò il volto all'orecchio dell'amico stando attento a non farsi vedere:
"Liam Payne che non conosce la risposta ad una qualsiasi domanda è un evento straordinario, ma Liam Payne che si fà suggerire la risposta da me è il colmo, devo correre a cercare legna per costruire un'arca, gli alieni ci attaccheranno a breve, il mondo finirà oggi stesso?"
Il biondino scrollò la testa divertito:
"Tranquillo tu e il tuo ciuffo siete salvi, il nostro pianeta non corre alcun rischio, ero soltanto distratto, capita a tutti no?"
Zayn alzò le sopracciglia conosceva Liam da quando era solo un piccolo e paffuto marmocchio di sette anni, ormai per lui era come un libro aperto, sapeva che lui non si sarebbe mai distratto in una qualsiasi situazione, figuriamoci a scuola.
Liam se ne accorse e sbuffò sonoramente:
"E va bene, hai vinto, pazienta ancora dieci minuti e rivolterai la mia coscienza come un calzino, ora torniamo a biologia."
 
Il campanello suonò, Liam corse alla porta, era certo fosse Zayn.
“Allora, potrò finalmente sapere cosa hai da dirmi?” disse entrando in salotto e mettendosi seduto sul divano di pelle bianca.
“Malik sei peggio delle vecchie galline amiche della nonna, puntuali come la morte per il tè delle cinque sedute attorto ad un tavolino pronte a spettegolare su chiunque e desiderose di conoscere quante più possibili notizie sulle vita scandalosa dell'elitè di Londra.” mormorò Liam.
“Quanti altri monologhi dovrò sopportare prima che tu mi dica tutto? Quando sei nervoso dici sempre cose senza senso, tipo le amiche galline di tua nonna, che francamente in questo momento non c'entravano poi un granchè, quindi zitto e siediti.” rispose Zayn ottenendo finalmente l'attenzione dell'amico.
Liam sconsolato prese posto accanto a lui e di malavoglia cominciò a balbettare qualcosa.
“Be ecco, lei...lei”.
“Lei?” continuò Zayn scocciato dal fatto che erano già dieci minuti buoni che era lì seduto ad aspettare una risposta e ancora non aveva ottenuto nulla.
Liam si ammutolì.
“Su andiamo! Se non riesci a parlare tranquillamente con me che sono il tuo migliore amico figuriamoci quando dovrai parlarne con Ap.”
“Ap? Ma tu? Ma che diavolo? Insomma come ..” Liam ricominciò a balbettare.
“Guarda la reazione che stai avendo ora e ripensa a tutte le volte che te la sei trovata davanti, sono il tuo migliore amico certe cose le intuisco”
“Ma lei sa...?”
“No sta tranquillo e se mai saprà qualcosa, sarà perchè sarai tu a deciderlo e non certo perchè le verrà riferito da me”
“Oh Zayn, mi hai tolto un peso enorme dallo stomaco, lei è così adorabile, il suo sorriso, il suo viso..” disse sorridendo “non sopporto vederla con Harry, mi da fastidio”.
“ Woh woh frena non voglio sapere quanto possa apparire fantastica April per te dalla faccia in giù, vorrei ricordarti che è di mia sorella che stiamo parlando!”
Liam scoppiò a ridere tirandogli un pugno leggero sulla spalla.
 
 
Chelsea era seduta sul divano della sala a guardare la televisione; anche se aveva promesso alla zia che avrebbe finito tutti i compiti per cena, era ancora li seduta ad intrecciarsi i capelli intorno alle dita con una voglia di fare i compiti nascosta sotto le suole delle scarpe.
Prese il cellulare dal tavolino e scrisse un messaggio veloce ad April, che non si era fatta ancora sentire.
Quel giorno si sentiva stranamente sola, le capitava qualche volta, aveva l'impressione che nessuno la calcolasse. Forse perchè cominciava a sentire sempre di più la forte mancanza dei genitori.
Il telefono le vibrò tra le mani, sul display comparve il nome Louis. Rispose velocemente.
“Preparati, tra 10 minuti ti passo a prendere lì davanti a casa tua. Ho una sorpresa per te”.
Chelsea non fece in tempo a chiedere spiegazioni che già Louis aveva riattaccato.
Dopo aver ringraziato il cielo di avere come ragazzo il nemico numero uno della noia, corse in camera sua a cambiarsi; dato che era un'insolita giornata davvero molto calda d'Aprile, optò per un paio di short e una maglia con la stampa scesa su una spalla, una delle tante che popolavano il suo armadio. Si infilò le converse, buttò dentro la borsa a tracolla il cellulare e il portafogli e si mise i gli occhiali da sole.
Prima di uscire scarabocchiò su un foglio di carta un messaggio per avvertire la zia nel caso fosse rientrata e non l'avesse trovata in casa.
Sono uscita con Louis, ci vediamo questa sera.
“Allora Louis vuoi dirmi dove andiamo?” chiese Chelsea vedendo arrivare il ragazzo davanti il cancello di casa sua a bordo di una decappottabile nera.
“Fidati di me, è una sorpresa e non posso svelartela ma ti assicuro che ti piacerà” disse Louis con un sorriso malizioso stampato sulle labbra.
Chelsea salì in macchina e mise la borsa sui sedili posteriori.
“Allora, pronta?”. Louis le diede un bacio e poi partì verso la periferia di Londra.
“Un indizio me lo dai?” domandò la ragazza sempre più curiosa.
“Mmm fammici pensare... no!”.
“Uffa ma non è giusto” rispose sbuffando Chelsea.
“Si lo so, a volte la vita è ingiusta, ma una sorpresa è una sorpresa”.
Imboccarono la superstrada diretti verso...
“L'aeroporto?”
“No, non andiamo all'aeroporto” rispose Louis continuando a sorridere.
Louis accese la radio e inserì nel lettore un cd.
Partì Teenage Dream di Katy Perry.
“La mia preferita” disse Chelsea guardando il ragazzo che era concentrato sulla guida.
“Si lo so. Ho pensato a tutto. Non vedi? La macchina, il bel tempo, la canzone, volevo fare proprio come nel video”
“Quanto sei scemo” disse dandogli una piccola botta sulla spalla.
Chelsea appoggiò il braccio sulla portiera, non sapeva dove la stesse portando ma quella sorpresa era davvero bella. Non aveva più senso star lì a rimpiangere Niall e quello che aveva combinato, lui non le aveva mai fatto una cosa del genere, non era mai stato così carino.
Camminavano sulla corsia di sorpasso, il tachimetro toccava i 120 chilometri orari.
“We can dance, until we die. You and I will be live forever”.
Una frenata brusca.
“LOUISSSSS. Un urlo agghiacciante.
Una forte botta e un suono metallico.
You make me...
 
Il telefono squillò, sul display comparve un numero sconosciuto.
“Pronto” disse esitante April che nel frattempo era andata a casa di Liam insieme a Wendy.
Dall'altra parte della cornetta qualcuno parlava veloce; Liam riuscì a capire solamente le parole “abbiamo trovato il cellulare... c'era questo numero... ora è grave”.
April spalancò la bocca, gli occhi le si inondarono di lacrime, il telefono le cadde dalla mano.
“April? Ap?” Liam cominciò a scuoterla leggermente, non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
Il ragazzo raccolse il cellulare dal pavimento.
“Pronto?”
“Conosce Chelsea? Chelsea Holmes?” chiese una voce maschile.
“Si ma non capisco, cosa è successo?” chiese Liam con crescente preoccupazione.
“Era in macchina con un ragazzo. Hanno avuto un incidente, li stiamo portando all'ospedale di Londra. Questo è il primo numero che abbiamo trovato in rubrica”.
Liam rimase a bocca aperta deglutì a vuoto un paio di volte prima di riuscire di nuovo a parlare:
“Gr-grazie di averci avvisato”
 
Niall aprì l'ennesima busta di caramelle gommose che teneva nel cassetto del suo comodino, ne aveva un'inesauribile provvista sparpagliata un po' in tutta la sua camera da letto, gli servivano per gli attacchi improvvisi di fame, di euforia e di nervosismo. Insomma secondo la sua logica una spropositata quantità di zuccheri nel sangue oltre al diabete, potevano garantire la soluzione a qualunque tipo di malessere.
Quel giorno però nonostante fosse già al terzo pacchetto di Haribo non riusciva proprio a calmarsi, si sentiva solo, escluso e abbandonato. Ma d'altronde chi l'avrebbe mai dovuto cercare? Zayn e Liam erano suoi amici sì, ma entrambi avevano i loro programmi e la loro vita strapiena di impegni, per quanto riguardava Louis lui era proprio l'ultima persona che voleva vedere in quel momento, per non parlare poi di Chelsea, era tutta colpa sua se adesso lui si trovava in quella situazione, gli aveva preso il cuore e l'aveva sbattuto contro un muro senza pensarci troppo, lei l'aveva solo usato e in fin dai conti era proprio lei la causa di tutti i suoi problemi, bhe per come si erano messe le cose, lui avrebbe preferito mille volte non averla mai conosciuta, avrebbe preferito non farla mia entrare nella sua vita.
D'un tratto il ragazzo sentì il suono del suo cellulare, era Zayn:
“Ehy dimmi tutto!”
“Niall, è successo qualcosa di brutto a Chelsea, era con Louis e hanno avuto un incidente, lui ora sta bene, ma lei..” Zayn non riusciva a spiccicare parola
“Zay..Zayn cazzo dì qualcosa!” urlò Niall mentre sentiva gli occhi cominciare a pizzicargli
“I medici credono sia in coma..”
Il ragazzo lasciò cadere a terra il cellulare e corse il più velocemente possibile fuori di casa.
 
April aveva sempre odiato gli ospedali, fin da bambina, l'odore troppo forte di disinfettante la nauseava e tutti quei dottori nei loro camici bianchi la mettevano sempre un po' in soggezione. Lei ci era stata diverse volte al Guy's Hospital, per le analisi quasi ogni anno, quando Zayn si era rotto un braccio in quinta elementare e quando invece lei stessa cadendo dal letto aveva sbattuto talmente forte il mento sul pavimento da procurarsi un taglio degno di punti. Ma quella volta era diverso, non erano dei semplici punti o qualche frattura, si trattava di qualcosa di molto più grave. Chiusa dietro la porta che ormai fissava da qualche ora c'era la sua migliore amica e lei era lì fuori senza poter fare nulla per lei.
D'un tratto dalla fine del corridoio fece capolino Niall, che appena li vide scoppiò in lacrime:
“Allora? Vi prego ditemi che stanno bene”
Liam si avvicinò a lui e gli cinse le spalle in un abbraccio:
“Lou sta bene, ha solo qualche graffio, ora è al pronto soccorso di sotto con i suoi genitori, ma.. ma Chelsea è lì dentro e nessuno ci ha ancora detto.. ecco come sta”
April dopo le parole di Liam scoppiò nuovamente a piangere rifugiandosi fra le braccia di Zayn, non riusciva a credere che quell'orribile situazione che stavano vivendo fosse davvero reale, quello per lei era un incubo, lo doveva essere per forza.
Un'infermiera nel frattempo si era avvicinata a Melanie attirando l'attenzione di tutti
“Dunque la signorina Chelsea Holmes ha riportato un trauma non indifferente, non sappiamo come reagirà il suo corpo alle cure, dobbiamo aspettare che passi la notte prima di stabilire con certezza le sue condizioni.”
Melanie impallidì:
“Ma lei ora è..?”
“No mi spiace signora, la ragazza non è cosciente, le ripeto che dipende tutto da stanotte, ora se volete potete entrare uno alla volta nella sua stanza, il dottor Murray ha dato il via libera per le visite.”
La donna non se lo fece ripetere due volte e si fiondò subito nella stanza della nipote chiudendosi la porta alle spalle.
 
Si aprirono le porte dell'ascensore dal quale uscì Louis zoppicando con un paio di stampelle. Zayn si alzò di scatto: ‘‘Louis come stai? Tutto b.ene?”
“Tranquillo Zayn tutto apposto, lei come sta?” rispose Louis preoccupato.
“Ancora non la sappiamo, deve rimanere qui per la notte..” intervenne Wendy “ Ap pensavo che potremmo restare qui stanotte..avviso i miei..” continuò Wendy prendendo il cellulare dalla borsa. “Rimango io stanotte” disse deciso Niall alzandosi in piedi.
“Allora rimango anch'io” replicò Louis.
Niall si avvicinò a lui “ Hai già fatto abbastanza, non credi?!”
“Pensi che l'abbia fatto apposta?! Pensi davvero che sia colpa mia se quel coglione ci è venuto addosso con la macchina?!” rispose irato Louis.
“Louis vattene, me l'hai già portata via una volta, non permetterò che questo accada di nuovo, rimango io con lei. Voi ragazzi tornate pure a casa, appena so qualcosa vi chiamerò”
Louis si sentì subito invadere da un gran senso di colpa, forse non era solo per l'incidente, Niall aveva ragione, doveva farsi da parte.
Appena la zia Mel uscì dalla stanza entrò Niall salutando il resto del gruppo “ A domani”.
 
 Nella macchina di Melanie regnava il silenzio più totale interrotto talvolta dai rumori che provenivano della strada, fin quando non si udì il suono di un cellulare:
“Mamma ti stavo per chiamare io”
“Oh Wendy tesoro, buonanotte e manda un grande bacio anche a Liam”
“Ma stiamo tornando a casa non stiamo mica partendo”
“Ma io e tuo padre sì!”
“Cosa?”
“Alfred, non abbiamo avvisato i ragazzi!” urlò la madre dall'altra parte del telefono “Comunque cara io e tuo padre abbiamo approfittato dell'udienza del divorzio di Scarlett per tornare nel vecchio negozio a sistemare alcune cose. Sta tranquilla torneremo domani sera, ho parlato con i genitori di April, ho saputo dell'incidente di Chelsea, mi dispiace moltissimo, abbiamo pensato che è meglio se per stanotte dormite da loro. Mi raccomando Wendy non approfittate troppo dell'ospitalità della famglia Malik.. ci siamo capite. Buonanotte tesoro, saluta anche tuo fratello, ci sentiamo domani”
Wendy riattaccò, la Zia Melanie accompagnò tutti a casa
“Ci sentiamo domani ragazzi, vi chiamerò appena avrò notizie, buonanotte” disse Mel con gli occhi ancora lucidi.
 
Ormai era mezzanotte passata, Trisha  si avvicinò ai ragazzi che sedevano tutti nel divano del soggiorno avvolti dalle coperte ‘‘Ragazzi ho finito di prepararvi la stanza sopra, quando volete potete andare a letto ”
Ma April disse: “Stanotte non credo riuscirò a dormire”
“Neanch’io credo che dormirò” continuò Wendy.
“Vado a preparare dell’altro caffè” disse April alzandosi.
Zayn fece segno a Liam di andare con lei, così il ragazzo si alzò e dopo un veloce “vengo con te” la seguì in cucina.
 
“Ho paura” sussurrò Wendy abbracciandosi a Zayn.
“Non devi averne, vedrai che andrà tutto bene”
“Come fai ad esserne così sicuro?”
“Con lei c’è Niall adesso, non te l’hanno mai detto che l’amore vince sempre alla fine?”
La ragazza lo strinse forte lasciandogli un leggero bacio sulle labbra, si appoggiò alla sua spalla e dopo pochi minuti entrambi si addormentarono.
 
“Hey ragazzi ecco il caff..” April si interruppe subito appena vide Wendy e Zayn che dormivano abbracciati. Dopo aver appoggiato la caraffa sul tavolino si buttò anche lei su uno dei divanetit del salotto.
“ Almeno loro sono riusciti ad addormentarsi” esclamò Liam sedendosi accanto alla ragazza.
“Sai, se da un lato sono qui tremendamente terrorizzata per quello che sta accadendo alla mia migliore amica, dall’altro sono come dire.. tranquilla. Perché in fondo so che andrà tutto bene, è strano da dire ma da quando ci sei tutte le cose, anche le più brutte, sembrano più facili da affrontare… è come se avessi un enorme peso sul cuore e tu magicamente riesca ad alleggerirlo”
Liam sorrise visibilmente imbarazzato.
“ Tu invece mi fai l’effetto opposto, di solito sono il ragazzo più tranquillo del mondo.. ma invece quando ci sei tu nei paraggi, mi sento strano, come se mi mancasse l’aria e.. senti non sono mai stato bravo in queste cose.”
A quel punto Liam si avvicinò ad April e la baciò dolcemente. “Scusa non avrei dovuto farlo” disse il ragazzo tirandosi indietro. “No, ti sbagli, forse avresti dovuto farlo molto prima”
 
Attenzione questo si che è un colpo di scena, cosa farai ora April?  Un altro segreto da nascondere,  chi vincerà stavolta  il silenzio o il senso di colpa?
 
Oggi sto meglio, ho saputo di Chels, ci vediamo domattina in ospedale. mi manchi così tanto. Ti amo.  – Harry. 


Notes.
Siamo imperdonabili. Ma che dico siamo da far fuori, per più di due mesi non abbiamo assolutamente pubblicato niente. Tra la scuola, che negli ultimi tempi non faceva altro che occuparci interi pomeriggi a studiare, e tra la mancanza d'ispirazione abbiamo fatto un enorme break. Ma ora siamo tornate! Yuppi. (era meglio se ce ne restavamo a casa, hahah)
No seriamente promettiamo di impegnarci e di concludere per bene questa storia.
Chiara (io) leggendo l'ultima parte in cui April tradiva Liam si è messa a piangere come una cretina mentre scriveva quel pezzo. #stupida
Beh che dire grazie a tutti coloro che leggerano il capitolo che continuranno a seguire questa storia e che recensiranno :))
See u soon babies. 
with love chià, ale e betta.

ecco a voi un piccolo spoieler :)

"Oh Ap eccoti finalmente, non sai nemmeno quanto mi sei mancata" esclamò Harry. " Va bene piccioncini vi lascio soli" disse Louis prendendo le stampelle allontandosi. 



  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: callmemissmalik